Home Vaielettrico risponde Pago la ricarica in contanti o bancomat, dal benzinaio

Pago la ricarica in contanti o bancomat, dal benzinaio

21
ADV

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
ADV

Pago la ricarica in contanti o col bancomat, dal benzinaio, comodissimo:lo segnala Antonio, mentre un altro lettore reclama questa possibilità. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Pago la ricarica in contanti, a 0,50 al kWh: perché gli altri distributori non lo fanno?

“Da qualche giorno sono un felice possessore di una Dacia Spring, voglio raccontarvi la mia esperienza riguardo le ricariche. Il mio benzinaio di riferimento,distante circa 1km da casa, ha installato una colonnina di ricarica a due posti, da lui pago 50 cent a kWh, direttamente in contanti o carta di credito. Ecco se anche gli altri distributori installassero le colonnine sarebbe per loro una nuova fonte di guadagnoAntonio Di Giulio

Pago la ricarica in contanti

Non voglio impelagarmi in appa varie, carte proprietarie e altre diavolerie

“Vorrei chiedervi una mia semplice curiosità. Ma è così difficile installare colonnine di ricarica che, invece che funzionare con app varie, carte proprietarie e mille altre diavolerie funzionino come il self service di benzina e gasolio con bancomat o carta di credito? Bisognerebbe rendere le cose facili per facilitare il passaggio alla mobilità elettrica, non complicare inutilmente le cose. Chi vuole usare app e carte proprietarie deve essere libero di farlo. Ma chi non vorrebbe impelagarsi in questo piccolo marasma a sua volta dovrebbe essere libero di farlo , per come la vedo io. Grazie e buon lavoro“. Luca Filippi

Pago la ricarica in contantiSono già tanti i network in cui paghi col bancomat o carte di credito

Risposta. In realtà ormai diverse reti di ricarica accettano il pagamento con bancomat o carte di credito. Ewiva, Ionity e le colonnine in A22 Autobrennero, per esempio, offrono già questa possibilità, che si sta espandendo sempre di più nelle ricariche ad alta potenza. Più difficile, per il momento, farlo nella colonnine in AC, fino a 22 kW. Resta comunque l’alternativa ancora più semplice, offerta per prima da Tesla nei suoi Supercharger, della ricarica Plug&Charge, in cui non serve neppure il bancomat. Questo grazie al “riconoscimento” elettrico dell’auto nel momento in cui si inserisce il bocchettone, con successivo addebito sul conto del proprietario. Quanto al benzinaio con ricarica, ci sembra un’ottima notizia, a patto che sia tutto ok dal punto di vista fiscale.

– Occhio ai prezzi della ricarica… Il VIDEO di Luca Palestini

– Iscriviti alla newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico

Apri commenti

21 COMMENTI

  1. Secondo me le due cose possono coesistere. E capisco anche i costi che un esercente deve avere per i pagamenti elettronici, dal canone del pos, alla spesa per la transazione ed anche banalmente per la carta della strisciata. Va bene per una certa somma, a mio avviso per una spesa di 50 cent è una assurdità

  2. Tarvisio (UD) ha solo 2 colonnine AC di gestione austriaca e si paga con carte. E meno male che ci hanno pensato loro perché in una cittadina turistica così, col comprensorio sciistico più grande del Friuli, non ci sono altre colonnine.
    Ogni riferimento a polemiche sull’amministrazione locale è puramente voluto

  3. Segnalo che da tempo anche al distributore sotto insegna “EnerCoop” a Busto Garolfo, oltre al punto Enel X, è attiva una colonnina da 50kW che si può pagare con bancomat (e chiedere fattura con app tipo Auxilia).

  4. Oh finalmente! Allora si può fare anche se per citare una risposta avuta in un altro articolo carburante e corrente sono due cose diverse.

  5. Il pagamento in contanti deve sempre essere accettato é una legge dello stato che lo prevede e sanziona seppur con multe ridicole chi si rifiuta di accettarlo.

      • Premesso che di contante ne uso poco visto che li stipendio lo ricevo con accredito bancario:
        Uso del contante, rif. comma 384 della legge di bilancio per il 2023 n. 197/2022. L’uso della moneta legale è vincolato dall’articolo 1277 del codice civile, il quale stabilisce che i debiti pecuniari possono essere estinti solo con moneta legale.
        Anche il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, tramite l’articolo 128, afferma che solo le banconote emesse dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono la moneta legale nell’Unione Europea. Di conseguenza, l’uso delle banconote è una direttiva europea. La Commissione Europea ha sottolineato questo obbligo nel 2010 con la raccomandazione n. 2010/191/UE, ribadendo che banconote e monete devono essere accettate come forme di pagamento comuni.
        La negazione dei contanti è anche considerata un’infrazione penale dall’articolo 693 del codice penale.

        Può bastare come risposta?

        • Grazie, molto pertinenti le citazioni della raccomandazione 2010/191/UE, che in effetti specifica l’obbligo di accettazione del contante (art. 1, comma a), e dell’art. 693 CP, che specifica la sanzione per chi rifiuta di accettare contante.
          Non pertinenti invece le prime due citazioni su “estinzione dei debiti pecuniari […] solo con moneta legale” o “solo le banconote emesse dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono la moneta legale”.

    • Ma dove? Ma quando? Ma sopratutto, ancora a parlare di contanti? Ben venga il pagamento con carta ma i contanti sono solo preistoria. Ecco perchè siamo così indietro in Italia, altro che avanzati tecnologicamente… il perfetto opposto, altro che sviluppo… solo dimostrazione dell’opposto. Non si perde occasione per sfoggiare l’incapacità mista alla ristrettezza mentale. Non è che se trovi 100 persone del tuo giro di conoscenze , che è accoumanato da un filo conduttore che vi unisce, cheripete senza cognizione qualcosa che il pensiero critico si deve spegnere. Ma qui è un dogma, ignoranza, ignoranza e igoranza, ridendo delle proprie convizinioni soddisfatti.

      • Però anche meno…art.693 del codice penale e indicazioni della BCE https://www.ecb.europa.eu/euro/cash_strategy/faqs/html/index.it.html

        Che poi la vendita di energia abbia regole speciifche e particolari è noto, ma ormai l’obbligo di bancomat sulle colonnine è stato introdotto l’anno scorso, quindi di cosa stiamo parlando esattamente?

        Poi siccome siamo al “piove…gorverno ladro” va bene tutto, ma allora non serve nemmeno l’articolo, basta un proclama spontaneo quando uno si alza al mattino.

      • Come ho scritto sopra di contante ne uso poco ma vorrei capire perché un Gian 81 qualsiasi si deve permettere di definire ignorante chi usa un metodo di pagamento regolare in uso in tutti i paesi del mondo, dove il denaro contante si usa correntemente nelle banche, per pagare un ticket per una visita medica, comprare un biglietto del treno o pagare un qualsiasi bollettino alla posta. Lei che paga un bicchiere d’acqua al bar con carta di credito pensa di essere meno ignorante? Giusto per sapere, eh !

        • Infatti il problema di fondo è considerare chi paga col contante un evasore a prescindere. Come ho scritto a me lo stipendio arriva sul conto e le tasse le pago in anticipo con le trattenute, ho la carta di credito e gli addebiti bancari delle utenze però ogni tanto prelevo al bancomat 100€ perché preferisco avere sempre un po’ di contante in tasca per le piccole spese di ogni giorno. Sinceramente cose come quella che ho fatto ieri, andare dal ferramenta a comprare due bulloni per una spesa di 20 centesimi e pagare con la carta di credito a mio parere sono una assurdità, cadiamo nel ridicolo.
          P.s. mi hanno fatto lo scontrino…

          • Io la vedo al contrario: pagare in elettronico significa sempre e comunque usare un mezzo tracciato, e la traccia elettronica del pagamento è a tutela sia dell’esercente che mia.
            Quindi vedo con sospetto chi mi ‘sollecita’ a pagare in contanti (per non dire di chi insiste al mio cortese rifiuto), e non ritorno presso chi espone per più di qualche giorno cartelli tipo “bancomat rotto” e simili.
            In un paese dove l’evasione è sistematica, ostinata e pervasiva, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, come diceva quel diavolo di Andreotti.

        • Siamo alla solita miopia: si incolpa la tecnologia (pagamenti elettronici) per problemi sociali, così come si incolpa l’auto elettrica per la crisi dell’industria automobilistica europea, la perdita di posti di lavoro, ecc.
          Ccrive l’autrice dell’articolo:
          “Molte delle persone intervistate vivono in una condizione di dipendenza dai contanti dovuta alla povertà: non hanno un conto bancario, non dispongono di credito o non possono permettersi la tecnologia necessaria per accedere ai pagamenti digitali.”
          Quindi, qual è il problema?
          Che quelle persone siano povere e la società (che si autodefinisce “civile”) accetti senza battere ciglio e senza muovere un dito che esistano persone in condizione di disagio?
          Oppure che esistano i pagamenti elettronici?

  6. be’, i benzinai hanno un ricarico, seppur minimo perché in teoria guadagnano sui volumi, sui carburanti. ma hanno tutti bar e quant’altro perché sono risicati, o almeno così vogliono farci credere.

    stazioni di ricarica elettrica ai benzinai imho ci starebbero bene, ma mi aspetterei un ricarico anche lì perché se no più che un richiamo a “mentre ricarichi vieni a prenderti caffé e cornetto” non sarebbe..

    certo, lato utente, una possibilità in più!

    • Oggi il mio collega mi ha detto di aver ricaricato presso il distributore di carburante in Via Ingham, 56, 91011 Alcamo TP e ha pagato direttamente l’operatore addetto al servizio SERVITO con AMEX a 0,6€/kWh. Se ci fosse pure un ricarico con una colonnina da 180kW direi che probabilmente è più che onesto rispetto agli operatori nostrani che tutti ben conoscono.

  7. Non ho idea se il lettore della Spring abbia la possibilità di caricare da casa. Se si è un non senso andare a 1 km da casa a caricarla visto che caricando a casa la notte ad un prezzo che non credo supererà i 0,35 €/kWh avrebbe un bel risparmio. In più la batteria della Spring ha all’incirca 27 kWh che possono essere caricati con un carichino configurato a 12Ah x 230V x 10h = 27,6 kWh

  8. proviamo ad ampliare un po’ le ns esperienze ,cominciamo ad usare una app per ricarica, poi magari ne aggiungiamo un altra piano piano impariamo anche a gestirne 3 o piu’ , ovviamente insieme alla carta di cedito e al bancomat . un po per volta c’est plus facile .

Rispondi