Nuova Nissan Leaf, produzione al via nel Regno Unito

Nissan Leaf

La nuova Nissan Leaf entra ufficialmente in produzione nel Regno Unito, preparandosi alla sfida del mercato europeo. Con una terza generazione profondamente rinnovata, la Leaf cambia pelle, cresce nelle ambizioni e diventa un tassello centrale nella strategia industriale elettrica di Nissan in Europa.

La notizia non è solo simbolica: si tratta di una tappa chiave per un’auto che ha aperto la strada alla mobilità elettrica di massa dieci anni fa. Parliamo di un modello completamente riprogettato, di investimenti industriali importanti e di un modello che vuole tornare a giocare un ruolo anche nel mercato europeo.

Dopo oltre dieci anni e più di 282.000 Leaf prodotte nello stabilimento Nissan di Sunderland, la Casa giapponese riporta il suo nome più iconico al centro della scena elettrica, in un contesto di mercato profondamente cambiato rispetto agli esordi. Cambiando molto rispetto al passato.

Nissan Leaf
Lo storico stabilimento Nissan nel Regno Unito inizia a produrre la nuova Nissan Leaf

La Nissan Leaf diventa crossover

Il cambiamento più evidente riguarda il design. La terza generazione della LEAF abbandona l’impostazione da compatta hatchback per adottare proporzioni più vicine a quelle di un crossover a vocazione SUV, una scelta ormai quasi obbligata per intercettare le preferenze del pubblico europeo. Le “nuove” misure ora sono 4,35 metri di lunghezza x 1,81 di larghezza e 1,55 di altezza. Il passo è di 2.69 m. e per i bagagli a disposizione ci sono 437 litri di capacità.

Al lancio nel Regno Unito, la nuova Leaf è proposta in quattro allestimenti: Engage, Engage+, Advance ed Evolve. A livello propulsivo, un motore da 130 kW (177 CV) e 345 Nm di coppia è in grado di spingere la vettura fino a 160 km/h. Nissan ha annunciato una versione accessibile con batteria da 52 kWh, accreditata di circa 440 km di autonomia (WLTP).

C’è poi una versione “top” con motore da 160 kW (218 CV), in questo caso alimentato da una batteria da 75 kWh. L’autonomia dichiarata sale a 622 km (WLTP). Un dato che, se confermato nelle versioni europee definitive, collocherebbe la nuova Leaf in una fascia molto competitiva, soprattutto per un modello generalista.

nuova nissan leaf
La nuova Nissan Leaf, interamente riprogettata

C’è anche la ricarica bidirezionale

Sul fronte ricarica, la presenza della DC fast charge fino a 150 kW consente di recuperare fino a 273 miglia in 30 minuti, un valore in linea con gli standard attuali del segmento, ma che andrà valutato attentamente nel contesto delle infrastrutture europee e italiane, ancora molto eterogenee per potenza e affidabilità.

Tra le funzionalità avanzate della terza generazione della Nissan Leaf, c’è anche il supporto al Vehicle-to-Load (V2L), che permette di usare l’energia della batteria di trazione per alimentare dispositivi elettrici esterni.

Interni digitali e ADAS evoluti

Anche l’abitacolo è stato completamente ripensato. Spiccano i doppi display da 14,3 pollici per strumentazione e infotainment, con Google integrato nativamente, una soluzione sempre più diffusa ma ancora non scontata in questa fascia di prezzo.

Importante anche l’aggiornamento dei sistemi avanzati di assistenza alla guida, elemento cruciale per rimanere competitivi in un mercato europeo dove sicurezza attiva e guida assistita stanno diventando fattori decisivi, soprattutto nelle flotte e nel noleggio a lungo termine.

Un investimento industriale che guarda all’Europa

Nissan ha investito 450 milioni di sterline per riportare la Leaf a Sunderland, sostenendo 6.000 posti di lavoro diretti e rafforzando l’intera filiera. Lo stabilimento britannico è destinato a diventare un hub elettrico strategico nell’ambito del piano EV36Zero, un modello industriale integrato che combina la produzione di veicoli elettrici, batterie ed energia rinnovabile.

Per il mercato italiano ed europeo, resta ora da capire tempistiche, prezzi e disponibilità effettiva, soprattutto alla luce delle incertezze sugli incentivi e sul posizionamento rispetto ai concorrenti asiatici e ai costruttori europei tradizionali. Per le prime consegne si parla della prossima primavera 2026.

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