Perchè le auto piccole non hanno la ricarica più veloce?

auto piccole

Alle auto piccole non servono batterie più capaci, ma ricariche più veloci. E’ il parere di Michele che ci chiede cosa impedisca di realizzarle. Inviate domande e osservazioni a info@vaielettrico.it.
“Da qualche mese seguo con attenzione sul vostro canale Youtube gli interessantissimi temi che affrontate e apprezzo molto il modo in cui spiegate le cose. I miei complimenti.
Vi lancio uno spunto su un tema che magari potreste affrontare in uno dei vostri prossimi video.
Il tema riguarda le automobili di piccola dimensione, come ad esempio la Dacia Spring. Questo per citarne una sotto i 20.000 euro, e con una dimensione simile alla Panda, che ha fatto viaggiare per tutto il mondo una quantità enorme di persone
.
Sono convinto che se uno si prende un’automobile deve poterci andare ovunque. Io non spenderei mai tutti questi soldi per un’automobile che va bene solo in città o extraurbano, e vorrei poterci fare quelle 2-3 vacanze o viaggi all’anno a diverse centinaia di chilometri di distanza. Il problema secondo me non è tanto la capacità della batteria, quanto la velocità di ricarica. Ad esempio la Dacia Spring è un’ottima auto, ma la ricarica veloce in DC è di soli 30 kW quindi non è pensabile usarla per lunghi viaggi. La batteria permette un’autonomia di ca. 200 km, quindi indicativamente 2 ore di viaggio in autostrada. Se con una sosta di al massimo una mezz’oretta (o anche meno) si potessero fare altre 2 ore di viaggio si abbatterebbero molte barriere senza dover avere auto più grosse e pesanti. 
La mia domanda è questa: perchè le auto di piccole dimensioni non hanno ricariche veloci degne di questo nome, quindi di almeno 80-100 kW? E’ solo una questione di costi oppure ci sono delle limitazioni tecniche (problemi di spazio, tecnologia delle batterie, del sistema di ricarica, ecc.)?
Michele Fasciana

Il problema è tecnico ed economico. Ne vale la pena?

Risposta- Il problema è tecnico ed economico. La ricarica a 80-100 kW implica l’implementazione di tutto  il sistema elettrico (caricatore, inverter, cablaggi, dispositivo di gestione della batteria)- Quindi una revisione complessiva della piattaforma. I costi aumentano di conseguenza, e non di poco. In sostanza la “piccola”  diventa una “media”, se non nelle dimensioni, almeno nel prezzo d’acquisto. Ne vale la pena per 2/3 viaggi all’anno?
Del resto, restando al suo esempio, usare una Dacia Spring per viaggi di alcune centinaia di chilometri e oltre non è affatto impossibile. Vedi qui. Si tratta semplicemente di allungare i tempi di un’ora o due.
  • Guarda anche il VIDEO di “Bar Eelettrico” con Mauro Tedeschini e Luca Pagni

Visualizza commenti (20)
  1. Pensare che sulla skoda citigo eiv di 5 anni fa era di serie la ricarica DC a 50 Kw, se questo non è prendere in giro (spennare) il consumatore finale…

  2. La Spring non è una macchina per ossuti efebi risvoltinati che fanno l’aperitivo con la cedrata e le polpette di seitan crudo mentre pasticciano sull’iPhone.

    La Spring è una macchina per uomini veri, che l’App se la scrivono da soli alla bisogna come Macgyver, direttamente in MS DOS sul 3310.

      1. Figa Panda Elettra Van ex SIP è da raffinati, ubi maior minor cessat, complimenti, ha vinto.
        Peccato siano introvabili.

  3. Faccio presente che la Leapmotor T03 ha la possibilità di ricarica veloce: è il principale motivo, insieme alla maggioe autonomia, per cui l’ho presa al posto della twingo.

  4. lo “sport nazionale italiano” oramai è diventato l’acquisto di auto “vecchie”… quindi se fossi limitato nel budget (sotto i 23000 euro) e volessi comunque prendere un’auto elettrica (perché ho comunque possibilità di ricarica abbastanza “comoda” nel quotidiano) allora sceglierei un’auto usata BEV su quella cifra, che però mi assicura batteria più capace (>50kWh) ed una curva di ricarica migliore (tra 50 e 70kW effettivi); a differenza delle auto termiche mantenere una grossa BEV rispetto ad una piccola non cambia granché se non per le misure degli pneumatici (ma basta andare a velocità CdS ed il problema è risolto). Anche qualora dovesse pagare la tassa di proprietà (bollo auto) il motore elettrico paga molto meno perché non sulla potenza di picco.
    Visto l’arrivo di tanti modelli validi e la bassissima quota vendite (in alcune aree del paese praticamente nulle..) secondo me conviene puntare ad auto più grandicelle (se si ha spazi per parcheggiare) ma usate, ex demo o km0… piuttosto che un’utilitaria BEV nuova (che al momento è validissima ma solo ad uso cittadino o pendolarismo a breve raggio), e consentirebbe pure un discreto risparmio nel corso dell’anno rispetto alla piccola ICE…

    Ne vedo tantissimi con grossi scassoni a gasolio (< E5) a giro… non vedo perché chi è interessato all'elettrico non scelga un vecchio modello.. grande (che comunque spesso ha dotazioni di serie superiori, oltre ad una buona sicurezza intrinseca, come attestano i crash test euroNcap).

    1. Ciao io ho fatto proprio così, ho acquistato una bellissima id3 da 58kw/h a 19500€ con 70000 km come nuova praticamente e con 1 anno di garanzia ❤️
      Le piccoline hanno veramente poco senso se non per gente che la usa solo per andare a lavorare e basta

      PS le grandi elettriche hanno costi di assicurazione più alti

  5. Contrariamente a quanto scritto nell’articolo, con la ricarica DC caricatore e inverter di bordo non sono minimamente coinvolti.
    Serve solo avere cavi e fusibili adeguati agli Ampere in circolazione.
    Quindi non un grande costo.
    Secondo me è segmentazione del mercato. Con l’avvento delle auto cinesi dovranno piantarla di proporci queste versioni depotenziate di EV come la Spring.

    1. Mi trovo con quello che dici, credo però ci siano dei limiti quasi “fisici” di carica legati alla capienza, vedo che in genere raramente il rapporto supera i 2,5x. Sicuramente incide anche la tipologia di batteria

    2. Guido Baccarini

      Questo è vero , rimane il limite intrinseco del fattore. C, la Twingo con 22 kWh non la potresti certo caricare a 80kW. È chiaro che da parte dei produttori c’è la consueta speculazione , per farti pagare come accessorio , quando disponibile, qualcosa che a loro non costa quasi niente . Il sospetto è che abbiano un bms talmente primitivo che non si arrischino a permettere la carica rapida , che potrebbe danneggiare la batteria incorrendo in un problema di costi essendo in garanzia .

  6. la vettura elettrica a tutti gli effetti è concepita come un elettrodomestico o un dispositivo elettronico di consumo, nasce con un concetto progettuale che a distanza di due anni diventa tecnicamente obsoleto e questo poi di riflesso va su prezzo della vettura nel caso la si voglia vendere o meglio “svendere” ; un telefonino top di gamme due anni fa ci lasciavi ben oltre il millino, lo stesso adesso lo porti via al terzo della cifra iniziale. certo ci puoi fare sempre le telefonate ma non hai i millemila pixel di telecamera le millemila giga di ram, la ricarica superveloce o wireless; l’auto è la stessa cosa nasce usando una tecnologia dettata da scelte economiche per posizionarsi su uno specifico target di mercato , magari si aggiorna esteticamente e come software, ma l’hardware rimane quello che fra due anni la renderà obsoleta e poco appetibile e fruibile per alcuni o per molti . Puoi scegliere : spendi 20-25 keur conscio che hai un veicolo a cui non manca nulla ma ha i suoi limiti e ben dichiarati o spendi 100keur e prendi un prodotto premium che farà sempre la stessa funzione di base ma con le tecnologie più avanzate, batteria abbondante , tanti km di autonomia nessuna limitazione di velocità max, ricarica superfast 350Kw ecc.ecc.ecc. che comunque fra due o tre anni perderà sempre tanto valore e sarà surclasata da un’altra premium che magari avrà stessa autonomia e velocità di ricarica ma con una batteria di dimensioni pari a un 50%.

  7. Daniele Sacilotto

    La ricarica minima in DC dovrebbe essere a 2C, sono anch’io d’accordo con Michele

  8. “Ne vale la pena per 2/3 viaggi all’anno?”
    La ridicola potenza della ricarica DC durante i miei viaggi (non importa quanto frequenti) è uno dei diversi motivi per cui a fine maggio, al termine del finanziamento triennale, non ho riscattato la Renault Zoe che avevo acquistato nel 2022. Ricaricare in DC in quelle condizioni era una vera sofferenza, con tempi per il classico 10-80% di quasi un’ora (d’estate…).
    Del resto, chi accetterebbe che le piccole termiche avessero un tubo di collegamento fra bocchettone di rifornimento e serbatoio che consenta un flusso massimo di 1 l/min (contro gli svariati l/min delle termiche di segmenti superiori) e quindi, oltre ad avere un serbatoio di capacità inferiore (= soste per rifornimento più frequenti), di doversi sorbire tempi di rifornimento tre-quattro volte più lunghi?

  9. Enrico Ambrosini

    Sto usando una Spring come auto di cortesia e non facendo autostrada, ma solo extraurbano e città, l’ autonomia è di circa 250 km. Viaggiando alla velocità delle altre vetture e con clima acceso. Però io mi lamento per la ricarica in AC che è di solito 7 kW, un eternità sulle colonnine da 22 kW. Almeno quella in AC la potevano aumentare.

  10. 23.000 euro….noccioline…..per fare forse 200Km in autostrada, ma immagino senza correre troppo…..tipo 100Km/h….
    Chiaro che non sia nata come macchina da viaggio, ma 23.000 euro li vogliono…..

    1. Scusa non capisco … La sprint in versione con batteria più grande parte da 15.900 € (sito Dacia) perché 23.000 € ?

      1. Mi riferivo a questo commento, ma è andato fuori zona oppure ho sbagliato io ad inserirlo….
        La Dolphin Surf ad esempio a 23mila euro propone la versione con batteria da 43kwh e ricarica da 85kW, il range in questo caso si dovrebbe aggirare intorno ai 200km in autostrada.

  11. La Dacia spring in autostrada non fa 200km, dalle prove che ho letto si aggira intorno ai 100km. Di fatto è impossibile usarla anche per una gita fuori porta.

    Si tratta però dell’esempio peggiore, è una piattaforma ormai obsoleta. La Dolphin Surf ad esempio a 23mila euro propone la versione con batteria da 43kwh e ricarica da 85kW, il range in questo caso si dovrebbe aggirare intorno ai 200km in autostrada.

    Basta? Sicuramente non per tutti, ma è solo questione di tempo ed avremo batterie più leggere ed economiche.

    1. Scusa se ti correggo da possessore di una Dacia Spring 45cv del 2023. La gita fuori porta la fai tranquillamente, il viaggio più lungo devi accettare qualche compromesso come ha dimostrato un lettore di vaielettrico che ha pubblicato la sua esperienza di un viaggio di circa 600 km. Compromesso che chi fa pochi viaggi durante l’anno accetta senza problemi.

      1. Non prendermi per il talebano che fa 800km senza soste, ma oggettivamente i limiti sono eccessivi per avere la Spring come prima auto.
        Una volta ogni 3 settimane faccio 250km di viaggio, non è pensabile fare 2 soste per un totale di un’ora e mezza. Anche nelle altre uscite che facciamo si superano tranquillamente i 100km, non è un range accettabile.
        Se poi ci sono costretto perché non ho alternative mi potrei anche adattare ma ripeto che oggettivamente una ricarica a 30kw non permette un viaggio sereno.

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