Pam, Selex e Iberdrola: insieme per le rinnovabili nei supermercati

Sempre più supermercati diventano hub della transizione: efficientamento energetico, autoproduzione da rinnovabili, recupero degli scarti, riuso delle cassette in ottica di economia circolare. Senza dimenticare le migliaia di prese, in alcuni casi gratuite, per ricaricare l’auto elettrica. Le iniziative si moltiplicano e sempre più spazio prende il fabbisogno energetico assicurato dai pannelli. Un operatore molto attivo in questo campo è Iberdrola, prima utility europea per capitalizzazione di mercato, che in questi mesi ha firmato un accordo con le catene Pam Panorama e con il Gruppo Selex. 

Iberdrola ha chiuso accordo con Pam Panorama da 1000 GWh

Pam Panorama S.p.A., storica realtà italiana del settore della Grande Distribuzione, e Iberdrola hanno firmato un accordo Power Purchase Agreement (PPA) di tipo Off-site della durata di 10 anni, per un totale di 1.000 GWh. Si parte da gennaio 2026 con la fornitura di energia fotovoltaica ai punti vendita delle insegne Pam, Panorama, Pam local e Pam City. La decarbonizzazione porterà una riduzione delle emissioni di CO2 annuali di oltre 38.300 tonnellate, pari al fabbisogno energetico di 40.300 famiglie.

Sempre più catene della Gdo stanno lavorando alla decarbonizzazione

Soddisfatti Alessandro Riolfo, direttore tecnico Pam Panorama S.p.A. e Lorenzo Costantini, direttore Commerciale di Iberdrola Italia. Pam Panorama S.p.A conta oltre 600 punti vendita in oltre 10 regioni.

Iberdrola Italia firma anche con il Gruppo Selex

Il Gruppo Selex investe sulla decarbonizzazione

Sempre un Power purchase agreement (Ppa) pluriennale quello del Gruppo Selex siglato con Iberdrola. In questo caso l’accordo prevede la fornitura di energia prodotta da una fonte rinnovabile in Sicilia.

Il contratto di 10 anni  è strutturato come un accordo quadro che permette una gestione flessibile della capacità energetica tra le diverse aziende del Gruppo Selex.  L’energia elettrica fornita, pari a circa 125 GWh l’anno, da luglio 2026 sarà interamente prodotta da impianti fotovoltaici di capacità installata pari a 77 MW. Grazie a questo accordo, Selex potrà evitare l’emissione di oltre 37mila tonnellate di anidride carbonica l’anno. Il Gruppo Selex è stato assistito da Parola Associati per gli aspetti legali e da MBS Consulting come advisor strategico.

Non solo supermercati, Iberdrola alimenta anche le acciaierie

Entro il 2025, Iberdrola potrà contare  una capacità installata di circa 400MW in Italia grazie all’imminente inaugurazione del suo terzo impianto operativo e al completamento dei lavori di costruzione di ulteriori quattro progetti fotovoltaici.

Per il secondo anno consecutivo Iberdrola è stata confermata leader nel mercato europeo dei PPA, secondo il rapporto Pexapark Renewables Market Outlook 2025, con 1.251 MW contrattualizzati (+38% rispetto al 2023).  L’azienda ha siglato 15 accordi in Europa, con grandi aziende come Amazon con cui ha firmato PPAs eolici e fotovoltaici in Spagna, Portogallo e Regno Unito per il parco eolico offshore East Anglia THREE e con aziende italiane tra cui BTicino, Acciaierie Venete, Prima Sole Components e Bayer per un totale di circa 50 MW.

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  1. un realizzatore di un nuovo impianto di rinnovabili utility (grossa taglia, sopra 1 MW ) ha almeno 3 opzioni per poi vendere l’elettricità e garantire il rientro dell’investimento e i margini di guadagno:

    – contratto pubblico CFD (Contract for difference)
    contratto per la fornitura di energia per 20 anni a una tariffa del kw-h circa fissa,
    se riesce a vincere ad delle periodiche aste pubblica al ribasso di prezzo del GSE

    – contratto privato PPA
    contratto per la fornitura di energia per 5-10-etc anni a una tariffa del kw-h circa fissa,
    accordo diretto tra produttore di energia e utilizzatore, tipicamente una azienda

    – libera vendita energia sulla borsa energia
    in questo caso il prezzo del kwh varierà ogni ora seguendo le richieste di mercato

    i CDF sono l’opzione più ambita, specie in Italia dove sono abbastanza generosi con le tariffe, a circa 65-85 euro al MW-h, prezzi ancora convenienti rispetto al prezzo medio della corrente italiana, ma un poco gonfiati in Italia, e nelle prossime aste pubbliche potrebbero salire ancora leggermente, per via della strozzatura sul numero di autorizzazioni concesse all’anno

    i PPA fissano tariffe più basse, a circa 50-55 euro al MW-h, ma pure garantisticono stabilità delle entrate e già coprono i (relativamente bassi) costi di investimento, di gestione e di margine degli impianti rinnovabili

    la vendita sul libero mercato
    è invece una scommessa, oggi i prezzi orari energia sono alti e l’energia si fattura bene, specie gli impianti con abbinato un accumulo energia se possono spostare la vendita di energia negli orari più cari facendo così concorrenza alle centrali a metano, ma nel giro di pochi anni proprio l’aumento delle rinnovabili e degli accumuli di rete potrebbero far abbassare i prezzi, prima nelle ore centrali della giornata (fotovoltaico) e poi anche nelle altre ore

    se ho capito, in gergo chiamano “prezzo di cattura” il prezzo orario medio a cui un impianto rinnovabile riesce a vendere i suoi kw-h

    ad esempio un impianto fotovoltaico senza accumulo energia e senza inseguitore solare, produce e può vendere energia soprattutto nelle ore centrali sella giornata, allora il suo prezzo di cattura mensile sarà inferiore al prezzo medio PUN di borsa energia sulle 24 ore, perchè nelle ore centrali della giornata in cui vende la sua energia il prezzo orario del kw-h viene quotato più basso, più basso proprio grazie alla offerta contemporanea di abbondante energia fotovoltaica

    in Italia al momento, con PUN medio a circa 105 euro al MW-h, un fotovoltaico semplice potrebbe avere un prezzo di cattura medio di circa (?) 55-85 euro al MW-h, ma nei prossimi anni scenderà, e allora per l’impianto è invitante anche siglare un contratto a lungo termine PPA a 50 euro al MW-h, con cui avere entrate stabili e prevedibili; o altrimenti, potrà con un investimento aggiuntivo, aggiungere a un accumulo energia, per vendere la sua energia in orari della giornata con un prezzo di cattura più alto

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