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Nuove batterie BMW in arrivo: “Meglio di Tesla”

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La BMW iX3, uno dei prodotti di punta della gamma elettrica.

Nuove batterie BMW in arrivo: si annunciano celle meno costose e con maggiore densità energetica. In grado di offrire più autonomia e di sfidare Tesla.

nuove batterie BMW
I dati sono riferiti a due versioni di modelli attualmente in produzione.

Nuove batterie BMW: costo delle celle -50%, autonomia +30%

Si apre un nuovo fronte nella caccia alla leadership di Tesla. E questo sembra, nel breve termine, il più credibile, dato che non stiamo parlando di prodotti futuribili, ma di nuove auto in arrivo nel 2025. Le celle di formato cilindrico di nuova generazione sono annunciate con il 20% in più di energia e fino al 30% in più di autonomia. Non solo: le nuove batterie ridurranno del 50% i costi e del 60% le emissioni durane la fase più critica dal punto di vista ambientale, ovvero la produzione delle batterie. Il confronto è  con le prismatiche della generazione attuale. È chiaro che stiamo parlando di alcuni dei punti che hanno fatto la differenza a favore di Tesla: autonomie più estese (a parità di capacità di batteria) e prezzi molto più bassi. Al momento è difficile negare che la bilancia pende a favore della marca di Elon Musk. Lo dicono i dati di vendita, lo dicono i dati tecnici (vedi tabella), anche se è sempre difficile confrontare auto di brand così diversi.

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Nuove batterie BMW
Milan Nedeljkovic, capo della produzione di BMW Group.

Spavaldi i manager di Monaco: “Sono loro a dover colmare il divario con noi…”

Se le notizie trapelate sono corrette, significa che un modello come la iX3 porterebbe la sua autonomia dagli attuali 453 a circa 580 km. Con un ingombro e costi inferiori a quelli odierni. In casa di BMW si respira notevole ottimismo, anche se ufficialmente si nega che ci siano ritardi da colmare nei confronti di Tesla. Intervistato da Automotive News Europe, il capo della produzione Milan Nedeljkovic ha assicurato che la Casa di Monaco non ha bisogno di raggiungere nessuno. “Tesla deve colmare il divario con noi. In effetti, non vediamo alcuna lacuna rispetto a Tesla”. Avendo più nichel e meno cobalto, le nuove celle BMW saranno anche più rispettose dell’ambiente e riciclabili al 95%. In serbo BMW non ha solo batterie di nuova generazione, ma anche una nuova linea di motori elettrici. Si tratta di vedere, però, che cosa metteranno in campo nel frattempo i concorrenti. A partire proprio da Tesla, con lo sviluppo delle celle 4680.

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11 COMMENTI

  1. La cosa che mi lascia stranito è che BMW era partita bene con le auto elettriche con il progetto della I3, auto innovativa per i tempi in cui veniva prodotta, molto leggera, certamenete l’autonomia non era eccelsa ma per quei tempi ci poteva stare.
    Tutto questo è stato buttato alle ortiche con i modelli attuali, SUV pesanti e poco efficienti.
    Inutile sviluppare batterie futuristiche e ipercapienti se poi non si lavora sull’alleggerimento dell’automobile in toto, non seve a nulla avere automobili da 2500 Kg ed oltre; concordo con l’opinione di altri lettorio che parlano di “annuncite” di BMW

  2. “Tesla deve colmare il divario con noi”, se è la frase che ripetono durante gli offsite meeting per fare team building con la dirigenza, ci sta.
    Se prendiamo il numero di auto vendute dell’intero gruppo (compresa Mini) e per qualsiasi motorizzazione, allora è vero che almeno per il 2023 sono davanti a Tesla. Se prendiamo le sole BEV…. beh, effettivamente c’è un bel divario da colmare e per farlo Tesla dovrebbe smettere di vendere per 10 mesi e mezzo… Penso ce la possano fare, in fondo è dal duemilacredici che le case automobilistiche storiche annunciano il sorpasso.
    Mi unisco ad Endyamar nel concordare con Luca Dell’Oca, soprattutto sull’ultima frase.

  3. Io distinguerei due cose: i ricercatori, e i manager/markettari.
    Sui primi non ho dubbi, tutti ma proprio tutti stanno studiando, testando, e progettando batterie sempre più evolute. Non sono tonti in bmw e non sono gli unici geni in Tesla (e CATL che li supporta). Semplicemente c’è chi è partito prima, chi ci crede di più, ma i progressi si vedono, sono costanti e continuano ad uscire nuove soluzioni.

    Poi ci sono i manager, come il citato Tavanates, i tedeschi con l’annuncite, tutti pronti a declamare nuovi traguardi. E’ il loro lavoro dopo tutto, basta contarli per quello che sono. Anche perchè nemmeno Musk scherza: facendo finta di ignorare i tempi biblici del Cybertruck o la chimerica Roadster, quanto ci stanno mettendo a sviluppare queste benedette 4680? Hanno iniziato ad installrle da Agosto su nemmeno tutte le Model Y che fanno in Texas.

    Per quanto riguarda l’innovazione, da profano mi pare che – esclusi i prototipi che arriveranno in commercio tra anni – quella più avanti sia BYD: sia per i formati non banali delle blade battery (ci pensa mai nessuno a quanto spazio si perde affiancando migliaia di celle cilindriche? Io da nerd sono andato a cercarmelo, si usa il 90.69% della superficie totale https://en.wikipedia.org/wiki/Circle_packing) sia per i materiali (le batterie al sodio ad esempio, meno dense ma pare molto più economiche).

    Staremo a vedere, di sicuro questa innovazione fa bene a noi clienti.

  4. Cosi a naso

    contando che fanno i gradassi rispetto alle 4680 di Tesla di prima generazione (densità circa 240 wh/kg, e circa 260 wh/kg sulla seconda generazione che non si so se Tesla sta già producendo o meno)

    e che hanno usato il “trucco” dell’ anodo in parte al silicio (aumenta la capacità e la velocità di ricarica, a scapito del numero di cicli, bisogna partire da una base NCM buona es 1500-2000 cicli, cosi se poi con il silicio diventano 1000-1200 è ancora accettabile, specie per batterie di grande taglia)

    tirerei a indovinare che hanno in lavorazione celle cilindriche con densità circa 280 wh/kg

    non è un valore record, ma è buono se ottenuto con celle clindriche (hanno una struttura più robusta ma più pesante) e soprattutto se possono produrne tante, a buon costo, e con bassa impronta carbonica

    a livello di pacco batteria completo, contando che usano un packaging premium complesso, più massiccio/pesante (anche suddiviso in moduli separati accessibili uno per uno), usando un coefficente bassino di 0,66 tra densità pacco batteria e densità celle, potrebbe essere 185 wh/kg
    (la massa aggiunta nel pagkaging è molto alluminio e acciaio, più un po’ di altro rame e plastica)

    cioe 18,5 KWh ogni 100 kg di pacco batteria

    74 kwh = 400 kg, circa 90-100 kg in meno di quanto usano ora

    18,5 sono stessi valori dei migliori pacchi batteria delle moto elettriche sportive, ma in questo caso sarebbero prodott in grande e serie e con un packging da auto premium

    poi non è escluso che nagli anni riescano ad aumentare ancora un po’ le specifiche delle stesse celle

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    In corsa anche le LMPF

    a una desnità di circa 18 KWh per 100 kg, è anche dove aspira ad arrivare anche l’ultima evoluzione della chimica LFP, ovvero le LMFP

    LMFP è annunciato con densità di cella circa 230,

    contro le migliori celle LFP attuali che sono a circa 185 (sino a 190-195 se in formato Blade)

    è meno delle celle NMC premium, ma LFP e LMFP essendo per natura più “robuste”, possono usare celle prismatiche o blade (invece che cilindriche) e packaging più semplici, con un coefficente di packaging più favorevole

    un pacco batteria prototipo, come Gotion Astroinno L600, aveva dichiarato persino 240 a livello di cella in formato Blade, e ha dichiarato a livello di pacco batteria 21 KWh per 100 kg, ma sembra un po’ gonfiato, magari il prototipo del packaging non aveva neanche una buona struttura o i sistemi di termalizzazione

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    Questo per dire che indipendentemente dall’uscire di nuove chimiche o diffondersi di batterie a stato semi-solido o a stato solido, a livello commerciale gli avanzamenti in densità energetica continuano ad essere progressivi anno per anno, senza salti bruschi

  5. Sempre i soliti tedeschi con la loro presunzione di superiorità, è proprio un vizio intrinseco nel loro dna…

  6. Quindi dato che il costo della batteria è quello che impatta più di tutto con questi ribassi ci possiamo aspettare che tutte le omologhe a combustione costeranno di più… come ho sempre detto secondo me i prezzi sono super gonfiati per diversi motivi… non a caso chissà perchè nissan ha letteralmente fatto crollare il prezzo della ariya di 8k per farla rientrare negli incentivi…… sicuramente la venderanno in perdita…. 🙂

  7. Anche il portoghese di Stellantis qualche anno fa disse che in 2-3 anni avrebbero raggiunto Tesla e l’avrebbero superata.

    Comunque se si tratta di batterie NC…ecc. e pertanto con una maggior (seppur remota) pericolosità di incendio sinceramente ne faccio a meno.

    Ma perché non sviluppano le LFP???

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