Adesso che è ufficiale l’arrivo anche dell’Opel Corsa tra due anni in versione EV, si può proprio dire: sarà il 2020 l’anno zero dell’auto elettrica, anche in Europa.
La prima Opel elettrica si farà in Spagna
L’annuncio del numero uno di Opel, Michael Lohscheller (guarda il comunicato), aggiunge un altra tessera a un mosaico già piuttosto ricco. La Corsa elettrica si farà e sarà costruita a Saragozza, nel grande impianto spagnolo della Casa da poco passata sotto il controllo del Gruppo PSA- Peugeot Citroen. La versione con il motore a batterie arriverà un anno dopo il lancio della nuova generazione della Corsa con motore termico , previsto già nel 2019.
E sarà uno dei quattro modelli elettrificati che Opel avrà nel suo portafoglio per quell’anno, comprendendo quindi anche le ibride. Il piano strategico PACE! prevede che per il 2024 tutte le auto della marca tedesca offrano una versione elettrificata. Quanto alla Corsa, si tratta di un modello di straordinario successo: l’Opel la produce in Spagna dal 1982 e ne ha già costruito oltre dieci milioni di esemplari. Non ci sono tracce invece, al momento, dell’ Ampera-e , il modello elettrico (peraltro già di successo negli States) che l’Opel avrebbe dovuto avere in dote dal suo precedente azionista, la General Motors, come re-badging della Chevrolet Bolt.
Ci saranno proprio tutti, tranne…
Ma torniamo al 2020: per quell’anno, finalmente, un po’ tutte le Case (tranne FCA) avranno in gamma uno o più modelli elettrici. Non macchine di nicchia, ma auto che puntano ai grandi numeri finora riservati ai veicoli con motore termico. Ci sarà la Smart, che peraltro ha annunciato la coraggiosa decisione di dedicarsi solo all’elettrico con la nuova generazione. Ci saranno tutti i veicoli Volkswagen della nuova covata identificata dalla sigla I.D., tra cui il mitico pulmino Bulli. Ci sarà la Mercedes, almeno con il Suv battezzato EQ C e con la Classe A elettrica. Ci sarà la Renault, quasi certamente anche con la nuova Clio elettrica. Ma non mancheranno marchi premium come Audi e Jaguar, oltre naturalmente alla Tesla, che per il 2020 avrà portato in Italia il suo prodotto più ‘popolare’, il Model 3 (guarda).
Ci sarà la Porsche, con la sua Mission E e, forse, già con un secondo modello. Senza dimenticare, naturalmente, marchi fondamentali per l’elettrico come la Nissan e anche la coreana Hyundai. Insomma: sarà l’anno in cui capire se l’elettrico è il bluff di cui tanti sapientoni in Italia continuano a parlare. O se invece, come noi pensiamo, è un magnifico work in progress, che presto stupirà anche gli scettici più incalliti. Certo, questi due anni andranno usati per completare una rete di ricarica a cui finora solo l’Enel, A2A e pochi altri hanno lavorato seriamente. Ma noi siamo fiduciosi: nuovi attori (da ultimo BeCharge, guarda l’articolo) stanno arrivando sul mercato, riparliamone tra due anni.