Papà Massimo e la figlia Greta: auto e casa in elettrico

Massimo il papà – lavora con i motori elettrici da decenni –  ha percorso quasi 95mila km – soprattutto in elettrico – con la plugin Kia Niro. La figlia Greta con la 500 elettrica ha toccato i 30mila. E nella famiglia Benuzzi si carica con l’impianto fotovoltaico di casa.

Elettrico di padre in figlia

La passione per l’elettrico di Massimo ha contagiato la figlia Greta che lavora in una concessionaria del bolognese. “Io per vari motivi sono andato sulla plugin che uso soprattutto in elettrico. L’ho presa a settembre 2019“.

auto elettrica
Le due auto della famiglia Benuzzi

Per dare un esempio dei consumi “Con la 500 elettrica 30.000km e 4139 kWh con la Niro 94.600 km: 7661 kWh e 3846 litri di benzina. I viaggi lunghi sono quasi sempre all estero“.

wallbox
La waalbox installata in giardino

La ricarica si fa nel giardino di casa dove è installata la wallbox che si divide tra le due auto. “Lavoro solo a 5 chilometri di distanza  – nella frazione di Quarto Inferiore che raggiungo da Granarolo dell’Emilia dove abito – e spesso uso la ebike per lasciare tempo alla carica dell’auto. E ci alterniamo con mia figlia per l’utilizzo della presa“.

Energia fatta in casa

La sostenibilità in casa Benuzzi è altissima visto che la gran parte dell’energia viene prodotta dall’impianto casalingo. “Un impianto fotovoltaico da 4000 Wp per una produzione di circa 4400 kW anno, poi l’accumulo Varta: 6 kWh in uscita, entrata circa 2.2 kW“.

fotovoltaico
Il fotovoltaico a casa Benuzzi

Una produzione che assicura tanta energia da marzo a metà ottobre, da “Roma in giù – sottolinea Massimo – si produce bene tutto l’anno“.  Insomma si può essere autosufficienti.

Massimo è super soddisfatto per questa scelta che gli permette di risparmiare e contribuire alla decarbonizzazione.

Una vita elettrica, curiosità già da bambino e poi il lavoro alla Cesab

Massimo è da una vita vicino ai motori elettrici. “Ero un bambino quando negli anni 70 c’erano le lotte sindacali alla Cesab  (azienda di Bologna specializzata in carrelli elevatori elettrici ancora attiva sul mercato Ndr) e gli operai in sciopero di notte montavano i trenini elettrici per le stazioni e gli aeroporti per trasportare le valigie“.

L’innamoramento per questo settore e… “Ci sono poi andato a lavorare negli anni 80 dove fui occupato anche su un camioncino  elettrico che serviva per andare a pulire gli aerei. Parlo del 1986. Si utilizzavano le batterie al piombo che alimentavano i motori dei trattori da 200 quintali che tiravano tutti i rimorchi“.

camion elettrico bimodale
Siamo nel 1995 con il camion bimodale e collegato ai fili del filobus bolognese

Un’esperienza che è maturata nel tempo.  “Ho fatto il  collaudatore  del camion elettrico che andava anche con i fili del filobus. Serviva per raccogliere rifiuti, andava benissimo ma era un prototipo e il discorso non si è poi sviluppato”.

Massimo oggi lavora per Hera e si occupa sempre di camion elettrici. Una passione decennale che continua ancora.

Visualizza commenti (6)
  1. Ciao Massimo e Greta (nomen est omen 😉). Una domanda: “accumulo Varta: 6 kWh in uscita, entrata circa 2.2 kW“: significa che se dall’impianto FV arrivano più di 2,2 kW l’eccedenza va in rete?

  2. Ciao Massimo, prima di tutto complimenti! Comunque sei stato un poco ottimista :), quando hai detto che da Roma in giù si produce bene tutto l’anno con il fotovoltaico. Parlo per la situazione nelle provincie a sud di Roma, vivendo a 80 km a sud della Capitale e ti assicuro che rispetto a quanto hai riferito tu, si guadagna un mese e mezzo di produzione, che definirei più discreta piuttosto che buona. Perché novembre è generalmente il mese più piovoso, gennaio e dicembre sono i mesi più critici per le giornate corte e il maltempo. A febbraio si riprende, perché generalmente in questi ultimi anni è poco piovoso, mentre a ottobre con il cambiamento climatico è quasi estivo, ma le ore di sole si accorciano sempre di più. Un saluto

  3. Anche io mi trovo alla grande col connubio FV/BEV. Ad Agosto 700 Km percorsi e 27KWh richiesti alla rete.
    Una termica spende quei soldi X 100 Km. E guidata attenta, mica in libertà.

    1. antonio Gobbo

      Il discorso è sempre lo stesso: hai i soldj per un’auto elettrica? hai un box/giardino per la ricarica? haj i soldi e lo spazio per un FV? Faj tanti km all’anno?
      se rispondi si a più di una di qurete domande allora l’auto elettrica è una alternativa valida per te. se rispondi no allora lasciala pure a Greta e a suo padre.

      1. ma che pessimista. Io ho ho una Zoe presa usata, non ho garage e ricarico da una colonnina vicino casa e risparmio pure a fine mese rispetto alla termica. Si può fare, io sono una testimonianza di questo

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