Parco fotovoltaico a Montemarciano, fatto in 6 mesi

Parco fotovoltaico a Montemarciano (AN), nato in soli 6 mesi dalla collaborazione tra Smart Energy Blockchain e SENEC Italia. E in Friuli partono i lavori di un grande impianto promosso da Envalue Italia e MSE Solar Energy Italia

Parco fotovoltaico a Montemarciano Parco fotovoltaico a Montemarciano, al servizio di una CER

Il nuovo parco ha una potenza di picco pari a 999,44 kWp (circa 1 MW), una produzione annua attesa stimata di circa 1.365.113 kWh. E conta 1.612 moduli fotovoltaici JW-HD156N-620W e 8 inverter Saj c6-125k. Nello specifico, si tratta di un impianto a pergola bassa a terra, con moduli appoggiati su strutture zavorrate ed esposizione Est-Ovest. Dedicato alla produzione di energia elettrica immessa direttamente in rete e condivisa all’interno di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Evitando l’emissione annua di 349,5 tonnellate di CO₂. Il ritorno sull’investimento (ROI) è stimato in circa sei anni, anche grazie all’accesso dell’impianto ai contributi statali per le CER. Secondo Enrico Cappanera di Smart Energy Blockchain “SENEC è in grado di scegliere la conformazione di impianto più ottimale per incontrare le nostre esigenze. E di farlo con tempi di realizzazione stretti e che permettano di rispettare anche le tempistiche per accedere a incentivi e contributi previsti dallo Stato.”

E partono i lavori per un grande impianto solare in Friuli

Sono iniziati anche i lavori per la realizzazione del più grande impianto fotovoltaico in sviluppo nel Nord Italia, nel cuore del Friuli Venezia Giulia. Il progetto, promosso da Envalue Italia e MSE Solar Energy Italia, prevede una capacità autorizzata di oltre 100 MWp.  Cuore dell’architettura impiantistica saranno 22 MVPS (Medium Voltage Power Station), di cui 18 da 4400 e 4 da 2930. Caratterizzate da un design “Plug & Play” ad alta densità di potenza, le MVPS garantiscono semplicità di installazione e affidabilità operativa anche in condizioni ambientali estreme. La fornitura delle apparecchiature è prevista entro fine 2025, l’entrata in esercizio entro il 2026. Il progetto, in fase esecutiva, sarà in grado di generare oltre 210 GWh di energia rinnovabile all’anno. Soddisfando il fabbisogno elettrico di circa 75.000 famiglie e contribuendo alla riduzione di oltre 90.000 tonnellate di CO₂ in atmosfera. Con risparmio stimato di 40 milioni di metri cubi di gas naturale

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Visualizza commenti (1)
  1. l’installazione per la CER diovrebbe essere quella con i pannelli fitti (non quella che si scorge in fianco con i pannelli più diradati e orientati a sud )

    per la CER sembra che abbiano usato i sostegni bassi e zavorrati che di solito si usano sopra i tetti piani degli edifici, forse (?) perché avevano molta fretta per le scadenze dei contributi per le CER, scadenze che tanto per cambiare sono state pasticciate dal governo

    con questi sostegni, hanno dovuto rinunciare a installare i tracker monoassiali motorizzati, che insieme all’uso di pannelli bifacciali, aumentano la resa degli impianti

    infatti la resa dell’impianto qui è dichiarata a “solo” (tra virgolette, comunque è tanta energia) 1365 ore di produzione equivalente annua, valore che mi pare concorda con quanto ci si aspetta per impianti a terra senza traker posti circa a metà tra centro italia e nord italia

    comunque come migliorie del profilo di produzione oraria, hanno messo metà pannelli leggemente inclinati (orientati) a est e metà leggermente inclinati (orientati) a ovest

    e per recuperare più energia, li hanno messi molto fitti per sfruttare con più potenza nominale installata possibile a parità di area disponibile

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