Notizie flash della settimana: la maratona di 20.000 km per testare la ID.3 da 77 kWh, la Mini elettrica monovolume, la ricarica Mercedes e il derby in casa Tesla.
Notizie flash / la VW ID.3 sulle orme del Maggiolino
Con l’elettrico torna la voglia di raid sulle lunghe distanze, sembra di rivivere i tempi eroici dell’automobile. Uno lo stanno compiendo due piloti Volkswagen, Reiner Zietlow e Dominic Brüner, al volante di una ID.3 Pro S con 77 kWh di batteria. Il test, 20 mila km sulle strade tedesche, serve soprattutto per verificare l’efficienza della rete di ricarica, in 650 stazioni con potenza superiore a 60 kW. L’iniziativa ha un risvolto benefico a favore di SOS Children’s Village può essere seguita su questo sito dedicato.
Oltre alle impressioni di guida e di ricarica, colpiscono le bellissime immagini che vengono via postate on-line, un vero reportage sui mille volti della Germania di oggi. Ne abbiamo scelte due in cui la ID.3 compare accanto a una delle icone della storia Volkswagen, il Maggiolino, di cui l’eletttrica si candida a raccogliere l’eredità. Un vero monumento nazionale, per i tedeschi, l’auto per eccellenza, in attesa che anche la Golf esca dalla cronaca ed entri nella storia.
Notizie flash / Mini Urbanaut, l’elettrica pensata “dentro”
A fine ottobre il responsabile del marchio Mini, Bernd Korber, aveva annunciato che il brand del gruppo BMW stava pensando di allargare la gamma elettrica. Anche con forme diverse da quelle tradizionali. E ora è stato presentato un prototipo denominato Mini Vision Urbanaut con “forme completamente nuove di visioni dello spazio“. “Nel 1959, la primissima Mini inaugurò una rivoluzione su piccola scala nella costruzione di veicoli con il suo motore montato trasversalmente“, ha spiegato Oliver Heilmer, responsabile del design di Mini. “Con la MINI Vision Urbanaut siamo in grado di ripensare e aumentare ulteriormente la superficie utilizzabile all’interno dell’auto in relazione al suo ingombro“.
La Vision Urbanaut nasce proprio per dare una “spaziosa esperienza interna” su una vettura lunga 4,46 metri, molto diversa dalle auto convenzionali. L’accesso avviene tramite un’ampia porta scorrevole, studiata per i parcheggi stretti. Il layout a 4 posti è progettato per essere molto flessibile. Da fermo, il volante si abbassa e il sedile del conducente può essere girato. La plancia diventa così un’altra superficie di seduta/divano, chiamata dai progettisti “daybed”. La zona del sedile posteriore più scura è intesa come un “angolo accogliente” per il relax. Clicca qui per altri dettagli.
La Mercedes aggiunge alla EQC il caricatore da 11 kW
L’auto elettrica è un work in progress e gli stessi costruttori correggono strada facendo gli inconvenienti segnalati dai clienti. Persino la grande Mercedes, che ora “aggiorna” la EQC dotandolo di un caricabatterie di bordo raffreddato ad acqua da 11 kW. Motivo: ridurre i tempi di ricarica in AC di diverse ore, con tempi tollerabili per un grande SuvS. Ora la batteria da 80 kWh può ora essere caricata dal 10 al 100% in 7 ore e 30, rispetto alle 11 ore precedenti con potenza 7,4 kW in bifase.
Rimane a 110 kW, invece, la potenza massima a cui la EQC ricarica in corrente continua, DC. Riportare la batteria dal 10 all’80%, a questi livelli, richiede circa 40 minuti (il consumo WLTP è di circa 21-23 kWh/100 km). Dopo un avvio un po’ stentato, le vendite dell’EQC migliorano mese dopo a mese: a settembre sono state immatricolate 2.500 unità. E ora la Casa della Stella sta per lanciare altri due modelli elettrici: un Suv compatto, l’EQA, e l’ammiraglia da 700 km di autonomia, EQS (qui tutte le info).
È arrivato l’anti Model 3? Forse sì, ma è…il Model Y
Da tempo gli addetti ai lavori si chiedono quando arriverà l’anti-Tesla. E in particolare l’anti-Tesla Model 3, ovvero l’auto che domina il mercato mondiale dell’elettrico. Beh, forse è arrivato. Peccato che si tratti di un’altra auto della Casa di Elon Musk, il Model Y, già in vendita negli Stati Uniti e in Cina, in arrivo da noi nel 2021. Questa almeno è la lettura dei dati di mercato che dà un sito fondato da un appassionato colombiano, Felipe Munoz. Il sito si chiama Fiatgroupworld.com (qui) perché il nostro è un appassionato di macchine italiane. Ma in realtà tratta di tutto l’universo dell’auto, con analisi interessanti.

A sostegno della sua tesi, Munoz pubblica un grafico con l’andamento dei due modelli Tesla negli Stati Uniti. Se ne dedurrebbe che l’arrivo del Model Y ha messo in crisi il Model 3, addirittura con un sorpasso nelle vendite. Tesi interessante, anche se l’andamento è probabilmente influenzato dalle scelte produttive Tesla, che anche in Europa condizionano fortemente i dati sulle immatricolazioni.