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Pensavo fosse Ford Mustang Mach-e, invece era un calesse

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Mustang Mach-e
Training Academy Varta

I frequentatori abituali di Vaielettrico conoscono bene l’autore di questa recensione dedicata alla Ford Mustang Mach-e Standard Range AWD. E’ l’amico Enzo, commentatore seriale sul nostro blog, con un gusto tutto suo per la provocazione. Le sue zuffe verbali con altri lettori, e spessissimo con noi della redazione fanno già parte della storia di questo sito. Anni fa ci raccontò il suo primo approccio a un’auto elettrica (la Nissan Leaf) da grande appassionato di pistoni e guida sportiva. Questo è il secondo. Nel frattempo, però, ha accumulato a tavolino una (presunta) conoscenza enciclopedica sui veicoli a batteria dall’alto della quale dà lezioni quotidiane a noi e agli amici che guidano elettrico da un lustro. Avendolo contattato e conosciuto “de visu” gli abbiamo concesso il privilegio di restare anonimo. 

La Ford Mustang Mach-e testata da Enzo

                                                               diEnzo

L'avatar di Enzo
L’avatar di Enzo, comparso 6.687 volte nella nostra pagina dei commernti

Arrivo al test drive della Ford Mustang Mach-e Standard Range AWD facendo il vuoto in testa: via i pregiudizi, apriamoci al nuovo che avanza. Volutamente non ho letto alcuna recensione di questo modello e se anche l’avessi letta ora l’ho dimenticata. L’addetto che mi guida all’uso dell’auto mi sorprende: dice che devo guardare la stima sull’autonomia residua e non la carica residua della batteria. E già vado in crisi, perché mi sarei aspettato il contrario. Che la Mustang abbia un “indovinometro” affidabile? Mah, alla fine deciderò di guardare sempre entrambi. All’accensione, con batteria al 100%, l’auto mi riporta un’autonomia di 380 km contro i 420 km.

Primo test, l’autonomia: ma sì, può andare

L’obiettivo del test è usare quasi il 100% della carica senza ricaricare l’auto per capire come va, cosa si prova guidandola e quanto consuma in base alle mie esigenze. Per prima cosa verifico che la modalità di guida sia la untamed, quella più libera, e che il “one pedal” sia disattivato. In questa modalità l’auto non ha difficoltà a raggiungere un consumo di quasi 6 km/kWh che scendono a 2,9 dando fondo a tutti i cavalli dell’auto: è un buon consumo perché significa che, nell’ipotesi peggiore, l’autonomia non scende sotto i 209 km, mentre con una guida rilassata extraurbana intorno ai 90 km/h il dato WLTP è confermato.

LEGGI ANCHE:Due giorni con la Mustang, il test di Paolo

ford mustang mach-e
La Mustang Mach-e provata da Paolo, grazie alla concessionaria veronese Ford.

 Gli Adas sono particolarmente invadenti e quando intervengono per correggere lo sterzo confondono: non si comprende se lo sterzo sta copiando l’asfalto, se l’auto è vicina al limite o se qualche Adas si è allarmato per un qualche motivo. Accosto l’auto per sbarazzarmene: tornate nelle tenebre da cui siete venuti maledetti spettri infernali. Lo sterzo ora è finalmente mio ma continua a essere poco comunicativo e a lanciare strani feedback.

Adas invadenti, AWD da rivedere

Ad esempio diventa particolarmente pesante quando l’auto si avvicina al limite di tenuta ma questo rende la guida faticosa: si stancano proprio le braccia nel lottare col volante, quasi l’auto volesse farmi desistere. In compenso nessun rollio in curva e le asperità sono ben digerite anche sullo sconnesso di una breve prova off-road ma alla bilancia non si mente e in curva, nonostante la trazione integrale, gli pneumatici si avvicinano presto al limite.

L’auto, complice un AWD lungi dall’essere ottimizzato, presenta un comportamento che oscilla tra il sottosterzante e il sovrasterzante in base alle situazioni. Solo a prova conclusa sono andato a sbirciare il risultato del test dell’alce e non mi ha sorpreso scoprire che lo stesso è miseramente fallito per questo modello. 

Un silenzio da far paura

 Disattivati gli Adas e ripreso, in parte, il controllo dello sterzo, è sul sound che mi sono concentrato. Di default l’auto emette un leggero sibilo che varia col variare della velocità, non dissimile a quello di altre elettriche: si tratta di una simulazione, disattivando la quale si resta in balia di un completo silenzio a qualunque velocità. Nessun fruscio aerodinamico, l’unico suono arriva dagli pneumatici ed è comunque ben filtrato. Questione di gusti, ma disattivando il sound personalmente mi è aumentata la percezione di trovarmi, più che in una camera anecoica, proprio in una camera di deprivazione sensoriale. Il sound del motore alla guida è come il limone sulle cozze: a chi piace e a chi no.

Mustang mach-e 

Il comfort in questa atmosfera ovattata è disturbato da 2 fattori: i cavi che ad ogni dosso saltano nel bagagliaio (pur affrontando i dossi al pari di tutti gli altri automobilisti) producendo un rumore sordo, fastidioso e non evitabile, rumore che rimbomba in tutta l’auto; i cicalini delle frecce (ben 2!) col primo già noioso che parte con l’inserimento della freccia e il secondo tipo suocera che subentra poco dopo. Anche questo accorgimento, insieme con la potenza limitata e mortificata dal peso dell’auto, contribuisce a creare un’atmosfera più da primo giorno di scuola guida (con l’istruttore che allunga le mani sul volante) che non da pilota di Mustang che vuole cavalcare verso tramonti lontani.

L’infotainment è di un’altra era

Il climatizzatore è un po’ capriccioso e si avverte l’assenza di tasti fisici, per regolare la temperatura occorre distogliere lo sguardo dalla strada e giocare col touch screen, guardando in basso. O affidarsi ai comandi vocali. L’infotainment è deludente: il sync 4 di Ford ha diversi difetti, il navigatore di serie è obsoleto, la navigazione tra i menù poco funzionale, alcuni menù poco chiari, Android Auto wireless si disattivava ad ogni chiamata in ingresso mostrando un messaggio di errore e anche il Bluetooth ha fatto qualche capriccio, riproducendo un audio talvolta gracchiante o bisticciando durante il pairing.

L’assenza di Android Automotive si sente e relega l’infotainment allo scorso decennio. Le telecamere di assistenza al parcheggio fanno un lavoro appena sufficiente, quelle della Nissan Leaf (tanto per citare un’auto elettrica più economica), pur offrendo le stesse funzioni, lavorano meglio con ricostruzioni più fedeli e precise. I sedili si regolano elettricamente, col sedile che da sé va indietro elettronicamente per facilitare la seduta e ritorna nella posizione corretta all’accensione: comodo per chi è in sovrappeso, una seccante perdita di tempo per tutti gli altri. Il sedile guida, con mia sorpresa, non va troppo avanti: per chi è più basso di 170 cm o ha le gambe corte arrivare ai pedali è un problema irrisolvibile.

Le prestazioni? Non sono da Ford Mustang

 Non mi dilungo oltre, ma il difetto di questa Mustang Mach-e è che non va come una Mustang pur costando molto più di una Mustang. Le prestazioni sono deludenti ma soprattutto l’esperienza di guida sportiva non riesce a farsi strada e a distinguersi rispetto ai competitor. Lo 0-100 in 7″, i 180 km/h di velocità massima (con l’auto che inizia a faticare dopo i 165 km/h), un assetto deludente e un infotainment superato non giustificano secondo me i 70000 euro se confrontati, ad esempio, ai 48150 euro di una Smart #1 Brabus che ha caratteristiche decisamente superiori in tutto. O forse è solo il cavallino sul bellissimo muso che mi ha tratto in inganno: l’avessero chiamata Calesse Mach-e …

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60 COMMENTI

  1. Anche io ho avuto modo di provare per un test di 48 ore questa macchina, con la quale ho percorso circa 720 Km fra Lazio , Umbria , Marche e Romagna. Ho inviato alla redazione la mia prova , ma evidentemente non è stata ritenuta interessante.

    Un giudizio complessivo sintetico su questa macchina è decisamente più che buono. L’averla chiamata Mustang , può aver generato delle aspettative che chiaramente non possono essere soddisfatte. Questa macchina è un pacioso SUV di quasi 5 metri , con un’altezza dal suolo considerevole ed una massa di quasi 2 tonnellate. Se si sale a bordo di questa vettura , pensando di trovarsi al volante di una Lotus Exige 430 o pretendere la reattività nel misto di una Alfa Romeo 4C , è evidente che si parte da un presupposto totalmente sballato.

    A mio giudizio è un’errore averla chiamata Mustang , purtroppo è comune a tante altre case che hanno riportato in vita nomi con una storia sportiva di tutto rispetto , ma di fatto non considerando che avrebbero deluso tutta una platea di appassionati che a quel nome abbinano delle ben determinate caratteristiche. Mi viene in mente Yamaha , l’attuale R7 , una bicilindrica dalle prestazione modeste , ha ereditato il nome da quella che fu la “vera” R7 , motocicletta raffinata costruita nel 1999 con la migliore ingegnerizzazione disponibile allora , sospensioni , freni e peso , tutto votato alla prestazione pura.

    Comunque la mia prova è stata abbastanza dettagliata , anche sotto il profilo dei consumi , ma di certo non posso riportarla integralmente qui , sempreché non venga cestinato anche questo commento. Mi limito a riportare uno stralcio della parte in cui descrivo le qualità dinamiche del veicolo.

    “… Quello che sembrerebbe essere uno sterzo impreciso è in realtà frutto delle compensazioni operate dal Lane Keeping , vero è che poi fra le curve e tornanti , nonostante la massa in gioco tutt’altro che trascurabile , con un po di guida smaliziata si riesce a viaggiare inaspettatamente veloci. Merito della motricità in uscita di curva che è elevatissima e chiaramente della coppia che permette di uscire dalle curve con una scioltezza che un mezzo di queste dimensioni e peso si sognerebbe con il motore endotermico.

    Se si forza l’ingresso in curva l’ESP arriva prontamente a smorzare le velleità corsaiole , forse con una taratura anche un po’ troppo conservativa ma è una scelta che condivido appieno. Le masse in gioco sono notevoli , anche se non si percepiscono affatto e quindi trovarsi con un bestione del genere fuori controllo direi che è da evitare assolutamente. Niente rollio , niente beccheggio e un comfort su strade sconnesse notevole , direi che la taratura delle sospensioni Ford l’ha pienamente azzeccata su questo tipo di veicolo , che tutto sommato è un SUV con il quale ci si possono fare le vacanze con la famiglia. Forse averla chiamata Mustang , potrebbe aver generato aspettative diverse , ma è chiaro che il nome l’ha scelto il marketing , un nome che in casa Ford è un vero e proprio Brand a parte.”

    Questo è il mio parere sulla parte dinamica del veicolo.

  2. Ma come fate a confrontare un suv con una muscle car, e come confrontare una multistrada con una panigale, non c entrano nulla , vero e che il suono di un v8 non può essere paragonato ad un elettrico !

    • Caro Gino, è la stessa Ford che chiamandole entrambe Mustang, e dicendo a gran voce che quella elettrica sarà la summa della sportività del futuro, ci chiama al confronto.

      L’avesse chiamata Falcon o magari in un impeto narcisistico Super Falcon, avrebbe comunque dato seguito ad un nome storico dalla caratura tutto sommato forte, ma l’avrebbe messa a confronto con tutt’altra vettura. E probabilmente se l’avesse fatto noi saremmo qui a spellarci le mani dagli applausi. 😉

      Il vero punto è che ci vogliono far credere che questa sia una vettura sportiva. Non so quanto ne siano veramente convinti loro per primi, ma tutto sommato nulla di male, sia chiaro. L’importante è che non pretendano che noi ci crediamo sul serio, specie se le auto sportive nella vita le abbiamo avute davvero.

      Con ciò non voglio dire che penso che non sia possibile fare delle belle vetture piacevoli da guidare e divertenti anche a propulsione elettrica. Anzi, sono assolutamente convinto che volendo si possono fare. Rimango però altrettanto convinto che questo non sia il tipo di prodotto che interessa ad un certo tipo di clientela.

      Quello che in ultima analisi dà una puntina di fastidio non è dunque l’automobile, che di per sé va magnificamente. È un po’ quel retrogusto di presa in giro. Quello sì che lo trovo piuttosto fastidioso. 😉

  3. Buongiorno Sig. Enzo,
    possiamo certamente dire che la Ford ha voluto sfruttare commercialmente il nome Mustang per lanciare la sua prima elettrica nel mercato e che di Mustang non ha niente se non alcuni richiami estetici, dal momento che si tratta di un SUV, e per quelli come me che hanno una vera Mustang (intendo con sotto il cofano il classico V8 5.0L nel mio caso anche sovralimentato) le idee sono molto chiare su questo. Io stesso ho firmato la petizione di tutti gli appassionati nel mondo di questo iconico modello perchè Ford non utilizzasse questo nome. Poi però un giorno dopo aver provato il modello premium in una concessionaria Ford (369 CV AWD 0-100 5,5 sec) anche se sono prestazioni lontane da quella a benzina, ne ho apprezzato subito la praticità e comodità di utilizzo e ho finito per acquistarla,
    creando così la divertente coppia dott. Jekill e Mr. Haide. Ora dopo più di un anno e mezzo di utilizzo, (è una delle prime arrivate in Italia), la utilizzo tutti i giorni e non posso proprio lamentarmi come auto di tutti i giorni. Ovvio che quando voglio, posso scendere dal calesse e salire sul cavallo selvaggio..

  4. Il mio Amico Gaddo ha LA MUSTANG.
    É ESATTAMENTE COME ME LA ASPETTAVO: il ROMBO del V8 da 5000 cc é “da seghe” anche a filo gas, e fa il paio con quello dell’Audi A6 RS di Stefano Ricci quando verso le 09:30 lo sento borbottare nella strada sotto al mio laboratorio.
    Trovo che chiamare Mustang una lavatrice, sia oltremodo fuori luogo, esattamente come chiamare Hamburger un dischetto compattato di soya. (…e sono vegetariano…)

    • Hai citato la Rs6 di Stefano Ricci , che se é quella che penso é di un colore verde metallizzato. Spesso presso la omonima factory alle “caldine”

  5. Che matto che sei, Enzo! 🙂
    Quasi quasi d’ora in poi ti chiamo Mister X alias l’Anonimo!
    Comunque, molto simpatica la “prova”, ed il modo in cui ce l’hai presentata. Certo che 70.000 sono tantini… fuori range per me, anche se l’avessi trovata sconvolgentemente perfetta (sono però sicuro che abbiamo una percezione di “perfezione” un pelino diversa).
    Troisi avrebbe apprezzato anche la storia del calesse…

    “si resta in balia di un completo silenzio a qualunque velocità.”
    E lamentati! Sulla mia scatoletta sembra di essere sulla metropolitana di Torino: stesso suono, tanto che all’inizio mi stupivo di non sentire la voce registrata che diceva “prossima fermata Porta Susa, next stop Porta Susa”!
    In Skoda non hanno fatto un gran lavoro con l’insonorizzazione. E’ più silenzioso il piccolo 1390 Volkswagen le rare volte che si avvia. Per cui io anelerei di trovarmi in balia del completo silenzio! (Anche qui percezione di optimum un pelino diversa tra noi due).

    Poi ti evidenzio che hai praticamente fatto una autodenuncia: “i 180 km/h di velocità massima (con l’auto che inizia a faticare dopo i 165 km/h)”.
    Affrettati a dire che eri su un’autobahn tedesca!
    Vabbé che sei Mister X, ma se legge l’articolo la stradale magari ti viene ad “acciuffare” lo stesso!

    O magari si divertono a leggerti, come ho fatto io.
    Buona serata!

    • Il mio cognome non cambia il contenuto della prova, puoi continuare a chiamarmi Enzo come sempre. Il cognome non lo indico x evitare di danneggiare l’azienda dove lavoro: avendo contatti con aziende molto importanti e istituzioni a tutti i livelli per conto della azienda nella quale lavoro, se qualcuno che non mi conosce facesse una ricerca col mio cognome non vorrei che il mio biglietto da visita fosse il mio paragone del sound del motore con il limone sulle cozze, tutto qui. Per il resto non ho nulla da nascondere e la redazione mi conosce, ancora non gli ho presentato i miei genitori ma potrebbe essere il prossimo passo 😆

      L’auto è stata guidata sia su strade pubbliche che private (pista, dove tornerò questo sabato e spero i successivi) e pure un po’ fuoristrada ma non dirò di più se non che sono stato attentissimo a non danneggiarla perché avevo dimenticato di chiedere se c’era una copertura kasko.

      • AhAhAh!
        Fai fischiare le gomme e nemmeno sai se hai la kasko!? Hai rischiato di kaskare male!
        Enzo mi va benissimo, mi piace! Continuerò a chiamarti Enzo con piacere.
        Del resto, sei il primo che mi ha accolto, favorevolmente, qui. Quindi…
        Certo che siamo un bel po’ diversi: non avevo neppure pensato ad una pista! Mai frequentate! Pensa quanto siamo diversi! 🙂

        • Credo di ricordarmelo quel commento, è quando raccontasti la tua esperienza con la tua plugin e tutti ti dettero contro perché la plugin non è una bev pura e qui tra i commentatori ci sono un po’ di integralisti. In realtà le plugin potrebbero avere molto più da dire se avessero una batteria più grande: in Cina c’è un brand, Li Auto, che produce plugin con batterie grandi e va forte con 130000 vetture solo nel 2022, un ottimo numero considerando che la sua gamma è composta da pochi modelli, tutti suv con prezzi a partire da 50000 euro in su (che in Cina son tanti soldi). In pratica con mezzi così si viaggia sempre in elettrico senza ansia da ricarica perché all’occorrenza c’è il benzina e un’autonomia di 1300 km. Adesso in Italia c’è la Mercedes GLC plugin che è molto interessante perché ha un’autonomia che arriva fino a 130 km in città e la ricarica anche in DC a 60 kW, inoltre il motore è diesel: il famoso lungo viaggio o l’emergenza non sono più un problema. Peccato costi una fucilata. Non è un caso che la California e tutti gli stati americani più avanti sui temi ambientali abbiano dato disco verde alle plugin con autonomie da 70 km in su anche dopo il 2035, una scelta molto intelligente.

          • Già!
            Come mio solito, avevo presentato dei dati che confutavano alcune delle accuse che “andavano di moda” allora da parte dei lettori di Vaielettrico sulle Plug-in. Io uso dati per evitare di essere considerato “partigiano”. I dati sono neutri, non fanno il tifo…
            Il commento più carino a quei dati fu che erano tutte balle. Che “mi sognavo” di fare quei consumi, quelle percorrenze, ecc…
            Naturalmente risposi con altri dati puntuali, di singoli viaggi.
            Peggio che andar di notte!
            Poi sei intervenuto tu ed hai finito il commento dicendo all’incirca: “dati ci vogliono, dati, dati, dati, così capiscono! Bravo!”.
            Mi avevi anche invitato a presentarli alla Redazione per un articolo. Dissi di no, ma poi l’ho fatto. Non fu pubblicato nulla perché, immagino, li avevo “sommersi” di numeri, grafici, tabelle e noiosissime sbrodolate. Le mie solite, insomma…
            Ma apprezzai molto il tuo intervento. Per cui…

            Quanto alle Plug-in, la mia è ottima per me, come ho dimostrato (credo), ma… le mancano 30/40 Km in elettrico, 7 o 8 kWh netti in più, e sarebbe fantasmagorica per sentirmi un po’ meno… “stretto”, viste le mie “emergenze” collocate quasi tutte un po’ fuori il limite di autonomia. Per come la uso io, se avesse 100/110 Km di autonomia di omologazione, ne farei di sicuro almeno 130. Ovviamente anche così com’è ora non ci sono problemi in ogni caso, ma mi scoccia da morire usare il termico per qualcosa in cui sarebbero bastati da 10 a 40 Km in più. I lunghi viaggi sono lunghi viaggi, ed il fatto di farli con la massima libertà “ammorbidisce” il dispiacere di inquinare, anzi, mi stimola ad usarla al meglio per ridurre le emissioni il più possibile, ma inquinare, per quanto poco, per pochi Km in più mi fa girare… le turbine!
            Il problema sono i costi: maggior batteria ed un diesel… sicuro fuori budget per me. Sempre che un diesel possa sopportare bene le caratteristiche di un’auto usata come la uso io: utilizzo rarissimo, a motore freddo, frequentissimi spegnimenti. Il benzina è meno efficiente sul “lungo”, ma sul terreno più consono ad una Plug-in mi sembra il più adatto (oltre che meno caro). Faccio in media 12 Km a viaggio, un paio di viaggi al giorno e non tutti i giorni: un diesel col mio uso non entrerebbe mai in temperatura. Come reagirebbe?
            Ideona! Tre motori: elettrico da 130 km per città e dintorni, benzina per i fuori porta in ibrido un po’ più lunghi, un diesel per i viaggi in ibrido molto lunghi. Una batteria e due serbatoi…
            Ok! Ora smetto di dire stupidate!
            Buona giornata!

  6. Provata anch’io perché esteticamente mi piace molto. Poi però ho “commesso l’errore” di provare Model Y performance e l’ho presto dimenticata. Un altro pianeta

  7. Provata anch’io per 2 giorni. Concordo in toto con Enzo.
    Sfortuna vuole che nell’opzione sound tu però non ti sia imbattuto in quella che simula il rombo del termico.
    Avresti provato immenso piacere con questo simpatico gadget che simula un’infinita prima marcia

    • AHAHAHA … sì, avevo letto di qualcuno che raccontava di questa esperienza come qualcosa da dimenticare … ho il forte sospetto che il “ventilatore” della versione base sia migliore del finto sound delle versioni più potenti …

    • -Avresti provato immenso piacere con questo simpatico gadget che simula un’infinita prima marcia-

      🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️

  8. Ho trovato la recensione molto simpatica.

    Sull’assistenza alla guida, se non disattivo la funzione, anche la mia Lexus quando pensa -sbagliando- che io abbia impostato la curva in ritardo, me la imposta lei aggiungendoci pure una sgradevole vibrazione. E’ un qualcosa che dovrà essere corretto in futuro perché non serve a nulla (almeno nella corrente versione) e rompe pure le scatole,

  9. Comunque, giusto per un sorriso, io avrei titolato “pensavo fosse Mustang, invece era un caless-e” 🤭

    • Infatti il mio titolo era “pensavo fosse Mustang invece era un calesse” ma il tuo è ancora più figo 😉

  10. Nei commenti di Enzo, tra l’altro molto ben fatti, si evidenziano 2 cose in primis. Che la potenza del motore è fittizzia, e che la carica della batteria, una volta stressata, non raggiungerà mai i valori dichiarati dala casa automobilistica.

    Questo purtroppo è un problema comune su tantissimi modelli e su tantissime case poduttrici.

    La fretta di rendere disponibili auto elettriche da proporre ad una clientela sprovveduta, mette le case produttrici a disagio e le costringe ad usare componenti diciamo non all’altezza. In pratica si usa quello che si trova…ed ecco pacchi batterie che si strtessano in fretta, e poi non sono più in grado di accettare ricariche veloci. Motori che sulla carta promuovono potenze incredibili di oltre 300 cavalli ma poi ci si accorge che gran parte dell’energia viene solo assorbita ma non rilasciata.
    Propulsori che quando usati al massimo, questo massimo viene limitato a solo pochi minuti o secondi di utilizzo. Pena cuocere il motore stesso e in certi casi cuocere anche il pacco batteria.
    La morale in tutto questo è sempre la stessa, le auto elettriche o meglio i loro produttori non sono ancora pronti per produrre auto con una propulsione elettrica all’altezza di un prodotto che dovrebbe incarnare il futuro…
    Diciamo che al momento dare fregature è un po un comune accordo di tutti i produttori…purtroppo lo sanno bene ma al tempo stesso lo sanno mascherare altrettanto bene…

    • Carlo in realtà la potenza non è fittizia, è che probabilmente non è adeguata alle aspettative. La recensione l’ho dovuta molto contenere per motivi di spazio, provo a spiegarmi meglio.

      Guardala da questo punto di vista: quando guidai la Leaf, che pure sulla carta ha performance inferiori, la trovai più scattante del previsto. Il “boost” dell’elettrico (che è poi il suo pregio) unito alla leggerezza dell’auto la rendevano davvero una mini-bomba in grado di sorprendere alla guida: una sensazione più da Clio Williams (passami la bestemmia motoristica) che non da Clio gpl. Tanto la Leaf era “prestante” da mettere in profonda crisi il telaio con l’auto che usciva scomposta ad ogni rotonda esagerando col gas e un assetto incapace di contenere l’esuberanza.

      La Mustang, almeno in questa versione base, non solo non stupisce ma un po’ delude. Si ha sempre quell’effetto “boost” tipico dell’elettrico ma siamo molto lontani dall’effetto sperato. I dati sulla carta di accelerazione e velocità massima dicono che la Mustang è più veloce di una Leaf e sicuramente è così ma la sensazione alla guida è diversa: in alcuni sorpassi mi sono trovato in colpevole ritardo perché avevo previsto una manovra più veloce eppure ero tutto giù con l’acceleratore. C’è anche un altro fattore: la Leaf raggiunge la sua velocità massima (150 km/h) in modo pressoché costante, forse rallenta un po’ intorno ai 147 km/h ma in modo impercettibile. La Mustang, che pure ha 270 cv, sale fino a 165 km/h poi comincia a faticare prima di arrivare a 180 come farebbe un’auto a benzina aspirata con un motore piccolo. A 180 ci arriva, per carità, ma perché quel rallentamento? Colpa del peso? Per evitare di consumare troppo?

      Mettiamola così, se qualcuno spende 70000 euro per questa auto è bene che non lo faccia pensando a cavalli e prestazioni perché in giro c’è di meglio. Ma se si rinuncia a richiedere un surplus di prestazioni e lo si vive come un suv a benzina “normale”, allora l’auto c’è tutta: è godibile sui lunghi viaggi (peccato lo sterzo …), i consumi in questa versione mi sono sembrati accettabili anche in relazione al peso (normale che l’indovinometro si tari sugli ultimi km percorsi ma in verità l’autonomia dichiarata mi è sembrata alla portata pur con condizionatore acceso, chiaramente guidando in modalità tranquilla), le sospensioni sono valide (ripeto: ad andature tranquille) anche sullo sconnesso, c’è quel silenzio a bordo che tanto piace ad alcuni guidatori, né ho notato un calo di prestazioni pur avendo tirato a lungo il motore.

      Piuttosto che una razza di cavalli selvaggi indomabili (Mustang e untamed questo significano) quest’auto rassomiglia di più a un fedele mulo da soma.

    • Bhe non è proprio cosi, anche per le endotermiche tener conto del concetto del dichiarato e del reale. Sicuramente in parte ancor di piu sulle elettriche.
      Vero che probabilmente si fanno tanti elogi alla potenza che l’elettrico puo dare ma poi ci vuole l esperienza …. e il sofware che gestisce il tutto abbastanza maturo .. e ben fatto … per avere una resa all altezza dell auto tanto sbandierata. Pero vogliamo dire che comunque l’elettrico fin da subito ha messo a disposizione degli utenti un brio, una risposta e potenza che con un motore endotermico non potevi nemmeno sperare se non con mezzi di un certo calibro … e costo.
      Per quanto riguarda le fregature concordo, ma quelle si evitano informandosi prima a dove come per ogni cosa. Adesso tanto per fare un semplice paragone… chi mai si comprerebbe una ford mustang a 70K quando con 46k ti puoi comprare una Tesla Model Y con prestazioni identiche o superiori? …. l’unica discriminante potrebbe essere che uno è un fan sfegatato della mustang … che comunque come da articolo di Mustang c è solo il nome

  11. Ma il signor Enzo guida solo in pista oppure per lui (non solo lui capiamoci) le leggi non valgono.
    Infotainment: com’è nella versione a benzina? L’hanno peggiorato sull’EV?
    Capperi, i cavi nel bagagliaio… questo sì è un/il vero problema.

    Enzo sembra un personaggio creato ad hoc da vaielettrico, come dice qualcuno se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

    • io invece trovo l’articolo… e il test dell’auto… interessante perche da una ritorno di una sensazione personale sul’utilizzo di quella macchina nello specifico … sul fatto che comunque ford ha usato un marchio come Mustang per dare una certo indicazione all acquirente che invece deve stare attento perche lo spirito evocato probabilmente ne risulta tradito.
      nell articolo non dice l’Infotainment sull elettrico è brutto mentre nella versione benza è fatto bene … io non lo guarderei sotto quell ottica.
      Ad esempio se uno si basa sul fatto di avere 300 cavalli e poi leggi questo articolo ti rendi conto che probabilmente ford ha anora molto da lavorare sull ottimizzazione del veicolo.

  12. TE LO VEDI JOHN WICK CON STA MACCHINA CHE FA ALLENAMENTO NELLA PISTA DEL PRIMO FILM?
    Io no.
    Per quanto si possa spingere sui cavalli di queste auto, comunque, la guida di una mustang cobra shelby (spero di aver scritto giusto….)
    ha un che di affascinante e di impareggiabile.
    come quella di una viper o di una porsche. Tutti simboli di un passato fatto solo di cavalli motore e di capacità del pilota.
    Sicuramente la Ford avrebbe potuto spingere moooolto di più ma alla fine si è accontentata di piazzare un suv con un bel nome sopra.
    Vuoi mettere se facessero il restiling di una shelby mantenendo lo stile retrò e piazzandoci sopra quattro motori elettrici? Sarebbe un’eresia? Forse sì……

    • -Per quanto si possa spingere sui cavalli di queste auto, comunque, la guida di una mustang cobra shelby (spero di aver scritto giusto….)
      ha un che di affascinante e di impareggiabile.-

      Il vero “guaio” non è tecnico, ma culturale.
      Viviamo in un’epoca dove si fa troppa confusione, o meglio sovrapposizione, fra i concetti di “livellamento verso il basso” e “inclusività”.

      Quibdi per fare qualcosa che nelle intenzioni possa andar bene per tutti, si finisce col fare automobili che, in fondo, non entusiasmano nessuno.

      -Tutti simboli di un passato fatto solo di cavalli motore e di capacità del pilota.-

      E tecnicamente non vedo un solo motivo per cui non possa essere così anche in fururo. E anche in elettrico, valà. 😉

    • Concordo su tutto, anche sulla considerazione finale.

      Alla fine noto la diversa strada presa da Ford rispetto a Dodge: Ford ha umiliato il brand Mustang con un suv che è l’equivalente di tanti suv elettrici (penso alla EV6 di Kia, ad esempio) mentre Dodge ha tirato giù una Daytona SRT che è la fine del mondo e per la quale già sbavo …

      Il problema qui infatti è il nome, l’avessero chiamata Calesse E-Mach o solo E-Mach andava bene ma di Mustang non si vede nulla.

  13. Che se ne dica la review del Sig. Enzo mi è piaciuta molto come stile, non ho mai provato una E.mach quindi non posso dire se le sue sensazioni alla guida fossero condivisibili o meno, ma mi sembra di capire che Enzo un pò di competenza, certo non al livello di un professionista, c’è l’abbia.

    @Sig. Enzo, per curiosità ha provato a far presente le sue opinioni di guida al venditore? E se la risposta è si che cosa le ha detto?

    Grazie

    • Ciao Raffaele, grazie. Sì, quando gliel’ho fatto presente mi ha detto che mi sarei trovato bene con la versione Performance, peccato che per il test drive non la davano. Quando gli ho detto che a 180 km/h ci arriva con un po’ di ritardo non mi sono sembrati molto contenti … ma in generale non sembravano molto interessati a ricevere feedback (mi sarei aspettato una scheda di valutazione finale e invece niente), si vede che il test drive dovevano farlo perché imposto dall’alto …

      • Ti è andata anche bene, io ho chiesto due volte di prenotare un test drive e non mi hanno cacato. La seconda volta il tizio, dotato di un bellissimo tablet dove però cercava i prezzi su un PDF, si è segnato la mia email sul pizzino. Avevo già capito come sarebbe andata, e non ho insistito perché questa sciatteria non è accettabile. Per la cronaca, insuperabili quelli di Polestar e molto bene Tesla.

  14. si. e i rottami che faceva la ford di anni fa erano indistruttibili. vedi fiesta.
    gli ultimi invece son baracche fatte per rompersi.

  15. Ho avuto modo di provarla 2 giorni con il test drive proposto da Ford.. Devo dire che anche a me è stato detto di guardare il valore dell’indovinometro e non la percentuale..forse è quanto viene spiegato nella formazione di chi le presenta si clienti.. detto ciò poche altre spiegazioni e il consiglio di usarla come fosse mia e di ricaricarla.. io ho percorso 700 km con un uso soprattutto extraurbano e 100 km di autostrada, utilizzata con impostazione di guida eco e massima rigenerazione, sono riuscito a percorrere 280 km ( stesso pacco batteria standard range awd), arrivato al 5% mi sono collegato ad una hpc ionity e lì la vera delusione , la potenza di ricarica non supera i 66kw.. Temperatura esterna 10 gradi, nel navigatore avevo impostato la destinazione alla colonnina ma non avviene alcun riscaldamento del pacco batteria.. Al rientro mi è stato detto che quella versione avrebbe dovuto ricaricare a 115 :kw nelle hpc e che non capivano nemmeno loro il problema.. per il resto ho trovato gli adas ben tarati invece rispetto ad altri modelli ( in primis rispetto a Tesla) , auto confortevole e ovattata ( non ha di certo DNA Mustang) e qualche carenza nel navigatore.. certo il prezzo del biglietto è salato e rispetto alla concorrenza elettrica l’autonomia è bassa e lauto è pesante non certo sportiva.. forse la versione di punta va meglio ma il peso aumenta con il pacco più grande..In questo model y fa meglio, molto meglio ma le finiture di ford sono quasi da auto premium , tuttavia l’autonomia è limitata e purtroppo almeno il mio modello si ricaricava troppo lentamente..

    • Sono curioso, non avvertivi lo sterzo che continuamente imposta autocorrezioni? Io con gli adas avevo questa sensazione (anche a velocità non elevate, tipo 100 km/h), l’impressione era di camminare su un asfalto “squagliato”/paludoso per cui lo sterzo mi tirava un po’ a destra e un po’ a sinistra. La sensazione era costante e protratta per diversi km, sono sicuro di non essermi “impressionato”. Disattivati gli adas il problema è quasi del tutto scomparso.

      • Ciao, si lo avvertivo ma non era fastidioso come quello di tesla model 3, l’ho trovato progressivo e non troppo “scattoso “, è migliorabile ma è già meglio di molto altri..

        • Ecco perché … a me manca la prova della Model 3 … se mi dici che è pure peggio sulla Model 3 ahi ahi ahi …

          Confermo anche io che è progressivo e non scattoso ma non copia l’asfalto (quindi gli unici feedback arrivano dagli adas) e diventa troppo duro quando l’auto è alla frustra.

          • Posseggo la model 3 e ho provato come lei la Mach-e per due giorni. L’ho guidata in strada normalmente, non sono un pilota e non mi intendo di sovrasterzo o altre cose tecniche, ma:
            – Gli ADAS della Mach-e sono meno invadenti di quelli di Tesla e gli avvisi sonori sono adeguati, mentre con Tesla mi viene un infarto ogni volta. Quando si è in colonna, con autopilot Tesla inserito sembra che ogni ripartenza sia la partenza di un GP per poi inchiodare subito, tanto da non utilizzarlo nemmeno perchè fa venire il mal di mare, mentre quello della Mach-e l’ho trovato molto confortevole.
            – I freni della Mach-e sono più prestanti di quelli di Tesla, tanto da far fatica a fare frenate dolci.
            – Infotainment di Tesla nettamente superiore, pur non avendo Android auto.
            – Consumi di Tesla nettamente migliori, indicativamente il 20% in meno, nonostante le prestazioni superiori di Tesla.
            Per il resto, la Mustang è più “macchina” di Tesla, finiture migliori e confort migliore (anche più silenziosa, circa 10db in meno di Tesla)

  16. Spesso non condivido le idee espresse dal sig. Enzo ma siccome rientrano in una civile dialettica è importante che vi siano e per questo spero tanto che non lasci mai questo sito. In merito alla prova, non interessato per nulla delle prestazioni di un’auto, mi ha fatto riflette il giudizio (motivato) sull’ infotainment che per me è fondamentale, trattandosi di un’auto elettrica. E mi è piaciuto l’ accostamento con la #1 che invece presenta, sempre lato software, soluzioni innovative (per intenderci alla Tesla). Grazie per aver condiviso con noi questa esperienza.

    • Grazie Massimo. Sono consapevole che il taglio della prova si discosta da quella tradizionale, spesso incentrata sui consumi (pur fondamentali su una elettrica). Ma chiamandosi Mustang, ho pensato che fosse ammessa anche una prova sugli aspetti più dinamici del veicolo …

  17. Enzo: Se vuoi una auto sportiva elettrica (dal costo accessibile) devi salire su una Tesla Performance! Questo è ad oggi un dato di fatto e poco ci si può fare.

    • -Tesla Performance!-

      Mi creda: se conosco tanto così il mio pollo 🐔 , gli darà le stesse identiche sensazioni. Sarà solamente più veloce della Mustang. 😉

    • Paolo sinceramente non l’ho provata pensando fosse un fulmine, l’ho provata perché il test drive te la lasciava per 2 giorni. Ho sperato mi venisse data la Performance, son rimasto fregato col modello base. So che la Performance è ben altro ma sinceramente, se a livello di powertrain ha quasi tutto ciò che desidero, preferisco andare su progetti più completi, come la Daytona SRT e la Ioniq 5N che aggiungono a prestazioni e specifiche tecniche molto vicine a quelle della Model 3 Performance anche sound e marce che mai come in questa prova mi sono mancati tantissimo …

      • Marce? Ma vere o simulate per darti il contentino? È una cosa che aspetto di vedere su modelli “normali” per avere una prima idea della loro efficacia sui consumi autostradali, se come dici già a 165 perde grinta più che il peso è probabile sia proprio la curva del motore o peggio le batterie non proprio delle migliori o non dimensionate a dovere e vanno in sbattimento avvicinandosi alla massima capacità di scarica. Pure ipotesi si intende
        Anche se… Non avendo mai guidato mezzi con più di 140cv ne amando particolarmente la velocità oltre il limite (un conto è passare a 140 per un sorpasso in sicurezza per pochi secondi un’altro è scannare hehe)… Ma sulle termiche… Non succede la stessa cosa? Cioè ok forse arrivi a velocità più alte ma cmq a un certo punto l’accelerazione cala e vistosamente no? La delusione è stata di scoprire che è così anche su elettrico ma a velocità inferiori o mi perdo pezzi?

        Infotainment pessimo e si è capito, ma lato audio? (mi sto accorgendo di sparare un sacco di domande hehe) cioè con musica o radio come si sente rispetto a quello che ti aspetti su una auto da 70k? Fa la differenza ascoltare nel silenzio dell’auto con i suoni “ambientali” disattivati? Almeno la radio la comandi bene dal volante? Hehe sul silenzio fastidioso che descrivi, quanto pensi ci si possa abituare trovando altre gratificazioni in un qualche feedback che ti dà l’elettrico di diverso da una termica prestante? (a parte lo sparo 0/50 da infarto si intende hehe) nel traffico le altre auto /moto /camion/sirene varie come si sentono dentro? Assimilabile alle termiche? Che le poche elettriche su cui son salito (2 e realmente per 5 minuti) insonorizzazione non mi aveva per nulla colpito, anzi l’assenza del motore a coprire i rumori esterni e parte del rotolamento non ero sicuro se fosse meglio o peggio hehe

        Grazie per la bella recensione, consumi batterie viaggi da incubo per l’Europa per dimostrare che cmq si può tutto etc etc.. Una campana di chi ama più quel genere di guida da tanti spunti utili

  18. Ciao Enzo,
    credo di aver inteso la tua critica, e la battuta sugli adas mi ricorda il mio primo approccio con essi: sempre troppo invasivi.

    Però credo che sia sbagliato l’approccio, non si possono paragonare due mondi così diversi (bev vs ice).
    Seconde me, se utilizzi una bev come appassionato di ice, trovi molti limiti. Invece una bev la apprezzi di più se la ice è sempre stato un mero mezzo tra il punto A e B.

    Quindi, dovendo guidare quotidianamente in modo responsabile su strade pubbliche, trovo molte più virtù nelle bev e chissà che in futuro la soluzione dello sharing non possa soddisfare la passione degli estimatori delle ice. All’opposto di come funziona oggi, che possiedi una ice e noleggi una bev.

    Prova ad immaginare molte più bev in circolazione.. aria meno puzzolente e nociva, meno rumore.. fino a che non passo io con una MC20 a noleggio 😜

    • Io penso che si creeranno 2 mercati: un mercato di auto a guida autonoma e poi una nicchia per gli amanti della guida. La guida autonoma è dietro l’angolo, l’FSD di Tesla si migliora anno dopo anno, in Cina è già uscito Driver 3.0 di DeepRoute, startup finanziata da Alibaba, che offre tutto l’hardware necessario per la guida autonoma a 2000 dollari e ormai con l’avvento dell’AI questo è un futuro certo. Probabilmente perfetto per chi vive in città affollate dove si guida imbottigliati nel traffico con continui start & stop.

      Poi c’è un altro mercato, dato dallo sblocco del vero potenziale dell’auto elettrica, ovvero performance, prestazioni e divertimento oltre che precisa distribuzione della potenza alle 4 ruote: qui ci sarà un passaggio dalla versione attuale, ovvero un’auto che offre in modo costante la potenza da 0 alla velocità massima, ad una personalizzazione che renderà la guida volutamente più sfidante e impegnativa. Si va dal “boost” sul volante ai retrorazzi ad aria per un effetto simil-nos, alle marce vere o simulate, al sound e, sono fiducioso, a curve di erogazioni non più piatte. Questo sarà un mercato di nicchia ma che resisterà ancora a lungo anche perché sarà interesse delle case alimentarlo.

      Il problema delle auto elettriche di oggi e di quelle a guida autonoma di domani è che non invogliando alla guida sportiva o obbedendo a tutta la segnaletica stradale faranno sì che dal punto di vista funzionale un’auto cinese da 25000 euro offrirà funzionalità analoghe a quella europa da 70000 euro: definito dunque un set di base (autonomia WLTP di 500 km, ricarica a 800 o 1000 Volt e 500 kW, autopilot) non ci sarà un vero motivo per spendere troppo quando già con una cinese media si avrà tutto. Le auto invece a guida “manuale” continueranno a competere su performance, piacere di guida, peso, g laterali, 0-100, velocità massima, ripresa, estetica aggressiva, modalità di guida, etc, motivando così i consumatori a spendere di più. Si tratta di una nicchia ma rimarrà.

      Nell’attesa, buona passeggiata con la MC20 😉

  19. L’ho provata gratuitamente 1 mesetto fa per 2 gg. (AWD da 351 cv) e posso dire che:

    – i consumi sono elevati (ma non a livello di Audi Q4 e tron 50);
    – la dinamica dell’auto non è delle migliori, nelle rotonde affrontate in modo sbrigativo il sottosterzo era imbarazzante;
    – non ho avuto il piacere di guida di quando ho provato le Model 3 e Y.

    Unico lato positivo (e non da poco) il fatto che: la mia strumentazione non ha rilevato campi elettromagnetici, ne di bassa frequenza (powertrain/cavi/inverter/batteria) ne di altra frequenza (bluetooth, wifi, ecc,), su questo fronte hanno fatto un ottimo lavoro.

  20. Auto che ho sempre trovato di una inconsistenza estetica senz aprecedneti, senza senso. Brutta dentro e fuori. Poi MUSTANG, ma de che, sarebbe come mettere il logo Maserati su una Punto Abarth.
    Ho guidato più volte quella di un amico che poi l’ha rivenduta perché di fatto è scarsa in più o meno tutto.
    Credo che oramai Ford sia in uno dei periodi più bassi della sua storia.

    • Esteticamente fuori ha fascino. A me le suv non piacciono, ho fatto vedere l’auto da un po’ di amici amanti dei suv e avevano le lucine negli occhi in stile manga. A parte il bel rosso, il muso è ben riuscito (oddio per i fari si poteva fare un po’ meglio) ma da vicino è bella, in foto non rende. Dietro no, non fa impazzire neanche me.

      Più che l’estetica, Ford è fuori dai giochi per i prezzi, non riesce a sfornare un modello elettrico dal rapporto prezzo/prestazioni eccellente. Ed è un peccato perché proprio nel mondo dei motori ICE la Mustang è probabilmente la miglior muscle car americana per quello che costa.

      • A me non piace fuori e dentro. Parto dal Presupposto che tollero pochissimi SUV, ma perché fare una roba del genere, con emblemi estetici della vera Mustang, ma in formtato SUV?

        Mi sa tanto dell’Arna dei tempi moderni.

  21. -Avendolo contattato e conosciuto “de visu” gli abbiamo concesso il privilegio di restare anonimo. –

    AHAHAAHAHAHAHAH!!!!!

    Come quei video comici, dove c’è qualcuno che parla e si sa benissimo chi è, ma viene pixelato lo stesso per far finta di renderlo anonimo…

    SIETE PERFIDI!
    🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

  22. Il signor Enzo è uno di quei personaggi che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo…ho sempre pensato e penso che metterci la faccia ( nelle cose che si fanno che si dicono o che si scrivono)sia un valore aggiunto!

      • Ho espresso una mia opinione.Renzo come gli altri fa ciò che ritene opportuno…ci ha spiegato xche’ resta anonimo e non era tenuto a farlo…io lo considero con simpatia esattamente come prima

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