Lo ha detto al Financial Times, che è l’equivalente televisivo di una trasmissione in “mondovisione”. Secondo il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin l’Italia deve tornare a costruire centrali nucleari perché le rinnovabili, in particolare gli impianti fotovoltaici, rovinano il panorama ai turisti che vengono in Italia.
In un servizio sul programma del governo di destra che vuole coprire il 10-11% della domanda di energia elettrica in Italia con centrali nucleari di piccole dimensioni entro il 2035, il quotidiano britannico riporta la seguente affermazione del ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Il suolo in Italia si consuma per la cementificazione e non per la presenza crescente di pannelli
“I pannelli solari sulle nostre colline, che sono un posto per turisti, non sono sempre piacevoli”, ha dichiarato Pichetto, invitando “cautela e moderazione nell’autorizzare i pannelli solari“.
Ora, è vero che i pannelli consumano suolo. Ma è altrettanto vero che la minaccia maggiore per il consumo del suolo in Italia è dato dalla cementificazioni, in continua crescita (+11% nel 2022 sull’anno precedente, secondo i dati Ispra). Tra l’altro, i pannelli solari possono convivere con la produzione agricola, come dimostrano decine di accordi fatti con i produttori.
Oltre al fatto che a fine vita, i pannelli solari si possono rimuovere (e la maggior parte dei suoi componenti si possono riciclare). La cementificazione del territorio difficilmente consente di tornare alla situazione precedente, oltre a causare danni all’ambiente, danneggiando l’equilibrio idrogeologico.
Ma c’è di più: Pichetto sostiene – sondaggi alla mano – che le nuove generazioni sono dalla sua parte perché sono più aperti dei boomers al ritorno del nucleare. “I giovani sono più consapevoli, gli anziani meno. Sono della generazione di Chernobyl e quando sentono parlare di energia nucleare… dicono automaticamente di no”.
Magari la generazione Chernobyl ha visto con i suoi occhi cosa è accaduto, mentre i giovani potrebbero essere influenzati dalle nuove ricerche nel settore, in particolare sulla fusione. Ma la fusione è sicuramente una sperimentazione affascinante, visto che si propone di “ricostruire” l’energia delle stelle, ma – al momento – è molto lontana da avere applicazioni pratiche.

Il governo punta su piccoli reattori modulari, una tecnologia ancora in fase sperimentale
Per altro, anche il nucleare che propone il governo Meloni è una tecnologia che appartiene ancora al mondo dei sogni. La destra vorrebbe utilizzare gli Small modular reactor (Smr), impianti flessibili, di taglia ridotta, che si possono montare in moduli separati. Peccato che tutt’ora non ce ne sia uno in funzione, non ci sia un processo industriale in corso, né si sa quando potrebbe entrare in funzione.
Per certi versi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto anche di peggio: “I pannelli fotovoltaici minacciano la sovranità alimentare” dell’Italia. In pratica, descrive la situazione come se ci fosse una invasione di impianto solari lungo tutta le penisola tale da far chiudere metà delle aziende agricole.
La verità, ovviamente, è un altra. Nel 2023, l’export alimentare italiano presenta un saldo nettamente positivo: esportiamo nel mondo più di quello che importiamo. Semmai, il saldo è negativo nei confronti dei Paesi Ue. Per cui nella sua battaglia sovranista, Meloni dovrebbe guardare altrove, se proprio vuole cercarsi nemici “immaginari”.
Inoltre, il governo viene contraddetto anche da altri dati. E’ vero che nel 2023 c’è stato un calo della produzione agricola. Ma di sicuro non è stata colpa nelle nuove installazione fotovoltaiche che pure nel 2023 hanno raggiunto un nuovo record. Secondo l’Istat la responsabilità è dovuta al cambiamento climatico. Proprio quello che un maggior numero di rinnovabili, già ora, potrebbero combattere.
In INDIA
l’equivalente del nostro M.a.s.e. ha appena chiuso un asta per retribuire la fornitura di energia Fotovoltaica + Stoccaggio
l’asta richiedeva:
> 1,2 GW Fotovoltaici
> 1,2 GWh di accumulo
> 0,6 GW potenza istantanea sistema di accumulo
tariffa concordata per 25 anni di fornitura: 4 cents a kwh
(con porzione di accumulo ancora bassa, ma d aun’idea dei costi in discesa)
==== proporzione accumulo più alta
in America e in Australia agli impianti utility FT stanno abbinando accumuli sempre più grandi, sistemi a 4-6-8-10 ore
messi in rete con le altre fonti rinnovabili e interconnessioni, i requisiti di accumulo diminuiscono, e sistemi a 6-8 ore sono già in pratica un sistema stabilizzato h24, con costo complessivo già oggi nelle aste entro i 6-7 cents a kwh
=== sistemi di accumulo a pompaggio idroelettrici PI
ancora più economici accumuli a pompaggio idroelettrico (PI), invece che a batteria, i sistemi PI sono abbondanti in Italia, tra già installati e installabili:
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/benevento/cronache/territorio-e-ambiente/2024/04/17/centrale-di-campolattaro-il-progetto-di-sviluppo-sostenibile-nel-dettaglio
e in generale dove ci sono colline o montagne, ad esempio:
> Spagna – 68% rinnovabili a metà 2024
> Portogallo 78% rinnovabili
il 10% dell’energia elettrica su 24 ore del Portogallo viene stoccata e restituita con i sistemi PI, sono stabilizzatori della rete a basso costo; il prezzo del Kwh di Spagna e Portogallo è ottimo, circa 4 cents a kwh media sul 2024
==== Picchetto
parla di scelte che impicano costi tra 16-23 cents (reattori grandi) e 23-35 cents al kwh (reattori piccoli), praticamente il prezzo Pun da infarto dell’economia che avevamo durante la crisi dell’estate del 2022.. chiaramente il giochino sarebbe spostare e nascondere buona parte di questo costi folli dalla bolletta al bilancio statale ( altre tasse o debito pubblico per centinaia di miliardi, la classica mangiatoia sulle grandi opere)
Ho sempre pensato che alla politica e alle aziende non interessi un fico secco dell’ambiente e che se anche le batterie (sto dicendo SE, non cominciate…) avessero inquinato, tra produzione e smaltimento, 200 volte più delle auto tradizionali, lo avrebbero tenuto nascosto perché lo scontro era tra la lobby (francese) del nucleare (e infatti i francesi sono per eliminare le auto tradizionali da subito) e la lobby del petrolio (che punta sulla Germania che non ha il nucleare…).
Non ci vedo nulla di strano, l’auto elettrica sarà, che vi piaccia o no, il cavallo di troia delle centrali nucleari (anche se non dovessero servire!!!! Non c’è bisogno che sia necessarie, a loro serve una scusa).
Avremo l’aria un pochetto più pulita (perché il parco auto circolante sarà comunque vecchio ancora per almeno una generazione… Di quanto diminuirà l’inquinamento? Cinque o sei per cento…) e le centrali nucleari dei Simpson dietro casa.
Così va il mondo, le aziende vogliono fare soldi, dell’ambiente se ne fregano da sempre…
Ora hanno tutti a cuore il paesaggio, come se le centrali nucleari per piccole che siano non fossero impattanti.
Qualche giorno fa il rimprovero a questo sito del vicepresidente del Parco del Colli di Bergamo, per la protezione del paesaggio e l’agricoltura.
Peccato che il vicepresidente non abbia citato quello che sta succedendo da almeno vent’anni fuori dalla sua porta di casa, con la cementificazione di strade e autostrade, enormi aree destinate alle logistiche che non si prendono aree di recupero, ma fertili terreni all’agricoltura. No, il vicepresidente non ne sa nulla, ignora.
La pianura bergamasca è devastata dalle scelte fatte dalle stesse forze politiche che compongono il governo che ora si fa paladino di paesaggi e agricoltura.
Per loro il diavolo è il fotovoltaico e l’auto elettrica, vanno ostacolati.
Alle ultime elezioni si sono inventati che gli italiani hanno i pistoni nelle vene.
Questo governo sta in piedi a stupidaggini e la maggioranza degli italiani le supporta.
Se c’è un occidente in declino, l’Italia è imbattibile!
Ed anche qui si nota una mancanza di progettualità, di visione. Ammettiamo che sia possibile in 12 anni produrre 31 TWh/anno da nucleare. Non mi risulta che le centrali nucleari producano benzina/gasolio… A CHE SERVE? Le centrali nucleari producono elettricità MA NON ABBIAMO LE AUTO ELETTRICHE.
Quindi restiamo con lo stesso problema di prima la dipendenza da petrolio.
E per fare una cosa simile servirebbero circa 15 SMR una tecnologia che oggi è praticamente sperimentale.
Non c’è pericolo, nel 2035, se continuiamo così continueremo ad andare a benzina e quelli come me a caricarsi la macchina dal proprio FV… una prospettiva allettante per la caduta definitiva di questo Paese fermo ormai da decenni.
L’idea di Pichetto è di una stupidtà unica.
Io da tempo non scrivo più su VaiuElettrico, ma se volete sapere cosa penso di Pchetto e della sua proposta e anche quanti TWh all’anno potremmo produrre gratis (senza ricorrere al nucleare), potete vedere tutti i calcoli precisi nell’articolo che ho pubblicato sul mio BLOG …..
C’è un limite a tutto. Scriva sul suo blog quanto vuole, ma non scriva qui per a farsi pubblicità
@Warfox
Chi ti dice che io sia un elettore di destra?
E, soprattutto, come ti permetti (visto che non ci conosciamo neanche, grazie a Dio) di offendere me e il 50% dei tuoi connazionali con le tue battute di dubbio gusto che, per inciso, manco dovrebbero essere pubblicate?
E’ questo tipo di approccio che adottano gli pseudo-intelletuali da cortile come te che favorisce le Destre, in Italia.
E tu (e gli altri 30 tuoi simili che hanno commentato su questo forum l’articolo su Pichetto Fratin) questa cosa non la capisci proprio.
Con ciò dimostrando che sei TU quello che non è in grado di leggere neanche la Gazzetta dello Sport.
Prova con Geronimo Stilton, comincia dal basso.
Poi mi dici.
Buona sera Kendrick, non credo che sia un problema di destra o sinistra ma di disinformazione, D’altra parte lei ha scritto “Bell’articolo di propaganda antigovernativa, che si inserisce nel solco tracciato da molti quotidiani sinistroidi,” quindi da queste parole lei dovrebbe essere pro governo e aderente alla politica di destra che esso esprime.
Ora, la maggior parte dei nostri concittadini credo possa esprimere un dissenzo alle politiche di questo governo (che si è di sinistra o destra) se non le si condividono. Specialmente per questa sulle rinascita del nucleare. Se proprio volessimo far risaltare quanto sia problematica l’attuale tecnologia nucleare basterebbe riproporre a tappeto tutte le notizie degli incidenti gravi e non o problemi scaturiti a seguito di eventi naturali che si sono avuti dagli anni ’80 del secolo scorso ad oggi e penso che la maggioranza della popolazione italiana abbia il buon senso di non accettare questa scelta politica del governo, peraltro già espressa in ben 2 referendum.
D’altra parte, come hanno scritto, queste centrali dovrebbero essere finanziati da soldi pubblici in maniera cospiqua. Le rinnovabili potrebbero (e ripeto potrebbero) essere non finanziate con soldi pubblici se solo ci fossero regole certe e non ballerine che mettono mese dopo mese un nuovo ostacolo solo dopo che si sono accorti della falla aperta nella norma precedente che è stata leggiferata per bloccare il business del fotovoltacio meno impattante sulle casse statali e che permetterebbero meno mazzette (diciamolo come stanno le cose in quest’Italia).
Questo per essere critici su scelte politiche.
Ritornando su fatti concreti e tecnologici, può rileggere la mia risposta al suo commento.
Non voglio fare il precisino, ma non è stato il 50% dei connazionali a votare il CDX.
La percentuale dei votanti è stata più o meno il 63% alle ultime politiche, e la colazione del CDX ha preso il 44% circa del 63% dei votanti.
Ma le faccio una semplice domanda:
Per quale motivo, un governo, di qualunque colore esso sia, non mette in campo tutti i mezzi possibili per far star meglio il proprio popolo?
L’energia a basso costo sarebbe un ottimo inizio, per le imprese prima di tutto, e magari anche per le famiglie.
Lascerebbe nelle tasche di tutti più denaro da spendere nell’economia reale.
Ma si sa, l’indipendenza energetica, che sia del singolo, o di tutta una comunità, non è pensabile in un mondo di appalti, mazzette e opere pubbliche mangiatoia.
intanto sto sempre aspettando una risposta ” cerchi di elencare per quello che conosce sull’argomento “nucleare” quali sarebbero i benefici (si chiama rapporto costi benefici e li fa anche lei quando deve affrontare una qualunque spesa con le sue tasche ,cambiare gli infissi, prendere un auto nuova ecc…) e i costi di questa avventura che gli italiani pagherebbero con le loro tasche (i non evasori ovviamente).”
ma ho il presentimento che non arriverà mai, parole in libertà (modello bar sport) senza dati reali.
Primo, non le ho dato del tu. Non siamo amici ne parenti e a me hanno insegnato l’educazione.
Quindi lei puo’ dare dei sinistroidi (connotazione decisamente dispregiativa) a tutti coloro che non la pensano come lei sul governo attualmente in carica e io non le posso dire che non ha compreso l’articolo come il 47% dei connazionali italiani che, secondo il rapporto del progetto ALL nel periodo 2003-2008, ha certificato lo stato di analfabetismo funzionale in italia?
Tra l’altro dando velatamente dei disonesti ai redattori per avere (e cito):
“abituati da mesi ad estrapolare da determinati contesti di discussione pezzi di frasi o di concetti spesso completamente slegati da essi, per infiochettarci articoli spacciati un tanto al chilo a chi li legge.”
Le consiglio di leggere un paio di paper sui costi delle centrali nucleari tradizionali (ne trova anche non a pagamento), sullo stato dell’evanescente tecnologia SMR e sullo stato della ricerca sulla fusione da plasma (ancora purtroppo allo stadio di anche oggi funzionera’ domani) che pone sfide ingegneristiche non indifferenti, senza contare il problema del reperimento del trizio (problema da affrontare con la messa in funzione di ITER, slitatta di altri 5 anni) del quale puo’ trovare un articolo in lingua inglese, gratuito, su science.
Ps. per sua sfortuna non voto a sinistra.
La camicia di forza, no?
Pichetto vuole il nucleare in Italia, perché i pannelli solari rovinano il panorama
Sembra l’inizio di un monologo di Crozza o la Palestra di Luttazzi, purtroppo invece è un ministro della repubblica italiana.
tristezza…
a parte il gusto soggetivo (a me un po’ di blu, colore simile all’acqua, in mezzo al verde piace molto)
i pannelli si vedono bene nelle fotografie aeree, mentre da terra è difficile vederli, persino da vicino se come spesso sono circondati da un filare di alberi
R.S. cari signori , disturbare , con pannelli montati sui tetti o sui capannoni industriali , l’indiscutibile sensibilità estetica del Picchetto è indubbiamente cosa grave , non vorremmo mai che il disagio dell’orribile vista potesse creare poi seri disturbi psicologici . No qui mi sono sbagliato chi insiste con le centrali nucleari ne è già fortemente afflitto .
e di cosa ti lamenti allora?
…quando uno pensa che il fondo ormai sia stato abbondantemente toccato, ecco che un illuminato pollitico dimostra il contrario.
illuminato ? si … con la lampada a petrolio…
Dal primo impianto fotovoltaico installato, ed entrato in funzione, il mio pensiero è sempre stato: bello, e adesso? Cosa si inventeranno per impedirci di diventare energeticamente indipendenti?
Di anni ne sono passati, ma la classe politica è sempre stata molto attenta a renderci dipendenti da qualcosa, e soprattutto tenerci divisi.
Mi viene un mente una frase proveniente dal lontano impero Romano. Tre parole, ancora molto attuali…
Occorre avere anche presente il concetto di bilanciamento della rete, con FV non è possibile.
Attualmente lo si fa con grandi motori stazionari.
Chi propone le batterie per il bilanciamento evidentemente non ha idea del concetto di cui sopra.
E tu Luigi, che da come rispondi sembri invece avere molta idea del concetto, che soluzione proporresti? Enel sono decenni che usa volgarissimi accumuli gravitazionali di acqua, altrimenti noti come bacini artificiali.
mi sembra stai mischiano più concetti diversi
la fasatura corretta la fa l’inveter, non la batteria da sola che è DC;
poi se proprio vuoi dei corpi rotanti calssici ci sono i sistemi PI (pompaggio idrolettrico)
ho visto delle tabelle in cui entrambi (batterie e PI) sono considerati ottimi per fare il dispacciamento (bilanciamento della rete)
Grandi motori stazionari? L’ha letto su Topolino?
Non credo che su Topolino scrivano certe castronerie.
Potrebbe essere l’invenzione di Archimede Pitagorico su Paperino.
https://www.industrychemistry.com/la-piu-grande-centrale-elettrica-in-italia-con-motori-a-combustione-interna-a-gas-naturale/
https://www.industrychemistry.com/la-piu-grande-centrale-elettrica-in-italia-con-motori-a-combustione-interna-a-gas-naturale/
Non le dirò che è uno stupido arrogante, non voglio dirlo
Io non l’ho offesa. Lei sì. Prendo atto di una notizia che mi era sfuggita, anche se non ci ha spiegato perché Idroelettrico e vari sistemi di stoccaggio non possano essere utilizzati per le stessa funzione di Capacity Market
Lungi da me offendere, solitamente rispondo a tono.
Incidente superato, nessun problema.
Buona giornata
L’idroelettricco viene , giustamente, usato per generazione, è una delle maggiori risorse energetiche dell’arco alpino.
Usarlo per bilanciare la rete sarebbe “sprecato” poiché per definizione serve una fonte intermittente.
Inoltre le problematiche e i tempi di avvio e riavvio di questi impianti non sono compatibili con le necessità “repentine” della rete.
Non una fonte intermittente, ma una fonte da utilizzare solo in casi di emergenza e attivabile in pochi secondi. L’idroelettrico ha contro indicazioni a proposito? E le batterie?
Secondo quesito: poniamo di non avere fonti rinnovabili, ma solo termoelettrico e nucleare. Facciamo una rete basata sui picchi e buttiamo il resto, o facciamo ugualmente ricorso a Capacity Market con motore termico a gas naturale? In altre parole: il bilanciamento della rete non è un problema limitato alle fonti rinnovabili
Pienamente d’accordo, il bilanciamento della rete sarà sempre un problema, occorrerà sempre tenerne conto.
L’osservazione è che tante più saranno le rinnovabili, maggiore sarà la necessità di bilanciamento (da farsi con la tecnologia più conveniente a seconda di molteplici fattori)
@Luigi
in Italia ci sono 3 tipi di idroelettrico:
A) ad acqua fluente
con sbarramento minimo delel acquae, è il tipo non programmabile)
B) con invaso
grandi dighe, parzialmente programmabile sulle 24 h o sui mesi
C) sistemi PI
pompaggio idrolettrico; sono bacini secondari accessori, ricaricabili e scaricarbili ogni giorno tramite mulinaggio con pompe elettriche da un bacino principale; è quasi senza consumo di acqua; in pratica è un accumulatore giornaliero “puro”, analogo alle batterie; ne abbiamo già in italia per circa 60 GWh di capacità e 10 GW di potenza istantanea, e ne verranno preparati altri
========
l’uso di motori a gas a pistoni, è analogo all’uso delle turbine a gas delle centrali a ciclo semplice, sono impianti pensati per essere accesi e spenti velocemente, e regolare la potenza in pochi secondi, per dare il tempo di modulare alle turbine a ciclo combinato (più lente ma più efficenti)
però sono sistemi per fare dispacciamento ( bilanciamento rete) più costosi e inquinanti rispetto ai sistemi PI e alle batterie elettrochimiche
man mano che cresce la produzione di rinnovabili, diventa disponibile energia in esubero, a basso costo, per ricaricare in modo economicamente conveniente i sistemi di accumulo, e i sistemi a gas vengono mandati fuori mercato, cominciando da quelli più costosi
in prospettiva verranno tenuti come sistemi di back-up ( ce lavorano sempre meno spesso) e retribuiti appunto con il “capacity market”, viene pagato un fisso per avere la loro disponibilità a subentrare se c’è bisogno
una bufala ricorrente è che i prezzi del bilanciamento al crescere delle rinnovabili supererebbero i risparmi del sistema complessive, e se ci ragioni un attimo capisci perchè è una bufala; al solito, la spargono i trollini nuclearisti, dimenticamndo di dire che anche le centrali richiedono di affiancare altra potenza di dispaccaimento
in Spagna e Portogallo il prezzo energia è stracciato, nonostante facciano dispacciamento per 70-80% di energia rinnovabile; in Portogallo stanno già usando molto i sistemi PI pe fare dispacciamento
Caro R.S. nessuna bufala, al momento il bilanciamento lo si fa con i motori stazionari propio per il motivo da lei indicato, serve essere rapidi.
Per i prezzi lo vedremo, se sarà più conveniente (sotto ogni punto di vista) altro, le società di gestione saranno le prime a convertirsi.
Un suggerimento, eviterei di paragonare le richieste energetiche dell’Italia con Spagna e Portogallo…è indice di scarsissima avvedutezza sull’argomento.
Saluti
Ci spiega perchè, di grazia, non dobbiamo paragonare l’Italia a Spagna e Portogallo?
Spagna 2020 268 TWh
Italia 2020 305 TWh
Come consumi siamo a un +14% per l’Italia.
Come potenza di picco non ho guardato, comunque il trend a livello industriale della Spagna mi pare sia positivo, per l’Italia negativo.
Sarà un caso, noi non vogliamo cambiare nulla.
@Luigi
per ora tu sei hai scritto amenità senza supporto logico sul dispacciamento, e sulla Spagna, ottimo modello per l’italia
== vediamo con ordine
1) le batterie vengono pilotate dall’elettronica di potenza abbinata, fanno bilanciamento di rete in 1 millisecondo,
possono sia ricevere che dare energia, e possono essere distribuite in più nodi della rete
tecnicamente non esiste niente di meglio al mondo, Tesla in america sta persino sperimentando gli impianti domestici pilotati come una rete intelligente, e in Europa la legislazione sta preparando per poter fare altrettanto con vari tipi di carichi elettrici distribuiti, gestiti da operatori di mercato
in confronto i motori a pistoni sono archeologia, su cui molti agenti di borsa elettrica in posizione di mercato protetta si sono arricchiti parecchio a spese nostre, rivendendo i kwh nei momenti di punta sino a oltre 4x il costo del metano, probabilmente facendo cartello (illegale) sui prezzi
come in questi giorni di Luglio dalle 18:00 alle 23:00, facendo andare il nostro PUN orario a 200 euro al MWh:
https://energy-charts.info/charts/price_spot_market/chart.htm?l=it&c=IT&week=28
chiaro alle aziende (a cominciare da Enel e Eni) conviene di più speculare sul gas con le turbine a metano e i motori stazionari, che usare i PI, polemica vecchia di anni tra Terna ed Enel, che detiene molti impianti PI
ma non siamo in Corea del Nord, non del tutto, esiste un minimo di libero mercato, qualche concorrente più economico emergente si farà avanti (gli impianti PI in costruzine al Sud sono di investitori privati, non di Enel) e chi si è arricchito prima buon per lui, potrà godersi i caraibi ma smettere di remare contro
2) i pompaggi idroelettrici PI leggo che sono una via di mezzo come velocità di modulazione tra metano a ciclo semplice e a ciclo combinato; e possono migliorare installando pompe a velocità variabile invece che fissa
i PI si integrano bene con le batterie per fare un dispacciamento completo, perché i PI hanno già oggi grosse capacità installate, ed è previsto un raddoppio al 2035;
oggi potrrebbero alimentare l’italia per un paio di ore, o fare bilanciamento per circa 6 ore; almeno al nord;
al Sud sono pochi, servono altri 3 anni per avere altri nuovi impianti PI già autorizzati, mentre le batterie già installate sono ancora poche, ancora per qualche anno avranno la velocità, ma non la capienza, ma è questione di pochi anni ormai, specie con i costi in caduta libera LPF e Ione-sodio
3) Spagna è un modello di esempio perfetto per l’Italia
– stessa quota di idroelettrico dell’italia
– stesse alte potenzialità per i sistemi di accumulo PI
– stessa latitudine solare ad alta resa fotovoltaica
– unica differenza hanno più zone in cui installare l’eolico su terra, ma questo lo recuperiamo tra qualche anno con le installazioni di eolico in mare
– hanno un 20% di nucleare che pero’ ed è in dismisione lenta, puntano a 100% rinnovabile
il Portogallo è diverso, ha più idrolettrico, ma è interessante rispetto al dispaccaimento: avendo già quasi 80% di rinnjovabili, hanno spiccata convienza ad usare i sistemi PI, che infatti già ora danno circa il 10% delle loro energia sulle 24h
4) un sistema PI restituisce 1 kwh precedentemente stoccato aggiungendo 0,7 cent di costo, più le perdite energetiche (20% nei sistemi a doppia turbina) e un margine di guadagno; guadagna abbastanza già con un differenziale di prezzo orario del kwh del 50%
5) un sistema a batterie al momento aggiunge 3-4 cents di costo ad ogni kwh stoccato e poi restituito, per ora ha più senso per gli interventi di regolazione del bilanciamento fini ma veloci, ben retribuiti con tariffe apposite, finchè i sistemi BESS a batteria non scendono ancora un poco di prezzo
poi per assurdo, nel mercato italiano drogato in cui le centrali gas in molti giorni vengono strapagate, già ora un operatore con un BESS a batteria può guadagnare bene in molti tipi di dispacciamento, e far abbassare il costo energia a noi utilizzatori
leggo notizie sempre più frequenti di installazioni di sistemi BESS, oltre alle aste pubbliche in arrivo
non succederà in un giorno, ma la strada è questa.. sono schemi già visti e discussi in altri paesi un poco più avanti di noi, non è mica farina del mio sacco
Caro R.S. le ho già spiegato che quando le aziende del settore valuteranno che sarà conveniente attuare il piano strategico di un tale R.S. lo faranno.
Per il momento fanno però come le ho spiegato io.
Saluti e stia sereno, la leggo un po’ apprensivo e questo mi spiace.
In compenso il caro Luigi ancora non ci ha spiegato perche’ la cara osannatissima e verdissima Enel ha abbassato notevolmente l’utilizzo dei sistemi di pompaggio con l’aumentare della penetrazione delle rinnovabili.
Walfox ti risulta prr caso che al momento abbiamo surplus di energia da rinnovabili??
Logico che al momento non ha senso accumulare energia con il pompaggio visto che ancora riusciamo a consumarla tutta nell’istante in cui la produciamo…
Il lavoro da accumulo del pompaggio per partire ha bisogno che ci sia surplus da immagazzinare altrimenti sarebbe è un enorme spreco (perchè nessuno accumulo è a rendimento 0 e quello idroelettrico non fa eccezione) rispetto ad utilizzare subito l’elettricitá…
Chiedi perchè all’aumentare la penetrazione delle rinnovabili sta calando l’utilizzo del pompaggio?
Forse perchè attualmente con il pompaggio si sta accumulando di notte l’energia che compriamo dalla Francia per poi utilizzarla di giorno e se aumentano le rinnovabili (principalmente il fotovoltaico) di giorno siamo più “autosufficienti” e conseguelmente abbiamo meno bisogno di accumulare di notte elettricità comorata dall’estero?
Ripeto, ancora non abbiamo surplus da rinnovabili quibdi la maggiore penetrazione di queste fonti non si traduce in energia da dover accumulare con il pompaggio ma semmai in minor bisogno di acquistare di notte energia da stoccare per poi utilizzarla di giorno..
Quindi è assolutamente naturale che il bisogno di accumulo cali…
Caro ministro Picchetti, ho vissuto per 15 anni in Slovacchia e dalla finestra
della mia abitazione,in linea d’aria 5-6 km c’è la centrale Nucleare di Mochovce
situata tra le città di Nitra e Levice controllata del Gruppo Slovenske Elektrarne di cui Enel è Azionista del 33%.Dovevo convivere con le compresse di iodio
in caso di un grave incidente alla centrale(Cernobyl docet)Vi assicuro che non è
piacevole…..è vero che le centrali nucleari di nuova generazione saranno(forse tra 10-15 anni) più sicure di quelle esistenti ma almeno 2 cose sono negative:
Dove si faranno queste centrali ?
1) effetto Nimby ( non nel mio cortile)
2) il costo dell’energia…
Caro Salvini tu hai sostenuto che orientandoci sul Nucleare avremo un risparmio sulla bolletta…..Fake Fake Fake falso falso falso produrre energia
con il nucleare costa e costerà più o meno 15 centesimi al KWh mentre
produrre la stessa energia costa più o meno 6 centesimi al KWh…
se la matematica non è una opinione …….
Ora nuovamente mi rivolgo al Ministro Picchetti che sostiene che il fotovoltaico
che oltre a togliere del terreno all’agricoltura danneggia anche il turismo ma anche qui vorrei precisare che l’occupazione del suolo alla fine del progetto occupererà
lo 0,05% del suolo agricolo oltretutto la maggior parte degli impianti vengono fatti in terreni incolti e abbandonati,purtroppo è una realtà la desertificazione
sopratutto delle nostre colline perché i contadini con il grano -orzo-avena.
non riescono a vivere degnamente…se invece potessero affittare i terreni
incolti sarebbe per loro “oro che cola”.
Ultima considerazione caro Ministro Picchetto :io vivo tra Cesenatico e Marina di Ravenna e non ho mai visto un impianto Fotovoltaico nei paraggi…..forse ho
bisogno di cambiare occhiali?!????
No hai bisogno di studiare, quando citi il costo del kWh del solare ti riferisci dl breve tempo che producono, siccome producono per circa 1500 ore all’anno media italiana fonte GSE, con cosa alimenti la rete nelle oltre 7000 restanti? Su chi carichi i costi di tenere ferme le centrali tampone? Sulle stesse turbogas o come sarebbe giusto sul fotovoltaico a cui deve fare la priorità? Argomenti complessi non hanno risposte semplici
Ci sono molte soluzioni.
Da parchi di batterie, sempre piu’ popolari in Australia e nel nord America, ad altri sistemi idroelettrici, dove si “carica” acqua nella zona alta quando c’e’ surplus e si scarica quando c’e’ domanda.
Ed ancora, usare il solare in tandem con l’eolico che spesso genera di piu’ al sorgere ed al calar del sole.
Ci sono gia’ molti esempi di paesi interi che si sono sostenuti per periodi estesi (giornate, settimane) solo con le rinnovabili.
E’ possibile, oggi, senza troppi problemi (https://www.grittienergia.it/i-10-paesi-del-mondo-che-viaggiano-solo-a-rinnovabili#:~:text=Secondo%20uno%20studio%20realizzato%20da,grazie%20praticamente%20al%20solo%20idroelettrico.)
Si sta confondendo con le “ore equivalenti” che sono calcolate sulla potenza di picco di un impianto FV. In realtà le ore di produzione sono ben altre, almeno 3500, il discorso è semmai il fatto che per produrre l’energia necessaria al sistema bisogna installare il triplo della potenza rispetto ad altre fonti. Tuttavia con gli accumuli si può risolvere l’intermittenza giornaliera e settimanale, quella stagionale anche ma con una maggiore integrazione delle reti e sistemi di backup
Scusa Francesco, ma stai citando la fonte GSE che si basa sull’installato. Quindi non ti è venuto in mente che occorrerebbe aumentare l’installato in modo da avere un surplus in grado di coprire le restanti ore senza sole grazie agli accumuli che possono essere di diverso tipo?
invece di dare giudizi a vanvera, cerchi di elencare per quello che conosce sull’argomento “nucleare” quali sarebbero i benefici (si chiama rapporto costi benefici e li fa anche lei quando deve affrontare una qualunque spesa con le sue tasche ,cambiare gli infissi, prendere un auto nuova ecc…) e i costi di questa avventura che gli italiani pagherebbero con le loro tasche (i non evasori ovviamente).
Siamo nelle mani di inetti (per non dire di peggio).
Kendrick, qui non si tratta di essere di sinistra. Qui si parla di essere pratici e soppesare bene la fattibilità di ogni scelta. Andando a guardare: costi, benefici, tempi di realizzazione e di smaltimento/bonifica, capacità d’approviggionamento risorse per costruire, far funzionare e tempi d’utilizzabilità di un impianto.
Un impianto nucleare se confrontato su questi parametri con il fotovoltaico perde a tavolino senza nemmeno iniziare a giocare.
Il nucleare per scissione/fissione non è un’opzione praticabile con le tecnologie e conoscenze attuali, forse quello a fusione ma oramai sono più di 80 anni di ricerca e sperimentazione ed ancora non siamo arrivati a prototipi funzionanti per più di pochi minuti se non secondi.
Il fotovoltaico è una tecnologia pronta da più di 40 anni e negli ultimi anni è altamente accessibile per costi, smantellamento e recupero dei materiali.
Se questo non basta!
Il punto è che alle Escort degli idrocarburi interessa relativamente il nucleare in quanto gli scopi principali sono altri:
– impegnare i soldi destinabili alle rinnovabili;
– bombardare il cervello degli italioti di malainformazione (la gente che non usa il proprio cervello è tanta), che torna comodo;
– poi per il nucleare ci vogliono almeno 10-15 anni, e nel frattempo, avendo castrato le rinnovabili, possono tranquillamente bruciare (e far bruciare) fossili.
Firmato: un elettore di destra che non ha compreso l’articolo.
Ma non si preoccupi, e’ in buona compagnia con un 50% di connazionali che fa fatica a comprendere un testo scritto sulla gazzetta dello sport.
Ok, passiamo per un attimo la sua versione di “post antigovernativo”. Ora però mi può dire in che modo, entro 10 anni, riusciremo a trovare un sito adatto, progettare e costruire (ancora sono in fase embrionale nel mondo) e, soprattutto, in ESTREMA SICUREZZA un reattore nucleare SMR. Ricordo che ancora stiamo cercando dove piazzare i rifiuti nucleari dei vecchi reattori dismessi e che, normalmente, le grandi opere del nostro paese restano al palo per svariati anni (o decenni, vedi Ponte sullo Stretto), ma che nel frattempo i soliti affaristi speculano e mangiano i NOSTRI SOLDI. Il tutto a causa della stupida convinzione che “per fare elettricità serve una CENTRALE”.
Invece di perdere tempo con i sogni di grandi investimenti (leggi “tangenti” nel nostro paese), sarebbe meglio si impegnassero nell’ammodernamento delle linee elettriche, degli accumuli e, magari, studiare meglio il V2G in modo da poter utilizzare il parco auto che da qui a 10 anni sarà, volente o dolente (per alcuni) elettrico, come sistemi di accumulo per stabilizzare la produzione da rinnovabili.
Che poi sia meglio installare prima i pannelli sui tetti di edifici (pubblici e privati) che sui campi, da attivista contro il consumo del suolo, sono d’accordo.
Sicuramente le centrali nucleare hanno i loro svantaggi in primis il difficile smaltimento dei rifiuti e poi della struttura una volta arrivata a fine vita a causa delle radiazioni
D’altro canto possono fornire energia in maniera continuativa indipendentemente dalle condizioni ambientali a differenza di solare, eolico e idroelettrico oltre a fornire grandi quantità di energia occupando poco suolo.
Un mix delle due fonti potrebbe essere la strada giusta in attesa di migliorare ulteriormente i metodi di produzione di energia e passare in toto alle rinnovabili.
Oppure, cosa più probabile per me, il nucleare continuerà a vivere dato che è possibile migliorarlo molto di più rispetto allo stato attuale creando reattori più piccoli, che rilascino meno radiazioni e producano molta più energia.
Ci vogliono 10-15 anni se tutto va bene a costruire un reattore nucleare che usi le tecnologie odierne.
Aggiungiamoci un 50% di ritardo perchè siamo in Italia (e un 300% di incremento dei costi).
Quanti secoli dovremmo aspettare per avere nuovi reattori più piccoli/efficienti/puliti? A noi serve decarbonizzare la produzione elettrica ADESSO. E diverse tecnologie più economiche e pulite le abbiamo già OGGI.
Ps: se sei favorevole, quindi sei d’accordo a metterti le scorie in casa, giusto? Non mi farai mica il nimby?
ricordiamo dove sta la fregatura:
>> il nucl. costa da 3 a 8 volte le fonti di energia rinnovabili
>> costa da 2 a 6 volte un mix 100% rinnovabile stabilizzato h24, che ad oggi è banale da realizzare ed è già l’obiettivo di molti paesi europei
ancora peggio i reattori “piccoli”, al sodio, piombo, veloci, lenti, etc, è roba già nota stata scartata negli anni 50-60; piccoli sono ancora più costosi, e anche meno efficenti, producono molte più scorie; si usano per i sottomarini
link divulgativo, ma ci sono anche gli studi pubblicati a ribadirlo:
https://www.wired.it/article/le-mini-centrali-nucleari-in-realta-saranno-super-inquinanti/
preciso: sono i costi per costruire un impanto nuovo (fuori mercato)
è diverso il caso delle centrali già costruite, se si trascurano i costi di costruzione e quelli futuri di smantellamento, no più eveitabili, e si separano solo i costi di funzionamento, questi sono più bassi (circa 1/4 o 1/5 del totale); è il motivo per cui si stende a dismetterele centrali lentamente invece di chiuderle subito
come un’auto vecchia ma già pagata, in cui può convenire mettere benzina finché non finisce di usurarsi, mentre l’auto “atomica” nuova oggi non conviene, avrebbe dei costi da “Bentley”, quando ci sono ottime auto “solari” con costi da “Dacia Duster”
Il nucleare è morto. Viva il nucleare.
Il miglioramento della tecnologia delle centrali nucleari ha comunque costi e tempi lunghissimi. Dal momento che le esigenze di sicurezza per questo tipi di impianti sono giustamente molto elevate, eventuali modifiche, esperimenti e soprattutto industrializzazione delle nuove soluzioni richiedono un sacco di tempo e denaro.
Io mi domando, ma questa gente lo crede davvero quello che afferma? E allora gli deve mancare qualche rotella. Oppure non ci crede , ma lo fa per interesse. E allora gli manca una bella dose di onestà. Comunque sia siamo messi molto male. D’altronde, il fatto che spingano per una guerra totale, non fa che confermare la loro fede nell’energia nucleare.
Io sinceramente questi li capisco pure, rispondo ad interessi superiori e quindi dicono quel che son stati messi li a dire. Mi fa orrore invece leggere i semplici cittadini che ripetono le stesse cose, senza che a loro venga niente in tasca se non la possibilità di avere scorie radioattive vicino a casa. Poi improvvisamente diventano tutti nimby.
su youtube il martellamento è a livelli pravda,
usano i video perchè ha un effetto simile alla tv, ma costano meno e il web è ancora più un far-west senza contraddittorio
non solo canali apertamente di parte, ma anche canali generalisti a grande pubblico da 1 milione di utenti ciascuno
in un modo un po’ forzato e strambo, ogni tanto toccano l’argomento e con ragionamenti farlocchi, personalmente penso siano stati sponsorizzati in qualche modo senza dichiararlo, pratica scorretta ma comune su youtube già per prodotti molto più modesti
Sono solo escort degli idrocarburi ..
come i loro predecessori degli ultimi 20 anni almeno
altrimenti oggi il costo dell’energia elettrica
sarebbe ai livelli di Spagna e Portogallo
l’Estetica è relativa e personale ..
io non bevo , potrei ritenere i vigneti degli obbrobri dal punto di vista estetico , ma non lo faccio
la politica dovrebbe essere pragmatica
siamo nel VENTUNESIMO SECOLO
il costo dell’energia è tutto per lo sviluppo,vita, di un paese moderno ..
e “miracolosamente” le rinnovabili da almeno un decennio , ma soprattutto degli ultimi anni ..
SONO PIU’ ECONOMICHE DI QUALSIASI ALTRA FONTE
MA l’Italia ha l’energia elettrica più cara d’Europa
IL NUCLEARE non riduce il costo lo farà aumentare ..
questo è di una stupidità madornale
comunque Il Vaticano e San Marino si apprestano ad essere i paesi con più watt pro capite di rinnovabili in Europa
nonostante il paesaggio tutelato e rispettato
rispetto al NOSTRO ITALICO boom di bidonville , centri commerciali e outlet degli ultimi decenni
almeno sfruttassimo i loro mega parcheggi asfaltati per il fotovoltaico come hanno IMPOSTO in Francia dal 1 Luglio di quest’anno
centro commerciale si ..
pensiline fotovoltaiche su parcheggio no ..
rovinano il paesaggio cementizio
-_-
Gli amici del fossile sono i pro rinnovabile visto che per legge fisica sole e vento coprono per circa il 30% delle ore di un anno e per il restante 70% o copri col fossile o con il nucleare, per cui chi è contro il nucleare è proprio fossile
Guarda caso le curve di produzione di Eolico e fotovoltaico sono inverse
negli ultimi decenni siamo andati avanti col nucleare notturno che ci vendeva a basso costo la Francia per pompare acqua nei bacini la notte
oggi in paesi come Portogallo e Spagna lo fanno nelle ore di picco del fotovoltaico quando si produce più energia di quella che la rete richiede
oggi lo fanno molti cittadini PRIVATI anche Italiani , con batterie stazionarie da 5kWh in su
le rinnovabili sono un mix
in Cile più di 10 anni fa ENEL ha messo in piedi un mix 100% rinnovabili in una grande regione di quel paese
Google ha avviato la prima centrale Geotemica in Nevada , nel novembre 2023,che fa le funzione di una mini centrale nucleare/idroelettrica a una frazione dei costi e dei tempi di costruzione ..
il nucleare e il fossile sono oramai ANACRONISTICI
non perché lo dicono i fricchettoni congelati dal 1968
ma perché la tecnologia delle rinnovabili OGGI costa meno e di parecchio perfino del carbone
è da ignoranti CAVRONES non approfittarne come hanno fatto e stanno continuando a fare nella penisola iberica
Tesla ora ha un concorrente , CATL , sui megapack
un container di batterie ha superato i 6 MWh di energia accumulata
il futuro è tracciato e in molti paesi è già presente e lo vedono in bolletta ..
da noi il solito politico di turno butta la palla in tribuna gridando NUCULARE !
e intanto prendono le marhette da sceicchi rinascimentali ..
e se non le prendono ..
è pure peggio IMHO
disgusto e fastidio
chissà mai come faranno in Spagna da inizio anno
proprio proprio non si capisce ‘sti spagnoli come facciamo con tutto il fotovoltaico attivato negli ultimi 12 mesi….
…intanto la corrente costa loro meno di un quarto (NON un quarto in meno, proprio meno di un quarto)
mah, sarà la sangria….
Mai sentito parlare di accumulo energetico?
E si che non serve nemmeno tirare in ballo tecnologie moderne, esistono dai tempi delle dighe.
Ah… chissa’ come faccio ad arrivare al 85% di autoconsumo all’anno allora (7.5 MWh circa autoconsumati all’anno).
..non funziona così caro Francesco:
>> ci sono già oggi paesi europei che hanno mix tra 70% e 100% di rinnovabili; e anche 8 enormi paesi africani sono oltre il 99% di quota rinnovabili, nel loro caso grazie e forte quote di idroelettrico ma non solo
>> il nucl ha problemi di dispacciamento, non può modulare, o peggio andare a bassi carichi; oltre a costare una barbarità, richiede comunque sistemi di accumulo per bilanciare la rete
>> la transizione non è una “foto”, ma è un “film” con più fasi, se si vuole spendere poco e avere tanti vantaggi e andare veloci, ogni fase richiede l’aquisto giusto e spoiler, il nucl non è un buon aquisto in nessuna fase
=== 1a fase,
hai ancora il metano come parte flessibile del mix; la cosa più importante è installare velocemente più rinnovabili, cioè decarbozzare e ridurre i costi dell’energia; parlare di nucleare nella prima fase è ancora più demenziale (o masochistico) per i costi, i tempi di consegna e la non necessità visto che c’è ancora una quota di metano
=== 2a fase,
raggiungi 60-70% dei consumi elettrici coperti da rinnovabili, e aumentano anche i kwh in senso assoluto ( vengono assorbiti i servizi che prima non erano elettrici, ma andavano a petrolio e metano);
qui iniziano a servire (nel senso che diventano anche profittevoli per chi li gestisce, e fanno anche risparmiare sul prezzo energia) gli accumuli giornalieri, con sistemi a pompaggio idrolettrico e in prospettiva anche a batteria; e anche in questa fase, gli accumuli sono un’opzione molto meno costosa e più flessibile del nuclerae
=== 3a (non prima di 10 anni da oggi, e 20 anni se teniamo questi incapaci al governo),
raggiungi 80-90% da rinnovabili,
per togliere la parte residua di metano, si userà un mix tra interconnesione tra Stati, più accumuli giornalieri, accumuli stagionali a idrogeno verde;
la scelta sarà fatta in base alla convenienza economica delle tecnologie, con i costi che si avranno tra 10-15 anni;
sarebbe di nuovo demenziale indebitarsi oggi con il costoso nucl, e che poi ti obbliga a decenni di altro costi, anche solo per fermarlo, per essere poi imbalsamati nelle scelte da fare tra 10-15 anni
Francesco di energia dal sole (quindi solo da rinnovabile) in quelle poche ore di giorno ne riceviamo talmente tanta che potremmo coprire l’intero fabisogno giornaliero e più oltre a far sopravvire la fauna selvatica.
Occorre solo sforzarsi ed installare questi benedetti pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo per usare l’energia nelle ore senza sole. Ricordati che il sole è la più grossa fornace termonucleare a fusione che abbiamo nei paraggi.
Perché non sfruttarla dato che no avremo scorie da gestire???
Quel 30% che citi è perché non abbiamo installato abbastanza fotovoltaico/eolico. Che poi 30% da rinnovabile non è proprio in italia visto che abbiamo superato il 40% su base annua e il 50% negli ultimi 3 mesi. Altri paesi in europa sono già al’80% e più.
Non dimenticare che la maggior parte dei satelliti necessari alla ns società usano dei banali pannelli fotovoltaici, comprese 2 le stazioni spaziali che abbiamo in orbita.
Nello, sei un mito!!! (e non è la prima volta che te lo dico)
Escort degli idrocarburi è stupenda.
troppo gentile
grazie
basta che non sei mio fratello o mio cugggino altrimenti non vale
😀
Un’osservazione per tutti, se il ministro ha questa preoccupazione allora dovrebbe vedere lo scempio fatto nella vallata in cui vivo per far creare intere aree industriali e commerciali nella pianura a valle delle colline che degradono dalle montagne al mare (parlo della provincia di Teramo in centr’italia, con molti borghi sulle colline circostanti). Aree industriali che si trovano parzialmente inutilizzate e sottratte all’agricoltura (erano terreni fertili alluvionali) ora parzialmente abbandonate perché le imprese hanno chiuso.
Dico di più, in un’area commerciale (mai edificata) che nel tempo si stava rimboschendo hanno deciso di installarci un impianto a terra. Ecco lì il nuovo decreto non può impedirlo anche se c’è un sè. Si trova a meno di 7 km da un borgo. Tra 500 mt e 1 km ci sono 2 aree industriali in comuni diversi. In entrambe ci sono terreni ancora non edificati o con edifici abbandonati da 20 anni e più che potrebbero essere usati per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra o sugli edifici potendo al loro interno accogliere i pacchi d’accumulo (protetti dal sole diretto e permettendo di avere sulla stessa superficie pannelli e pacchi d’accumulo). Ed invece no, hanno deciso di usare l’area commerciale che si sta rimboschendo e che ora accoglie un po’ di fauna selvatica, visto che si trova vicino al corso del fiumiciattolo locale essendo la valle stretta.
Se i nostri ministri avessero a cuore veramente tutto ciò avrebbero messo mano alle aree industriali, predisposto una normativa per l’esproprio di quei terreni ed edifici non più in uso da più di 10 anni e provveduto a destinarle a parchi fotovoltaici vendendole al miglior offerente. Invece che pensano? Ai reattori nucleari che hanno combustibile per massimo 100/200 anni. Poi per la bonifica radiattivi (senza tener conto dei possibili incidenti più o meno gravi che potrebbero contaminare l’area) si delegherà le generazioni future! Bella cavolata.
Vorrei solo puntualizzare che a tutt’ oggi non sappiamo ancora dove stoccare le nostre scorie nucleari prodotte negli anni passati . Le abbiamo date ai francesi, non credo gratis, con la promessa che c’è le saremo riprese. Ma ciò non è avvenuto.
Poi evito di fare altri commenti sul perché di scelga una tecnologia costosa, problematica e di non immediata esecuzione.
Il sito delle scorie non esiste perché le associazioni ambientaliste fanno fuoco e fiamme ogni volta che se ne identifica uno, vedi Scanzano Jonico, ai Francesi abbiamo dato solo le scorie da riprocessare che ci torneranno indietro, ad oggi sono di più le scorie radioattive di origine ospedaliera,(medicina nucleare) di quelle delle vecchie centrali, naturalmente e malauguratalmente c’è ne fosse bisogno lei rifiuta le cure vero?
ancora sta bufala? cosa siamo all’asilo o al tifo allo stadio?
> le scorie si misurano in carico radioattivo e durata della pericolosità, non in volume come le patatine; e chi parla di volume di solito non conteggia lo smaltimento dei materiali di cui sono fatte le parti delle centrali stesse
> le scorie ospedaliere sono molto meno, e molto più economiche e facili da stoccare dei rifiuri che produce una centrale
> le scorie delle centrali sono un problema ad oggi irrisolto, hanno già fallito i depositi americanio e quello tedesco; ora ci provano i Finlandesi; in america non sanno più dove metterle e pagano fior di soldi per tenere aperti ma fermi i loro vecchi reattori, per usali in pratica come deposito delle loro stesse scorie
Allora Francesco, un conto sono le scorie per le attività sanitarie. Un conto sono le scorie per gli impianti nucleari (emettono molte più radiazioni visto che sono scorie di materiali molto pesanti atomicamente).
D’altra parte lei si terrebbe le scorie prodotte per le sue visite mediche e dei suoi concittadini che usufrusicono delle stersse strutture a 100 mt da casa sua???
Quindi il concetto è. cerchiamo di produrre il meno possibile le scorie radioattive (visto che non sappiamo come forzare anticipatamente la radioattività che emettono.
In realtà la stragrande maggior parte di quelle che chiami scorie sono di origine medica.
non direi,
secondo Isin (che i rifiuti radioattivi li deve gestire) i rifiuti avuti dalle nostre poche e brevi centrali, persino dopo il trattamento effetuato all’estero, hanno attività residua pari a “100 VOLTE” il totale dei rifiuti medicali nazianli accumulati in 70 anni
===========================
=== smaltire del cesio 137 ad uso medicale, che dimezza la sua attività radioattiva rapidamente, non è come tenere in sicurezza per millenni mox e plutonio
==== rapporto Isin del 2018 sui rifiuti italiani:
>> rifiuti radiologici, industriali, ricerca ora sparsi per l’italia:
2.945.019 GBq2 – attività radioattiva
>> edifici centrali da dismettere: non ancora trattati
>> combustibile esausto delle centrali mandato all’estero per il primo trattamento:
– rientro in italia nel 2025
– attività residua ancora pari a “100 VOLTE” (citazione dal rapporto Isin) i rifiuti ora presenti in italia
cioè pochi anni di attività di poche centrali in confronto a 70 anni di materiali medici e industriali
==== persino se usiamo il volume ( metodo errato per valutare per le scorie):
– 31.000m3 di rifiuti medici e industriali, relativi a 70 anni di attività
– 60.000m3 (circa – il dato balla un poco nelle stime) delle centrali e del combustibile esausto, relativi a poche centrali piccole e pochi anni di attività;
di questi 60.000m3, circa 1800 tonnellate sono ad alta pericolosità, ma ci sono anche gli altri a fare volume e peso
Ricordo di aver già risposto alla stessa obiezione, sempre a lui.
Grazie R.S.
Chissà se a forza di ripetere che la pericolosità della radioattività non si misura né in peso né in volume…
Noto molta demagogia nelle parole del ministro: vuole far passare le nuove centrali nucleari come dei piccoli impianti a basso impatto. Come scritto nell’articolo, si tratta di una tipologia di impianto ancora al di là da venire e che comunque richiede un impegno economico, di pianificazione e di accettazione da parte del territorio paragonabile ad una tradizionale centrale nucleare ma la narrazione che va per la maggiore è un’altra.
Senza essere contrari al nucleare in assoluto, le cose andrebbero comunque raccontate correttamente.
Si può essere d’accordo sul porre attenzione a dove costruire i campi di pannelli fotovoltaici ma in Italia esistono vaste aree sulle quali installare pannelli senza deturpare il paesaggio, mi vengono in mente per esempio le miriadi di zone industriali più o meno abbandonate che abbiamo.
🤡🤡🤡🤡
Ecco, si. 😂
Di scuse ne possono tirare fuori a decine ma per chi ha occhi, e soprattutto cervello, per vedere la verità è lampante!
Altro che difesa del popolo italiano quello che preme al governo è la difesa degli amico potenti che tengono sotto il loro controllo il popolo e che non vogliono che le cose cambino…
Quello che interessa al governo è che la gestione dell’energia (sia di come la si produce che di come la si utilizza, vedi auto elettrica) rimanga appannaggio di dei soliti pochi potenti che li finanziano in modo che possano continuare a mungere il popolo a proprio piacimento…
Un siatema basato sulle rinnovabili va contro questo loro obbiettivo primario perché chiunque si può fare il proprio impianto fotovoltaico e rendersi indipendente energiticamente parlando uscendo così dal controllo e ricatto dei “soliti noti”. Cosa che invece non è possibile con il nucleare (a chi mai verranno date le concessioni per costruire queste fantomatiche centrali? Proviamo un pò ad insovinare) come è altrettanto impossibile con una mobilità basata sui carburanti e/o idrogeno dove il semplice cittadino mai avrà la possibilità di autoprodursi l’energia che utilizza e sempre e comunque sarà costretto ad andare ad acquistarla dai soliti noti (ovviamente alle condizioni che questi vogliono).
Quindi altro che difesa della sovranità del popolo italiano… quello che vuole il governo è tutto il contrario: assicurarsi che il popolo rimanga “schiavo” dei suoi amici (e finanziatori) potenti e non abbia la possibilità di rendersi indipendente e perciò non più “mungibile” a piacimento.
Questo riguarda sia la produzione di elettricità che la mobilità dove l’auto elettrica viene demonizzata appunto perché è l’unica tipo di mobilità dove il cittadino può diventare autosufficiente e non più sotto il ricatto dei potenti. Tutte le altre tipo di mobilità, compreso l’idrogeno che per più motivi (primo fra tutti la sicurezza visto quanto è esplosivo) non sarà mai permessa l’autoproduzione, hanno come costante che l’energia necessaria nell’utilizzo la devi acquistare da chi ci lucra sopra facendoci miliardi su miliardi svuotando le tasche del popolo.
Vuole il nucleare perchè non sa ciò che dice, per lui è materia oscura, speriamo in bene (ovvero che se ne vada al più presto da un ministero cui non si capisce perchè sia diventato ministro).
Uma puntualizzazione: la generazione di Chernobyl ha assistito ad un incidente che non può assolutamente succedere in impianti nucleari “occidentali”, ben differenti e molto più sicuri (anche quelli già in funzione, non servirebbe aspettare la quarta generazione). Purtroppo la disinformazione giornalistica è l’immaginario mediatico (le scorie radioattive verdi fluo che fuoriescono dai barili) non permettono un dialogo rilassato nel nostro paese. Questo ovviamente non toglie il fatto che Picchetto viva nel mondo delle favole e che i tempi dettati siano improponibili!
Io sono della “Generazione Chernobyl” e all’epoca, quando si guardava alla minacciosa “nube radioattiva” in arrivo da est, ad un certo punto si è notato che, una volta arrivata sulla Francia, i valori erano leggermente cresciuti. Guardacaso era passato sul reattore Superphenix che, sfortuna vuole, proprio in quei giorni aveva avuto un guasto ad una valvola di regolazione dei vapori radioattivi e aveva scaricato in atmosfera. La notizia era stata data molto brevemente e di corsa durante un programma, poi è stato messo tutto a tacere ma, come si suol dire, “io c’ero” e l’ho sentita. Non pensiamo che solo i “cattivoni” nascondono le notizie. Vai a capire quanti piccoli “problemi radioattivi” sono accaduti e, essendo le radiazioni invisibili, nessuno ha saputo nulla…
sanzoghenzo, valllo a chiedere a chi vive nei dintorni delle centrali inglesi e francesi in bretagna e non se la popolazione è contenta o no.
Anche lì ci sono valori fortemente alterati della radioattività e zone contaminate, ci sono stati incidenti più o meno gravi con fuoriuscite, oppure chiedilo ai giapponesi (tra parentesi l’italia mica scherza come sismicità, densità di popolazione nei luoghi più adatti ad un impianto). Diversi reportage locali e ripresi dai nostrani sono stati divulgati per documentare queste problematiche (ma i più preferiscono guardare partite o soapopere in TV).
Ad oggi il nucleare da fissione/scissione (grandi o piccoli impianti) non è gestibile in sicurezza per il semplice fatto che non abbiamo una tecnologia che ci permetta la decontaminazione (qualsiasi fisico nucleare lo potrà confermare). Passi per usi militari (esempio reattori su sommergibili, anche se gli italiani insieme ai tedeschi hanno adottatto un’altra propulsione, se non erro fuelcell) ma per quelli civili direi di no.
Io sinceramente se provano a mettermi una centrale a 200 km da me vado a fare casino (prendo entrambe le coste italiane), non ho figli e non credo li avrò, ma vorrei lasciare questo mondo senza aggiungere un’ulteriore rogne a chi mi seguirà.
Su un reattore occidentale è successo di peggio mi sembra si chiamasse Fukushima ..
e mi sembra che cominci di nuovo a perdere contaminante nell’oceano ..
dato che il sistema di contenimento è diventato troppo costoso
ok , il mediterraneo non è l’oceano pacifico ..
E’ PEGGIO !!
è “una tinozza” praticamente chiusa ,
che chi ha delle responsabilità dovrebbe faticare a dormire per le INNUMEREVOLI bagnarole che trasportano idrocarburi ,da un capo all’altro,avanti e indietro
da quasi un secolo
immaginiamo una centrale come quella di Montalto (quella mai completata grazie al referendum)
che per un eruzione di uno dei tanti vulcani attivi ,dalle eolie al vesuvio
si becchi uno tsunami , risultato Italia segata in due mediterraneo contaminato per secoli ..
ho esagerato ?
c’è sempre la probabilità un vicino smidollato, che ci considera “inferiori” e ci invade e magari decide di bombardarcela come sta succedendo in Ucraina
chissà perchè non ci sono assicurazioni disposte ad assicurare centrali nucleari ?
ci guadagnano poco ?
o rischiano troppo ?
bha
-_-
oggi Punino paga sul web chi è disponibile a incendiare in europa magazzini, negozi e fabbrichette, o menare o accoppare qualche avversario, ma è ancora “robetta”
potrebbe fare di meglio se avessimo qualche SMR come bersaglio..cosa potrebbe mai andare storto..
dicevano così anche prima di Fukushima, in realtà un basso rischio ma di un danno enorme rimane; però non è più l’argomento principale
l’argomento principale è che hanno COSTI fuori mercato e il discorso costi peggiora ancora se si ipozzano impianti piccoli
il progetto NuScale americano è stato appena chiuso perchè già a progetto (e i costi di progetto poi nella realtà quando va bene triplicano) ipotizzavano oltre 20.000 euro a kw di potenza, circa i costi nella realtà dei reattori grandi (solo costi di intallazione, poi c’è smantellamento e scorie)
un impianto FT cista 600e a kw di potenza installata,
e un accumulo idroelettico tra 100 e 220 euro al kwh di capacità di stoccaggio
ora la stessa truffa dei reattori SMR (perché in ambito tecnico si sa dai calcoli che sono meno efficenti, i reattori picoli sono stati scartati decenni fa, la truffa consiste nel vantare caratteristiche insistenti) in stile start-up che prende finanziamenti a perdere, la stanno riproponendo in europa, non hanno neppure cambiato molto il nome
PS: reattori piccoli che sarebbero ottimi bersagli terroristici, per rendere inabitabile un’intera regione italiana
Il problema semmai è un altro. La rete italiana è in pessime condizioni. Di superfici cementificate e sfruttabili per montare pannelli fotovoltaici ce ne sono in abbondanza, basti pensare ai centri commerciali, ai capannoni spesso abbandonati, agli edifici pubblici. Il problema è che tutta questa produzione manda in crisi una rete obsoleta e sottodimensionata. L’incapacità di programmare oltre il prossimo turno elettorale fa si che il paese del sole produca da fotovoltaico meno della Germania una tristezza infinita. Benvenuti blackout, abituiamoci a rivedere il boom di vendite di gruppi elettrogeni, con buona pace della transizione energetica.
Mi perdoni, ma lei dice solo una mezza verità. La rete italiana mediamente non è obsoleta o tecnicamente scarsa.
Diamo a Cesare quello che è di Cesare: rispetto a molti altri paesi europei, e nemmeno i più sfigati, siamo messi decisamente meglio.
Ma sicuramente è sotto dimensionata per gli obiettivi che ci si è prefissati. Obiettivi tra l’altro a mio avviso un po’ troppo stringenti, perché Terna può dire quello che vuole ma adeguare la rete in un tempo così “rel ativamente breve” rispetto a quanto ci sia prefissati… insomma, per esperienza diretta sono abbastanza dell’avviso che sarà un lavoro in confronto al quale cablare l’Italia con la fibra ottica (per quel che si è fatto…) è stata una mezza passeggiata di salute.
Quindi senza dubbio il lavoro da fare è semplicemente colossale, però non è che dall’oggi al domani ci troveremo con milioni e milioni di auto elettriche che circolano. L’impatto sarà graduale.
Però di sicuro bisogna cominciare e bisognerebbe cominciare subito.
potremmo rimanere sorpresi sugli sviluppi delle rete:
fabbriche che installano FT arrivano a picchi di autoconsumo sino al 70%, e ancora non hanno messo gli accumuli (aspettano che scendano di costo)
se ci sta pensando persino Stellantis ad autoprodursi l’elettricità, azienda che non sembra un fumine in queste decisioni, penso che funzioni 🙂
Concordo finchè vai in autoconsumo va tutto bene, ma come immetti in rete a meno di non avere utenze industriali l’impianto salta perchè in molte zone l’ultimo miglio è ancora il cavo alluminio rame da 6mmq se sei fortunato, e devi sperare che i vicini usino condizionatori a manetta affinchè assorbano il tuo surplus e non vada tutto in sovratensione (o di inverno in sottotensione con punte negative da 185V). E di norma nelle campagne o periferie dove c’è più probabilità che sulle case indipendenti vengano installati gli impianti fotovoltaici, è proprio là che i cablaggi di distribuzione risultano essere peggiori. Esiste comunque un conflitto di interessi, e di sicuro ol soccombente è il normale utente.
6mmq alluminio ?
stiamo parlando di singole utenze giusto ?
perché il 6mmq in rame garantisce i 6 6kW in sicurezza
l’alluminio forse il 4,5kW
comunque io penso che i piccoli impianti debbano essere tutto autoconsumo,
individuale o condominiale
per immettere in rete devono essere impianti da 1 MW in su
chi ha detto parcheggi ha vinto una bambolina
lo stesso discorso vale per il V2G , troppo polverizzato e Complesso da gestire oltre alle perdite ingenti di energia
meglio il Parking To Grid , con pensiline fotovoltaiche , MegaPack e colonnine DC da 30 kW DC integrate
per stabilizzare la rete e produrre
my 2 cent di perito elettronico
Nello è difficile però progettare l’autoconsumo totale di un edificio privato. In inverno non c’è immissione in rete a meno che la casa non sia disabitata, visto che il consumo interno tra pdc e bev verrà probabilmente copertò si e no al 30-40% dall’autoproduzione. Ma in estate anche collegando sempre la bev alla wallbox, io vedo che c’è sempre immissione, ogni giorno con anche poco sole. Ma non è nemmeno pensabile che ogni singolo utente sovra-dimensioni il proprio accumulo privato: io tra batterie e due bev ho in casa già 117 kwh, mi paiono già tantissimi.
A me da profano l’idea di accumuli “di quartiere” piace, ci pensavo anche io da tempo. Lo dico da ignorante, ma prevedere un megapack collegato a ogni cabina secondaria (quella finale che porta l’elettricità alle utente)?
C’è da dire poi che ci sono già le CER, che hanno proprio lo scopo di incentivare il consumo locale dell’elettricità tra i partecipanti, anche se questo è un sistema virtuale e non è bilanciato da accumuli.
@Luca Dell’Oca
difficile ma non impossibile ,
oggi la domotica sta cominciando a entrare nelle case
dispositivi smart come lavatrici ,asciugatrici possono essere accesi a comando in caso di energia inutilizzata
il sistema più semplice e immediato per sfruttare l’energia elettrica in eccesso è la climatizzazione ,
che se dotata di opportuni accumuli termici ne può assorbire moltissima ..
senza scomodare le “batterie” a sabbia
if then usa l’energia per raffrescare la casa a qualche grado in meno o riscaldarla con qualche grado in più con pompe di calore e quant’altro
l’ideale sarebbe lo scambio energetico condominiale LIBERO
senza passare per orpelli burocratici fantozziani
my 2 cent
Nello casa mia ha livello di automazione parecchio elevati, tranquillo. Ma oltre un certo livello mi risulta impossibile evitare l’immissione in rete, a meno di spegnere l’inverter o accendere elettrodomestici a caso per pura ripicca.
Meglio a questo punto immetterla in rete e farmi pagare (ad oggi) quei 7-8 cts a kwh, e pensare che qualcuno vicino a casa mia sta usando elettricità “pulita” invece di prenderla da una centrale termica.
Non sono per nulla d’accordo con il suo pensiero e spiego perchè…
Il fatto di dover adeguare la rete è indipendente da come produciamo l’energia in quanto dipende in massima parte da quanto consumiamo e molto di meno da come produciamo.
Ed i consumi elettrici è fuor di dubbio che aumenteranno perché se vogliamo (e se non vogliamo DOBBIAMO se vogliamo sopravvivere) ridurre le emissioni bisogna semplicemente smettere di bruciare idrocarburi ed utilizzare molta più energia elettrica.
Quindi posto il punto di partenza che la rete va adeguata all’aumento dei consumi coprire questo aumento con produzione in pochi punti distanti fra loro (come non può essere altrimenti se lo facciamo con centrali nucleari) aggiunge anche io problema di dover trasportare l’energia per lunghe distanze. Problema che invece è fortemente ridotto in un sistema dove il grosso dell’energia è prodotto da fonti rinnovabili in quanto la stragrande maggioranza dell’energia prodotta da fotovoltaico viene autoconsumata direttamente in loco (o al peggio nelle immediate vicinanze) e questo paradossalmente libera la rete dal peso di dover spostare questa energia dal punto A al punto B…
Un esempio concreto è qualsiasi impianto fotovoltaico posizionato sul tetto di una qualsiasi casa che produce l’energia che viene utilizzata dalla casa stessa o al massimo dal vicino di casa se c’è un esubero… in tutti questi casi c’è un aumento dj produzione ma un alleggerimento per la rete che non si devile più occupare di rifornire quella utenza con energia creata in una centrale (di qualsiasi tipo sia) che sta magari a decine e decine di km da dove l’energia viene utilizzata….
Con un sistema basato sulle rinnovabili chiaro che la rete deve evolversi ma soprattutto in termini di diventare “intelligente” con capacità di accumulo per immagazzinare durante i surplus per riusare in un secondo momento ma a livello medio è una rete dove il carico di energia da spostare è molto minore rispetto a quella attuale (e ugualmente a quella basata su centrali nucleari) dove l’energia essenzialmente è creata in pochi punti e poi trasportata in tutto il territorio per km e km…
Nessun sistema di generazione di energia può essere capillare quanto quello del fotovoltaico perché i pannelli li puoi mettere ovunque senza problemi di spazio e/o sicurezza, basta avere un tetto a disposizione. Quindi è possibile produrre energia direttamente dove viene utilizzata senza bisogno di trasportarla (disperdendone buona parte nel farlo) come si fa oggi.
infatti, la rete va potenziata a prescindere, già per seguire l’evoluzione dei consumi; che sia alimentata a rinnovabili non stravolge l’entità dei lavori di potenziamento delle rete necessari nei prossimi 20 anni
e in ogni caso sono spese di entità secondaria rispetto ai risparmi economici ottenibili sul costo enegia con le rinnovabili
Ma perche’ scrivere solo per fare allenamento dei tendini delle dita? La rete Alta tensione in italia e’ tra le migliori in europa. Quella che mostra il fianco e’ la rete di bassa soprattutto nelle citta’ dove vecchi trasformatori posti in luoghi male areati portano ai backout milanesi che tanti minus habens associano alle ricariche delle auto ev.
Questo è vero
Le rete elettrica italiana non è affatto obsoleta. E’ tra le migliori del mondo. Sottodimensionata, s^, ma solo in previsione di una elettrificazione massiccia nei prossimi anni. Va potenziata e Terna lo sa benissimo: Terna, 21 miliardi per una rete a misura di rinnovabili