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Passaparola alla colonnina: “Ho ordinato la Mustang…Come si ricarica?”

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Passaparola alla colonnina: la ricarica è l'occasione per scambiare informazioni sulle rispettive auto elettriche

Daniele ci ha appena raccontato dei suoi primi tre mesi a bordo di una Kia E-Niro (della quale è soddisfattissimo). Ci scrive anche Paolo Bernardi, che conferma: «Anch’io ho acquistato la stessa auto e sottoscrivo tutto quello che Daniele dice nell’articolo. Sono soddisfatto di come si viaggia, dei consumi, della potenza, delle finiture, degli optionals, dello spazio interno. La ricomprerei senza dubbi». Intanto Daniele rimette mani alla tastiera per raccontarci di uno sconcertante incontro alla colonnina. Lui, che ha studiato sei mesi prima di scegliere la sua E-Niro, e un distinto signore che ha ordinato una BEV premium senza saperne praticamente nulla…Ricordiamo che chi vuole condividere le sue impressioni sul passaggio all’elettrico può scriverci a info@vaielettrico.it.

di Daniele Colombo

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Danoele Colombo

Simpatiche discussioni alla colonnina: «L’ho vista,  l’ho provata, mi è piaciuta, l’ ho ordinata». Si riferiva alla “Mustang” (la Ford Mustang Mach-E) il mio interlocutore nella simpatica discussione avuta alla colonnina Enel di Colico. Un signore molto ben vestito che mi chiedeva come si faceva la carica alla colonnina. Sono rimasto abbastanza sconcertato.

Soprattutto quando, davanti alla mia domanda su quale modello di Mustang avesse scelto, se uno o due motori e con quale batteria, non ha saputo rispondermi.

A bordo della Mustang Mach-E quasi per caso

Ma l’avrà ordinata davvero ?
Boh, io ci ho messo sei mesi prima di arrivare ad una decisione sul modello e ho capito che seppure ben documentato da mie incursioni su internet e post di vari Youtuber nostrani, norvegesi e sopratutto americani, ho iniziato a capire che esiste ancora un’area di poca conoscenza quando si inizia a valutare l’acquisto di un auto elettrica.

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La Ford Mustang Mach-E

Ognuno di noi ha le sue necessità che reputa importanti, per cui al di fuori dei canoni di potenza, velocità, autonomia che dovrebbero ricevere risposte, ve ne sono molti altri ancora poco conosciuti.

Quel che non si sa dell’ elettrica (e nessuno te lo dice)

Magari diamo per scontato che un auto elettrica possa montare un porta sci o un portabiciclette. Ebbene non è così: vi sono molte auto che non lo prevedono. La stessa cosa per il discorso del gancio traino, che a volte non si può avere. O se si può, si viene poi a scoprire che traina solo 300 Kg. Alla domanda se è un problema di omologazione (pesi) o strutturale, i vari concessionari non sono ancora in grado di rispondere.

Concludendo: c’è ancora molta strada da fare affinchè i possibili acquirenti ricevano risposte esaurienti. Ad oggi si viaggia solo con il passa parola.

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16 COMMENTI

  1. Solo due commenti ed un suggerimento
    Uno su qualità dei venditori , se è un lavoro che fai ti deve piacere , se ti piace vai su YouTube e ti documenti , se not ti piace vai via sei già finito .
    Induzione , ma nessuno di voi ha provato ad alzare di mezzo cm il telefono e non funzione più ? Ci sono troppe perdite .

    Mi piacerebbe invece che tutte le colonnine AC a 22;kW che tutti usiamo a 11 ,,potessero diventare 22 kW in DC con CCS2 ,dimezzeremo le lunghe attese sulle lente .

    Sicuramente bci sarà un po’ di SW da fare ma magari si può fare .

  2. Ci si dovrebbe domandare perchè alcune cose che si possono fare all’estero non si possono fare in Italia.
    Pare ad esempio che in vari paesi d’Europa sulla Kona sia possibile installare il gancio portabici ma non in Italia.
    Sono propenso a credere che si tratti di una precisa strategia di marketing volta a rallentare la vendita di auto elettriche… il gancio no, il venditore che pare non sapere nulla, l’infrastruttura carente, autostrade che si mettono di traverso, il ministro amante del nucleare, il fotovoltaico che aumenta di prezzo per incamerare gli incentivi e via dicendo.
    Poi improvvisamente partirà un ordine e tutto cambierà.

    • Macché è solo che la motorizzazione da noi è lenta come la fame nella maggioranza dei casi, non che sia proprio tutta colpa di chi ci lavora eh anzi abbiamo regole iper complicate rispetto a molti altri paesi e sicuramente son sotto organico fisso… Siamo quel paese che se per sbaglio vuoi cambiare le lampade anabbaglianti perché quelle di serie fan poca luce, non passi la revisione… Per una lampadina che cmq è venduta in Italia con colorazioni all’interno dello spettro di calore imposto.
      Ahimè non ho mai usato ne ganci ne portapacchi su nessuna auto e come tanti altri non mi sarei mai posto nemmeno il dubbio di differenze, avrei pensato ai portapacchi nel caso di un’auto con dei pannelli sul tetto, ma il gancio boh, che sia che non vengono predisposte volontariamente per carichi sopra i 300 perché non avrebbero la potenza necessaria? Cioè la potenza c’è ma senza marce andrebbe in sforzo subito a giri alti e batteria ciao ciao…. Chissà poi il cx su cui puntano tutto per l’efficienza quanto impenna con un silurotto sul tetto…

      Ma son abbastanza fiducioso che il problema sia accentuato da noi perché stan ancora contando i quadrati dei fogli degli appunti, ci son enormi ritardi per i controlli bombole Gpl e metano, stanno ingolfati

  3. Personalmente sono sconcertato che stato italiano e regione Lombardia diano contributi agli utenti per l’acquisto di auto elettriche e poi non obblighino i gestori delle autostrade a installare colonnine di ricarica in ogni autogrill. Lo davo per scontato, invece mi sono trovato di notte sulla Milano Venezia costretto ad uscire dall’autostrada, al buio e senza nessun confort, alla ricerca di una colonnina di ricarica funzionante e ricaricare dovendo rimanere chiuso in auto. Poteva andare peggio? Si, ma fortunatamente non pioveva, infatti la maggior parte della colonnine di ricarica sono sprovviste di una tettoia. Fino a quel momento avevo sempre ricaricato nel garage di casa o nel seminterrato del supermercato.

    • In realtà, Maurizio, l’obbligo ad installare impianti di ricarica nelle stazioni di servizio in autostrada c’è. Lo prevede la legge di Bilancio 2021 ed è stato rafforzato dal ddl concorrenza approvato la scorsa settimana. Entro un anno ne troverà almeno una ogni 100 km.

      • Se non erro il piano prevedeva una copertura di tot colonnine entro la fine di quest’anno, con tanto di numeri già “assegnati” alle varie che si impegnano in queste opere… Ma ad oggi (o meglio due settimane fa che son usciti i dati) ne han messe tipo 10 su centinaia previste, e l’obiettivo è averne una ogni 40km (ma non ho capito se da intendere per quelle da mettere quest’anno o a lavori “finiti”)

        Il problema delle tettoie concordo che sia una cosa veramente stupida, posso anche capire che farle tutte coperte sarebbe un problema grosso soprattutto per gli spazi, ma se sei sotto un giga temporale o super nevicata… Difficilmente vorrai scendere e attaccare in carica,al massimo scendi e inizi a correre come un dannato verso l’ingresso… soprattutto quando devi fare i rabbocchi spot che mi dicono si fanno spesso anche senza necessità per tenere sempre la carica tra 20/80 a quel punto li eviti totalmente

        • Una tettoia farebbe comodo, è chiaro. Però hanno inventato anche gli ombrelli. La gente li utilizza da centinaia di anni per camminare sutto la pioggia, non vedo perchè sia impossibile usarli un minuto per connettersi alla colonnina. La legge di Bilancio 2021 obbligava i concessionari autostradali ad installare colonnine nel 30% delle aree di servizio entro quest’anno. Visto che la disposizione è stata disattesa (ne risultano installate 16 su tutta la rete) il ddl semplificazioni prevede un’accelerazione: se i concessionari non lo faranno in prima persona dovranno immediatamente mettere a gara gli spazi per installarle.

          • Si ma la gente se diluvia torrente non esce nemmeno con l’ombrello e usa l’auto se deve muoversi! 😂 Se poi ti puoi permettere di arrivare con scarpe e pantaloni zuppi va bene, ma se stai andando a lavoro o altro… Insomma hehe
            se fosse così agevole usare un ombrello mentre fai rifornimento avremmo tanti benzinai senza una tettoia da anni no? Ma perderebbero troppi clienti che non vogliono bagnarsi, magari in Sardegna non è un problema così impellente, ma non so… Nel regno unito che piove giornalmente? Tante cose si possono fare se si vuole adattarsi, l’uomo ha vissuto nelle grotte per diverse migliaia di anni ma non vuol dire che sia meglio che stare in una casa in classe A con aria filtrata e normalizzata

          • Quando ricarichi l’auto elettrica, mica stai sotto l’acqua a guardarla. L’erogatore di benzina, invece, devi tenertelo in mano, anche se solo per 5 minuti. Via, dobbiamo davvero stare a discutere per ore di queste cavolate?

      • A che ci siamo, visto che ormai in città la maggiore parte dei parcheggi sono area blu, cioè a pagamento e anche esosi, obblighiamo anche a queste sicura di gestione di installare colonnine AC almeno da 22 Kw di potenza.
        Non mi sembra male come idea…

    • È come il paradosso dell’uovo e la gallina: c’era prima l’uovo o la gallina? È nata prima l’auto elettrica o la colonnina? 😄

  4. Ahimè c’è una bella fetta della popolazione che non sa informarsi, tra questi c’è di tutto ma soprattutto chi come (penso) nel caso della mustang, signore distinto non giovanissimo ben vestito etc, che non sa che oggi queste informazioni le trovi su YouTube o internet, nel migliore dei casi usa wa per lavoro perché glielo han configurato etc e vivendo fuori dal mondo internet (se non magari fb per i parenti) non si è mai realmente posto il dubbio di quante differenze possano esserci, noi diamo per scontato che tutti sappiano cos’è un kw e che differenza c’è con i watt o i wh o kwh, se vado da mia madre faccio fatica a farle capire che la stufetta elettrica da mezzo kw le costa 10 centesimi ogni ora di accensione indipendentemente se fa 10 minuti ogni ora e resta praticamente fredda o un ora filata…
    Se poi ci aggiungiamo, differenza tra ricarica in ac o dc, potenze tempi etc… Anche se gli metti i dati davanti non hanno gli strumenti per capirli, c’è chi ci prova e chi per non doverci pensare lascia perdere.

    Se solo si decidessero a formare bene i venditori dei saloni e magari si fanno un video di 15 minuti da lasciare agli acquirenti almeno per le cose base, come si usa una colonnina con esempi filmati etc fatti sull’auto che han preso etc aiuterebbe, ahimè qua anche chi ne sa meno ne sa quasi sempre più del concessionario, e più volte ci si è lamentati, mi chiedo quanto sia difficile per un venditore che vuol far bene il suo lavoro informarsi come abbiamo fatto noi, chi vuoi che compri qualcosa da te se nemmeno te sei sicuro di cosa sia?

    • Ciao Xardus.
      Mi sembra molto più che sensato quello che hai proposto. Sia sui venditori, anche se magari fanno quel mestiere solo per portare la pagnotta a casa e non ci mettono passione, sia che sul video illustrativo per il cliente, che mi sembra una cosa molto furba da fare.
      Comunque, lo so adesso leggendo l’articolo che alcune auto elettriche non possono montare il portabici o il gancio di traino. E nonostante mi stia informando a destra e a manca per la e-Niro ma non solo, non mi sono mai imbattuto in queste informazioni.
      Sarebbe un buono spunto per Matteo Valenza e compagni youtuber fare un video specifico su queste condizioni.
      Ero tra quelli che davano per scontato che si potessero montare senza problemi, sostenendo un collaudo e modifica sul libretto di circolazione per quanto riguarda il gancio traino.

    • La cosa da te esposta si può solo risolvere con una parola chiave: “Standardizzazione”. Quando tutto il sistema, infrastrutture colonnine, prese/cavi, App, avranno un unico linguaggio allora si può parlare di semplicità.
      Perché non sempre fila liscio, anche ai più afferrati di tecnologia. Superato questo ostacolo chiunque potrà utilizzare un auto elettrica allo stesso modo come infilare la pistola di un distributore di carburanti.

      • Per quello trovo la soluzione ideale quella letta tempo fa, stanno cercando di trovare un modo semplice di mettere una piastra di ricarica wireless sotto i parcheggi, a quel punto sarebbe facile mettere un tasto in auto per attivare la carica se la vuoi attivare (in ottica di metterli ovunque) almeno per le ricariche lente, come le notturne in strada in città o che ne so, centri commerciali cinema etc che magari nel tempo del film hai caricato quanto usi per andare e tornare e sei tranquillo.
        Chiaro ci vorrebbe uno standard universale e le auto devono essere predisposte, quindi quelle attualmente in giro andrebbero escluse

        Leggevo anche giusto l’altro ieri di un progetto per fare la stessa cosa sulle strade, una miscela particolare nellasfalto e cavi di rame posti sotto (per farla semplice), l’idea è fare il primo tratto di prova in tre anni come prototipo, ma una cosa del genere in autostrada sarebbe la manna dei trasporti su gomma inizialmente (che si inizia a fare solo la corsia lenta per dire) ma anche per mitigare i consumi, magari come servizio incluso nel pedaggio così saremmo meno incazzati a pagarlo e trovare strade mal messe hehe
        In sostanza, meno iterazione chiedi all’utente più è facile che si diffonda, Amazon spende miliardi per trovare modi di farti acquistare con sempre meno passaggi, un motivo ci sarà hehe

        • La ricarica ad induzione, o meglio wireless, non ci ho mai creduto onestamente. Potenze effimere di trasferimento e tempi molto lunghi di ricarica, infatti, anche nel mondo smartphone non sono ancora piuttosto evoluti e diffusi. Il sistema via cavo è la soluzione ancora migliore e veloce se si vuole trasferire grande potenze di correnti elettriche. A meno che , il sig. Nikola Tesla non si ripresenti reincarnato in questa epoca per riproporre i suoi esperimenti di inizio secolo… 😉
          Magari!

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