Quando sarà ultimato, il parco fotovoltaico di Vizzini (Catania) produrrà energia pulita pari ai consumi di 130.000 famiglie, con un risparmio di 165.000 tonnellate di CO2 all’anno. Occuperà 200 ettari _ è uno dei più grandi in Italia _ destinati a programmi di riforestazione e biodiversità e avrà una potenza installata da 250 MW. Lo realizza la società danese European Energy tramite la controllata Sun Project S.r.l.
In Sicilia il meglio della tecnologia fotovoltaica
E’ un progetto al quale l’azienda lavora dal 2018, giungendo ora ad ottenere la definitiva autorizzazione. Tutto questo in una Regione, come la Sicilia, sempre più strategica per le energie rinnovabili a livello italiano ed internazionale. I dati di irraggiamento solare record per l’ Europa consentiranno, insieme all’utilizzo delle tecnologie fotovoltaiche più evolute, il miglior rapporto tra produzione di energia pulita a parità di superficie occupata. Al momento per il parco fotovoltaico sono in fase di valutazione sia soluzioni di fotovoltaico tradizionale, sia “tracker” ad inseguimento solare, sia soluzioni di “agrivoltaico” per conciliare produzione di energia elettrica e resa agricola con coltivazioni di pregio.
200 ettari di pannelli, altrettanti di mitigazione

Un’area di 200 ettari, pari a quella occupata dall’impianto, sarà destinata ad un programma di riforestazione a favore della biodiversità che sarà in grado di portare un ulteriore contributo in termini di rispetto ambientale e riduzione di CO2.
Dal punto di vista tecnico, la posizione dell’impianto in un’area già destinata alla produzione di energia rinnovabile in quando adiacente alla nuova Stazione Elettrica di Terna a Vizzini, costituirà un ulteriore elemento positivo.
European Energy: altri progetti in Italia
Knud Erik Andersen, Chief Executive Officer di European Energy, ha dichiarato: «L’Italia è un Paese e un mercato chiave per European Energy. L’autorizzazione per questo progetto rappresenta per la nostra azienda un importante traguardo nonché un grande investimento di spirito europeo. Come sempre presteremo la massima attenzione a tutti gli stakeholder del territorio sia nella fase progettuale che realizzativa».

Tra le principali azioni in cui si articolerà il piano di mitigazione c’è la ricostruzione della flora e fauna; la messa a dimora di alberi e specie vegetali e arbustive utilizzando specie autoctone della macchia mediterranea quali Roverella, Quercia da sughero, Leccio, Orniello, Olmo campestre, Olivastro, Carrubo e Lentisco; la rizollatura sotto i pannelli e semina di specie per assorbimento di CO2. Inoltre è prevista anche un’azione mirata al contrasto della desertificazione attraverso lo scavo di trincee drenanti che arricchiranno significativamente la falda idrica e ridurranno il dilavamento superficiale dovuto alle sempre più rare, ma sempre più intense, precipitazioni.
«Continueremo ad investire in Italia per la realizzazione di progetti di energia rinnovabile, prevalentemente eolico e fotovoltaico, sempre legati a programmi di recupero del tessuto culturale o sviluppo del patrimonio naturalistico del territorio su cui insistono” ha spiegato infine Alessandro Migliorini, Country Manager Italia di European Energy.
Ottima notizia!
Devono venire dal nord Europa per mettere il FV in Sicilia.
Quando leggo queste notizie, da una parte sono contento perché almeno si sfrutta l’enorme potenziale FV di quella regione.
Dall’altra mi cascano le braccia.
A parte che leggere che era dal 2018 che ci lavoravano… 5 anni per un’autorizzazione… la Germani nello stesso tempo installa 35GWp di FV.
Sembra che a noi i soldi facciano schifo. Gli portiamo il ponte ai siciliani invece di energia abbondante a basso costo.
E immagino i turisti del nord-EU nelle loro belle elettriche per ricchi come faranno la fila davanti al ponte.
A NO, senza colonnine non ci andranno fino in Sicilia.
A quanto pare il FV in Sicilia non è abbastanza interessante, alla fine degli anni 2000 Enel aveva l’intenzione di costruire un impianto nello storico sito di Adrano (https://www.ecologiae.com/fotovoltaico-adrano-nuovo-impianto-enel-green-power/33357/) ma non mi risulta che sia stato portato a termine..
Forse il mio commento è stato un pó drastico, il gestore “nazionale” è presente sul territorio (https://www.enelgreenpower.com/it/impianti) ma evidentemente non piú di tanto se c’è ancora spazio per operatori stranieri
Beh, un bel progetto ma abbastanza impegnativo sia a livello di risorse economiche che impiantistico.
Non so che tipo di moduli stanno usando ma già se consideriamo ad esempio dei 670W stiamo parlando di installare un numero pari a 373134 che disposti su qualche decina di migliaia di tracker, rappresentano un lavoro molto lungo.