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Norvegia vende fiordi e mobilità elettrica, l’Italia lenta su e-turismo

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Twizy Norvegia
La Norvegia punta sul turismo elettrico

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Fiordi da visitare con il traghetto elettrico, sentieri da percorrere con le e-bike mentre nelle città e pure in campagna si fa il pieno di colonnine di ricarica. La conversione elettrica per la Norvegia è anche un’opportunità  turistica. L’Italia resta lenta sulla promozione. 

Pubblicità nei canali istituzionali

Norvegia turismo elettrico
La Norvegia promuove il turismo elettrico nei suoi canali istituzionali

In Italia c’è un gran fermento sul turismo elettrico, ci lavorano centinaia di operatori come documentiamo nella nostra sezione (clicca qui). Manca, però, la promozione istituzionale come in Norvegia (vedi il sito). Eppure la mobilità elettrica è un attrattore, come ripetono gli esperti di destinazioni turistiche, che merita di essere promosso. Lo sanno e lo fanno in Norvegia, lo sappiamo (forse) ma non lo facciamo in Italia.

La Norvegia lo “strilla” nelle pagine web

“Quest’estate vai ad elettricità”, “strillano” dalle pagine di Visit Norway dove rendono di tendenza il viaggio ad emissioni zero: “E-bike ed auto elettriche sono popolari in Norvegia dove sono stati introdotti i traghetti elettrici che ti permetteranno letteralmente di elettrificare la maggior parte del tuo viaggio rendendolo silenzioso, tranquillo e, perché no, social media-friendly”. Insomma muoversi in elettrico è un valore aggiunto per i norvegesi.

Crociere elettriche e ricarica in cima alla montagna

YouTube player

La narrazione è decisamente militante perché oltre ad evidenziare la grande disponibilità del noleggio di e-bike o di treni elettrici si legge: “Puoi imbarcarti per una mini-crociera su una nave elettrica ed ammirare il panorama senza il sottofondo del rumore sgradevole del motore diesel del traghetto”. Nello storytelling ha un gran peso la riduzione dell’ansia da ricarica: “Puoi fare un giro in montagna con un’auto elettrica, su strade ripide e a tornanti, e sulla cima potrai trovare una colonnina di ricarica”. Mai senza,  è il messaggio.

La Norvegia punta sui traghetti elettrici

Traghetto elettrico
In Norvegia è già attivo un traghetto per le crociere e dal 2026 i fiordi si attraverseranno solo in elettrico

Una delle perle dei servizi turistici elettrici norvegesi è il traghetto full electric Future of the Fjords (dei traghetti ne abbiamo scritto qui) – fa servizio sulla tratta Gudvangen–Flåm sul Nærøyfjord – che viene promosso con le parole di John Nauckhoff, capitano del Future: “L’unica cosa che senti sono le eliche che colpiscono la superficie dell’acqua”. E dal 2026 nei fiordi solo in elettrico (vedi qui).

Turismo ma pure cantieristica 

Accanto alla valorizzazione dei siti, in questo caso i Fiordi, i servizi elettrici mettono in risalto le competenze dell’industria manufatturiera. Sempre seguendo il filo della narrazione del capitano Nauckhoff : “Molti passeggeri mi dicono che questo è il viaggio più bello della loro vita.” Poi si legge: “Le navi sono state costruite nel cantiere navale Brødrene Aa nella cittadina di Hyen, situata su uno dei fiordi secondari del Nordfjord. Le tecniche costruttive brevettate dalla compagnia vengono esportate in Cina ed in altri paesi”.

Il paradiso delle e-bike

Turismo elettrico
La Norvegia promuove il turismo elettrico con il noleggio delle e-bike e la pubblicità degli itinerari dedicati

Come ci fanno sapere da Visit Norway  nel Paese ci sono “numerosi posti in Norvegia che offrono il noleggio di e-bike, con tour guidati nei fantastici paesaggi circostanti”. E c’è qualche indicazione: il fiume Rauma, la strada di montagna a tornanti Trollstigen e la parete verticale Trollveggen.

In Norvegia si fa il pieno di colonnine

Nel paese nordico c’è un’ estesa e ben efficiente rete di mezzi pubblici elettrici – treno, tram, metropolitana – e di servizi agli automobilisti. “Un’automobile nuova su tre è elettrica e migliaia di norvegesi sono in lista d’attesa per le loro nuove auto elettriche. La mappa delle colonnine di ricarica pare sia tra le più complete al mondo”. C’è tanto ad emissioni zero nel Paese che ne approfitta per valorizzare la sua immagina di meta eco-sostenibile e responsabile. Anche l’Italia dovrebbe spingere in questa direzione.

LEGGI ANCHE: A Toronto il traghetto va con le rinnovabili

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4 COMMENTI

  1. La Norvegia giustamente si fa pubblicitá di essere all´avanguardia nell´ambito della mobilitá nel rispetto della salute e dell´ambiente rispetto ad altre destinazioni turistiche che invece si meritano anche questo tipo di pubblicitá:
    https://www.worldnomads.com/travel-safety/europe/italy/pollution-other-health-hazards-in-italy

    https://www.theguardian.com/environment/2017/jul/31/heading-to-venice-dont-forget-your-pollution-mask

    https://www.wantedinmilan.com/news/milan-has-second-worst-smog-in-europe-who.html

  2. Future of the Fjords è il manifesto del turismo elettrico norvegese: un battello di nuova generazione che segna una nuova era, non è solo elettrico è stato costruito per essere elettrico con materiali compositi in fibra di carbonio come nei catamarani transoceanici a vela, leggeri e resistenti per ridurre il consumo di energia, la potenza e la capacità delle batterie.

    Le linee d’acqua degli scafi – oltre ad essere realizzati in resistenti e leggeri laminati sandwich in carbonio con una riduzione del peso stimata in circa il 50% – riducono le onde generate e lo sciabordio lungo le coste degli stretti fiordi.

    È uno spettacolo vedere questo battello scivolare silenzioso sull’acqua opponendo la minima resistenza idrodinamica e poter passeggiare all’esterno salendo lungo i due ponti su comode rampe che caratterizzano il design, un percorso balconata per contemplare il paesaggio e la vista spettacolare dei fiordi per tutti i 400 passeggeri a bordo.

    I ponti sono delimitati da superfici trasparenti panoramiche, il dentro diventa così anche il fuori. Non manca il ristorante e un grande self service sul ponte principale.

    Tutto questo per una lunghezza complessiva di 40 metri e una larghezza di 15.

    Vascello semplicemente spettacolare, un richiamo internazionale per i turisti, non me ne voglia Mousier Patrick Droulers che ha avuto la fortuna di lavorare con il grande architetto Gérard Ronzatti dell’atelier Seine Design, ma qui siamo di fronte ad una progettazione organica che privilegia efficienza, leggerezza, paesaggio, ambiente, silenzio e contemplazione della natura. Praticamente hanno dato una risposta a tutte le esigenze della navigazione nei fiordi.

    Questa non è l’unica grande barca di Brødrene Aa, adesso aspettiamoci il veloce Aero 40 elettrico fuelcell H2, spettacolare e veloce, recensito dal buon esperto ed appassionato Dott. Gian Basilio Nieddu e chiediamoci anche per quali ragioni i cantieri italiani non realizzano battelli per le acque interne così innovativi e necessari per i laghi del nord, come lo Future of the Fjords e l’Aero 40.

    https://www.braa.no/news/aero-design-revealed
    https://fuelcellsworks.com/news/brodrene-aa-presents-the-aero-a-newly-developed-hydrogen-fast-ferry-concept/
    https://www.skipsrevyen.no/article/broedrene-aa-med-nytt-design-for-hydrogenfremdrift-av-passasjerbaater/
    http://skipsfarts-forum.net/index.php?threads/aero-40-verdsnyheit-frå-brødrene-aa-lanserer-hurtigbåt-som-går-på-hydrogen.1172/

  3. Le poche volte in cui, in Italia, ho visto delle colonnine pubbliche per la ricarica di veicoli elettrici (in tutto 2: una volta a Milano e un’altra in Romagna…), i relativi posteggi erano saldamente occupati da veicoli che di elettrico non avevano nulla. Forse, oltre a incrementare nettamente il numero di colonnine, andrebbe anche sistemata questa cosa.

    • Grazie Vincenzo del suo intervento. C’è sicuramente tanto da fare, ma di colonnine in Italia ce ne sono migliaia. A volte non funzionano, a volte sono occupate abusivamente e sono problemi da risolvere, ma la rete si sta creando

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