- Perché in Spagna le elettriche costano molto meno? Gianni vorrebbe acquistare una BYD Dolphin Surf, ma in Italia costa 7 mila euro in più…Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it
Perché in Spagna…? La piccola BYD là la paghi 7 mila euro meno che in Italia
“Da sempre seguo il vostro sito e ne condivido le opinioni, anche quando criticate, giustamente, chi si improvvisa esperto o parla di auto elettriche senza competenza.
Nel mio caso vorrei acquistarne una a breve. Premetto che vivo in una casa unifamiliare, ho un impianto fotovoltaico e ho già installato una colonnina di ricarica. Sto cercando una seconda auto, piccola, per mia moglie, da usare prevalentemente in ambito urbano, con un prezzo contenuto.
Tra le poche disponibili, di recente ho visto e provato la BYD Dolphin Surf con batteria da 30 kWh, proposta a €18.900 senza sconti né promozioni da parte della casa. Poi leggo che lo stesso modello in Spagna viene venduto a €11.780. Chiedo spiegazioni al venditore e mi conferma che quel prezzo è corretto, poiché in Spagna non vengono applicati i dazi doganali come avviene in Italia.
In pratica, per evitare dazi, dovrei orientarmi su un’auto (per esempio la nuova Grande Panda) di una casa francese, con sede fiscale nei Paesi Bassi, ma prodotta in Serbia, cioè in un paese extra-UE. Alla fine, invece di avere incentivi per rinnovare il parco auto (che, tra l’altro, non chiedo), mi ritrovo a dover pagare quasi il doppio. Mi interessa molto conoscere la vostra opinione su questa situazione“. Gianni Donadi
Non è una questione di dazi, ma di incentivi nazionali
Risposta. Fermi tutti, il venditore ha detto una sciocchezza. Italia e Spagna fanno parte della UE e quindi i dazi doganali sulle auto in arrivo dalla Cina sono identici. La differenza di prezzo finale è legata al fatto che là ci sono tuttora incentivi all’acquisto che da noi, al momento, mancano.
Anche se, da quanto annunciato, potrebbero arrivare a breve i bonus 2025, molto più generosi di quelli spagnoli, ma con limiti legati all’ISEE. Sarebbe una bella opportunità, da cogliere in fretta prima che i fondi a disposizione si esauriscano. C’è da considerare poi che in Spagna l’IVA sull’acquisto dell’auto è inferiore di un punto (21% contro 22%) e anche questo incide sul prezzo finale.
- Gli scooter elettrici si possono ricaricare alle colonnine pubbliche? Vaielettrico video-risponde
Certo che se esistono in giro venditori del genere contaballe o ignorantoni siamo veramente a posto. Mah, tendo a diffidare su quanto riportato…
Non vorrei che questi articoli fossero pure inventati per cercare di riempire il portale con qualcosa, vista la carenza assoluta di notizie soprattutto nel settore elettrico.
Perdonatemi, ma a me non sembra corretta nemmeno la vostra risposta alla domanda rivolta dall’utente. In Italia abbiamo gli incentivi, non è vero che ora non ce ne sono. Quando sono stati introdotti le case automobilistiche hanno aumentato in blocco il costo dei rispettivi prodotti in modo da accaparrarsi l’intero incentivo nel costo. E questo vale per le auto tradizionali e per le elettriche. Un auto qualsiasi ormai costa quanto un miniappartamento. E le case che hanno il marchio comunitario ed italiano non producono in Italia e non pagano le tasse in Italia.
Più che altro quando ci sono gli incentivi le case automobilistiche europee o non, fanno sparire i loro sconti. Sconti o incentivi partono sempre dal prezzo di listino. Ecco bisogna stare molto attenti invece quando aggiornano i prezzi dei listini, a volte li tengono fermi per un bel po di tempo, a volte li rivedono abbastanza drasticamente, come è successo negli utltimi 10 anni.
E questo è niente. Sapete che in Brasile la surf costa 10 000 dollari mentre in Cina nemmeno 8 000.
Io questo lo chiamerei un furto a tutti gli effetti
cominciamo con il dire anche che abbiamo la “moneta comune” (€uro) ma Non abbiamo neppure listini comuni, cioè gli stessi prezzi per le vetture, tanto che da decenni concessionarie e commercianti si “scambiano” pacchetti di auto (nuove, km0, usate) da una nazione ad altra (noi italiani importiamo tante vetture dalla Spagna perché molte han listini più bassi rispetto a quelle del nostro mercato.. nonostante le spese di trasporto & nazionalizzazione).
Ovviamente le differenze non sono così marcate (certo non 7000€ su una piccola vettura economica ! ).
Comunque in Spagna hanno listini più bassi, assicurazioni molto più basse, tariffe di ricarica e domestiche più convenienti… e ci hanno soppiantato come paese costruttore di automobili, con tanti nuovi stabilimenti operativi (e pure altri costruttori internazionali interessati, cinesi in primis, ora che abbiamo imposto i “dazi europei”).
Vedremo a fine anno se aumenterà la % di BEV (almeno nelle principali città… dubito nelle aree rurali, anche se avrebbero un enorme potenziale F.E.R. per realizzare punti di ricarica convenienti).
E noi italiani… aspettiamo il nuovo piano Stellantis per l’Italia.. aspettiamo i nuovi incentivi .. aspettiamo i bonus sulle WB… aspettiamo un cambio significativo nella struttura costi energia… aspettiamo un sensato piano industriale un po’ più autarchico…
Aspettiamo….
“Aspettiamo”, questa parola che ripeti più volte mi distrugge interiormente… perchè è vero.
Siamo abituati ad aspettare, aspettare le briciole che cadono dal tavolo e che noi possiamo leccare a terra, come cani… Negli altri Paesi hanno più dignità e manifestano, combattono per le proprie idee e per difendere il proprio lavoro e la vita propria, dei propri familiari e di chi si trova nella nostra posizione. In Italia, invece, si vota alla cavolo, perchè “qualcuno” risolva i nostri problemi al nostro posto e…si aspetta, non si agisce, ma “si aspetta e si spera”.
Sicuramente abbiamo fatto qualcosa di male nelle nostre vite passate, per essere fatti in questo modo.
Più che aver fatto qualcosa di male nelle vite passate non facciamo abbastanza nella vita attuale… intanto aspettiamo vivendo di aspettative.
infatti @paigam
potremmo pensare di essere il popolo più bonario e pacifico del mondo ma temo solo che ci siamo abituati ad essere un placido gregge 🐑🐑🐑🐑 abituato ad essere “tosato” (con prezzi più alti che in altri paesi, con tasse più elevate, con servizi spesso più scadenti o quelli che eran buoni in decadenza) e non scendere in strada a protestare, farsi sentire…. pensare a votare candidati più seri e concreti (sempre meglio quello più estroverso che promette miracoli che un impacciato che persegue piani concreti .. lo sapevano anche ai tempi dei “latini”).
Non ci rimane che provare nel nostro “piccolo”, da formichine 🐜🐜🐜 a fare ognuno del proprio meglio per far crescere la “conoscenza” e la “coscienza” se non collettiva almeno di sempre più individui in grado di cambiare se stessi per cambiare le cose.
Proviamoci .. proviamoci sempre …. e … aspettiamo… aspettiamo…
É difficile o forse impossibile perlomeno con le mie competenze dare un parere strutturato. Potrei dire che qualcosa é cambiato a partire dagli anni 80, Gia prima di lavorava spesso quasi come schiavi ma c’era speranza per il futuro e un po’ tutti almeno un po’ si arricchivano. Però c’erano lotte piu o meno pacifiche. Pensiamo al cinema italiano dagli anni 80 e’ morto, con notevoli eccezioni ovviamente ma che tali restano. Forse bisognerebbe guardare dagli anni 80 chi ci ha governato e quali centri di potere politico ed economico hanno diretto i fili del nostro paese portando la gente ad essere sempre piu ignorante e pacioccona. Perlomeno fino a poco fa, ora c’ e’ anche gente arrabbiata ma che non vuole nulla avere a che fare con la politica e quindi volge la rabbia a caso e non pretende più i propri diritti. Siamo arrivati al paradosso di una società di Fantozzi che leccano il di dietro quanto il ragioniere al proprio padrone ma che sono più poveri di lui! Che aveva 2 ferie all’ anno (oggi difficilissimo, ho lavorato perfino la vigilia di natale e l’ultimo dell’ anno) , e con uno stipendio da diplomato manteneva la famiglia con mille orpelli inutili. Mentre io con una laurea devo appoggiarmi ai miei.
Qualche idea di chi siano i colpevoli ce l’ho ma purtroppo poi la gente si vergogna a dichiararsi vittima ed ignorante e quindi incolpa altro, dallo straniero al futuro stesso ritenendo che si dovesse vivere con un lavoro stile verniciatori fiat anni 60-70 per imperitura memoria.
Basterebbe l’unificazione fiscale degli stati membri UE.
Ma la cosa, se farebbe piacere ai pedoni come noi, sembra faccia venire la pelle d’oca a certi partiti pro-evasione, o anti-“pizzo di stato”, perché poi arriverebbe Dombrovskis a controllare le loro dichiarazione dei redditi e non un maresciallo della finanza. Addio motoscafo in laguna dichiarata gommone a remi o la piscina dichiarata abbeveratoio per animali.
Concordo assolutamente al 100% che tra evasione ed elusione ci stiamo morendo. Conosco di persona gente dove marito e moglie pur vivendo assieme hanno dichiarato proprietà e residenza diverse in modo da pagare meno tasse sulla casa in montagna!
Aggiungo però che dovrebbero anche smetterla paesi come Irlanda e olanda di essere Paradisi fiscali e andrebbe gestito l’est Europa che con Una diversa legislazione sul lavoro crea concorrenza sleale. Che poi basterebbe multare chi delocalizza, incentivare chi sta e sta qui non a produrre scartini ma prodotti materiali o immateriali di una certa qualità in modo che gli stipendi possano aumentare.
Infatti sono sicuro che Irlanda, Lussemburgo o la stessa Olanda non vedano l’ora di una bella unificazione fiscale e regolamentare che permetta loro di uscire dalla condizione di paesi oppressi ( fiscalmente parlando) quali attualmente sono
Che poi ci sia un problema di evasione va da sé, occorre anche dire che partendo dal piccolo ho visto e vedo pochi richiedere uno scontrino quando non viene fornito anticipatamente
A puro titolo di esempio provi in Calabria a chiedere una qualunque ricevuta , vedrà come si diverte
Per la precisione prodotte in Paesi extra UE che manco sanno cosa siano i diritti dei lavoratori e sede fiscale in un paradiso fiscale assurdamente Intra UE.
Per quanto riguarda gli incentivi continuo a non apprezzarli così. Sono troppo grossi e comunque pur essendo legato all’ isee vanno anche a isee troppo abbondanti . Per me al massimo andrebbero dati incentivi per le aziende per le flotte . Poi soprattutto andrebbe fatto un piano per fare partire una produzione efficace sia a livello di r&d che di posti di lavoro .
Perché poi a me puoi anche togliere 10k dalla puma e o dalla R5 ma 25k comunque non me li posso permettere da disoccupato. Ma anche quando lavoravo tranne nel penultimo lavoro negli altri ero sotto pagato per il costo della vita attuale. E certamente non sono l’unico con sto problema.
Ah e poi spenderei soldi per fare campagne per educare la gente sull’ambiente e lottare sta disinformazione.