Il fronte della associazioni ambientaliste e degli operatori “green” polemizza con il governo: nella legge delega sul nucleare stanzia 7,5 milioni in due anni per finanziare campagne informative. Mentre non ha mai fatto nulla di analogo per le rinnovabili
Nel disegno di legge delega sul nucleare in discussione in Parlamento è previsto uno stanziamento per finanziare campagne informative e attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza e l’accettabilità dell’energia atomica. Una somma da impiegare nel 2025 e 2026 per sostenere la rinascita del nucleare in Italia. A sollevare la questione è il Coordinamento Free, la principale rete italiana che raccoglie associazioni e organizzazioni attive nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Rinnovabili, nuovo record storico: coprono il 56% della domanda elettrica
Secondo quanto dichiarato dallo stesso Coordinamento, si tratterebbe di un’iniziativa senza precedenti: «Non ricordiamo stanziamenti simili per politiche di informazione volte a promuovere l’efficienza energetica o a sostenere l’accettazione delle rinnovabili nei territori – afferma il presidente Attilio Piattelli –. Eppure, è proprio su questi fronti che c’è un estremo bisogno di coinvolgere i cittadini e informare con trasparenza».
Secondo i sondaggi, il 93% è favorevole a un maggiore impegno per le fonti rinnovabili, il 91 non ospiterebbe un impianto nucleare vicino a casa
Secondo Free, in un contesto di risorse pubbliche limitate, questa scelta risulta tanto più grave se si considera il chiaro orientamento dell’opinione pubblica. I sondaggi parlano chiaro: il 91% degli italiani non vorrebbe una centrale nucleare nelle vicinanze della propria abitazione e il 93% è favorevole a un maggiore impegno del governo per le fonti rinnovabili.
Il piano nazionale per il nucleare – sostenuto dall’attuale maggioranza di governo – prevede l’installazione di 0,4 GW di piccoli reattori modulari (SMR) entro il 2035, con l’obiettivo di arrivare a 7,6 GW entro il 2050, cui si aggiungerebbero 0,4 GW da fusione. Una tecnologia ancora in fase sperimentale. Numeri di gran lunga inferiori se paragonati con le installazioni rinnovabili: nel solo 2024 in Italia sono stati installati 7,48 GW di nuovi impianti da fonti pulite.
propongo un esempio
=== con 128 miliardi di euro, anticipati dai privati, si possono installare in poco tempo, dopo diciamo 3 anni di attesa per le autorizzazioni
FTV a terra 74 GW nominali
Wind terra 10 GW nom.
Wind mare 9 GW nom.
Biometano 0,4 GW nom.
Accumuli Bess 233 GW-h
sono 93 GW di rinnovabili e 233 GW/h di accumuli cioe’ una proporzione abbondante 2,5x tra capacita’ batterie e potenza rinnovabile
generano una potenza media di 19 GW, anzi 18 GW MEDI contando le perdite sulla quota energia che viene gestita tramite gli accumuli
le oscillazioni dei minimi nei pochi giorni e notti peggiori dell anno, grazie alle batterie e al back/up a biometano, possono comunque garantire almeno 8 GW, mentre nei momenti favorevoli avremo molte decine di GW
e moltiplicando per 3 le quantita’ di rinnovabili e per 2 le quantita’ di accumuli dell esempio, avremmo gia circa elettricita’ per fare 100% rinnovabili in Italia
==== FRATIN e la sua visione
con gli stessi 128 miliardi, e stavolta anticipati in buona parte dallo Stato, e poi bliandati per la parte rimanente da contratti del kwh a prezzi da strozzini, potremmo invece deliberare la costruzione di 8 GW nominali di nuculare di grande taglia (oppure 6 GW di piccola taglia, piu’ costosi)
diciamo 3 anni per scrivere la nornativa, poi 5 anni la fase di progettazione e autorizzazione dei siti, se siamo ottimisti, e poi 12 anni per la costruzione vera e propria, ecco che al 2045, dopo aver bruciato metano russo, americano, algerino per altri 20 anni, avremmo 8 GW nominali installati
che in Europa tra manutenzioni, controlli, abbassamento forzato di potenza in estate e nei fine settimana, rendono circa al 75% (in Francia sono al 71% come capacity factor, fattore di utilizzo, delle loro centrali)
…quindi 6 GW di potenza media effettiva, pochina, e pure poco flessibile senza aggiungere anche qui costi in batterie
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chiedo al nostri geniali politici e ai web-pubblicitari che li spalleggiano
se e’ meglio avere 18 GW medi rinnovabili connessi in rete nel 2029, finanziati dai privati, con poi anche i costi di gestione molto bassi, e comprensivi di cosi’ tanti accumuli di energia da poter fare manovre virtuose altrimenti impensabili nella gestione dei carichi di rete
oppure avere 6 GW medi nuculari nel 2045, finanziati a debito pubblico molti anni prima, con impianti con dipendenza dall estero e tecnolgia che sara’ ancora piu’ obsoleta e fuori mercato, e che poi lascera’ ai nipoti altri costi notevoli per dismissione e gestione delle scorie millenarie, oltre a spese e preoccupazioni ulteriori per la gestione anti atti-terroristici?
Quando avremo una classe politica in grado di capire la differenza tra rinnovabili e nucleare probabilmente saremo morti.
Italia sempre in controtendenza. Pareri miei:
-fu un errore,parziale, negli anni 80 eliminare di botto il nucleare con un referendum sulla scia emotiva di ciò che successe in Ucraina. Secondo me bisognava ridurre mano mano il nucleare per sostituirlo con altre fonti, possibilmente ecologiche.
* Sarebbe un errore adesso ritornare al nucleare ora che fotovoltaico, eolico ecc… diventano convenienti.
* Non dimentichiamoci eventuali eventi catastrofici, se “salta” una centrale nucleare da diversi GW togli di botto energia per un raggio di parecchi Km; in caso di guerra è un obiettivo che potrebbe produrre enormi danni, mancanza di energia e radiazioni per centinaia di anni, cosa non possibile con una produzione distribuita come le rinnovabili.
Meditate
Proprio i numeri riportari spiegani perche’ e’ necessaerio spendere soldi per peomuovere il nucleare, che e’ la fonte energentica piu pulita e sicura insieme al fotovoltaico, e che e’ assoluramente necesaeia per la transizione energetica. Come ha gia sceitto altro utente, per le rinnovabili skno srari spesi dallinsraro centinaia di miliardi di € , per foraggoare interessi privati ( le lobby ci sono, ma non nel nucleare che non e’un investimento interesante per i privati avendo tempi di ritorno troppo lunghi). Non sono certo eleytore di quesro governo- anzi- ma anche un orologio rotto segna l’ora giuata due volte al giorno. Ah, per chi ha redatto l’articolo : 1 GW nucleare rende tendenzialmente quanto 6 GW fotovoltaici. Almeno su una testata come questa non mi aspetto queati strafalcioni.
Che la fonte nucleare sia “assolutamente necessaria” per la transizione energetica è un suo parere, legittimo ma contestabilissimo. Che siano stati spesi centinaia di miliardi per finanziare le rinnovabili è una bufala. Le lobby delle rinnovabili le vede soltanto lei e la sfidiamo ad elencarcele. Il nucleare non è un business per i privati? Verissimo, infatti si regge su valanghe di finanziamenti pubblici: le lobby servono proprio ad accaparrarseli.
Se non riesci a scrivere 10 righe in Italiano vuoi pontificare sui vantaggi del nucleare?
A me francamente sembra assurdo come siano proprio le lobby interessate ad accaparrarsi miliardi di finanziamenti a fare leva sui poveri che non vedranno nessun beneficio ma solo costi su costi.
Prima di tutto buongiorno.
Le parlo da cittadino a cittadino. Quando avevo all’incirca 18 anni e ci fu il primo referendum per decidere se mantenere le centrali aperte (periodo disastro di Chernobyl) io ero favorevole al nucleare perché vedevo un non senso abbandonare quanto avevamo. Col crescere, acquisendo nuova informazioni ho cambiato idea e sul secondo referendum ho scelto per non avere più centrali nucleari sul territorio italiano. Scelta che rifarò nel momento in cui si dovrà per forza di cose rifare il referendum.
La mia scelta è maturata tenendo conto di cos’è una centrale a fissione. Una centrale che non ci renderebbe autonomi dovendo acquistare uranio arricchito dalla Russia, non abbiamo un centro di raccolta e lavorazione scorie altamente radioattive e che in molti qui in Italia non vogliono vicino casa, il territorio è tra i più sismici d’Europa e questo renderebbe ancora più costoso un impianto nucleare, occorrono grandi quantità d’acqua dolce per raffreddare questi reattori e con le estati sempre più calde e siccitose (ma anche con periodi invernali sempre più siccitosi) questi impianti dovrebbero essere spenti o ridurre la loro capacità produttiva. In più le uniche aree idonee alle centrali sono densamente popolate. Quindi mi dice dove le mettiamo queste centrali? Perché il governo ne prevede una ventina, in pratica una per ogni regione. Già lì vedo i sardi mettere a ferro e fuoco il cantiere dove dovrebbe sorgere la loro centrale nucleare.
Passiamo alle FER. Vero sono intermittenti, ma anche se dovessimo mettere sei volte tanto di capacità, questa ci costerebbe nettamente meno, si installerebbe nel giro di 1-2 anni invece di 10-20 anni e soprattutto non dovremmo gestorire le scorie, sono facilmente smontabili e riciclabili a costi inferiori dello smantellamento e bonifica di una centrale atomica, non sono soldi in cui lo stato e quindi noi cittadini dovremmo contribuire con le tasse, ci renderemo autonomi per almeno 20 anni e possiamo tranquillamente abbinare impianti di accumulo del surplus da usare nei momenti di magra della produzione.
Altra cosa, il nucleare non può variare la capacità come fanno le fonti termiche. Le rovinarli è vero che sono intermittenti ma tra accumuli in dighe, batterie e tramite vettori energetici come H2 o e-metano (da usare per le necessità nelle stagioni invernali) permettono di coprire i picchi oltre a permetterci nel giro di 5-10 anni di essere completamente autonomi energicamente (o quasi).
Il nucleare non lo potrà fare mai e avverino una centrale solo tra 10-25 anni. Ultimo e non meno importante, l’uranio su questa terra non è infinito, abbiamo circa un secolo di disponibilità con le centrali nucleari attualmente in esercizio. Va da se che se aumentano le centrali questa finestra su riduce. Che facciamo poi? I soldi che avremo spesso per il nucleare da fissione e che potevamo spendere sulle FER non lo avremo più, dovremo comunque a bonificare le centrali che saranno spente e pertanto possiamo affermare fin da adesso che saremo cornuti e mazziati da chi avrà lucrato sul business del nucleare.
No
oggi in centro italia 4GW di Fotovoltaico utility (resa 19-21% rispetto alla potenza nominale) rendono gia’ piu’ di 1Gw nuculare (resa 75% in europa..in Francia anche meno circa 71%)
2,5 GW di eolico rendono come 1GW di nucleare
E anche aggiungendo abbondanti batterie, ftv ed eolico costano molto molto meno in confronto ai reattori.. poi non lasciano scorie centimillenarie da sorvegliare per sempre
Come spendere bene i nostri soldi per fare guadagnare qualche amico? Con un bonus 110% alle rinnovabili quanto non guadagnerebbero gli amici?
e con le rinnovabili di grande taglia basterebbe non ostacolare le autorizzazioni con decreti malevoli e ormai si installano da sole per convenienza.. senza bisogno di fondi pubblici
Beh.. Le rinnovabili non hanno bisogno di pubblicità… Hanno gli incentivi… E li si parla di miliardi su miliardi….
Si parla di 9 miliardi all’anno, contro 14 miliardi di incentivi alle fonti fossili. E il nucleare, secondo lei, lo finanziano i privati?
Io avrei perderti che questi 7,5 milioni fossero dirottati su sanità e scuola. Ma se proprio dovevano essere usati per la sicurezza energetica almeno fossero usati per finanziare le opere per far installare il fotovoltaico sui tetti delle case di privati cittadini o meglio ancora sulle case popolari di proprietà di enti pubblici. Almeno a queste ultime il costo d’elettricità si sarebbe azzerato da qui ai prossimi 20 anni.
Ormai le rinnovabili di grande taglia sono pagate al kWh meno del prezzo pun medio.. è ingannevole chiamarli incentivi se ci fanno risparmiare rispetto alle centrali a metano.. chiamiamole invece tariffe.. rinnovabili sono il 43% del mix elettrico.. normale che il totale pagato dei kwh sia di miliardi di euro
e’ piu chiaro guardare i costi unitari… tipicamente in Italia sono 7 o 8 cents al kwh per ftv ed eolico nelle aste pubbliche e 5 cents nei contratti privati
contro 9-16 cents al kwh delle centrali a metano.. e 16-23 cents al kWh per nuovi impianti nuculari.. questi si sarebbero costi in eccesso rispetto ora per miliardi di miliardi.. anche se invece che tutti in bolletta finissero in parte in debito pubblico
Dimenticavo, un mio amico con 12.000 € ha installato un impianto di 5,68 kWp di pannelli e una batteria da 5 kWh. Con 7,5 milioni di € avermi una capacità di 3.550 kWp che in un anno producono dai 4 MWh ai 5,3 MWh ovvero il fabbisogno annuale di circa 1.500-2.000 famiglie italiane, ovvero 3.300-4.500 persone.
Il tuo amico spendaccione spero abbia ottenuto il 50% di detrazione. Oggi puoi spendere di meno prova con ikea
o aggiungeranno gli spot in TV, come al tempo di Chicco Testa e del referendum che tentarono di manipolare
già allora spendevano una decina di milioni all’anno in spot TV e portali e comitati e troll su internet, organizzati dalle agenzie che fanno sia P.R. (lobbisti) e Pubblicità (pubblicitari)
storicamente credo per le loro campagne ingannevoli i nuculari si affidano principalmente a Hill+Knowlton, poi in subappalto anche ad altre;
H+K è famosa per aver aiutato per decenni le industrie del tabacco e dell Oil and Gas a mistificare la percezione dell’opinione pubblica e modificare i quadri legislativi
https://cleancreatives-org.translate.goog/hkletter?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it
aveva delle pagine molto esplicative di come agiscono sul suo sito italiano ma dopo che le avevo linkate un paio di volte non ci sono più
..che pezzenti ‘sti consorzi nuculari.. ora si fanno pagare anche le briciole per la pubblicità inganennevole che finnziano sui decine di canali youtube.. odore di mazzettissime..