Odissea senza lieto fine per comprare una Mini

Odissea senza lieto fine per comprare una Mini Cooper, tra incentivo non concesso e sconto promesso e poi ridimensionato nel racconto di una coppia. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Odissea senza lieto fine
Gli incentivi sono spariti in poche ore il 3 giugno scorso, Marisilio e Alice sono tra i tanti rimasti esclusi.

Persi gli incentivi, ci avevano proposto uno sconto compensativo di 3 mila euro…

“Con mia moglie abbiamo deciso di sperimentare la mobilità elettrica. E, complice gli incentivi statali e un robusto impianto fotovoltaico con accumulo installato in casa, abbiamo deciso di acquistare per lei una Mini Cooper All-Electric.

Riusciamo ad ordinarla proprio il 3 giugno, scegliendo fra le configurazioni che Mini rende disponibili. Sì, perché nonostante la presenza di un configuratore, la vettura non è liberamente ordinabile ma solo ‘accontentandosi’ di configurazioni prestabilite. Il fatto che l’ammontare degli eco-incentivi compaia nel contratto ci tranquillizza molto, riteniamo di aver fatto centro!

Purtroppo Mini Italia, contrariamente a quanto fatto da altre case auto che hanno tempestivamente reagito, ci comunica di non aver diritto all’eco-incentivo ben un mese e mezzo dopo l’ordine. Quando la vettura è in concessionaria pronta per essere immatricolata!! Fra nervosismo e sconforto, decidiamo di non annullare il contratto poiché Mini Italia, tramite il concessionario, ci garantisce comunque uno sconto compensativo di 3.000 euro.

Odissea senza lieto fineMa lo sconto si riduce e la macchina non arriva

Dopo alcuni giorni dalla concessionaria arriva la prima doccia fredda: lo sconto si riduce a 2.000 euro. Accettiamo comunque, la concessionaria si dice pronta ad immatricolare la macchina. Da quel momento sono passate tre settimane. Il concessionario non ha ancora immatricolato la macchina perché attende da Mini Italia il documento che possa permettere l’applicazione dello sconto promesso.

Non vi sono previsioni per lo sblocco della situazione ed anche la concessionaria ci ha confessato di non sapere come comportarsi e di non riuscire ad ottenere niente da casa madre. Abbandoneremo l’idea di avere una Mini elettrica perchè siamo stanchi di promesse non mantenute.

I piazzali sono pieni di vetture elettriche invendute ed alcune case automobilistiche non mostrano interesse a venderle. Dispiaciuti e rattristati poichè la nostra avventura elettrica (con una Mini e per il momento) non partirà!Marsilio e Alice De Angelis

Odissea senza lieto fineRisposta. Una politica degli incentivi fatta con i piedi ha portato a questi risultati. Si sono tenuti fermi i maxi-bonus promessi per più di 5 mesi, per poi sbloccarli con una dotazione insufficiente.  Scontentando più richiedenti di quelli che si è riusciti a soddisfare.

Poi la Mini in questo caso ci ha messo del suo, non sappiamo a quale livello tra concessionaria e Casa madre, ma il risultato è comunque un ordine perso. 

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Visualizza commenti (11)
  1. ” I piazzali sono pieni di vetture elettriche invendute ed alcune case automobilistiche non mostrano interesse a venderle. ”
    Questa esatta impressione l’ho avuta anch’io. Prima di acquistare la mg4 ho provato diverse auto: nissan leaf, e-niro, kona, spring… Ma più di una volta i concessionari si sono dimostrati estremamente rigidi: questa non la ordiniamo senza finanziamento, il listino è questo e non ci sono sconti… Oppure, addirittura consigliavano una vettura a gpl ché aveva un prezzo più basso. Ora ho la mia auto elettrica, mi piace e funziona bene, e non ho più alcuna voglia di affrontare questi ricordi (senza parlare del pasticcio incentivi). E nonostante che mi ritenga fortunato perché personalmente non ho vissuto situazioni come quelle di chi scrive, sono rimasto davvero deluso per la situazione generale: in questo Paese non c’è nessuna motivazione a cambiare, nessuna consapevolezza.

  2. Sebastiano Columbano

    fossi nella coppia, guardarei con attenzione gli annunci su vaielettrico delle auto usate. Secondo me salta fuori qualcosa d’interessante …

  3. Carmine Testa

    A dimostrazione che gli incentivi distorcono il mercato , qualunque mercato , lasciando da parte che viene introdotta una differenza di trattamento del cliente , che è un cittadino prima di tutto , che va contro la legge fondamentale dello stato italiano : la costituzione.

  4. franco zappa

    una concessionaria disonesta come poche , quando vedono una persona interessata fanno di tutto per guadagnarci a oltranza ( verificato ) si ritratta all’infinito e la somma stabilita varia sempre a favore della concessionaria chissa come ?

  5. Quando leggo ste cose… santa MG.
    Auto presa in pronta consegna, i primi 5000€ di sconto. Immatricolata pochi giorni dopo e consegnata pochi gg dopo ancora (-9000€ di ecoincentivi rottamazione).

    A memo di 24K€ la MG4 luxury. Tutto liscio e da 1,5 mesi viaggio a 100 Km/l… con prestazioni da medio-gamma e silenzio da alta-gamma.

      1. Immagino intenda dire che la sua auto elettrica ha un consumo (che si misura in kWh/100 km) equivalente a 1 l per 100 km con una termica.
        Quindi, considerando che la benzina ha un potere calorifico pari a circa 10 kW/l, l’auto elettrica di @ilariovs consuma 10 kWh per fare 100 km (10 kWh/100 km).

    1. Giuseppe Barba

      Io avuto la stessa esperienza, per l’acquisto di una BMW iX1 con rottamazione, quindi 10k di incentivi. Incentivo non aggiudicato ma ci promettono che BMW coprirà quella cifra. Poi, dopo 2 mesi, ridimensionano il contentino a 7k.
      Credo che sia stato tutto da BMW Italia per non vendere queste vetture. Non è possibile sia un comportamento generale e non di un singolo autosalone

  6. Uno schifo su tutti i fronti incentivi programmati con il cu… E venditori che non sanno quello che fanno, ma perché sempre da noi questi casini e poi non voglio infierire su costi e sistemi di ricarica . Suggerimento passa a una cinese probabilmente in settimana hai una BEV nel box.

  7. Iorio Cavallini

    Sorvolo sugli incentivi statali… io non avrei accettato neanche la riduzione da tre a due mila euri. È una questione di principio. Manderei al diavolo la concessionaria rivolgendomi ad un’altra se proprio piace la mini oppure mi guarderei in giro …magari più avanti i grandi esperti ministeriali riusciranno a proporre qualcosa di decente…

  8. Come sempre i costruttori e rivenditori vecchio stampo non cambieranno, se pur con la concorrenza alle costole, si credono così forti e bravi? Bho vedremo, altri produttori nuovo stampo sono molto più performanti

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