Paghi e la ricarica e pure il parcheggio, è ingiusto

Paghi e la ricarica e pure il parcheggio, perché la colonnina è all’interno di una sosta a pagamento: possibile? È la lamentale di Iorio, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

Paghi e la ricarica e pure il parcheggioPaghi e la ricarica e pure il parcheggio, un salasso, non interviene il legislatore?

“Sempre se può essere utile, mi sono chiesto…La zona dove si parcheggia per collegarsi alla colonnina di ricarica ( due posti auto ad esempio) essendo specifica e magari con strisce di colore diverso dalle altre non dovrebbe essere svincolata da parcheggi a pagamento? O con disco orario? Non è paragonabile al distributore di benzina?? Quindi non sarebbe utile sottoporre la questione al legislatore che dovrebbe chiarire la questione ed eventualmente intervenire a favore di chi deve ricaricare…Fino ad arrivare alla Corte Costituzionale?“. Iorio Cavallini

Paghi e la ricarica e pure il parcheggio

Non va bene, servono rimedi da parte dei gestori

Risposta. Meglio non puntare troppo sul legislatore (la Corte Costituzionale, poi, ha ben altro per la testa…). In Italia l’auto elettrica non è molto popolare tra i nostri politici e già è stata un’impresa improba ottenere che sia vietato parcheggiare l’auto negli stalli di ricarica. Altri lettori ci hanno segnalato di avere trovato una colonnina utile solo all’interno di parcheggi a pagamento e di avere quindi pagato un botto, tra sosta e kWh prelevati. Qui occorrerebbe un atteggiamento diverso da parte delle aziende che gestiscono i parking, esentando chi ricarica (almeno in parte) dal prezzo della sosta. Magari facendo scattare un costo per il parcheggio solo dopo un certo periodo di tempo. Tipo: se fai un rabbocco paghi solo la ricarica. Se stai un giorno intero paghi anche la sosta. Che cosa ne pensate?

– Italia meglio della mitica Norvegia nel rapporto tra auto elettriche e colonnine, ma… Il nuovo VIDEO di Paolo Mariano

Iscriviti  alla newsletter e al nostro YouTube  di Vaielettrico: è gratis

Visualizza commenti (33)
  1. Secondo me va vista la delibera con cui l’area è stata concessa per la gestione della ricarica: se l’area è stata “””venduta””” e quindi è privata (così come viene “””venduta””” ad una pompa di benzina) allora l’area è di un privato e il biglietto della sosta non è dovuto. Se invece l’area è pubblica e la manutenzione dell’asfalto di quella piazzola così come la verniciatura e l’eventuale servizio di rimozione forzata sono a carico del comune allora è plausibile e logico che il comune richieda un corrispettivo per il servizio offerto. Che poi mi pare il caso di specie.

    Non mi pare infatti che il comune si occupi di manutenere lo stato dell’asfalto dentro la stazione di rifornimento carburante, spetta al privato. Ma se il comune ti manutiene l’asfalto della tua area di ricarica, allora quando ricarichi tu stai usufruendo di 2 servizi: quello del privato (la ricarica) e quello statale (il posto auto).

    Quando vado ripetendo che il costo della logistica della ricarica pubblica (intesa come ricarica su aree pubbliche) è complessivamente pari a 2X rispetto all’idrogeno è proprio per questi motivi qui. Quando a regime in grandi metropoli come Milano, Roma o Firenze serviranno colonnine ogni 3 o 5 stalli è impensabile che il comune rinunci alla compartecipazione alle spese per la sosta che tutti i cittadini sono chiamati a versare né risulta credibile che ci saranno società private disposte ad “””acquistare””” così tanto asfalto pubblico per esentare chi ricarica dalla sosta (già non hanno i soldi per fare manutenzione alle colonnine …).

    1. Iorio Cavallini

      Questo è un ottimo chiarimento…io comunque ho posto la questione in senso generale…ho caricato solo tre volte( in tre anni) fuori dal mio garage…

      1. Ma anche io, Iorio, rispondevo in senso generale, in particolare alla tua ultima frase “Quindi non sarebbe utile sottoporre la questione al legislatore che dovrebbe chiarire la questione ed eventualmente intervenire a favore di chi deve ricaricare…Fino ad arrivare alla Corte Costituzionale?”. Secondo me non c’è proprio il quesito da sottoporre, cioè nessun giudice girerebbe il quesito alla corte costituzionale (perché alla corte costituzionale non si rivolge il cittadino ma il giudice al quale il cittadino può far notare, tramite il suo avvocato, che una legge è incostituzionale e se il giudice considera la doglianza giusta nel merito può rivolgersi alla Corte Costituzionale – https://it.wikipedia.org/wiki/Corte_costituzionale_(Italia)#Il_giudizio_sulle_leggi ). Piuttosto ci si potrebbe interrogare sul fatto che il legislatore potrebbe varare una legge che elimini la possibilità per i comuni di richiedere la sosta per le auto in ricarica su suolo pubblico: la materia è scivolosa perché la competenza non è statale ma comunale quindi la norma andrebbe scritta in un certo modo per “scalzare” l’arbitrarietà dei comuni. C’è poi un problema di opportunità perché la manutenzione delle aree di sosta (intesa come asfalto e tutto ciò che c’è sotto) ricadrebbe anche su coloro che della sosta non usufruiscono, un “””privilegio””” questo oggi concesso solo alle persone con handicap e contrassegno (beninteso: ovviamente non è un privilegio, è un diritto sacrosanto, ho usato la parola “privilegio” perché tale sarebbe se fosse esteso anche ad altre categorie al di fuori delle persone con handicap).

        1. Iorio Cavallini

          Concordo in pieno…comunque se dovesse capitarmi di ricevere una multa in fase di ricarica x mancato pagamento della sosta se non c’è apposito avviso nell’area di ricarica provo a portare la cosa dall’ avvocato

  2. Sono combattuto. Da una parte penso ( come già ha scritto qualcuno ) che se vai dal distributore non è che paghi la fermata. In un altro contesto, quante volte abbiamo visto ( anche qui ) parcheggi negli stalli di ricarica abusivi? Gente che mette in ricarica, la lascia lì anche oltre la ricarica e se ne frega, e tu intanto a cercare un cavolo di parcheggio per ore, la polizia locale che interviene 2 volte si e 10 no. Quindi non vedo il perché di non pagare, purtroppo ci rimette la gente onesta per quella disonesta, se tutti si comportassero civilmente non ci sarebbero problemi.

    1. Eugenio Davolio

      Secondo me l’accesso alle colonnine è come l’accesso ad una stazione di rifornimento di carburante, con limiti per quanto riguarda la sosta già chiariti nel CdS sia per le colonnine che per i distributori.
      Chiunque infatti, tranne che dalle 23 alle 7, lascia l’auto elettrica in sosta nello stallo senza ricaricare, oppure ve la lascia per oltre 1 ora dopo il termine della ricarica, o occupa uno stallo di ricarica con un’auto termica viola l’art. 158 h-ter del CdS ed è passibile di rimozione o blocco del veicolo (art. 159). Per le stazioni di ricarica ad alta potenza i divieti di cui sopra valgono H24.
      Gli stessi articoli valgono per i distributori di carburante, anche qui limitatamente agli orari di esercizio (art. 158 o).
      Tornando a bomba, per me chi vuole ricaricare o fare rifornimento deve poterlo fare liberamente. Poi, terminata la ricarica (da più di 1 ora) o il rifornimento, chi fosse ancora interessato a rimanere nel parcheggio a pagamento, dovrà comunque spostare l’auto dallo stallo di ricarica o dal distributore e andare ad occupare un posto a pagamento pagando il relativo tempo di sosta. Come tutte le auto, termiche o elettriche.

  3. E(nergumeno)

    – Chi siete?
    – Noi due. Io e lui.
    – Da dove venite?
    – Da là.
    – Si, ma quanto caricate?
    – Non so, ci metteremo mezz’ora… la batteria è al 9%.
    – Un fiorino!

  4. Beh, dovreste fare il pieno velocemente, cosi non vi farebbero pagare il parcheggio! (Parafrasando il Monsignore interpellato da un mio amico perché mettesse una buona parola per far spostare l’orario di un autobus di campagna allo scopo di facilitare una nostra amica profuga ucraina ad iniziare un rapporto di lavoro duraturo e legalizzato (la risposta del mons é stata:”la Vs amica profuga ucraina, sarebbe meglio che prendesse una casa in affitto vicino al posto di lavoro, invece di essere ospite (gratis, perché profuga, appunto) nel monastero lontano dal futuro posto di lavoro!”).
    …a volte, i problemi, semplicemente non esistono!😁😁😁

  5. Volpesalva,
    per fare il pieno un’auto termica impiega sì e no 5 minuti.
    Per una BEV, nel migliore dei casi, ne occorrono 35/40.
    E dico, NEL MIGLIORE DEI CASI?
    Per cui, di cosa parli?
    Forse, ogni tanto, oltre ad attaccare la presa dell’auto alla colonnina, sarebbe il caso di collegare il cervello alla realtà….

    1. 5 minuti, paga per un’ora, così funziona. In tutti i posteggi. Chiaramente lei che vive solo per offendere il prossimo non lo può capire, ovviamente. Si autodefinisce molto chiaramente

  6. Vorrei anche vedere che non debbano pagare, come tornerei a evitare agevolazioni fiscali, bolli di circolazione regalati e altre fantasie, che poi le imposte le pagano chi non ha il giocattolo da 40k euro che inquina più di un motore a benzina, considerando come vien fatta la produzione elettrica e i 4 quintali di batterie da smaltire. Bene ha detto oggi Salvini inaugurando a Roma una pompa per l’idrogeno, questo è green, non il regalo che stiamo facendo ai cinesi.

        1. /// il giocattolo da 40k euro che inquina più di un motore a benzina, considerando come vien fatta la produzione elettrica e i 4 quintali di batterie da smaltire \\\ La produzione delle batterie causa inquinamento che peró viene compensato dall’assenza di gas di scarico durante l’uso dell’auto ; le batterie non piú adatte all’autotrazione vengono usate per l’accumulo e poi riciclate (dopo almeno 15/20 anni)

          /// una pompa per l’idrogeno, questo è green, non il regalo che stiamo facendo ai cinesi \\\ L’idrogeno puó essere usato in modo efficiente solo in alcuni settori.. Quale sarebbe il regalo fatto ai cinesi ??

  7. Io con l’auto termica non ho mai pagato la sosta durante il rifornimento di carburante. Perché dovrebbero mettere colonnine in parcheggi a pagamento e far pagare il posteggio anche se uno non ha necessità di parcheggiare l’auto lì se non solo per ricaricare l’auto appunto? Un’idea, che facciano pagare anche i posteggi nelle aree di servizio durante il pieno, per questioni di equità e di parità di trattamento. Non fa una piega. Attendo che mettano questa nuova tassa per le auto termiche quindi

    1. In realtà la sosta per il rifornimento di carburante già la paghiamo dato che il gestore dell’area di servizio paga l’occupazione del suolo pubblico e giustamente ribalta il costo a noi.

      1. In più di 33 anni di rifornimenti dell’auto termica questa non l’avevo mai sentita. Mi pare un’affermazione parecchio fantasiosa ma le posso anche credere

  8. Se fossero le uniche colonnine in tutta la città potrei capire la lamentela, ma non vedo xchè si debba parcheggiare gratuitamente nei parcheggi a pagamento se nel frattempo sta anche facendo il pieno di elettroni. Sono 2 cose diverse e distinte…

  9. Eugenio Davolio

    Credo che nel Codice della Strada si sia correttamente considerato il punto di ricarica per auto elettriche equivalente al distributore di carburante: in entrambi è consentito sostare per il tempo necessario per rifornire / ricaricare, ed in entrambi è vietato lasciare l’auto parcheggiata al termine dell’operazione di rifornimento / ricarica.
    L’errore (non so di chi, ma errore lo è senz’altro) è stato quello di piazzare un punto di ricarica – dove chi vi si reca lo fa per ricaricare a pagamento, non per parcheggiare a sbafo – dentro un parcheggio a pagamento: chi farebbe mai lo stesso con un distributore di carburante?
    Personalmente segnalerei l’assurdità della situazione all’operatore del punto di ricarica e, in mancanza di reazione, segnalerei nelle app che lo permettono (tipo Nextcharge) che quel punto di ricarica è da evitare perché sottoposto all’ulteriore costo del parcheggio.

    1. No, il Codice della Strada non equipara le colonnine alle pompe di benzina. Dice: “Aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici: il divieto di sosta, con le relative sanzioni, si estende alle aree dove si trovano le colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli. Il divieto vale anche per gli stessi veicoli elettrici che non stanno effettuando la ricarica o se hanno completato da oltre un’ora l’operazione”.

        1. Fra l’altro bisogna distinguere i parcheggi a pagamento pubblici e privati, da quello che so il Codice della Strada si applica totalmente solo nel primo caso

  10. Simone (Mercedes B250e)

    La cosa che non ha molto senso è pagare un costo al minuto per la ricarica e un costo al minito per il parcheggio, o una o l’altra, cioè dovrebbe essere il fornitore a pagare il comune, altrimenti diventa ancora più scomodo usare le bev.

    Io personalmente non ho ancora trovato uno stallo di ricarica + righe blu e sfrutto la ricarica mentre faccio le commissioni, pago quasi la stessa cifra al gestore + l’elettricità.

  11. Marcello Adelfio

    Se dobbiamo considerare l’auto elettrica equivalente all’auto termica salvo una differente motorizzazione, allora non ha senso pagare un di più per un servizio equivalente, ovvero il rifornimento per quanto riguarda l’auto termica e la ricarica per ciò che riguarda l’auto elettrica. È evidente però che per l’auto elettrica si sono fatte delle scelte che contrastano con il concetto di sosta, per cui talora essa è un utile corollario alla ricarica, talaltra una scocciante necessità per poter continuare a viaggiare. Questa quindi è una ennesima problematica insita nel concetto di mobilità a zero emissioni. Un concetto ancora immaturo a mio personale giudizio

  12. gino zammarchi

    non capisco
    paghi un park per andare a ristorante o allo stadio o al cinema o per fare shopping o per andare dove vuoi e quel park ti è comodo.
    poi se quel park comodo ti è utile per la ricarica meglio ancora.
    dov’è il problema?

  13. Non che la cosa mi piaccia, ma non ci trovo niente di ingiusto. Sono servizi differenti, ognuno dei quali ha il suo costo. Dico di più: prima o poi si arriverà a pagare il parcheggio blu come tutti (al Comune/società in appalto) anche durante la ricarica (che però si paga ad ente terzo). E da un punto di vista giuridico non ci vedo nulla di strano, altro che Corte Costituzionale.
    La situazione attuale è un incentivo oltre che temporanea visto il bassissimo numero di EV circolanti

    1. Quando il numero di EV circolanti raggiungerá un certo livello credo che gli stalli di sosta + ricarica (chiamiamoli cosí per chiarezza..) potrebbero diventare quasi tutti a pagamento “misto” (ricarica + occupazione suolo) nelle zone critiche come centro e semicentro, e rimanere esenti da “balzello” comunale in periferia dove si potrebbero sfruttando a dovere eventuali aree dismesse (vedi https://www.vaielettrico.it/unidea-per-le-citta-la-fabbrica-della-ricarica-pubblica/) e parcheggi di corrispondenza.

  14. …io penso che se occupi suolo pubblico con la tua auto DEVI PAGARE.
    Come fanno tutti gli altri nelle zone in cui il parcheggio è a pagamento.
    Che durante la tua sosta ricarichi l’auto, poi, è incidentale e la cosa non interessa alla collettività….figuriamoci, poi, al Legislatore!
    Se non ti sta bene, ti attacchi….alla presa di casa.
    Punto.

  15. Non è questione dell’Italia che non ha molto interesse per l’elettrico: ho preso una multa – 88 euro! – per lo stesso motivo in Belgio e imparata la lezione pago il parcheggio quando ricarico anche in Olanda. In Austria e Germania dove ho ricaricato non c’era obbligo di ticket parcheggio, ma potrebbe essere lo stesso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Rivoluzione elettrica spiegata in un nuovo libro

Articolo Successivo

Rinnovabili al 42%, ma si può dare molto più

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!