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Odiatori di Musk all’attacco dei proprietari di Tesla

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Odiatori di Musk all’attacco dei proprietari di Tesla. È l’ultima arma (impropria) per protestare contro le posizioni politiche di Elon e il suo impegno con Trump.

Odiatori di Musk all’attacco: rubati i dati dei proprietari USA

La vicenda viene raccontata in tutti i dettagli dal sito americano Electrek, che a lungo ha sostenuto Elon Musk e ora sembra diventato il suo critico più severo. Electrek rivela un’informazione molto spiacevole, ovvero che “è emerso un sito web con indirizzo e informazioni di contatto di migliaia di proprietari di Tesla. E lo stesso sito dice che l’unico modo per uscire dalla lista è dimostrare di aver venduto la tua auto“. Non si capisce bene come siano uscite le informazioni. La prima ipotesi è che un gruppo di hacker sia riuscito ad avere accesso ai dati dell’account Tesla e li abbia pubblicati online. Con migliaia di dati sui proprietari. Ma un primo controllo effettuato da Electrek ha dimostrato che dall’elenco mancano migliaia di proprietari e che le informazioni pubblicate, come indirizzi e numeri di telefono, non sono poi così riservate. Comunque sia, si tratta di una pressione sgradevole sui proprietari e, soprattutto, di un’arma di dissuasione di massa nei confronti di chi fosse interessato a comprarne una, di Tesla.

odiatori di Musk
Il titolo del’articolo del New York Times sui clienti che mettono in vendita le loro Tesla per le poszioni politiche estreme di Elon Musk.

E il New York Times parla di “rimorso dei proprietari”…

Anche perché il sito pirata anti-Tesla (di cui giustamente Electrek non fa il nome) invita ad altre azioni illegali. Come imbrattare le auto con bombolette e affini. E su questo, come per la violazione della privacy, è verosimile che intervengano le autorità americane. Tra pochi giorni, con il consuntivo delle vendite del primo trimestre 2025, vedremo quanto tutte queste proteste stanno effettivamente pesando sui risultati del marchio di Elon Musk. Anche perché ad azioni illegali come quella del sito-pirata si aggiungono articoli molto duri pubblicati da testate prestigiose come il New York Times. A testimonianza di quanto rapida sia stata la caduta d’immagine di Tesla nella parte d’America che non si riconosce in Donald Trump. “Alcuni proprietari di Tesla stanno vendendo i loro veicoli perché i valori e la politica dell’amministratore delegato dell’azienda, Elon Musk, li stanno allontanando”, titola il quotidiano, che parla addirittura dirimorso degli acquirentiper l’auto acquistata.

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50 COMMENTI

  1. …. quindi non compro una tesla perché muskio è brutto e cattivo…
    Ed è giusto comprare una cinese perché loro sono campioni di libertà e democrazia….

  2. Questa è la più becera dimostrazione dell’involuzione antidemocratica della sinistra moderna, che demonizza, viola i diritti e danneggia, anche fisicamente, tutti coloro che non la pensano come loro. La “sinistra” presunzione di essere gli unici e soli ad avere diritto di governare, quasi fosse un diritto divino, è un chiarissimo esempio della loro ormai storica propensione alla dittatura, mascherata da “democrazia del partito unico”.

  3. Ho due Tesla comprate usate, ad ognuna ho attaccato 2 adesivi anti Elon, davanti e dietro. Non le venderò perché è impazzito anche perché sono buone auto ed inoltre va tenuto presente che era impazzito prima della vittoria di Trump perché ha più volte chiesto a Tesla milioni di dollari come CEO che i tribunali americani gli hanno rifiutato. Il seguito nel DOGE è stata solamente la conferma che la sua mente è alquanto disturbata. Il marchio Tesla è associato a lui ma bisogna considerare anche i lavoratori che le progettano e le producono.

  4. Niente da dire il Musk ha fatto un’ottima campagna di marketing che sta funzionando alla grande, un genio come lo osannano in tanti. Chi è causa del suo mal rimpianga se stesso.

  5. vediamo 1 lato positivo dell’odio verso il marchio Tesla: le altre case produttrici BEV hanno più margini di sopravvivenza… e pure Stellantis un giorno ringrazierà
    (ironic mode: On)

  6. Comunque in questo caso “odiatori” è la parola sbagliata.
    “Imbecilli” sarebbe più accurato.

  7. I Dem si sono comportati di m. con lui, su questo Musk ha ragione. Ricordo bene Biden che disse in pubblico che l’azienda americana di grande successo nel mondo delle EV era General Motors (e senza menzionare Tesla): in quella occasione Biden si e’ dimostrato uno stronzo falso e ingrato nei confronti di Musk.

    • GM aveva finanziato la campagna di Biden, Elon Musk no.
      Questo purtroppo fa capire abbastanza bene perché un pazzo come Trump possa vincere contro un partito che non ha saputo proporre nulla di meglio di Biden e Harris, alla faccia della meritocrazia, oltre che mostrare un livello di corruzione (se non altro morale) al limite del disgusto come la vicenda GM/Tesla citata.

      • Beh, Trump, fra i tanti reati per cui è indagato o già condannato, ha anche tentato un golpe a Capitol Hill e ha già graziato tutti i suoi complici. Non ne farei una questione morale.

      • Definire i dem corrotti e non farlo con Trump condannato per evasione, molestie sessuali e molto altro
        Tra l’altro è compreso l’assalto a capitol hill

        • Non ho mai detto il contrario.
          Ma la rilezione di Trump a presidente non è un successo di Trump, piuttosto un segnale dell’inconsistenza dei Dem, che non sono riusciti a togliere Biden per tempo e soprattutto hanno messo la Harris che si è rivelata decisamente non all’altezza della situazione. Possibile!?

  8. Mi sembra di capire che gli anti- Tesla militanti di cui si parla siano i vostri parenti “poveri”.
    Gente, cioè, che come voi ogni giorno filosofeggiar su rinnovabili, fotovoltaico, agrivoltaico, la Norvegia, ecc. ecc., ma non ha il portafoglio abbastanza gonfio per comprarsi la BEV e la villetta con la wallbox privata…..o per essere ammessa in certi circoli woke-eco-radical-chic, tipo quello di Michele Serra & C., per intenderci.
    Tutto qua.

    • Mi sembra più sano discutere sulle azioni virtuose piuttosto che parlare di trivelle, shale oil e aumento dei gas serra.

    • Ho una bev, uno stipendio da dipendente, non ho la villetta, la wallbox si.
      W la Norvegia, W l’agrivoltaico, W il fotovoltaico (potessi installarlo).
      Ma perché sto qui a perdere tempo per rispondere a sto tizio?

    • o Tobia Tobia … perchè Tobia? Ma come dice il saggio non ti curar del Tobia quotidiano e passa oltre.

  9. > sito americano Electrek, che a lungo ha sostenuto Elon Musk e ora sembra diventato il suo critico più severo.

    Dimostrate di non conoscere bene la storia. Electrek, è verissimo, ha sostenuto a lungo Tesla ed Elon Musk e anzi, a Tesla deve molto del suo iniziale successo. Fred Lambert scambiava treet con Elon, era molto attivo su Reddit, è stato anche moderatore di r/testalmotors, e all’epoca ha anche (comprensibilmente) sfruttato la sua posizione per veicolare molto traffico su Electrek. Ogni news/articolo veniva rilanciata su reddit. Tanto che ad un certo punto hanno cominciato ad accusarlo di spammare ed è stato rimosso dal team di moderazione.
    I problemi tra loro sono nati nel “lontano” 2019, quando Fred aveva scritto qualcosa su un incendio Tesla (aggiungendo un po’ di considerazioni sulla presunta mancanzda di indagini, fiutando la buona occasione per attirare click, probabilmente) e Elon lo ha richiamato su Twitter, precisando che invece ovviamente ogni segnalazione di incendio (anche solo presunto) veniva vagliata con la massima attenzione.

    Da lì è nato uno screzio, Fred se l’è legata al dito, e da quel momento è diventato un critico ossessionato: riporta esagerando ogni news anche solo vagamente negativa, e cerca di aggiungere circostanze negative in ogni fatto positivo.

  10. Bene, bene, finalmente sta passando il mantra che possedere una Tesla è diventato peccaminoso. C’è toccato nientepopodimenoche arrivare a fare il tifo per Trump, ma dopotutto “il fine giustifica i mezzi”.
    E’ pertanto giunto il momento di mettere in atto lo step finale del nostro diabolico piano per impossessarsi legalmente di una Tesla usata a prezzo stracciato, e queste le linee di comportamento da seguire pedissequamente:
    A) mostrare sempre un atteggiamento parecchio titubante verso il possibile acquisto,
    B) assentire coscienziosamente e con palese vigoria durante l’illustrazione delle alte motivazioni che impongono la vendita al proprietario della Tesla, ponendo nel contempo la massima attenzione a mantenere l’espressione stile “vedo-che-io-e-te-la-sappiamo-lunga-su-dove-ci-porterà-elonmusk”,
    C) fondamentale sarebbe riuscire ad instillare nella testa del venditore, subdolamente, la convinzione di aver trovato velocemente un pollo a cui lasciare la patata bollente a quattro ruote, di modo che il sospiro di sollievo gli farà passare in secondo piano
    la pochezza dell’offerta economica di acquisto,
    D) conseguiti i punti A-B-C, fare in modo di giungere “casualmente” con il venditore ad un punto ACI o agenzia di pratiche auto e portare rapidamente a termine la compravendita.
    E’ altamente raccomandabile continuare a mostrare forte indecisione e poca convinzione sull’acquisto, almeno fino alla firma del passaggio di proprietà.
    Una volta finalmente concluso l’affare, è caldamente consigliato non mettersi subito a ballare la merengue, in quanto potrebbe destare nel venditore il lieve sospetto di essere stato perculato.

  11. Certo é che chi stava decidendo di acquistare una EV.e confrontarla anche con Tesla ha gia capito quale auto non dovrà comprare… saranno felici i suoi competitors…

  12. Deplorevole il voler attaccare le auto e i proprietari che nulla hanno a che fare con le scelte di Musk.
    Il boicottare i futuri acquisti però non lo considero un errore. È una leva per costringere Musk a cambiare rotta o a vendere tesla.
    Ricordo che Musk non è il fondatore della casa automobilistica anche se ha contribuito non poco a renderla ciò che è oggi.
    Musk sarà anche l’uomo più ricco del mondo ma non certo il più intelligente: i clienti di tesla non sono certo i sostenitori di Trump, quelli vanno ancora con i fuoristrada a benzina da 5000c.
    Doveva aspettarsi una risposta simile dai clienti.

    • D’accordo, ritengo però che stiamo assistendo a qualcosa di politicamente più grande: se Musk è finito tra le braccia di Trump è soprattutto merito dei Dem che lo hanno schifato (a torto o a ragione) fino a spingerlo a sostenere i Repubblicani, contribuendo non poco a farli vincere. Ora l’odio Dem è schizzato alle stelle e attacca Musk con tutti i mezzi possibili.
      Musk è lo stesso pazzo di prima, soltanto che ora è sotto attacco come nemico numero uno di una parte politica che ha perso e che storicamente se non riesce a vincere alle urne ha sempre prodotto odio verso l’avversario.
      Non credo comunque che Musk si lascerà intimidire, anche perché la shitstorm contro di lui durerà qualche mese, o almeno il tempo di ripulire un po’ di marcio e i filoni di corruzione che i Dem avevano instaurato. Il danno a Tesla è un danno collaterale che secondo me si aspettava ma che è disposto ad accettare nel breve termine.

      • Anche questo è giusto ..
        ma quando un membro del CDA danneggia l’immagine e il valore dell’azienda stessa ; normalmente ..
        viene LICENZIATO
        musk ha dato molto a Tesla , come venture capitalist
        ORA è meglio che lasci immediatamente

        visto che gli ultimi suoi “investimenti” sono in chiacchere X e Politica socialdemenziale

      • non credo si aspettasse un casino simile, concordo comunque che in qualche mese passa tutto, se smette di fare lo sbruffone in TV e sui media, si dovrebbe inabbissare per un po

      • Non so se i dem abbiano schifato Musk, ma mi chiedo perché un uomo come Musk debba necessariamente schierarsi con uno dei due partiti. Dovrebbe pensare alle sue aziende e non a licenziare i dipendenti pubblici alla “carlona” come sta facendo ora presentandosi al congresso come un robottino impazzito.
        Forse per tesla non è così importante se a tempo per queste sceneggiate.

        • Comprendo quello che dice ma non sono sicuro che stia licenziando alla carlona.
          Le grandi aziende e le grandi amministrazioni sono come dei Titanic e non se ne può cambiare la direzione senza cure shock. Può piacere o meno ma lo stile di governance di Musk è quello, se gli americani non volevano cambiare le cose non avrebbero dovuto votare Trump sapendo che si sarebbe portato dietro Musk e di conseguenza le purghe necessarie.

          • Il termine alla “carlona”, si riferisce al fatto che ci sono più di un dubbio sulla bontà dei tagli fatti e della visibilità che DOGE ha sulle questioni che tratta. Sono state inviate mail a personale italiano di stanza ad Aviano chiedendo che tipo di lavoro svolgono. Ma le sembra logico chiedere al singolo. Se poi si aggiunge che i suddetti sono soggetti alla normativa italiana, la dice lunga sulla bontà dell’operato. Poi se si cerca uno con la motosega che taglia ovunque, in stile argentina, qualche elettore potrà sentirsi soddisfatto.
            Io penso sia più dannoso che vantaggioso , poiché si finisce per tagliare la pianta sana e non i rami secchi.
            Musk dovrà stare attento a non tagliare il ramo su cui si è seduto.

    • Non poco? Ma che dici, la Tesla di opggi e’ 100% Elon Musk, il fondatore precedente non ha fatto neanche lo 0,0000000000000000000000000000000000001% di cio’ che ha fatto Musk

  13. A mio avviso, dire “…il suo critico più severo” è un eufemismo. I commenti di Electrek su Musk (e in generale su Tesla) sembrano la recensione di un ristorante vegano fatta da Hannibal Lecter. E questo da ben prima della presa di posizione di Musk in appoggio a Trump.

  14. Amici teslari, state attenti perché in nome della libertà, della democrazia e di tutti i sani valori che è umanamente impossibile non condividere, pena non essere considerato come un vero essere umano, finirà che presto tardi potrete uscire di casa solamente se avete cucita una grossa T gialla sui vestiti.

    • Contando che chi sta imprigionando illegalmente gli immigrati (e non) nei centri di detenzione è il suo compagno di merende Trump, il paragone è davvero ridicolo.

  15. Negli ultimi tempi ho maturato l’idea che tesla farà la fine di blackberry, i marchi cinesi ed anche bmw la surclasseranno. My 2 cent.

    • Non è logico. BlackBerry ha fatto la fine che ha fatto perché è rimasta bloccata su un prodotto che aveva avuto molto successo in ambito business, mentre iPhone e gli altri smartphone hanno cambiato il paradigma eliminando la tastiera fornendo un prodotto molto più flessibile che andava bene sia ai privati che, alla fine, anche al mondo business.
      Non vedo nulla di tutto ciò nel caso Tesla.

  16. Ogni consumatore è libero di comprare quel che vuole senza essere linciato e senza subire danneggiamenti da parte di terzi. Che sia una macchina a benzina. Che sia una Tesla. Che sia qualsiasi cosa che si può legalmente acquistare. Non ci vuole molto a capirlo

  17. Dopo queste azioni e dimostrazioni non mi pare che ne escano bene neppure i valori di questi odiatori.

    • beh se si scatena una guerra è abbastanza ovvia la reazione…. i valori sono già stati sepelliti da novembre ormai…. e siamo solo all’inizio…

        • Spinto? Da chi? Licenzia persone con un tweet, ha un disprezzo totale per ogni essere umano che non sia lui. Finanzia i nazisti di afd. Altro serve?

  18. La follia dei comprtamenti di Musk la vogliono combattere con un’altra follia.
    E’ come dare manganellate a chi manganella.
    Non se ne esce. Siamo al delirio.

    Personalmente non ho rimorsi per avere preso una Tesla.
    Non concordo minimamente con moltissimi comportamenti e azioni del suo CEO.
    Ma l’auto l’han fatta persone e lavoratori. Non lui direttamente. E’ ai dipendenti dell’azienda che porto rispetto e ringrazio per il prodotto che hanno creato.

    Detto questo è anche vero che non credo comprerei una Tesla in questo momento. Pur essendo un prodotto che reputo eccezionale per svariati motivi (e assolutamente non esente da difetti) boicottarne l’acquisto è un chiaro segnale verso il management dell’azienda. Del resto è come decidere di non andare a vedere un film che inneggia al nazismo.
    Ma scoprire che un film che ci piace è stato fatto da un regista che inneggia al nazismo non rende il film brutto se prima di saperlo ci era piaciuto.

    Ma nel mondo in cui viviamo non c’è più posto per Gandhi. Stiamo tornando alla gara a chi ha il manganello più duro e puro.

  19. Siamo diventati tutti capiscioni…
    Ora quello che dice e fa il CEO è diventato così importante da minacciare i consumatori finali
    A questo gruppo di fenomeni vorrei ricordare che se non ci fosse stato il CEO ora andremmo ancora a gasolio e benzina…
    Crescere è sempre stato difficile

    • Ognuno di noi è giusto che possa acquistare con i propri soldi ciò che ritiene opportuno, purché sia legale.
      Poi se si vuole fare scelte in funzione delle proprie convinzioni ideologiche bene purché non vada a scapito di chi fa’ scelte diverse.
      Esattamente come successe per i prodotti che contenevano olio di palma,le scelte consapevoli dei consumatori hanno fatto si che molte industrie alimentari trovassero un’ alternativa.
      Questo non ha impedito alla Ferrero di continuare a produrre la Nutella senza modificare la formula e ai consumatori di continuare a comprarla .

  20. Rimorso per guidare un’auto eccezionale proprio no, solo profondo disgusto per ciò che in questo periodo fa e dice il suo CEO.

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