Parco Delta del Po: e-bike gratuite per i turisti

Bici Elettriche Delta del po

Nel Parco del Delta del Po – siamo a Ferrara – un bando del GAL omonino (gestisce il programma europeo LEADER) finanzia le e-bike ai Comuni per le escursioni naturalistiche.

Turismo elettrico, finalmente ci sono risorse pubbliche per finanziarlo.  In questo caso le bici elettriche saranno disponibili gratuitamente nelle stazioni ferroviarie che diventano sia punti di arrivo/partenza sia centri servizi al turista. Nel bando – al link le informazioni più specifiche – si parla di “mezzi eco-sostenibili” per la visita del Delta del Po.

Il Delta con le e-bike 

Delta del Po

Il progetto dedicato alle ebike in stazione nel Delta del PoNello specifico il capitolato  del bando parla di “acquisto di biciclette, anche elettriche, da mettere a disposizione gratuitamente all’uscita della stazione ferroviaria”.  I locali  saranno riqualificati e diventeranno punti informativi. Il contributo non è alto, viene destinato agli enti pubblici – e va da un minimo di 5 mila ad un massimo di 20 mila euro.

Rastrelliere che producono energia 

Stazioni Delta del po
Le stazioni interessate al progetto di integrazione con le e-bike

Il progetto prevede le stazioni per le e-bike “da alloggiare in postazioni di ricarica progettate in modo da garantire la sosta sicura e la ricarica delle biciclette“. Sono  poi “rese autosufficienti dal punto di vista energetico, grazie ad un impianto fotovoltaico“. In programma anche un’applicazione per smartphone e un sito web per la gestione del sistema che permette l’integrazione treno/e-bike.

E-bike: fa bene all’aria e fa aumentare i visitatori 

La scelta delle e-bike  e dei veicoli elettrici come abbiamo visto al Parco Regionale Dune Costiere – in Puglia – permette di aumentare il numero di visitatori e quindi il fatturato dei parchi e dei siti naturalistici. Lo scrivono anche in una pubblicazione della rete rurale nazionale – dove sono presenti le iniziative dei Gal – dedicata al tema.

Dal Delta del Po a Monte Grappa 

L’analisi si legge nel saggio (il link alla pubblicazione) “Eventi cicloturistici per lo sviluppo endogeno delle aree marginali: il caso del Monte Grappa“. Nel testo si legge: “Negli ultimi anni si è assistito a una costante crescita della presenza dei cicloturisti, legata da un lato alla diffusione di massa dell’attività cicloturistica-amatoriale e dalla crescita delle bici a pedalata assistita”.

Elettrico per i percorsi più impegnativi

Lo abbiamo scritto innumerevoli volte, (vedi qui): l’e-bike permette di pedalare anche ai non sportivi. Sempre nel saggio su Monte Grappa leggiamo: “Le caratteristiche orografiche del territorio limitano la diffusione del cicloturismo puro a causa della particolare durezza dei percorsi che richiedono un livello di preparazione fisica adeguata del ciclista”.  Con l’e-bike l’impegno diventa più a portata di pedale.

LEGGI ANCHE: Gli Itinerari di Vai Elettrico sul turismo ad emissioni zero 

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Endurance 7.0: barca autonoma e motore Torqeedo (VIDEO)

Articolo Successivo

Pavone, il designer della VW: "L'ID.3 è nata così"

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!