Il nucleare all’italiana del ministro Pichetto fa ancora discutere. Un gruppo qualificato di scienziati italiani riuniti nell’Associazione Energia per l’Italia ha predisposto una lettera aperta per il ministro, su cui chiede l’adesione di tutti i cittadini (qui). Ci scrive anche un lettore bene informato, Giuseppe Marone, che ci dà notizia dei tre progetti di mini centrali nucleari di quarta generazione SMR in corso nel mondo.
La lettera aperta degli scienziati
Ecco il testo delle lettera aperta:

“Gentili rappresentanti dei cittadini italiani. Membri del Governo,
Il ministro dell’ambiente on Gilberto Pichetto Fratin ha recentemente espresso la volontà di introdurre l’opzione nucleare nel PNIEC (Piano Nazionale Energia e Clima). In particolare, si ipotizza che il nostro Paese possa produrre il 20% del fabbisogno della sua energia elettrica al 2050 tramite energia nucleare, 140 TWh, e nello specifico questa produzione dovrebbe avvenire tramite SMR (Small Modular Reactors).
Fra 58 e 174 mini centrali: impossibile
Ottenere questo quantitativo richiederebbe l’installazione di almeno 17,5 GW di potenza ipotizzando che ciascun GW possa fornire 8 TWh. Questo corrisponde a un numero che varia da 11 a 18 reattori tradizionali di potenza 1-1,6 GW ciascuno.
Con l’opzione SMR, che è quella indicata, ipotizzando potenze di 100-300 MW il numero di reattori da installare potrebbe andare da 58 a 175. Questo numero così elevato di reattori, ciascuno dei quali richiederebbe uno specifico processo autorizzativo, dovrebbe essere istallato entro il 2050. Addirittura, le ultime dichiarazioni del Ministro (25 giugno 2024) parlerebbero di un “10-11% di produzione elettrica da nucleare” entro il 2030, cioè tra solo sei anni.
Dall’inizio del millennio la nuova potenza installata nell’intera unione europea è di soli 3,2 GW (due soli reattori da 1,6 GW), ipotizzando che il reattore di Flamanville 3 possa essere avviato entro il 2024.
Una tecnologia “embrionale”
Potrà realisticamente il nostro Paese da solo avviare nei prossimi 25 anni una quantità di potenza nucleare che è cinque volte tutta quella installata nell’intera Unione europea negli ultimi 25 anni?

E per di più può farlo utilizzando una tecnologia come quella degli SMR che è ancora embrionale? Ricordiamo che il termine “modular” implica una produzione in serie, ma al momento siamo ancora a livello di prototipi: non è possibile prevedere se da questi prototipi si possa effettivamente giungere a una produzione su vasta scala.
Inoltre, il nostro Paese ha oramai perso buona parte delle competenze tecnico-ingegneristiche per costruire nuovi reattori nucleari. E purtroppo, da decenni, non riesce nemmeno a individuare un sito ove costruire il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Quanto altro tempo passerà solo per indicare un numero elevato di siti per le nuove centrali nucleari?
Mentre nel mondo l’installazione di nuova potenza nucleare procede a rilento e nel 2023 è calata di circa 0,6 GW a causa dei reattori dismessi, quella di fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico nello stesso anno è aumentata di ben 510 GW.
Oggi le tecnologie di accumulo (chimico e gravitazionale) sono in grande crescita. I nuovi avanzamenti tecnologici possono avere uno sviluppo significativo in tempi molto brevi. Ad esempio la Cina, che nel 2008 produceva energia elettrica da fotovoltaico per soli 100 TWh, in 15 anni è arrivata a produrne ben 580 TWh (dato 2023), sorpassando la produzione da nucleare (437 TWh), di cui al momento è leader mondiale.
Sottraiamo risorse alle rinnovabili
Sicuramente le innovazioni tecnologiche introdotte con i reattori di nuova generazione sono interessanti. Tuttavia, si tratta di soluzioni note già dagli anni ’50 (reattori raffreddati a metalli fusi come sodio, piombo o la miscela eutettica piombo-bismuto) e che fino ad ora non hanno visto uno sviluppo significativo al di là dei prototipi. Appare difficile che questo sviluppo possa avvenire nei tempi brevi richiesti per la transizione ecologica.
Ricordiamo che secondo i modelli sviluppati dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) per avere una possibilità di limitare il riscaldamento globale entro 1,5 °C è necessario a livello mondiale:
-raggiungere il picco delle emissioni di CO2 entro il 2025;
-attuale una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030;
-arrivare allo “zero netto” entro il 2050.

È impossibile che il nucleare nel nostro Paese possa contribuire ai primi due obiettivi, e appare molto difficile che possa dare un contributo significativo al raggiungimento del terzo, soprattutto se si scegliesse una soluzione che di fatto non esiste ancora nel mondo dal punto di vista commerciale come gli SMR.
Da rivedere gli scenari del PNIEC
Riteniamo che l’intero comparto della ricerca debba ricevere finanziamenti adeguati, incluso quello sul nucleare, area che ha importanti applicazioni ad esempio in campo medico. Tuttavia, è necessaria una netta distinzione tra ricerca e soluzioni tecnologicamente affermate: un ritorno all’energia nucleare in Italia non potrebbe fornire un contributo significativo alla decarbonizzazione del nostro sistema elettrico, né nel breve periodo e nemmeno in tempi più lunghi.
Per i motivi sopra esposti, riteniamo indispensabile rivedere gli scenari proposti nel PNIEC che prevedono l’impiego del nucleare, perché tali ipotesi, oltre a essere palesemente irrealizzabili, sottrarrebbero importanti risorse all’obiettivo della decarbonizzazione per il nostro Paese.„
Ecofollie? No, solo eco(nomo)follia
“Ho letto su FT una sintesi dell’intervista al ministro Pichetto Fratin su SMR (Small Modular Reactor), da voi puntualmente riportata. “Preoccupante” e’ l’eufemismo con cui si possono commentare queste posizioni.
Fermo restando che attualmente non esiste una filiera produttiva di questi sistemi, va pero’ detto che ufficialmente (per lo meno in base a quanto disponibile in letteratura) oggi esistono 2 impianti in funzione (Russia, Cina) ed uno in costruzione (Argentina).
Per quanto riguarda l’impianto in Argentina (CAREM 25, la cui costruzione risulta iniziata nel 2014), in realta’ non si capisce che cosa abbia di modulare, dal momento che si tratta di un piccolo reattore da 25 MWe in esemplare unico.
L’impianto cinese da 210 MWe di Shidao Bay (che e’ contestualmente classificato come di IV gen) e’ recentemente entrato in produzione commerciale nel dicembre del 2023.
L’impianto russo (Akademik Lomonosov) e’ un sistema trasportabile galleggiante, costituito da 2 reattori gemelli da 35 MWe. Interessante dal punto di vista ingegneristico, dubito che possa mai essere applicabile in Italia.
SMR; due precedenti e mezzo, e…
Per avere un quadro aggiornato di questi sistemi pero’ si puo’ fare riferimento ad un recentissimo report edito dal think-tank Institute for Energy Economics and Financial Analysis. Il titolo del report e’ piu’ che eloquente: “Small Modular Reactor: still too expensive, too slow, to risky”
Una sintesi dei dati riportati nel report:
SMR(?) Argentino:
-tempo stimato di costruzione: 4 anni;
-tempo reale di costruzione (ad oggi): 13 anni;
-ovverrun dei costi (ad oggi): 700%
SMR Russia:
-tempo stimato di costruzione: 4 anni;
-tempo reale di costruzione: 13 anni;
-ovverrun dei costi (stima 2015): 400%
SMR Cina:
-tempo stimato di costruzione: 4 anni;
-tempo reale di costruzione: 12 anni;
-ovverrun dei costi (stima 2016): 300%
Servono ulteriori commenti? Il governo ha parlato di “ecofollie” a proposito delle fonti rinnovabili. Come vogliamo definire questa ipotesi? Eco(nomo)follie?
Cordiali saluti e un sincero ringraziamento per la vostra costante attivita’ di debunking di fake news.„
Le nucleari non si faranno mai. Servono come il ponte di Messina a distribuire soldi a quelli che ti sostengono. Purtroppo li sottraggono alle opere che potrebbero portarci in fretta a liberarci dalla schiavitù del petrolio.
è un governo di negazionisti climatici. Durante le varie campagne elettorali non hanno mai detto il contrario, quindi che cosa possiamo aspettarci? Qualche minuto fà a Zapping (Radiouno) un certo politico Procaccini ha parlato di furore ideologico riferendosi al green deal. Il loro progetto è di fare dell’Italia un hub per il metano, trivellare alla ricerca di fossili, esattamente il contrario di quello che dicono di fare gli scienziati. In un certo senso sono anche da ammirare, stanno facendo quello che hanno sempre promesso di fare.Purtroppo quei pochi che vanno a votare gli hanno dato la maggioranza. E grazie a quelli che pur pensandola come noi non sono andati a votare,bravi.
Procaccini è uno dei nuovi colonnelli della meloni. Direbbe qualsiasi cosa pur di accontentare il capo
L’unica cosa veramente nucleare sono le panzane del ministro e di chi gli sta dietro a spingere il nucleare clamorosamente infattibile nei tempi, costi, quantità propagandati…
=== fattori di scala
i reattori grandi e ad acqua pressurizzata sono queli rodati ma sono già fuori mercato; per nuove installazioni produrrebbero kwh a circa 16-23 cents al kwh, analisi concordi di Bloomberg e Lazard
avevano senso quando c’era la sinergia con la filiera militare (anni 60-70 creazione armamenti); ormai l’opinione pubblica inizia a conoscere i loro alti costi e lunghe tempistiche e sono invendibili ( dicono che riescono a imporne ancora un paio in qualche paese dell’est europa governato dalle destre, ma vedremo)
mentre quelle piccoli e/o con sistemi di raffreddamento alternativi erano già stati scartati per uso civile negli anni ’60: più si riduce la taglia e più il costo per unità di energia sale, sino a 10 volte ipotizzando i tanto sbandierati nuclei della taglia di un “container”, che sono già stati accontonati per ipotizzare taglie intermedie
e con la taglia piccola aumenta esponenzialmente anche la produzione di scorie:
https://www.pnas.org/doi/full/10.1073/pnas.2111833119
la “modularità”, o miglioramenti di efficenza, ottenuta magari usando combustibili già noti ad alta alta concentrazione ma ancora più criticabili (sono i migliori per fare una filiera per gli armamenti in modo non controllabile) e dipendenti in modo esclusivo dalla filiera Russia Rosatom (es. il combustibile “haleu”) NON compensano questo svantaggio di scala
======== letteratura sul calcolo dei costi
ci sono da tempo i modelli che valutano i costi in base alla scala e alla modulabilità delle varie tipologie di reattori e a una serie di altre variabili da tenere aggiornate;
nel settore si trovano citati già nelle tesi dei laureandi, non negli scritti dei premi nobel
questo è uno degli studi che aggiorna i parametri tra i più recenti ( di fine 2023)
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0360544223015980
se leggete le tabelle, calcola circa 23-80 cents a kwh per gli SMR,
come già si sapeva hanno senso al limite in ambito militare
il calcolo lo hanno fatto nello scenario più ottimistico in cui la “modularità” mitigherebbe in parte gli extracosti enormi dovuti alla piccola taglia
in questo grafico i costi di investimento, espressi in dollari del 2020:
https://ars.els-cdn.com/content/image/1-s2.0-S0360544223015980-gr1_lrg.jpg
la scala orizzontale è logaritmica, mostra differenza estrema tra:
> ASTERISCO ROSSO – costi pubblicizzati nelle ipotesi dei costruttori
> BLU – calcoli realistici, prendendo per buona la riduzione dei costi per la modularità
> VERDE – calcoli realstici, sotto ipotesi meno ottimistiche per la modularità
========== perché li propongono?
se l’energia sarebbe ancora più fuori mercato?
sembra è una “pensata” di marketing, si propone qualcosa di non ancora visto in abito civile (mentre sono usati sui sottomarini, qualche porta-aerei e alcuni rompighiaccio sovietici) per poter rinnovare promesse di economicità e instalalzione senza lungaggini, promesse già fatta e poi bruciate con i reattori grandi
è come quando si aquista un divano, il venditore cerca di massimizzare il guadagno una volta sola, anche fregandoti se può, non gli importa se si brucerà di nuovo la reputazione, perchè quel divano (molto caro) te lo vende una volta nella vita, non è un aquisto che si fa spesso nel tempo; al limite se dopo anni vorra venderti altro, proporrà qualcosa di “diverso” per fare leva di nuovo sulla cruduliità e fiducia mal riposta..
c’è un termine di marketing per questo tipo di aquisti sporadici che ora non ricordo
il comunque li chiamo “truffatori”, sfruttano e usurano la fiducia nel prossimo che abbiamo come esseri umani sociali, e arraffano lasciando debiti decennali (in questo caso anche millenari) alle società.. poi chi vuole faccia i paragoni con i populisti che si fanno eleggere in politica usando promesse irrealistiche e uso scorretto dei fondi pubblici
in questo caso non credo saranno costruiti, la rampa di crescita delle rinnovabili è molto veloce, le informazioni filtrano, e i costi dei SMR esagerati;
perriuscirci dovrebbero incentivarli per decreto con una tariffa dedicata del kwh molto speciale come se fossero i pannelli solari con i costi che avevano nel 2007 ( ma nel dubbio di provarci, a livello normativo hanno già fatto i preparativi)
però almeno un po’ di ri-finanziamenti nelle start-up a perdere, senza poi produrre 1 kwh, forse li prenderanno; in italia stanno lavorando a creare i presupposti anche per darte fondi di “inizio progetto” dallo Stato, come già per il Ponte sullo stretto, anche se poi non si farà
======= “Hill+Knowlton”
il dibattito pubblico sembra una farsa per confondere le persone; la massiccia campagna di comunicazione nucl. è probabilmente curata di nuovo da “Hill+Knowlton”, come già nel 2010-2011 in Italia per cercare di superare il referendum, decenni prima faceva già campagne per il nucl in america, e tutt’ora (2021-2022) hanno ottenuto risultati sui fondi federali americani per sussidi a reattori che altrimenti chiuderebbero
Hill+Knowlton
agenzia PR che unisce lobbismo e pubblicità, bilancio oltre 300 milioni l’anno,
da 50 anni lavora per l’industria del tabacco (sono quelli del film americano), petrolio, fracking ( vedi altro film ), è loro anche la campagna con false testimonianze TV per convincere l’opinione pubblica americana a iniziare la guerra del golfo sotto Bush, poi varie altre campagne per paesi non democratici
anche la campagna in UK (con tanto di liste dei nominativi dei lobbisti e dei consulenti, in UK alla luce del sole) per aiutare Cameron a finanziare con di soldi pubblici con uno statagemma ( dagli anni ’90 era stato vietato in UK) il disastroso rifacimento dei reattori inglesi di Hicley Point-C (al momento stima tra 40 e 50 miliardi di euro per rifare 2 reattori, e mancano le spese future di smantellamento e scorie)
tornando all’italia:
budget per la campagna per l’italia penso (?) dell’ordine di 10 milioni di euro all’anno,
perchè all’epoca di Chicco Testa e del referendum del 2011, ne spesero 6 di milioni già solo per gli spot televisivi farlocchi, poi c’era la crezione del forum delle loro aziende e associazioni, le campagne sul web, i convegni, altre associazioni simil scientifiche-culturali per produrre disinforamazione credibile, e vanno aggiunti i fondi per le azioni di lobbing politico
sono partiti in quarta nel 2021 e stanno ancora facendo anche molta campagna aquisti su You-tube, ogni mese si aggiunge alla lsita qualche canale ad alta visibilità e che aveva un po’ di credito e se così lo rivende, a fare discorsi strampalati sul nucl. fuori contesto, infilati in mezzo ai suoi contenuti di altro tipo
per chi non è pratico delle campagne pubbliciarie e di influenza, di quanto siano invasive sul web e non solo, copio e incollo dal loro sito
https://www.hkstrategies.it/it/our-expertise/products/
” il nostro lavoro mira a influenzare, informare ed educare le audience che interessano ai nostri clienti, dalle campagne per gli stakeholder al supporto nel corso dei complessi processi legislativi, alla creazione di connessioni con i consumatori”
“dalla ricerca dei più rilevanti influencer alla misurazione dei risultati di una campagna in tempo reale, disponiamo di prodotti e strumenti in grado di garantire che il nostro lavoro sia un vantaggio per i nostri clienti.”
” identifica le migliori modalità attraverso cui i vostri messaggi possono influenzare il comportamento umano”
“vi aiutiamo a gestire situazioni fuori controllo e a proteggere la reputazione della vostra azienda”
“in un mondo sempre più globalizzato, in cui le informazioni attraversano i confini delle nazioni più facilmente che le pareti una stanza, aziende e organizzazioni di tutte le dimensioni stanno scoprendo quanto sia difficile gestirne i flussi ed evitare i rischi che comportano. Quando un dato è perso nella sfera pubblica, come si gestiscono i dubbi degli stakeholder, come si riprende il controllo? ”
“usa l’Intelligenza Artificiale per esaminare le interconnessioni fra migliaia di contenuti online e ci aiuta a comprendere la forma e la dimensione delle conversazioni su determinati argomenti o all’interno di determinate audience. Grazie a questi dati possiamo identificare i punti dove si nascondono le opportunità per guidare l’interesse ed essere ancora più rilevanti”
LO SCOPO PRINCIPALE E’ ESATTAMENTE SOTTRARRE RISORSE ALLE RINNOVABILI.
IL SECONDO INTORTARE IL POPOLINO.
IL TERZO FAR LAVORARE I PROPRI AMICI.
Programma politico?
In INDIA
l’equivalente del nostro M.a.s.e. ha appena chiuso un asta per retribuire la fornitura di energia Fotovoltaica + Stoccaggio
l’asta richiedeva:
> 1,2 GW Fotovoltaici
> 1,2 GWh di accumulo
> 0,6 GW potenza istantanea sistema di accumulo
tariffa concordata per 25 anni di fornitura: 4 cents a kwh
Interessante, purtroppo con le cifre che hai dato al calar del sole si va avanti solo due ore.
Caro, quegli accumuli servono a fare in modo che tutta la produzione venga dispacciata senza problemi, con un aggravio di costo al kWh tale da essere comunque competitivo.
Ma si, non c’è da preoccuparsi se la situazione dovesse peggiorare mettono tutte le partite di coppa in chiaro così siamo tutti tranquilli.
Usiamo gli accumuli per illuminare gli stadi.
Spoiler: qualcuno lo fa già
si, è un esempio, immagino sia per stabilizzare la fornitura di giorno e coprire il picco dei consumi all’ora di cena
in America e Australia stanno già passando a proporzioni con accumuli maggiori e il costo del kwh arriva a circa 4-6 cents
un sistema a 8-10 ore potrebbe essere:
– 1,2 GW di pannelli
– 4 GW di stoccaggio
– 0,8 GW potenza massima inverter (di giorno, come stabilizzazione)
– 0,4 GW potenza fornita di notte per 10 ore
sistemi a 8 ore, integrati in una rete con altre forniture che vanno anche di notte (idroelettrico e eolico) e back-up di emergenza (metano), considerando che di notte il carico di rete è minore, in pratica arrivi a già a mix rinnovabili 100% stabilizzati h 24, mentre se sei disconnesso dalla rete, serviranno più accumuli
a livello economico:
inizialmente, quando nel mix ci sono ancora quote di energia fossile, conviene autoconsumare l’energia di giorno e inziare con sistemi di accumulo a 2 ore, stabilizzi la fornitura diurno e prolunghi la fornitura di energia sul picco critico di consumi dell’ora di cena, facendo buoni guadagni
poi negli anni, man mano che cresce la capacità di Fotovoltaico installato, avanza più energia, non viene autoconsumato tutta subito, e c’è la convenienza a incrementare gli accumuli per usarla in altri orari, e sottrarre sempre più quote di metano.. e aspettando un paio di anni ad incrementare gli accumuli risparmi anche sul loro prezzo di acquisto, che cala ogni anno
Tutti tranquilli il personaggio in questione evidentemente e per fortuna non si è reso conto di due cose la prima è che spara cretinate a vanvera la seconda è che nonostante non sia proprio un ragazzino, non ha ancora capito in quale paese vive , ci abbiamo messo quasi due anni a riparare una scala mobile nel centro roma , per le sue belle centrali non gli resta abbastanza tempo nemmeno per leggere il progetto ( e meno male )
La meloncina credeva di comandare anche in Europa e credeva di farsi amica anche la Francia con la le pen,ma gli ha detto male,ora non vuole stare con la von der lien perché ci sono quei cattivoni dei verdi,ma preferisce stare con l amichetto Orban,io purtroppo non vedo l ora che finisce quest incubo,ma noi italiani siamo fatti così
Se tutto va bene l’Italia perde 5 anni secchi. 5 anni durante i quali andremo con il freno tirato con il relativo danno economico, laddove nel mondo è ormai una gara a chi investe di più sulle rinnovabili. Non possiamo incolpare nessuno: ce li abbiamo messi noi nei posti di comando.
tra 5 anni (di perdita di competitività ed aziende) … avremo bassissima necessità di energia…. ci riscalderemo bruciando spazzatura (siamo espertissimi in Italia) e sposteremo ecologicamente a piedi o in bicicletta… o a dorso di mulo i più fortunati … perché con costi energetici TRIPLI dei paese “amici ma concorrenti” in Europa (figuriamoci quelli asiatici con fattori di scala 10 volte i nostri ! ) sarà ben difficile riuscire a produrre ancora qualcosa sia in industria che agricoltura.