Obbligati a comprare cinese, per le famiglie non c’è scelta

Obbligati a comprare cinese, per le famiglie numerose come la mia (6 persone) non c’è scelta. Michele ha scelto un minivan, il Shineray x3OL, con un prezzo di poco superiore ai 30 mila euro.

Obbligati a comprare cinese, un Shineray x3OL

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“Siamo in 6 in famiglia e abitiamo a Milano dove ormai il blocco dei diesel e dei motori più datati aleggia come uno spettro per le strade del capoluogo. Questo inverno con l’arrivo del quarto figlio ci siamo trovati a dover cambiare la nostra C4 1.2 del 2016 con un pulmino. Avendo necessità di 6 posti fissi più baule, l’unica scelta disponibile e abbordabile è ricaduta su di un minivan Shineray x3OL di importazione.

Zero incentivi per la rottamazione, dato che la Cactus era troppo recente nonostante i 240.000 km. Zero ecobonus per la transizione elettrica, dato che tutto era terminato con il famoso click day e non si vedeva all’orizzonte la possibilità di rinnovo. Rete di vendita delle grosse concessionarie totalmente impreparata e in grado solo di vendere prodotti finanziari per la Panda o l’Alfa Romeo Junior.

Più volte ci siamo sentiti dire da grosse concessionarie “qui non abbiamo nulla per voi, né nuovo né usato”. Ford, Opel, Citroen e similari hanno prezzi per i veicoli commerciali ibridi inaccessibili per una famiglia. Prezzi rivolti a imprese e partite Iva che possono beneficiare di detrazioni su tasse e imposte. Una famiglia quei prezzi li deve pagare per intero, con rate da oltre 1.000 euro al mese (preventivo Ford Transit con sconto Ford per famiglie numerose). La scelta del marchio cinese è stata una stata una non scelta, o questo o niente. Alla fine si è rivelata un successo. Alcuni pro e alcuni contro, ma il mezzo ha risposto alle nostre necessità.

Le alternative? Hanno prezzi di vendita vergognosi

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Pro: il costo, il bollo a zero, accesso in Area C e B, risparmio sul rifornimento ricaricando con contratto a2a e Electrip a circa 45c/kWh, spazio per tutti e ottima manovrabilità. Dimensioni contenute, meno di una station wagon ma con una migliore abitabilità per tutti.

Contro: la capacità della batteria è adatta alla mobilità urbana, ma pone dei limiti negli spostamenti a lungo raggio (soprattutto fuori dalle autostrade o grandi centri abitati). Alcuni accorgimenti come le balestre posteriori sono sicuramente datati, ma fanno il loro lavoro- La velocità di ricarica sia in AC che in DC è limitata a 7 e 45 kW, il che non permette di sfruttare la rete ormai presente di ricarica rapida (anche se, considerata la capacità della batteria, permette un 20/80 in 30/40 minuti).

Il mio bilancio finale è che l’offerta del mercato europeo punta troppo sui profitti dati dai volumi di vendita con prodotti standardizzati (i 5+2 non sono soluzioni gestibili dovendo sacrificare il baule per un mezzo sedile scomodo). I prezzi di vendita sono vergognosi, sia sul nuovo che sull’usato.

Le limitazioni ambientali puniscono in maniera indiscriminata, senza tener conto delle effettive necessità dei singoli. I mercati asiatici riescono a fornire alternative valide a prezzi accessibili, nonostante le sanzioni sull’importazione.  Si sente la mancanza di una modularità per intervenire sui mezzi elettrici in maniera semplice (aumentare la capacità della batteria con soluzioni aftermarket o intervenire sui moduli della trasmissione elettrica).

La rete di ricarica è governata in maniera vergognosa. Indietro non si torna, l’unico modo è trovare il modo di adattarsi al presente per migliorare il futuro, ma ce la stanno mettendo tutta per rendercelo il più difficile possibile“. Michele Villa

Risposta. I costruttori si sono buttati sui Suv, accarezzando i gusti di una clientela che si può permettere di spendere qualcosa in più. Trascurando intere fette di mercato e puntando più sui margini che sul numero di auto vendute. Il risultato è che, elettrico o no, i marchi cinesi crescono mese dopo mese.

Visualizza commenti (15)
  1. Vittorio Marletto

    Secondo me le ditte di automobili sono dirette da gente che ha perso il contatto con la realtà. Io attendo da anni la comparsa di un mezzo elettrico adatto alle famiglie, di figli ne ho solo due e li abbiamo gestiti con mezzi a gpl tipo Berlingo e simili, ovvero furgoncini alti, con 5 posti e ampio bagagliaio. Renault e Citroën li fanno anche elettrici ma chissà perché con poca batteria il che ostacola i viaggi. Svegliatevi progettisti elettrici, un mercato enorme vi attende, quello delle famiglie con bambini!

    1. Prima di arrivare all’elettrico ho fatto diverse valutazioni sul gpl, il mio problema è che dovendo fare tanti spostamenti di breve durata non ho il tempo di far entrare in temperatura il motore e sfruttare efficacemente il gpl.
      Oltre agli aspetti di manutenzione e revisione che nel confronto con un’opzione elettrica giocano a sfavore. Avevo valutato la possibilità di prendere un 2 litri benzina aspirato ma tra ricerca, acquisto, manutenzione e installazione impianto gpl mi sarei ritrovato con un eccessivo consumo di tempo e risorse oltre ad un mezzo vecchio e di valore 0 per l’assicurazione. Vale a dire che la prima volta che uno mi viene addosso, anche se solo nella portiera lo posso buttare. Già la cactus del 2016 avendo 230k km aveva un valore stimato di 800€…

  2. Silver_Surfer

    La problematica esposta dal nostro amico Michele (problematica che deriva dall’adozione di sue legittime e – spero – ponderate scelte di vita), su un piano diverso, è perfettamente “aderente” alle problematiche che spesso si leggono su questo forum ad opera dei tanti possessori di BEV.
    Il caro Michele, in tempi assolutamente non favorevoli per un ritorno al “proletariato” che fu, pensando di risolvere da solo il problema della bassa natalità, mette liberamente al mondo ben 4 figli e poi si lamenta dei costi necessari per trasportare in giro al sua famiglia che, per forza di cose, deve utilizzare un minibus o giù di lì.
    Gli early adopters della tecnologia BEV, in tempi assolutamente non ancora maturi – perlomeno in Italia – per passare una una motorizzazione elettrica di massa, comprano liberamente la loro BEV e poi si lamentano dei costi di ricarica, delle colonnine scarse e/o lente e/o abusivamente occupate, del Governo che non concede incentivi e quant’altro.
    Come si dice in questi casi? Chi è causa del suo mal, pianga se stesso?

    1. La colpa è di chi mette al mondo figli? Se questo è il pensiero comuni siamo letteralmente distrutti.
      Non è che per caso si sta’ esagerando ideologicamente a bloccare la circolazione delle nostre auto in nome di una non si sa’ quale lotta all’inquinamento,da portare avanti ad ogni costo anche distruggere la società.Auguri

      1. Vergognosa è la sua risposta che non si sa’ a cosa si riferisce, è un fan dell’elettrico a tutti i costi,o pensa che ci siano alternative valide?

      2. Sono d’accordo, persone che non hanno esperienza di auto elettriche che commentano per sentito dire

    2. In realtà non mi lamento dei costi della mobilità dato che con questo cambio ho ridotto notevolmente il costo della mobilità (più che dimezzati). Mi lamento del fatto che se un segmento non è rappresentato dai numeri del market semplicemente non viene prodotto.
      Avrei scelto volentieri di prendere un vecchio Volkswagen o un transit ma anche solo un voyager o un galaxy vecchio modello. Purtroppo come già detto il blocco dei diesel nei comuni sopra i 30000 abitanti non lo rende una scelta percorribile.

      Certo avessi potuto pagarlo 18 invece che trenta grazie agli incentivi per gli ncc ne sarei stato sicuramente più contento.

      1. Alessandro D.

        -Mi lamento del fatto che se un segmento non è rappresentato dai numeri del market semplicemente non viene prodotto.-

        Rimane che purtroppo questo accade per tutti i prodotti di ogni tipologia immessi sul mercato a scopo di lucro. Ahinoi.

        Alessandro, Ford Tourneo Custom 8 posti, Euro 6 D.
        Come a dire che la capisco perfettamente.

  3. Lo si sapeva già che questa transizione forzata per ora è dedicata solo ai ricchi. Mi sembra evidente.

    1. Non c’è nessuna transizione forzata prima del 2035, e volendo neanche dopo visto che si possono mantenere i propri mezzi senza scadenza.

      Nelle città l’enorme presenza di auto inquinanti impone dei limiti, ma che si possono evitare con una semplice auto benzina Euro 6 di una decina d’anni o meglio utilizzando il mezzo di locomozione più antico del mondo, i piedi.

      Questa è la solita affermazione dell’italiano medio che deve fare per forza fare la vittima. E non entro nemmeno nel tema di costi/benefici delle BEV perché lo si dice su questo sito da anni, sarebbe tempo sprecato.

  4. Innanzitutto vorrei fare i complimenti a questa famiglia perchè sta andando veramente contro “corrente”! E non è solo una battuta: prima di tutto perchè sono una famiglia numerosa, poi perchè avete scelto un mezzo elettrico e poi perchè siete veramente pragmatici, poco idealisti e molto protagonisti del cambiamento. Magari ce ne fossero tanti altri come voi!
    Vorrei anche esprimere il mio totale accordo con quello che voi affermate: “l’unico modo è trovare il modo di adattarsi al presente per migliorare il futuro ma di certo c’è la stanno mettendo tutta per rendercelo il più difficile possibile.”
    Questo si chiama aver consapevolezza, aver fiducia nelle proprie possibilità e non aspettarsi il cambiamento dagli altri, tantomeno dai nostri politici.

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