Il tam tam corre veloce da qualche tempo: in Francia si possono fare ottime occasioni con le Renault Zoe di seconda mano. Il motivo e’ presto detto: oltralpe la citycar elettrica della casa della Losanga e’ molto piu’ diffusa, specie tra le flotte pubbliche, e capita spesso che sul mercato arrivino grossi quantitativi di vetture di ritorno da noleggi a lungo termine, che fanno inevitabilmente calare le quotazioni. Scovarle non e’ difficile: basta scorrere siti specializzati come leboncoin.fr o autosphere.fr per trovarne diverse. C’e’ per esempio una Zoe Intens del 2015 con 20 mila km alle spalle proposta da Bodry Automobiles di Chatelleraut a 11.790 euro o una Life del 2014 con 36 mila km disponibile subito da Normandie Occasion a 8.990 euro…E su blog italiani come Blogelettrico.it si possono leggere i simpatici racconti di chi e’ andato in Francia a prendersi la sua Zoe, vergando poi una dettagliata mappa di dove ha ricaricato sulla via del ritorno.
Proprio a proposito di questi viaggi di shopping, in redazione e’ arrivata una mail dal signor Silvano di Crema, che si chiede (e ci chiede) se questa importazione fai-da-te e’ regolare: per esserne certi abbiamo interpellato i tecnici della Motorizzazione Civile, la cui risposta e’ stata affermativa. A una condizione, pero’: che la macchina venga nazionalizzata entro un anno, con il rilascio di una targa italiana in sostituzione di quella originale francese. L’operazione, previa la presentazione di una serie di documenti tra cui un regolare atto di vendita, serve a iscrivere la vettura sul nostro Pubblico Registro Automobilistico e a verificare che non ci siano evasioni di Iva. Il tutto per un costo di oltre 300 euro, che comunque e’ compensato dal fatto che le tasse sui passaggi di proprieta’ in Francia sono assai piu’ contenute che da noi.
Tanta curiosita’ attorno alle Zoe ‘francesi’ (francesi in tutti i sensi) dimostra comunque che ormai anche nell’elettrico comincia a formarsi un vero mercato dell’usato: l’imminente uscita della nuova Nissan Leaf rendera’ inevitabilmente obsoleta la versione ora in circolazione, abbassandone i prezzi di seconda mano, peraltro su un numero di vetture in circolazione che comincia ad assumere un certo spessore. Tanto piu’ che, come dimostra proprio il caso della Zoe, parliamo di un mercato che ha dimensioni europee. La stessa Tesla comincia ad avere un vero mercato dell’usato, per la verita’ con quotazioni piuttosto sostenute: in Italia il circolante non e’ ancora arrivato al migliaio di vetture, ma in Europa siamo gia’ su numeri molto piu’ importanti. E le offerte non mancano, alimentate o da chi vuole sempre l’ultima novita’ e si libera di quel che sta guidando o da chi aveva comprato elettrico per un capriccio modaiolo, scoprendo solo in un secondo tempo che non e’ come avere in mano una vettura a benzina o a gasolio. Nel bene e nel male.