Occhio all’illusione dello sconto pareggia-incentivo. Nei generosi bonus in vigore da agosto è prevista una cifra a carico del concessionario-venditore, ma…
Occhio all’illusione e piano a parlare di 10mila di sconto
Come al solito, non è tutto oro quello che luccica. Quando si parla di un incentivo fino a 10 mila euro a chi acquista un’auto elettrica rottamandone una vecchia, si fa i conti senza l’oste. Nel senso che, di questa cifra, 2 mila euro sono a carico di chi ti vende l’auto. Chi si è fatto fare un preventivo a luglio, per poi immatricolare l’auto ad agosto, si era dunque convinto di avere diritto a uno sconto complessivo di 10 mila euro. Sentendosi però dire che la riduzione a carico del venditore c’era già nel preventivo originale e che quindi l’incentivo reale si ferma a 8 mila.

Non solo: ci sono Case come la Renault, leader di mercato con la Zoe, che da agosto hanno praticamente raddoppiato le spese per “istruttoria pratica”. Mangiandosi un altro pezzettino del maxi-incentivo. E non l’unica. Intendiamoci: non c’è nulla di irregolare. L’importante è che si sappia come realmente stanno le cose, perché il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi…
Elettriche, ibride plug-in, Euro 6…ce n’è per tutti
Occhio all’illusione, quindi. A buon intenditore, riepiloghiamo lo schema degli incentivi in vigore fino al 31 dicembre (qui altri dettagli):
- per le auto elettriche si può arrivare a 10 mila, di cui 8 mila accordati dal Governo e 2 mila come sconto dal venditore. Senza rottamazione, il bonus è di 6 mila euro (5 mila dal governo e mille dal venditore)
- per le ibride plug-in, con emissioni fra 21 e 60 g/km, bonus 6.500 euro rottamando e 3.500 euro senza
- per le auto Euro 6 sono 3.500 euro con rottamazione e 1.750 euro senza. A due condizioni: che il prezzo di listino non superi i 40 mila euro e che le emissioni di CO2 siano compresi nella fascia 61/110 g/km
Per onestà va detto che non sono i concessionari ad avere responsabilità di questa mancata chiarezza. E anzi in questi giorni sono assediati da clienti che chiedono conto di questa illusione sul prezzo.
— Altre info sul sito del Ministero per lo Sviluppo Economico
All’aumentare della domanda (grazie agli extra-incentivi statali), l’offerta non può far altro che alzare i prezzi. Libero mercato. E governo un po’ beota, perché è risaputo che gli incentivi così pensati finiscono sempre in buona parte nelle tasche delle Case. Bisogna smetterla di incentivare l’acquisto, ma sostenerne il possesso il più a lungo possibile (così si evitano anche le pratiche di rivendita da parte dei milanesi, ad esempio)
Abbiamo capito bene? I milanesi lucrano sugli incentivi locali+nazionali rivendendo le macchine che hanno comprato per due lire e riuscendo a farci la cresta sopra?
Eppure mi sembra che abbiano un vicolo di possesso della durata di 5 anni, quindi…
Confermo, i nuovi incentivi se li stanno pappando le Case, che hanno tolto gli sconti fatti fino al 31/7. Mi sembra una mossa arrogante.Ma io dico, se fino al 31/7 c’era una tabella sconti che comunque garantiva un margine, cos’è cambiato in una settimana? Niente, evidentemente, e quindi come minimo altri 2000 euro di sconto ci stanno.