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Nuovi standard CO2, il 2025 è partito già in salita

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La prossima sarà una settimana cruciale per l’automotive europeo che riceverà le proposte della Commissione per rivedere la road map verso la decarbonizzazione, a partire dalle sanzioni per il mancato raggiungimento degli standard 2025 sulle emissioni di CO2. Ma già i dati delle immatricolazioni di gennaio 2025 confermano che, in assenza di deroghe, molti costruttori si troveranno nei guai.

Quota di batterie elettriche nelle nuove immatricolazioni di autovetture in Europa

I dati sono frutto di una elaborazione della onlus ICCT (International Council on Clean Transportation). Da essa risulta che Tesla, Volvo, BMW, Hyundai e Kia sono tra i modelli con le performance migliori. Anche Toyota e il Gruppo Renault non vanno male. Mentre  Stellantis, Volkswagen, Mercedes, Nissan, Suzuki e Ford sono molto lontane dai loro obiettivi. L’anno è appena iniziato, insomma, ma per molti costruttori il percorso per evitare le multe è tutto in salita.

Mettersi in pool serve, ma non sempre risolve

In termini di “ alleanza ” (o pool tra case che si “compensano” a vicenda), le cose cambiano. Dopo aver aggiunto i marchi Smart, Volvo e Polestar, la quota di auto elettriche nel pool Mercedes aumenta al 24% a gennaio 2025. Viceversa Tesla, associata a Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru, è molto lontana dall’obiettivo con solo il 12% delle vendite di auto elettriche. La media era del 16% a gennaio 2025, in leggero calo rispetto al 17% di dicembre 2024.

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Emissioni medie di CO2 dei pool di produttori rispetto ai loro obiettivi stimati per il 2025, 2025 YTD

Il pool di produttori KG Mobility (Great Wall Motor, Xpeng) aveva la quota BEV più alta (44%), seguito da Mercedes-Benz e BMW (ciascuna 24%), Kia (22%) e Volkswagen (17%). La quota BEV di Kia  è aumentata di 8 punti percentuali rispetto al mese precedente quella del pool di produttori Mercedes-Benz è aumentata di 6 punti percentuali.

I pool Hyundai (13%), Renault-Nissan-Mitsubishi (13%) e Tesla (12%) sono rimasti indietro nelle vendite BEV e le loro quote di veicoli elettrici  ibridi (HEV), rispettivamente al 22%, 26% e 22%, erano ben al di sopra della media del 13% per i pool di produttori europei. Suzuki ha dominato con la sua quota dell’83% di veicoli elettrici ibridi leggeri (MHEV), seguita da Mercedes-Benz e BMW, ciascuna con il 36%. La quota di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) nelle nuove immatricolazioni in Europa era del 7% a gennaio 2025, la stessa della media per l’intero anno 2024. Qui le tabelle in dettaglio.

Quota di autovetture elettriche a batteria (BEV), ibride plug-in (PHEV), ibride complete (HEV) e ibride mild (MHEV) per pool di produttori

Dieci grammi di CO2/km da togliersi si dosso

Le emissioni medie di anidride carbonica tra i pool di produttori sono comunque diminuite nel primo mese dell’anno a 103 g CO2/ km, contro 107 g CO2/ km del 2024. KG Mobility, BMW e Kia sono finora conformi ai loro obiettivi stimati per il 2025, mentre Volkswagen (17 g CO2/km in più) e Suzuki (13 g CO2/km in più) sono le più lontane dal raggiungimento dei loro obiettivi.

I pool di produttori sono ora a soli 10 g CO2/km dall’obiettivo medio di 93 g CO2/km per il 2025. Audi, Ford e Mercedes-Benz sono attualmente i marchi più lontani dagli obiettivi previsti per il 2025, rispettivamente con 35, 28 e 27 g di CO2/km in più.

BEV e PHEV, la classifica Paese per Paese

L’ICCT fornisce anche statistiche per paese. Quattro Paesi superano (o raggiungono) la soglia del 50% di immatricolazioni di veicoli elettrificati (100% elettrici e ibridi plug-in combinati): Norvegia (97%), Danimarca (66%), Svezia (51%) e Paesi Bassi (50%). Seguono Belgio (43%), Irlanda (28%) e Germania (25%), tutti al di sopra della media europea di 24, in aumento di due punti rispetto alla media 2024.

Le quote di immatricolazione dei PHEV sono state le più alte in Svezia (23%), le quote HEV sono state le più alte in Polonia (27%) e le quote MHEV sono state le più alte in Italia (33%).

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38 COMMENTI

  1. Leggo i soliti commenti INUTILI e STEREOTIPATI dei “poveri” italiani che l”unica auto che possano comprare nuova sia la Panda e solo a rate. Ma quando la smetteremo di non avere pensiero critico? La spesa media medio di acquisto per un’auto nel 2024 in Italia è stato di 30k € . Non direi che ci compri una Panda con questa cifra. Nemmeno una Tesla se è per questo, ma sul mercato, anche se siamo agli inizi la scelta nel 2025 è ben più ampia rispetto all’anno scorso. Personalmente ritengo da bocciare gruppi come Stellantis dove non esistono praticamente BEV pure, è impensabile per me acquistare qualcosa di “adattato” elettrico perdendo performance/convenienza/tecnologia e per di più pagarlo fino a 10000 euro in più rispetto alla controparte endotermica. Tesla non vi piace? Musk ha dato di matto? Va bene, ma non si può non prendere la tecnologia dell’auto e farne un metro di misura per la concorrenza. Personalmente non darei nulla per un’auto che non nasce solo e soltanto elettrica e non darei nemmeno sostegno ad aziende che non ne producono e ci propinano accrocchi costosi con bassa efficienza! Renault non è perfetta ma almeno con le BEV ci sta provando seriamente, tanto di cappello. Volkswagen molto fumo all’inizio con la sua serie ma qualcosa (nel suo piccolo, se parliamo di BEV) ha migliorato ma siamo ancora lontani. Odiate la Cina e tutto quello che secondo voi rappresenta? Bene loro in primis sono miliardi e noi una manciata di Milioni, stanno investendo come matti in tecnologia e a diventare energicamente indipendenti, la guerra con loro è INUTILE vanno trovati accordi politico-economici veri con chi ormai ci ha sorpassato in alcuni campi. Accordi vantaggiosi e pensati in maniera critica per entrambi, perché la guerra serve solo a chi ci guadagna ,stando nell’ombra, all’ “uomo medio” non ci pensa proprio nessuno, va solo sfruttato.

  2. La questione e’ piu’ semplice. Con tutti i problemi che stanno sorgendo nel Mondo,l’ultimo dei nostri sono le multe per la c02 e il ban al 2035. Ora serve Pil forte e soldi per alzare le spese militari al 3,5 % del PIL. La ricreazione e’ finita, ora tocca pensare a cose concrete, visto che abbiamo la guerra alle porte e Trump che da di testa un giorno si e l’altro pure. E visto il Pil che rappresenta l’automotive in Europa, vedrete che nessuno si sognera’ di azzopparlo.
    Piuttosto non date piu’ soldi a Musk. Ieri ha detto che gli USA devono uscire da ONU e NATO, poi vedete voi eh…

    • il cambiamento climatico È una cosa concreta,
      e data la universalità del rischio e la gravità del danno e il costo del contenimento
      direi che il resto è Robetta. purtroppo

          • Mah…le priorità non sono uguali per tutti. Se per noi europei la priorità è quella di cambiare auto significa che non stiamo così male. Se per gli ucraini e per i palestinesi la priorità è quella di vivere senza che qualche bomba gli demolisca la casa, significa che stanno molto peggio di noi…

      • Mario probabilmente j tanti che fanno fatica ad arrivare a fjne mese hanno altre sxale di priorità, nkn dico cge sia giusto ne tantomeno che l’ambiente non vada protetto djco solo cge quando devi pagare affitto k mutuo, supermercato, bollette, scuola dej figli e magari qualche spesa imprevista tipi dentista o visite private per non aspettare j mesi col SSN … bhe giusto o sbagliato che sia vedi il mondo con un altra visuale molto più a breve, e la ncchina la cerchi usata su autoscout (4 i taliani su 5).
        Poi se qualcuno dice che sono fake news e che gli italiani sono “ricchi” mente sapendo di mentire

        • @antonio
          guarda, è come all’inizio della pandemia, nei primi giorni:
          che si ritenesse di non dover chiudere tutto “perché altrimenti l’economia”
          o che si ragionasse su basi scientifiche e si propugnasse la chiusura totale e rigida
          al virus fregiava un tubo:

          si diffondeva e basta.

          scelte oculate e lungimiranti han limitato i danni anche all’industria e all’economia tutta, che certamente ne hanno avuti e di ingenti,
          scelte avventate hanno ritardato la discesa del contagio, allungando la crisi.
          e al virus fregava un tubo degli scienziati come dei politici chiacchieroni.

          per il clima è la stessa cosa.
          l’iceberg è in vista,
          ma noi ci trastulliamo di chiacchiere:
          quando avremo preso in pieno l’iceberg
          che valore avranno il nucleare di Picchetto Fratin, Kennedy che si rimangia quanto sbraitato sui vaccini, gli stipendi bassi, le chiacchiere del governo, la guerra in Ucraina?

          nulla, un emerito nulla.

          come in pandemia.

          • Scusa ma questo è un discorso fra sordi, tu dici che l’iceberg climatico è in vista (e non sono certo io che dico che hai torto) e io dico che noi siamo su una barchetta che con tutta la buona volontà l’iceberg non potrà evitarlo perchè ha solo dei remi e non un motore per spostarsi in tempo. Basta che guardi le immatricolazioni di febbraio in Iralia appena uscite … – 6,3% con le BEV al solito 5% .. NON CI SONO SOLDI né per le ICE ne tantomeno pef le BEV … è inutile girarci intorno…sangue dalle rape nessuno per ora è riuscito a estrarne!!!

          • Iceberg in vista? Forse si ma per evitarlo occorre avere una barca a motore e mezza Europa ha una barchetta a remi, qui non si tratta di mettere le persone in casa come per la pandemia quello aveva un costo ma erano soldi dello stato (ovvero a debito), qui di tratta di mettere i soldi nelle tasche delle persone e sono soldi soprattutto privati …l’Europa da solo “consigli per gli acquisti” e come per le case green demanda a altri l’attuazione e costi delle sue decisioni, decisioni che a poco a poco si stanno riallineando alla realtà delle cose, prima l’accettazione delle plugin, ora i 2 anni di slittamento delle multe sulla CO2, lo spostamento delle risorse sugli armamenti ….e ora del 2035 chissà cos’altro vedremo.

    • Spera che poi le armi non le testino su casa tua.
      Dopo averti spedito al fronte.
      Vedo troppa gente con voglia di guerra, forse pensano equivalga ad investire in Leonardo per poi farsi la crociera gratis.
      Evito l’opinione finale riassuntiva.

  3. Scordatevi che qualcuno paghi ste multe.. Alla fine la pagheremo sempre e solo noi consumatori e cittadini europei. Ridurranno la produzione e aumenteranno i prezzi per le linee inutilizzate.
    Linee utilizzate significa cassa integrazione a gogo, licenziamenti e tagli.
    Già ora ci sono auto con 9 mesi di attesa per la consegna.
    Tutto per fare auto che nessuno vuole.
    potenzialmente le EV hanno una grande possibilità di sviluppo, ma oggi semplicemente non abbiamo ancora la tecnologia per sostituire completamente le ICE.
    Invece di punire, andrebbe incentivato chi innova.

    • Daniele, purtroppo temo che tu abbia ragione, nessuno mai pagherà queste multe, quindi presuppongo che la EU dovrà risolvere la cosa all’italiana dicendo ai costruttore che la quota CO2 era uno scherzo e quindi va bene tutto così. Se però io costruttore, che in questi anni mi sono fatto in quattro per innovare, la cosa non è che potrà finire con una pacca sulle spalle perché a questo punto avrei ragione ad arrabbiarmi.

    • Può piacere o no ma bisogna fare i conti con la realtà e l’auto elettrica sta avanzando inesorabile: 90% delle vendite in Norvegia, 50% in Cina Danimarca Svezia, 40% in Belgio Olanda, 25% in Uk, 20% in Francia e Germania. Se un tempo si poteva pensare di fermarla con commenti negativi adesso appare quantomeno ingenuo.

      • Inesorabilmente nei paesi con un PIL superiore alla media europea, altrove … bhe parliamone, ricordiamoci che la % di immatricolazioni di auto elettriche in Europa nel 2024 è stata delc13,6% … molto lontana dai target che sj era data la UE

        • guarda bene, ma proprio bene i grafici di cui sopra, e confrontali con quelli del PIL (pro capite, peraltro, che senso ha confrontare Lussemburgo con Germania con Bulgaria?)

          e poi guarda la posizione dell’Italia.

          la logica che usi è sempre la stessa: siamo poveri, quindi non possiamo permettercela. ma i dati ti smentiscono. oppure bisogna mandare gambe all’aria la narrazione governativa che “tutto migliora, tutto va bene”, e l’altra relativa alla ricchezza e al merito. i “ricchi” italiani comprano elettrico, loro che possono?

          risposta: no.
          domanda: perché?

          • Concordo …. bisogna mandare a gambe all’aria la narrazione governativa del va tutto bene … va bene per pochi e non certo pef i lavoratori dipendenti è i pensionati o forse qualcuno crede ancora alla favola che non si vendano elettriche per il famoso analfabetismo funzionale? Se si bhe allora direi che, come in genere risponde Degli Esposti quando non vuol discutere qualcosa, ….cercare spiegarlo a loro sarebbe tempo perso 🙂

        • Si certo incominciamo a pagarle anche noi come in Cina e a dover sborsare cifre assurde per delle targhe endotermiche ..appunto come hai giustamente scritto … sotti diktat di Xi (senza il quale i numeri sarebbero probabilmente ben diversi) …. poi di sicuro vedremmo % diverse …

          • guarda che anche qui hai i “diktat”,
            solo più soft e digeribili…

            puoi scegliere di non pagare per i sussidi alle fossili, quella mostruosità di miliardi?
            puoi avere informazione corretta sulle elettriche (per restare al core di questo sito) sui canali mainsteam?

            sicuro che niente e nessuno ti influenzi?
            quel che hai messo nel carrello della spesa ieri
            ti era completamente sconosciuto, o l’avevo ” per caso” già visto in TV?

          • Mario … e ridaje col “nemico” che ti influenza e tu bovinamente lo assecondi …
            Tu sei fissato col grande fratello orwelliano … quj l’unico grande fratello che ti condiziona è il tuo canto corrente, quello che ti fa riempire il carrello alla lidl piuttosto che all’esselunga e i diktat non sono delle lobby petrolifere ma sono quelli ch’ella BCE cge decide j tassi di scontove ti alza i mutui o degli olandesi che decidono il prezzo del gas e delle tue bollette o dello stato che decide quante d quali tasse dovrai pagare e fra un po anche dalla UE che ti obbligherà a ristrutturare casa anche se abiti a Palermj e ik riscaldamento lo accendi 15 gg all’anno. E poi qualcuno si chiede come mai 4 auto su 5 sono comprate usate e che da noj la panda è in testa seguita dalla sandero della classifica delle sempre meno auto nuove che vengono immatricolate quando in Norvegia o Danimarca glj ecolgissimj cittadini viaggiano tutti o quasi con una Tesla.

  4. Praticamente tutte le case automobilistiche continuano – almeno qui in Italia – a pubblicizzare solo e soltanto auto ibride come se non ci fosse un 2035, mentre praticamente nessuno dei loro modelli elettrici (che pure hanno!) viene mai reclamizzato.
    Del resto, finché i prezzi dei loro modelli elettrici rimangono dai 7.000 ai 14.000€ più alti dei corrispondenti modelli termici, cosa vuoi pubblicizzare??? 🤌

    • si ma anche le ibride non scherzano in quanto a prezzi !ah ah le case dovrebbero pubblicizzare tutte la tesla

      • Giustappunto, Franco.
        Se pubblicizzano ibride che costano come o più delle loro stesse elettriche, perché pubblicizzano solo quelle e non anche le loro elettriche?
        Tuttora che hanno investito per produrre modelli elettrici, che li pubblicizzino, no? Non capisco!

  5. Suzuki dovrebbe essere in pool con mercedes/volvo, non capisco perché sia considerata separatamente

  6. Io ritengo che l’elettrico sia fantastico (posseggo una MY RWD BB e ne sono entusiasta), avrei bloccato la vendite delle termiche ben prima del 2035,

    ma ritengo che le multe a chi non raggiunge la quota CO2 rischiano di sottrarre alle case costruttrici soldi da investire nell’elettrico.

    Personalmente non darei multe, ma renderei GRANITICO il 2035 in modo tale che nessuno poi si metta a fare i capricci con scuse di ogni genere, e magari pure supportati da qualche partito di avvinazzati come accade in italia.

      • beh, la narrazione che ricco è bello emersa ancora solo 4 giorni fa in parlamento
        mi sembra porti a dover rispondere affermativamente alla tua proposizione:
        curiosamente questo governo avversa queste (presunte) auto da ricchi

  7. a breve… tutti in bici o asinello… e allora si che anche l’Italia abbatterà le emissioni dei trasporti…

  8. Mamma mia Svezia, Olanda, Belgio fra BEV e PHEV fanno dal 40% al 50%.

    Siamo il 3° mondo dell’Europa col 5% BEV.

    • Si però ricordiamoci che anche come stipendi siamo terzo mondo e nkn si può avere la botte piena la moglie ubriaca.

        • Mario, cosa vuoi che dica confindustria? Dice solo “il rancio è ottimo e abbondante” se gli italiani non spendono è solo perchè hanno il braccino corto.
          Sarebbe come chiedere all’oste se il vino (che sa di tappo) è buono o no … di aspetti forse una risposta che non sia: “certo ….è ottimo”

        • Mi ricordo un mio ex datore di lavoro, tirocinio da 800€ ove lavoravo per più uffici alla fine anche 9/10h al giorno talvolta pure il sabato ma non mi conferma perché ero troppo caro per lui e doveva fare tagli. Da lì ad uno si è trovato poi con un botto di dimissioni in metà degli uffici perché mancava personale e alla fine ha dovuto rinunciare a tante commesse vista la sua miopia si lucrare solo su personale e macchinari

          • Peccato che se oggi guardj gli annunci richiedono sempre annj di esperienza … anche per pulire i pavimenti …. e quelli te li pagano in stage … certo pou le persone scappano ma il giochetto funziona ancora.
            Poi quando hai l’esperienza trovi il posto fisso… si ma quanto tj pagano? A sufficienza per acquistare casa (e ristrutturarla)? Per pagare affitti impossibili?, per oagare bollette astronomiche, per avere una famiglia e dei figli? Per comprare un auto nuova e magari farti delle meritate ferie una volta all’anno?
            Qui tantj fanno finta che noj si sia svizzeri o norvegesi additando la mancata elettrificazione delle auto a un presunto analfabetismo … sinceramente non so se lo pensino davvero omentank sapendo di mentire … purtroppo però la realtà è un’altra e non è certo ripetendo le narrazioni che la si cambia …e temo che dovremo farcene una ragione.

      • Invece come reddito per gli imprenditori stiamo piuttosto bene.
        Solo che lo nascondono e piangono miseria.
        Trovi tutto normale?

  9. Vorrei porre un paio di domande a chi ne sa più di me. Nell’eventualità che un’azienda automobilistica sfori il raggiungimento degli obiettivi prefissati e debba pagare le multe, i soldi così raccolti dove andrebbero a finire? (Incremento mezzi pubblici, sanità, campagne si sensibilizzazione….)
    Inoltre, i soldi che le aziende dovranno versare per pagare le multe verranno recuperati aumentando incondizionatamente il prezzo delle auto vendute in tutta Europa oppure il prezzo aumenterà solo in quei paesi dove l’obbiettivo non è stato raggiunto o ancora l’azienda distribuirà meno dividendi agli azionisti per compensare l’esborso?

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