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Per spingere le ibride attaccano l’elettrico

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La Jeep Renegade E-Hybrid (credit foto: Stellantis Media).
Per spingere le ibride, attaccano l’elettrico: Jarvis, un lettore, ci invia un articolo che elogia le virtù della guida elettrica senza spina per una Jeep. Vaielettico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

per spingere le ibridePer spingere le ibride si parla di guida elettrica senza stress e senza ricarica

È imbarazzante notare come il marketing delle case costruttrici, nonché certo giornalismo specializzato, stiano abilmente cavalcando il risentimento tutto italiano contro le auto alla spina. Modulando la propria “narrazione” per strizzare l’occhio ai detrattori: dopo l’elettrico senza spina, la nuova frontiera è l’elettrico senza stress. ossia”senza bisogno di introdurre nello stile di guida e di vita quel cambiamento che è rappresentato dalla ricarica delle batterie con il collegamento alla rete elettrica“. Che dire poi della definizione di autovettura green per un modello con emissioni di 128 g/km. Mi ricorda i famosi Ecodiesel (sincrasi di “diesel ecologico”) di inizio anni 2000. Che, con la consapevolezza odierna, non possono che far (sor)ridere per quanto fossero effettivamente puliti. Jarvis
per spingere le ibride
Il titolo dell’articolo dell’ANSA che ci ha girato il lettore.

Il nuovo fa paura, soprattutto in Italia

Risposta. Il lettore ha allegato l’articolo dell’ANSA in cui si parla appunto di “guida elettrica senza stress“. E del fatto che “…la nuova Jeep Renegade e-Hybrid sfrutta di continuo la funzionalità ‘autorecharge’ che viene offerta dell’Intelligent Brake System“.  Senza alcuna necessità di collegarsi alla presa di correnteQuindi, in soldoni: i vantaggi dell’elettrico senza la scocciatura della ricarica. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma è un fatto che esiste (soprattutto in Italia) una larga fetta di pubblico allergica alle novità. Fetta di pubblico che spesso viene lisciata per il pelo, rassicurandola sul fatto che non c’è alcuna necessità di adattarsi al cambiamento. Le Case auto, poi, devono vendere e non possono non tener conto che questo pubblico esiste. L’ha dovuto fare anche la Nissan, che pure è stata un pioniere nell’elettrico puro. Ma ora magnifica i vantaggi del vivere senza spina per il suo E-Power (vedi il video sotto) . Ma chi l’elettrico lo guida tutti i giorni, tutto questo dramma di ricaricare non lo vede. E anzi: potendo farlo a casa, si è tolto anche la scocciatura di fermarsi dal benzinaio. 
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56 COMMENTI

  1. Diciamo che se l’elettrico non vende non è certo per queste pubblicità, quando cambierà la tecnologia delle batterie (che emozione avere una Tesla da 80.000 euro e andare a 80 km/h per andare da Torino a Firenze per non doversi fermare 2 ore, spendendo più che con un’auto a gasolio) ne riparleremo. Ah, per la cronaca: testata di persona una Megane, a 130 km/h 280 km di autonomia, io ero piegato in due dal ridere, il padrone un po’ meno, costo della ricarica 40 euro. E con i soldi della Megane di compri due Yaris ibride. Andiamo avanti?

    • Non faccia esempi stupidi pure lei: se le raccontassi come ho fatto da Torino a Punta Prosciutto (!!!) e ritorno e quanto ho speso smetterebbe di ridere come l’asino di una famosa barzelletta.

    • Non parliamo delle moto… 100 km di autonomia per uno scooter da 16k euro, la moto si usa anche per turismo. Non parliamo dell’autonomia in salita, se da Pavia parti per fare un giro sul Penice, è buona se arrivi al 70° km. Poi ti lascio immaginare la situazione colonnine sulle strade secondarie. Questi sono pazzi, senza contare un piacere di guida inesistente e un’estetica tragicomica.

    • …no, è sufficiente per qualificarla, perché infierire ulteriormente?
      Proprio con una Tesla (da 80.000€? chissà dove l’ha letto…) parla di fare gli 80 e stare fermo due ore?
      Ripensandoci… Vada avanti, divertiamoci insieme.

    • Andiamo avanti, ci dia i dettagli del suo viaggio immaginario. Quanto ha caricato, a che potenza, con quale tariffa, quanti minuti ha impiegato? Ci faccia ridere ancora

    • Ho provato a mettere nel navigatore della mia Tesla da 40.000€ con batteria da 50kWh il percorso Stazione centrale Torino – Santa Maria Novella Firenze. Sono 33 minuti di ricariche partendo con l’80% di batteria. Se parto con il 100%, 26 minuti di ricarica. Ovviamente tenendo i 130 costanti ove possibile e alla massima velocità consentita (i navigatori ti simulano solo quella, a differenza degli umani con tanta fantasia e molta ignoranza).
      Se conosce altre storie di fantascienza, volentieri: sono un appassionato.

  2. Baccarini, senza offesa…
    A leggere i suoi interventi “tranchant”, solitamente scritti da un piedistallo alto almeno 4 metri, si prova solo irritazione…per non dire di peggio.
    Almeno qualche volta, non perda l’occasione di TACERE….

    • Forse ha ragione lei Gerry, che sia meglio tacere, però anche a leggere certi commenti totalmente sgrammaticati e difficilmente leggibili che dal contenuto trasudano principalmente ignoranza dell’ argomento, si prova soltanto forte irritazione. Forse il piedistallo sarà alto quattro metri, o forse chi parla si è scavato una buca di quattro metri e poi magari si lamenta che la gente che passa li guarda dall’alto.

      Il mio vuole soltanto essere uno spunto di riflessione, non generare flame inutilmente.

    • Vede qual è il problema? L’incoerenza e la mancanza di logica. Se sono sul piedistallo, come potrei infastidirmi di quello che succede sotto? Quindi: o sono in mezzo a tutti quanti e allora potrei offendermi, o sono sul piedistallo, e non mi scalfirete mai.
      Battute a parte: sono irritante? Può essere. Mi dica in quale messaggio lo sono stato e per quale ragione e ne discutiamo: perchè io discuto, non ad oltranza perchè il mio tempo lo spendo come credo, però sono qui con nome, cognome e faccia, io.

    • Forse, dico forse, se ti senti così tanto inferiore agli altri dovresti prima guardare dentro di te.

      Mr Baccarini ha le sue posizioni, condivisibili o meno che siano, e ama esporle. Se questo vi spaventa così tanto, vuol dire che il vostro approccio al mondo che vi circonda è quantomeno “confuso”.
      Oppure, e lo trovo più probabile, è l’ennesimo caso di tifo/complottismo: se dice quel che piace a me è fantastico; se dice quel che non mi piace è cacca da combattere.

      Si, forse, come dice Leonardo, vale la pena controllare se ci sia un piedistallo o una buca.

  3. Ragazzi buon 2 giugno a tutti.
    Passando all’articolo, un full hybrid in serie (benzina/gasolio o fuelcell (ovvero idrogeno)) non può essere equiparato ad un elettrico puro dicendo che è un’elettrico senza lo stress della ricarica.
    Qualcosa che ci si avvicina sono le plugin, peccato che molti dei possessori le usano come normali full Hybrid, ovvero raramente le ricaricano alle colonnine e soprattutto le comprano per entrare nei centri abitati a traffico limitato.
    Un BEV può piacere o no ma oramai già in alcuni segmenti di mercato sono le auto più vendute anche in Italia. Basta vedere le immatricolazioni di questo mese nei sementì D (ops quello dell’AlfaRomeo Giulia e BMW Serie 3),E e F e notterete come già fanno da padrone.
    Ma anche nel più gettonato C abbiamo in 9a posizione la MG4 che ha fatto capolino tra le top 10.
    Lo switch OFF alla mobilità elettrica è iniziato e può solo accelerare piaccia o no.
    Vi giro il link del report prodotto da UNRAE se vorrete consultare.
    https://unrae.it/files/10%20Top%2010%20per%20segmento_Maggio%202023_6478c21772599.pdf

  4. Quale stress?? La kona e’ in carica e la lavastoviglie sta lavorando in contemporanea…c’è chi commenta senza sapere cosa commenta…andrò dove voglio e quando voglio!!

  5. A dire il vero non ci vedo granché di male, per quanto si possa parlare di “guida elettrica” con riferimento a una vettura mild hybrid, è di fatto una macchina a benzina destinata a chi non vuole avere l’auto elettrica, quindi chi non vuole avere lo “stress” che ne consegue. Di gran lunga meno peggio rispetto a quanto visto con nissan, cui invece non trovo proprio nessun senso.

    • È paradossale mettere insieme i concetti di “elettrico” e “senza stress” riferiti a questo modello, che non è definibile elettrico tukur. Rispetto alla seconda parte, senza stress sono anche tutte le auto a combustione allora, benzina, diesel o gas. Quindi questa non ha nulla di più.

  6. Lo dico da possessore di un diesel: allo stesso prezzo di questa ha molto più senso Model 3 long range

    • La potenza del marketing alla massima potenza: l’ibrido “senza spina e senza stress” fu introdotto nel 1997 da Toyota con la Prius, mentre la Model 3 entrava in produzione nel 2017. Ci sono giusto quei vent’anni di differenza di tecnologia, senza contare che Model 3 nasce con tante innovazioni non solo per la parte elettrica ma anche come ripensamento del prodotto auto, molto più tecnologica e con un’architettura meno federata.
      Eppure una buona campagna di marketing può far passare un prodotto che non ha nulla di innovativo rispetto al progetto Prius del 1997 per un prodotto salvifico. E i clienti ipnotizzati corrono numerosi e aprono i loro portafogli per un prodotto nato già vecchio, ma senza doversi stressare a cambiare abitudini.
      Mentre ai piani alti delle case automobilistiche si fregano le mani progettando le auto elettriche da vendere a breve (il consumo di fossili dovrà ridursi velocemente, in un modo o nell’altro) agli sprovveduti clienti che ne finanziano lo sviluppo comprando prodotti nati già obsoleti.

  7. Questa mattina il direttore del Sole 24 e di Radio evidenziava il fatto che in Italia l’anno scorso sono state prodotte solo 450.000 auto, peccato che Confindustria, con l’aiuto determinate del governo, sia alla guida del movimento che vuole mantenere l’auto a combustione interna anche dopo il 2035, invece sciogliere le vele per catturare tutto il vento del cambiamento ed arrivare prima i nostri “imprenditori” hanno deciso di usare le galee per remare contro corrente, alla fine si schianteranno ed a pagare saranno i lavoratori delle loro imprese.

    • Hai detto bene, chi ci rimette di queste scelte sbagliate sono sempre i lavoratori che si ritroveranno ben presto con un lavoro precario in molti settori connessi all’automobile.
      Invece di investire in innovazione o di cercare di iniziare il processo di conversione delle proprie attività in settori strategici dell’elettrico, pensano solo di allungare il più possibile l’uso di una tecnologia che va verso la fine.
      Ripeto, mi dispiace molto per le persone e famiglie che non hanno alternative e si ritroveranno a pagare a proprie spese per delle scelte imprenditoriali miopi e nel frattempo questi furbi imprenditori avranno massimizzato i profitti prima di mandare gran parte dei loro dipendenti in cassa integrazione.

      • Marco siamo totalmente d’accordo. Io personalmente commentai all’uscita dell’epower che si trattava di un ibrido serie, ovvero niente di nuovo sotto il sole tranne per il fatto che era una soluzione finora scartata dagli altri produttori.
        Di buono ha che rispetto ad altri ibridi ha un feeling di guida un po’ più simile all’elettrico.
        Di contro è che resta un’auto a benzina, che consuma un po’ meno di un’auto ICE equivalente.
        Il resto è marketing.

        • Dimenticavo: molte persone che arrivano da ICE pensano di fare un enorme passo avanti comprando un’auto ibrida (non plugin), guardando al vantaggio immediato che consumano meno di un ICE.
          Di contro rinunciano tout court alla possibilità di ricaricare con pannelli fotovoltaici, di fare ricariche gratuite o in omaggio ben più frequenti dei buoni benzina, alla possibilità di ricarica di cortesia in albergo o strutture turistiche.
          E che dire delle reti di domani (di oggi come ho già visto in UK) con operatori che pagano per consumare energia nei weekend pieni di vento e sole?
          Con le ibride non sarà mai possibile tutto ciò, anzi c’è il rischio che il minor consumo dell’auto sia azzerato dai prezzi della benzina che aumenteranno in futuro per varie ragioni che sarebbe troppo lungo spiegare in un commento.

  8. io penso che la gente abbia troppo tempo da perdere in sterili (stupide) polemiche sul nulla..

    hanno un prodotto da vendere e lo fanno utilizzando pubblicità entro i limiti di legge: se così non è/sarà presto spariranno le offensive immagini.

    tutto il resto è fuffa/noia

    • Quando un vegano ti dà del mangiacadaveri, non ti senti un po’ irritato? Eppure è verità assoluta. Quando un talebano elettrico dice che la tua auto va a succo di dinosauro, non lo consideri un patetico esaltato? Eppure è la verità. Se vedessi la pubblicità di un’acqua minerale che a caratteri cubitali dice “la NOSTRA acqua non contiene Polonio 210”, non penseresti male delle altre, pur essendo la verità?
      Se domani TUTTI i giornali pubblicassero un articolo sul fatto che il sole si sta spegnendo e la razza umana si estinguerà e quindi è urgentissimo convertirsi e pentirsi, non ci sarebbe nulla di male, è la pura verità, vero?

      • io penso che la gente abbia troppo tempo da perdere in sterili (stupide) polemiche sul nulla..
        quando la gente imparerà a dire : ‘sti cazzi!! sarà sempre troppo tardi..

        a me da fastidio che le pubblicità debbano essere obbligatoriamente politicamente corrette: ci deve essere un bianco, un nero, un giallo e un multicolor altrimenti qualcuno se ne risente.. VERITA’
        a me da fastidio che debbano essere rappresentate tutte le lettere altrimenti non comprano la pasta (mulino bianco?).. VERITA’
        a me da fastidio che il “simbolo” per la lotta alla mafia secondo un liceo si fa con una foto di 2 ragazzi che si baciano.. VERITA’
        a me da fastidio che la gente sia così stupida.. VERITA’
        ma.. ‘sti cazzi!!

        • “…troppo tempo da perdere in sterili (stupide) polemiche sul nulla….”

          per esempio con i tuoi commenti l’effetto è esattamente quello.

          peraltro, polemiche sterili finché non compri il prodotto e poi capisci che è una sola e quindi giù a strepitare, vero che fai così?

        • …e per un attimo senza polemica:
          “…che cos’è la verità?…” (cit. quel tale 20 secoli fa)

    • Concordo pienamente. Tanto possiamo dire tutto quello che vogliamo.
      1° l auto elettrica non è per tutti. Dipende da come uno la utilizza, non soltanto ti viene lonstress, ti cascano proprio anche i capelli.
      2° l auto elettrica è perfetta per range medio bassi , per velocità medio basse ( trovatevi una elettrica che in autostrada vada oltre i 110 km/h)
      3° i costi di acquisto sui vari modelli sono ancora troppo elevati.
      4° non tutti possono ricaricare a casa. Quello che vive a Milano è parcheggia l auto oggi sotto casa e domani a due isolati come se la studia?
      Conclusione: ben vengano le elettriche ma ci vorrà ancora del tempo e non tutti potranno usarla. Questi discorsi dei ” detrattori” fanno solo tenerezza.

      • Che tristezza dover leggere sempre le solite litanie:
        1) Nella vita ci sono tante cose che mi stressano, da quando ho l’auto elettrica almeno quando viaggio in auto sono più rilassato.
        2) Con l’auto elettrica mi trovo meglio anche rispetto all’ibrida e in autostrada vado tranquillamente a 130 km/h. Al massimo rallento quando devo fare viaggi particolarmente lunghi e quando andare a 110 permette di evitare di fermarsi a ricaricare.
        3) Vero, però tenendo conto dei costi di manutenzione e le possibilità di risparmio sulle ricariche non è un problema in molti casi. Chi ha problemi finanziari dovrà certamente attendere che i prezzi scendano ancora.
        4) Io non ricarico a casa, ma ho molte colonnine a disposizione vicino a casa. E’ uno stress? Forse qualche volta quando i trogloditi occupano gli stalli, ma questo è un problema che ha a che fare con la miseria umana, non con il mezzo in se. Per me è sempre un piacere fare una telefonata per chiedere l’intervento dei vigili, così ogni tanto qualche miserabile approfittatore si troverà a pagare una multa senza godersi l’auto elettrica e senza neppure aver ricaricato. Nessuno sconto da parte mia nei confronti dei prepotenti.

      • 1. il frullatore non è per tutti, dipende dall’uso che uno ne deve fare. per grattare il parmigiano non va bene, per esempio
        2. il frullatore va bene per usi quotidiani, ma se devi frullare verdure per un ristorante non va più bene
        3. il costo di un frullatore non è elevato, di solito, ma si rompono spesso e la spesa su 5 anni diventa importante
        4. non tutti posso usare un frullatore: per esempio chi ha subìto una amputazione

        conclusione: le mie 4 banalità di venerdì 2 giugno

  9. Queste cose mi fanno davvero arrabbiare. Sembra di sentire quella nota truffatrice che si vanta di dire che “i coglioni vanno inc…ti!”.

    Che periodo triste per questa nazione…. peccato. 🙁

      • Lo sai vero che i lettori intelligenti, la maggior parte di questo sito, continua a chiedersi come mai non capisci che ogni volta che leggiamo il tuo Nick pensiamo il contrario e questo commento ne è uno dei tanti esempi?
        La questione qui è il messaggio scorretto, mozzarelle o auto elettriche o manuali per diventare astuti (davvero) che sia, è il messaggio che è falso. Adeguato a quelli come te.

      • Eccone uno di quelli citati sopra.

        Francamente non mi interessa quel che pensano i “tifosi” che credono che tutto possa essere sempre diviso in “fan di questo” vs “fan dell’opposto”.
        Se proprio devo essere fan di qualcosa, lo sono dell’avanzamento tecnologico a favore dell’umanità. A tutto tondo.
        Ma si scontra con la voglia intrinseca della razza umana di crogiolarsi nella propria stupidità, così da essere sempre in buona compagnia.

  10. Ieri un collega a pranzo: “Simone, tu che hai una elettrica, mi spieghi come fa quella Nissan a essere elettrica senza spina?” “Beh, ha un motore a benzina che carica la batteria”. “Ah. Ma allora è una c@77@7@!”

    • In realtà Simone hai dato un’informazione non proprio corretta; la Nissan e-power ha una batteria di appena 1,8kWh è praticamente a presa diretta.
      Praticamente hanno collegato un generatore di corrente a benzina con il motore elettrico, sì un un banale generatore che puoi trovare per fornire corrente a qualche bancarella durante le feste, grande innovazione e tecnologia sopraffina si si!

      • Per essere onesti fino in fondo poco importa se l’energia è immagazzinata o meno in batteria, anzi la “presa diretta” evita il passaggio dall’accumulatore che comunque ha un suo rendimento seppure alto.
        La batteria svolge il ruolo importante di evitare di utilizzare il propulsore termico in zone di rendimento basso (per semplificare, quando servono potenze molto basse o molto alte) come il movimento a basse velocità o durante le accelerazioni. La batteria svolge anche l’importante funzione di recuperare energia durante le decelerazioni. Il risultato finale è che i consumi si abbassano e il propulsore è poco sollecitato non dovendo erogare i picchi tipici delle partenze e delle forti accelerazioni, anche se devo dire che personalmente trovo un po’ deludenti i consumi reali che si possono ottenere, motivo per cui preferisco di gran lunga l’elettrico che si può guidare con molti meno “pensieri” rispetto agli ibridi che ho avuto modo di utilizzare a lungo in passato.

        • Grazie Leonardo per le precisazioni sul funzionamento del sistema e-power della Nissan, però per me rimane sempre una macchina che per camminare ha bisogno solo della benzina, peggio pure delle ibride plugin che almeno possono funzionare, anche se per pochi km, in elettrico puro.
          Questa soluzione della Nissan non è un passo in avanti rispetto agli altri ma un passo indietro perché non hai nessuna scelta per viaggiare, o vai a benzina o non cammini…
          Per tornare in tema, l’amico di Simone ha sintetizzato in maniera perfetta il concetto. 😄

  11. In uno stato in cui il primo ministro chiama pizzo di stato le tasse per guadagnare “”clienti” non possiamo meravigliarci di venditori pagati per aumentare i clienti che giocano in questi modi. Per soldi e scranni tutto e lecito ormai.

  12. Possono dire quello che vogliono (questo perché troppe persone sono, purtroppo, ignoranti), però: come la ricarichi? Andando al distributore di benzina. Quindi è a benzina. PUNTO.

    • Il problema è che spesso è pubblicità ingannevole che in altri stati non sarebbe permessa, ma nel paese dei furbi….

      • a mio parere le pubblicità sono quasi tutte ingannevoli, dallo sgrassatore per i fornelli che con una sola passata li fa splendere (poi invece se non dai olio di gomito stai fresco), al prodotto miracoloso che ti fa perdere i chili senza fare dieta e così via. E’ ovvio che queste pubblicità mirano a fare presa sulla gente ignorante nel senso che ignora e che purtroppo è tanta: a noi che bazzichiamo qui l’elettrica senza spina sarebbe impossibile venderla. Ieri un amico si lamentava che non era pienamente soddisfatto della sua ibrida: quando gli ho detto che lui ha una Panda, e quindi di ibrido ha in pratica la targhetta sul portellone non capiva, poi dopo una spiegazione un po’ più approfondita ha capito, anche di essere stato raggirato da chi gliela ha venduta. Si può essere a favore o non dell’elettrico, dell’ibrido o del motore a combustione, importante è sapere come stanno realmente le cose e prendere le proprie decisioni essendo informati. La Nissan e-power in realtà non hanno una pubblicità totalmente ingannevole, loro ti dicono che guidi un’elettrica – ed è vero, perchè la trazione è solo quella del motore elettrico – e è senza spina per la ricarica – anche questo vero perchè la ricarica il gruppo elettrogeno a benzina che ha nel cofano – . Ovvio che è una forzatura, però una persona che compra un’auto elettrica non si pone il problema di come fare a caricare la batteria? Se si informasse capirebbe che in realtà sta comprando esattamente un’auto a benzina.

        • Permettimi, ma per me sei un tantino ottimista. Mi pare di vedere troppo spesso commenti di utenti che l’elettrica senza spina la comprerebbe, convinto che sia un buon affare.
          Io credo che parafrasando una famosa frase si potrebbe dire che “l’auto elettrica stressa chi non ce l’ha”.

  13. Forse quelle auto sono destinate proprio a chi non può ricaricare a casa e vede giustamente la ricarica come uno stress. Dopotutto ricordiamoci che Nissan oltre alla Leaf e alla Ariya il prossimo anno presenterà anche la Micra full electric. Non vedo perché un brand come Nissan vada massacrato perché propone anche soluzioni alternative in un periodo di transazione e se questo comportamento non è un reato, non si capisce come dovrebbe reclamizzare il prodotto: “acquistatelo, così avrete lo stress del benzinaio!”.

    Ah già, Nissan non è quel santo di Volkswagen che proprio ieri ha messo a listino la Golf R333 in serie limitata da 333 cv e scarichi Akrapovic e un prezzo di 76.410 euro. E non è una e-power. Non è una plugin. Non è una full hybrid o una mild hybrid. No, no, è proprio a benzina. Ma a Volkswagen sono tutti dei santi, quelli brutti e cattivi sono quelli di Nissan.

      • Ma ci pensate ai milioni di persone che vivono in città e non hanno un box dove ricaricare l’auto? Ma per favore l’elettrico puro non è una risposta a un bel niente, roba da ricchi che vogliono sentirsi brillanti…. Finirà nel nulla a breve, quando la vera soluzione sarà svelata…

        • Sono uno di quei milioni e non ho il box per caricare. Semplicemente carico alle colonnine pubbliche, in media una volta alla settimana.
          Mi vuole spiegare quale sarebbe il problema? 🤷

        • Ok, tu vivi in attesa della “verità svelata”. Tanto sei in buona compagnia di quegli altri milioni (miliardi) di persone in attesa di salvatori vari, sangue che si scioglie, madonne che piangono e via discorrendo.
          Continua ad attendere i tuoi alieni insieme a Red Ronnie che tanto, come al solito, siamo noi i coglioni che provano a salvarvi.
          Ma ti svelo un segreto, siamo egoisti. Non lo facciamo per voi. Ma lo facciamo per noi e per i nostri cari. E incidentalmente ci finirete in mezzo anche voi. Un male necessario direi.

    • Non si parla di reato a fare auto a petrolio si parla di pubblicità ingannevole, di cui è pieno il mondo, purtroppo. Ma il buon Enzo per fare i suoi 500 caratteri deve inventare qualcosa.

      • Come ha detto ilario sopra, la maggior parte delle affermazioni del marketing sono fatte per ingannarci:

        Il prodotto dietetico che promette miracoli se “assunto nell’ambito di una dieta appropriata” (cioe’: quello che conta e’ la dieta appropriata, il prodotto e’ probabilmente placebo)

        O le marmellate “senza zuccheri aggiunti” (cioe’, mescolate con polpa di altra frutta zuccherina, che costa meno dello zucchero, ha lo stesso effetto ma che ti faccio pagare di piu’)

        O i dadi “senza glutammato aggiunto”, o l’acqua “senza glutine” ecc…

        O il tonno “che si spezza con un grissino” (cioe’ sono scarti di produzione , che ti faccio pagare come tonno di qualita’).

        Sono tutte affermazioni “vere”, che pero’ mettono la realta’ in una luce che e’ molto piu’ favorevole di quanto obiettivamente sia.

        • Mi autocito:
          “Possono dire quello che vogliono (questo perché troppe persone sono, purtroppo, ignoranti)”
          su Vaielettrico, ovviamente, ci facciamo caso di pubblicità su auto “elettriche”, il fatto che i consumatori italiani siano scarsi di senso critico in generale è un dato di fatto.
          In fondo siamo il paese in cui si invitano ai dibattiti Paolo Fox e Stephen Hawking a parlare di stelle o Red Ronnie e Emmanuelle Charpentier a parlare di RNA, con pari dignità di parola.

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