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Telepass lancia Park&Charge, nuovo servizio per gli automobilisti elettrici che decollano dall’Aeroporto romano di Fiumicino. E’ un’idea innovativa che unisce due servizi in un’unica tariffa onnicomprensiva. E potrebbe estendersi ad altre infrastrutture strategiche ad alto traffico, come stazioni intermodali e parcheggi urbani. Oltre ad altri aeroporti italiani.
Ai clienti Telepass che vogliono parcheggiare, partire per un viaggio e allo stesso tempo ricaricare l’auto elettrica o ibrida trovandola carica al 100% al ritorno, l’azienda leader del telepedaggio offre una soluzione inedita: un’area dedicata, con tutti i posti auto dotati di stazioni di ricarica.
L’area si trova presso l’edificio Multipiano B (fronte Terminal T1/T3) dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” al piano 1 che dispone di un parcheggio elettrificato di 74 stalli. I clienti Telepass potranno usufruire di 32 posteggi riservati a loro uso esclusivo.
Parcheggio e ricarica si pagano in un’unica soluzione, tramite l’istantaneo “beep” dell’On Board Unit che garantisce l’accesso al nuovo Park & Charge, attraverso le corsie dedicate. L’avvio della ricarica avviene automaticamente, collegando il cavo integrato alle colonnine.
Ingresso, attivazione e pagamento: tutto in un beep con l’abbonamento OBU Telepass
Le colonnine sono in corrente alternata da 22 kW, soluzione ideale per le ricariche lente con soste di medio-lunga durata. Il cavo integrato velocizza la connessione ed evitala scomodità di estrarre il connettore in dotazione all’autovettura. In caso di malfunzionamento della colonnina un’assistenza H24 erogata da ADR Mobility permette, ad esempio, lo sblocco della colonnina da remoto.
L’accesso al parcheggio avviene con il dispositivo Telepass (OBU), lo sblocco della colonnina avviene mediante riconoscimento targa veicolo tramite OCR posti sugli stalli che verificano la corretta associazione tra la targa e l’OBU (abbonamento) Telepass. Il processo è completamente automatizzato e nessuna azione è richiesta al cliente. Né né in entrata al parcheggio, né per lo sblocco colonnina e neppure in uscita.
Nessun limite alla sosta e tariffa onnicomprensiva
Non è previsto nessun tempo massimo di permanenza: una volta raggiunto il 100%, la ricarica si interrompe e non sono previsti limiti di permanenza e/o penali.
La tariffa omnicomprensiva è dinamica/variabile. Il servizio di pagamento della sosta nel parcheggio è erogato da Telepass, mentre il servizio di ricarica elettrica è offerto da ADR Mobility senza ulteriori costi aggiuntivi per i clienti Telepass, indipendentemente dal quantitativo di energia ricaricata.
Il servizio è operativo da dicembre ’24. Oltre all’accesso in modalità denominata “walk-in” è prenotabile anche sul sito di ADR a questo link: https://easyparking.adr.it/ dove è già esposta la tariffa dinamica per l’intero peridio di prenotazione.
Un modello “da esportazione”: gli Smart Hub di Telepass e ADR Mobility pronti per altri aeroporti e infrastrutture ad alto traffico
Il progetto è frutto di una collaborazione tra Telepass, ADR Mobility e il player tecnologico Parkit che ha realizzato, in collaborazione con ADR Mobility sempre a Fiumicino, il Progetto e-move.
«Con Park&Charge vogliamo continuare a tenere fede alla promessa fatta agli automobilisti: farli passare in un “beep” per valorizzare al meglio il loro tempo» ha dichiarato Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales & Marketing Officer di Telepass.
Park&Charge è il primo passo verso la creazione di “Smart Hub”. Ovvero aree riservate dove il cliente ha a disposizione una pluralità di servizi attraverso un’esperienza di accesso, fruizione e pagamento completamente automatizzata e abilitata unicamente dal dispositivo Telepass (on board unit).
Marilena Blasi, Chief Commercial Officer di Aeroporti di Roma, ha aggiunto che ADR Mobility «si conferma sempre più “piattaforma d’innovazione” pronta ad accogliere e a sperimentare nuove soluzioni di mobilità sostenibile anche consentite dal ruolo di Charging Point Operator (gestore di infrastrutture di ricarica) di ADR Mobility da esportare successivamente in altri scali e location in Italia».
La settimana scorsa Aeroporti di Roma (ADR), in collaborazione con il gruppo Enel e la società francese Circet (specializzata in sostenibilità ambientale) ha inaugurato un impianto fotovoltaico al servizio di Fiumicino. Consta di 55.000 pannelli solari in silicio monocristallino per una potenza totale di 22 MW. E’ l’impianto aeroportuale più grande d’Europa.
LEGGI e guarda il VIDEO:La ricarica Coop Power pronta a fare il giro d’Italia
A Milano Linate, nel parcheggio “Linate Parking” sul viale Forlanini questo servizio credo sia attivo da un bel po’. L’ultima volta che ci sono stato cera una MY parcheggiata in ricarica e l’autista della navetta mi aveva detto che la proprietaria sarebbe tornata a riprenderla dopo una decina di giorni.
Avevo visto le mail e la presentazione del servizio su app Telepass..anche se è da un po’ che non prendo più aerei…
Come servizio sarebbe interessante (tariffe a parte) ma lo vedo più come una sperimentazione, legata alla tutt’ ora scarsa % di BEV in Italia (ma magari tra i frequently fliers sono più diffuse…) perché pur caricando in AC qualunque auto sarebbe carica in poche ore (talvolta inferiori ai tempi di arrivo al Gate e procedure di imbarco!) quindi fatico a credere che nel tempo potrà svolgersi così il servizio; dovrebbero elettrificare in AC (magari a 2kW) tutti i posti in parcheggio, e attivare le prese soltanto ai guidatori di BEV… altrimenti si ricade nel “dramma della colonnina pubblica” con posti auto dedicati (e sotto-utilizzati) e magari carenza parcheggi durante i periodi di massimo transito viaggiatori.
Non abbiamo neppure aeroporti in zone dal clima “provante” (per fare trovare la batteria carica durante il gelo invernale).
Francamente…secondo me basta ricordarsi di lasciare la propria BEV con batteria sufficiente per trovarla ancora non carica al 10% al rientro (attenzione al Sentry mode Tesla! ) e poi raggiungere un parcheggio temporaneo con HPC all’ esterno dell’ area aeroportuale come già esistono. In alternativa..i parcheggi esterni (con navetta) degli aeroporti sicuramente già attrezzati per ricaricare auto a batteria (BEV e plugin).
E sempre in attesa delle auspicabili ricariche wireless….
A parte confermare quello che dice robert, c’è da dire che la perdita percentuale dell’auto lasciata ferma e lasciata “stare” in pace (cioè senza riattivarla da APP) è ridicola.
Ogni giorno si riattiva per controllare se esistono aggiornamenti e poi torna in standby dopo 15 minuti. Quindi sta accesa 1 ora ogni 4 giorni, 8 ore al mese. In un’ora consuma circa 200Wh, quindi ogni mese consuma 1,5kWh, cioè meno del 3% per una RWD e meno del 2% per una LongRange. Considerando che la sentinella si disattiva al 20%, con quel 20% residuo anche una RWD non arriva a zero in SEI MESI: si può stare tranquilli, dopo 6 mesi il problema sarebbe… pagare il parcheggio!!!
Basta ed avanza “il carichino”
A Milano Linate, nel parcheggio “Linate Parking” sul viale Forlanini questo servizio credo sia attivo da un bel po’. L’ultima volta che ci sono stato cera una MY parcheggiata in ricarica e l’autista della navetta mi aveva detto che la proprietaria sarebbe tornata a riprenderla dopo una decina di giorni.
Avevo visto le mail e la presentazione del servizio su app Telepass..anche se è da un po’ che non prendo più aerei…
Come servizio sarebbe interessante (tariffe a parte) ma lo vedo più come una sperimentazione, legata alla tutt’ ora scarsa % di BEV in Italia (ma magari tra i frequently fliers sono più diffuse…) perché pur caricando in AC qualunque auto sarebbe carica in poche ore (talvolta inferiori ai tempi di arrivo al Gate e procedure di imbarco!) quindi fatico a credere che nel tempo potrà svolgersi così il servizio; dovrebbero elettrificare in AC (magari a 2kW) tutti i posti in parcheggio, e attivare le prese soltanto ai guidatori di BEV… altrimenti si ricade nel “dramma della colonnina pubblica” con posti auto dedicati (e sotto-utilizzati) e magari carenza parcheggi durante i periodi di massimo transito viaggiatori.
Non abbiamo neppure aeroporti in zone dal clima “provante” (per fare trovare la batteria carica durante il gelo invernale).
Francamente…secondo me basta ricordarsi di lasciare la propria BEV con batteria sufficiente per trovarla ancora non carica al 10% al rientro (attenzione al Sentry mode Tesla! ) e poi raggiungere un parcheggio temporaneo con HPC all’ esterno dell’ area aeroportuale come già esistono. In alternativa..i parcheggi esterni (con navetta) degli aeroporti sicuramente già attrezzati per ricaricare auto a batteria (BEV e plugin).
E sempre in attesa delle auspicabili ricariche wireless….
il sentry funziona sopra il 20%. col 20% puoi lasciare l’auto anche due mesi
Grazie Robert per la precisazione…
“Teslari” distratti avvisati.👍
A parte confermare quello che dice robert, c’è da dire che la perdita percentuale dell’auto lasciata ferma e lasciata “stare” in pace (cioè senza riattivarla da APP) è ridicola.
Ogni giorno si riattiva per controllare se esistono aggiornamenti e poi torna in standby dopo 15 minuti. Quindi sta accesa 1 ora ogni 4 giorni, 8 ore al mese. In un’ora consuma circa 200Wh, quindi ogni mese consuma 1,5kWh, cioè meno del 3% per una RWD e meno del 2% per una LongRange. Considerando che la sentinella si disattiva al 20%, con quel 20% residuo anche una RWD non arriva a zero in SEI MESI: si può stare tranquilli, dopo 6 mesi il problema sarebbe… pagare il parcheggio!!!
🤣 gli lasci la Tesla. ..pure un po’ carica.