“Questo qui può decollare per Milano e tornare in volo in poche ore e solo con l’energia del sole”. Deve fare bel tempo naturalmente, perché i piccoli aerei auto costruiti da Paolo Dapporto, bolognese e 82 anni di cui 72 a far volare modelli di aeromobile, non hanno batteria.
Paolo però mostra a vaielettrico.it che i piccoli veivoli, nell’aviosuperficie di Molinella a una ventina di chilometri da Bologna, si alzano anche quando è grigio e il sole offuscato. Le celle solari sono sempre più efficienti ed efficaci e il futuro della transizione energetica si vede anche nell’aereomodellismo.
Paolo, passione lunga 72 anni, da quando ne aveva 10
Paolo ha iniziato negli anni’40 del secolo scorso quando i modellini si lanciavano a mano, nel senso letterale del termine, poi una serie di evoluzioni tecnologiche fino alla svolta green. “Sono aereomodellista attivo da quando avevo 10 anni ed è diventata anche un’attività professionale: ho avuto per 15 anni una rivista dedicata al tema e sono stato organizzatore di grandi manifestazioni con gli aeromodelli“.
Lavoro ma soprattutto passione: “Ho costruito tanti modelli diversi, ma ultimamente mi sono orientato verso aerei a propulsione solare visto che oggi è di moda l’ecologia“. La rivista sichiamava Eco model, pubblicata a Bologna dal 1981, e Paolo Dapporto fu vice direttore curando la sezione aeromodellistica del giornale, abbandonato poi per dedicarsi all’organizzazione del Radio Model Show di Ozzano Emilia, sempre nel bolognese.
IL VIDEO
Paolo ci offre una sintetica descrizione tecnica delle sue creature volanti: “I motori sono azionati dalle celle solari che producono l’energia. Quando c’è bel tempo salgono velocemente a oltre 3 metri al secondo. Le celle solari ormai sono diventate molto efficienti, io uso quelle della Sun Power e sono state usate sul Solar Impulse. L’aereo svizzero che ha fatto il giro del mondo. Io ho 22 celle nelle ali, lui 17mila“.
Ma quanto costa dedicarsi a questa passione, quanto si spende per progettare e costruire un modello di Solar Impulse? “Siamo sui 400 euro, ma ci sono tante ore di lavoro sui materiali: vetroresina, polistirolo e delle resine particolari. Impieghiamo poi legno di balsa che si presta molto bene anche grazie alla sua leggerezza. Tutto si muove a energia solare: anche l’impianto radio“.
Il Solar Impulse in scala 1/7 di Paolo
Il Solar Impulse è l’aereo a celle solari con 72 metri di apertura alare e 2200 kg di peso, con 4 motori elettrici, protagonista della circumnavigazione del pianeta. Un faro per Paolo e i suoi amici: “Abbiamo deciso di lanciarci in questa impresa e stiamo lavorando all’esatta riproduzione in scala 1/7 del vero, con un’apertura alare di 10,20 metri e un peso stimato di 25 kg e dotato di circa 300 celle solari Sun Power. Le stesse usate sul vero che ne ha installate 17mila“. A Molinella, Paolo ci ha mostrato una semi riproduzione del modello in scala 1/3 con un’apertura alare di 3,80 metri e 3,7kg di peso.
Paolo spiega i dettagli: “Il modello è realizzato in polistirolo rivestito con tessuto di fibra di vetro impregnata con resina epossidica. Nel rivestimento sono annegate due gruppi separati di 23 celle solari Sun Power che alimentano ognuna, in contemporanea, due dei quattro motori. Ogni gruppo di 23 celle fornisce circa 14 volt. Come nel modello originale sono state usate quattro piccole batterie al litio che vengono tenute cariche dalle celle solari e alimentano i quattro motori. In pratica le batterie al litio fungono da serbatoio che rimane sempre pieno grazie alla ricarica delle celle”.
L’autonomia? “Il modello può rimanere in volo finché c’è sole, senza (o di notte) non si comporta come il vero in quanto le batterie tampone permettono al massimo un funzionamento dei motori di 15 minuti. Al contrario il Solar Impulse è dotato di grosse batterie che permettono una grande autonomia, anche la notte”. Infine l’apparato radio: “Abbiamo un Futaba che permette il movimento dei due alettoni, del timone di profondità e verticale e comanda i quattro motori in contemporanea oppure a coppie per favorire la virata facendo funzionare o i due di destra o i due di sinistra“.
Un modello da 800 grammi
Paolo nell’aviosuperficie di Molinella ha fatto volare davanti a noi un modello più piccolo. Ecco la descrizione tecnica: “Il piccolo motore brushless pesa solo 40 grammi ed è dotato di un riduttore che fa girare un’elica di grandi dimensioni a circa 2200 giri al minuto”.
“L’apertura alare è di 3 metri e pesa 800 grammi. Le celle Sun Power monocristalline sono quadrate e misurano 12,5 X 12,5 centimetri e pesano ognuna 7 grammi per uno spessore di circa 0,4 mm. Ciascuna eroga 0,6 volt 6 Ampere e sull’ala ne sono state installate 22 che erogano un totale di circa 13 volt“.
Vediamo la tecnica di costruzione: “L’anima centrale è tagliata a profilo da una lastra di polistirolo espanso, poi rivestita da tessuto leggerissimo di fibra di vetro. Nella fase di rivestimento sotto pressione sono incorporate contemporaneamente le celle solari che fanno un tutt’uno con la struttura“. Prosegue Paolo: “Il modello è in grado di volare ininterrottamente in presenza di sole, anche abbastanza debole. Con la massima insolazione ha un rateo di salita notevole: ben 3 mt/sec”.
Con il sole centinaia di km in volo
Può volare a circa 80/90 km/h ed è ipotizzabile che in una giornata possa percorrere centinaia di km, se dotato di un sistema di controllo GPS“. Volare da Bologna a Milano in poche ore.
A cosa serve il lavoro di Paolo e dei suoi compagni di volo radiocomandato? Un’altra conferma che la decarbonizzazione può abbracciare tutti i settori e soprattutto che l’evoluzione delle celle solari ci regalerà in futuro sempre più mezzi, anche aerei, che si muoveranno o voleranno con l’energia del sole. E non è poco, anzi.
Vai avanti cosi’ , la tua ricerca fa anche sognare , è solo positiva e utile.
E’ un’azione di divulgazione pratica, ben venga
Mi piace moltissimo
Congratulazioni Paolo.
Grande Paolo