Non solo prezzo: l’avanzata dell’auto cinese, elettrica e ibrida, è un attacco su tutti i fronti. Con una potenza di fuoco enorme. E anche qualche stravaganza.

Non solo prezzo: c’è tanta sostanza e nell’elettrico sono al 76% del mercato globale
Sì, c’è anche qualche stravaganza nell’assalto cinese, che nel 2025 rischia di concentrarsi sull’Europa, alla luce dello sbarramento a suon di dazi messo in opera da Donald Trump. Tra le tante il Financial Times cita la U8 di Yangwang, una sotto-marca di BYD, un Suv che ricorda molto mostrato il Land Rover Defender, in grado di galleggiare sull’acqua. O la U9, una hypercar da 1.288 CV che, grazie alle sue sospensioni pneumatiche, promette di saltare le buche o persino eseguire una sorta di danza quando è ferma. Ma, al di là di questi colpi a effetto, c’è tanta sostanza nel made in Cina in arrivo anche in Italia, con una gamma che va dalle citycar primo-prezzo alle auto più costose e performanti. Partendo da un dato: già a fine 2024 la quota della Cina nel mercato globale dei veicoli elettrici ha raggiunto il 76%. Questo grazie soprattutto a un enorme mercato interno, in cui nel 2025 per la prima volta le elettriche supereranno nelle vendite le auto con motori tradizionali.
Una lista infinita di marchi e modelli in arrivo
La lista dei marchi cinesi sbarcati in Europa non finisce più e si aggiorna di settimana in settimana. Nio, Lynk & Co e XPeng, MG, BYD, GWM, Omoda, Jaecoo… La lista è infinita e i consumatori ormai faticano a capire da quale parte dell’Asia arrivano i tanti marchi che sbucano da noi, aprendo in primis a Milano e Roma. Pensate soprattutto alle citycar? In realtà l’assalto si concentra soprattutto sui SUV, mercato che continua a crescere ovunqua prescindere dalla motorizzazione. Jaecoo 7 e Omoda E5, due modelli della scuderia Chery, sono solo gli utlimi arrivati e i cinesi, visti i dazi messi dalla UE sulle auto elettriche, li offrono in tutte le motorizzazioni, comprese ibride e plug-in. E naturalmente non va dimenticata la gamma del gigante BYD, che dopo Atto 3, Dolphin e Seal, porta in Europa un SUV più importante come la Sealion 7. Nata per sfidare il leader mondiale di vendite nell’elettrico, la Tesla Model Y (vedi il VIDEO qui sopra e questo articolo)

Non solo prezzo: una costante sottovalutazione dei concorrenti occidentali
L’impressione generale è che, nel braccio di ferro che Trump ha avviato con il resto del mondo, sarà soprattutto la Cina a guadagnarci, almeno nell’auto e almeno in Europa. Anche perché i prodotti del colosso asiatico godono di una costante sottovalutazione da parte dei concorrenti occidentali. Si pensa ancora che i cinesi siano in grado di produrre solo utilitarie primo-prezzo, mentre le loro gamme si estendono alle più potenti auto sportive. Si crede che la vera arma del made in Cina sia la mandopera a basso prezzo, mentre c’è la capacità di mettere in campo prodotti tecnologicamente all’avanguardia. Questo grazie a legioni di ingegneri altamente specializzati. Si ritiene che ci sia l’incapacità di realizzare auto stilisticamente di alto livello, mentre a disegnarle ci sono spesso i migliori talenti occidentali. E si pensa infine che laggiù siano forti solo nell’elettrico, mentre con l’avvento dei dazi europei i marchi cinesi sono passati con disinvoltura a puntare soprattutto sulla gamma ibrida.
– Rivoluzione batterie: riparate e certificate / VIDEO
La U8 di Yangwang…..si tratta di un furgone o di un camion leggero??
Sarà mica ecologico o sostenibile un carro armato del genere…..
Più ecologico e sostenibile della tua auto termica.
Ed è un mezzo fatto per uno scopo.
Esistono anche camion da miniera elettrici. Sono ecologici e sostenibili? Sì.
Non sei convinto? Peccato.
Piu’ ecologica la mia Astra EcoM di 20 anni fa,,,,
Proprio ieri sera ho fatto il pieno di biometano ad un self service.
Il rendimento di un termico fa schifo ma un furgone con una stazza del genere per andare dal punto A al punto B non è ecologico per niente perchè ha consumi mostruosi e una aerodinamica pari a quella di un muro verticale.
Gomme da ruspa con un rotolamento pessimo e peso da portaerei…..
No.
Sono sempre disponibile a fare il test del garage.
Tu con la tua Astra EcoM a biometano accesa nel tuo garage chiuso. E io mi faccio dare la U8 e mi chiudo nel mio.
L’energia elettrica che consuma la U8 è da rinnovabili.
Dopo 1 ora usciamo (almeno io esco) e mi dici se la tua Astra è più o meno ecologica e sostenibile.
Attendo data e luogo per il test. Così ci procuriamo la U8. 🙂
Chiaro che il suvvone con batteria carica non inquina in loco mentre un motore a combustione inquina.
Dico solo che non ha senso di esistere il suvvone per conto mio…
Il mix di energia dovrebbe essere 50% da rinnovabili, poi hai rendimento alto nel motore ,ma perdite per il trasporto energia, per carica e scarica batteria + climatizzazione della stessa.
Chiaro che il rendimento della termica non fa storia in confronto anche se con bio metano.
Ma questo ripeto è un mostro non un mezzo ecologico
Pesa 3,460 kg un vero e proprio inno all’ecologia XD
Hanno praticamente raddoppiato i dazi sulle auto elettriche cinesi, ma non si sono minimamente accorti che la Cina sta esportando anche quelle endotermiche. E infatti sempre più in Italia spuntano fuori concessionari che vendono queste auto endotermiche d’importazione dalla Cina che nessuno ha mai visto prima d’ora tra l’altro, che nessuno sapeva minimamente delle loro esistenze.
E le case europee automobilistiche che fanno??? Fanno passare altri mesi con vendite ai minimi assoluti, allungando ancora di più la loro crisi, il tutto perchè si sono fissati che non vogliono assolutamente abbassare i loro prezzi marziali, non vogliono ridurre i loro alti margini di profitto su ciascuna auto messa in vendita.
HARAKIRI !!!
Sono convinti che ci sarà sempre qualche governo che andrà in loro soccorso, che li salverà.
Le case automobilistiche europee non riesco neanche a dare dei nomi nuovi alle vetture, la nuova Panda, la 500, la Golf, Renault 5, Renault 4, vivono di ricordi
perchè pensano che chiamandole come quei modelli che hanno riscosso di un certo appeal nel passato andranno a far vendite anche che con le nuove vetture… che fantasia… la gente cerca sostanza e servizio al cliente
Come il tanto pubblicizzato scarico record Monza della nuova 500 (nome ripreso da uno scarico Abarth della 500 anni 70 con il quale hanno fatto un test sulla pista di Monza).
O la scritta 595 applicata sulla moderna 500 (cilindrata maggiorata da 499 a 595 sempre da Abarth negli anni 70).
Non centra nulla con le auto di oggi, ma sfruttano il nome, i ricordi, il prestigio (del passato)…..
I produttori cinesi stanno creando davvero ottimi modelli. L’estetica è, come sempre, soggettiva.
Il grande problema, a mio avviso, è il lato software. Ed è interessante perchè è anche la parte più facile da risolvere. (mi spiego meglio: se ho un prodotto fisico con un problema strutturale o simile, devo intervenire anche sulla catena produttiva e probabilmete sui modelli in circolazione. Se ho un problema software lo risolvo molto più agevolmente)
Quando il lato software sarà al giusto livello credo che i produttori storici, che ancora producono auto per poi dimenticarsene, saranno arrivati al capolinea.
Considerando costa ha combinato e sta combinando VW con Cariad, e lavorando un sacco io in progetti IT nei Data Center, direi che no, la parte software non è per niente la più facile, anzi è moooolto più ostica di quella hardware. Bisogna essere bravi; aiuta tanto il far tutto da sé, certamente, come…come Tesla, chi altri 😉
Caro eeffe. Lavorando in progetti IT anche molto complessi e distribuiti da 30 anni la penso diversamente. La parte SW è la più facile da risolvere. Come ho scritto prima, quando hai in un auto (o per restare nel tuo campo, in un DC) un componente HW difettoso, devi cambiare il componente accedendo fisicamente.
Quando hai un bug SW, puoi sistemare il problema a milioni di utenti in maniera mooooolto meno ostica, per usare i tuoi termini.
Guarda Tesla. Ha tutto comandato dalle due unità principali. Tutto. Ogni tasto fisico dell’auto è solo un input. Non è collegato direttamente a nulla.
E questo ha permesso loro di sistemare una marea di problemi o migliorare funzioni semplicemente aggiornando il firmware.
Secondo te è più o meno ostico di Cariad che non riesce a fare un firmware per tutti i pochi modelli in circolazione perchè hanno un sacco di mini centraline diverse a seconda del momento di produzione?
be’, coi tuoi esempi certamente hai ragione. a questo punto, è questione di “architettura”, ovvero del design hardware su cui si basa lo strato software.
– Lavorando in progetti IT anche molto complessi…-
… E’ per questo che non capisci niente di automobili.
Comunque: hai chiesto il mio indirizzo mail alla redazione?
Sennò come faccio a raccontarti la storia del cinese? eheheh…
Ieri sono rimasto al telefono un’ora (giuro) a parlare con un ingeniere della Coswoth a Norfolk, ingengnere che poi si è dimostrato curiosissimo di vedere e commentare “in diretta” il materiale che gli ho mandato e che mi ha detto che poi leggerà con la dovuta attenzione.
Speriamo che sia vero (non è detto) e che la cosa abbia un seguito, perchè ovviamente non è detto anche questo… e anzi… Più probabile il contrario.
Però interessato era interessato.
Comunque la Cosworth… sono soddisfazioni, ecco. 🙂
“… E’ per questo che non capisci niente di automobili.”
ahahahahah 😀 😀 😀 😀 Chapeau! 😀
Non ho chiesto ancora l’indirizzo. Ma provvederò. O magari lo scoprirò per altre vie…. 😉
Cosworth sono davvero soddisfazioni!
Anche se, come sai, non credo nella necessità di un cambio sulle BEV, hai tutto il mio supporto morale e ti auguro di riuscire ad arrivarci in fondo! 🙂
Il fatto che non sia necessario (e su questo siamo tutti d’accordo) non implica che per forza non può servire.
Quando mi darai il modo di contattarti direttamente, ti invierò un interessante articolo universitario del professor Massimo Ceraolo e della sua equipe, proprio quello tanto amato dai lettori di vaielettrico… 😉
È chiaro che i costruttori cinesi sono già molto competitivi e conquisteranno quote di mercato rilevanti anche in Europa. L’acquisizione di brand noti come smart, lotus, volvo, MG, altro non è che un ottimo “cavallo di troia” per penetrare il mercato anche verso i cina-scettici. L’industria europea deve rincorrere, e sembra sempre più che rischi di venir tagliata fuori a lungo termine se la musica non cambia.
Infatti il caso eclatante è MG che col suo modello ZS che costa più o meno come una grande panda ibrida ti da un modello fascia C completamente accessoriato e 7 anni di garanzia, ed ora è uscita con la full hybrid a 23000 euro e per quelli che la contestano di consumare troppo nel 2025 uscirà il GPL dj fabbrica. Fintantoché Stellantis VW e soci non ridurranno di parecchio i costi (e aumenteranno la qualità …il dieselgate, gli airbag e le cinghie a bagno d’olio hanno fatto danni devastanti d’immagine) questo trend è destinato ad aumentare.
Guardate al malcontento di chi queste auto le possiede già da qualche anno e che si può lamentare senza offendere la patria: Russia e sud est asiatico.
Sinceramente preferisco le basi dell’affidabilità: airbag che funzionano in caso d’impatto ed un sottoscocca che non si sgretoli dalla ruggine dopo 5 anni.
Anche oggi la redazione ha lodato Mao.
Ecco un altro di quelli citati nell’articolo. Che crede che in Cina si spostino in bici e mangino solo riso.
Il dieselgate dov’è stato?
La classe A che si ribaltava dove era prodotta?
Le auto europee con efficienze pessime e autonomie pessime e software inesistente dove vengono prodotte?
Eleviamo i discorsi, per favore. Questa faciloneria è noiosa. 🙂
Emilio…pensa ai milioni di auto nel mondo richiamati per gravi difetti degli airbag della giapponese Takata.
E ricordati che le nostre auto europee in Asia non sono più appetibili… perché a malapena dotate di Bluetooth, DAB (che molti in Italia sanno come usare…visto che continuo ad incociare guidatori col cellulare in mano) mentre sulle auto cinesi si può fare anche video chiamata ed acquisti on line usando i comandi vocali… Adesso poi arriveranno quelle dotate di I.A. (DeepSeek.. finché a qualcuno non verrà in mente di vietarla) e sistemi di navigazione avanzatissimi (Good’s Eye) che faranno sembrare le nostre vetture dei giochini per bambini..
I cinesi dal 2012 ad ora hanno sviluppato tutte le tecnologie più moderne e le modalità di produzione più efficienti ed economiche…
Comunque…sei libero di comprare un’ italianissima auto…
Stellantis ha confermato la produzione della Pand(ina) a Pomigliano fino oltre il 2030… Fa capire bene come saremo messi in Italia a breve… E per i più benestanti…la GigaPanda .. diventerà la nuova Limousine per benestanti..
Regalare per decenni la nostra industria agli agnelli ha portato a ciò, conoscevo diversi ingegneri che affermavano che a volte presentassero pitch di tecnologie e migliorie varie che Fiat ha sempre rifiutato e che poi invece adottavano le rivali.
Comunque spero venga fatta qualcosa a livello europeo perché secondo me nonostante tutto siamo ancora in tempo, non è che siamo diventati il terzo mondo. Il problema è che specie da due stati, uno pure uscito dall’ ue ma che decide lo stesso per gli altri, si sente parlare solo di armi e non di futuro. E le volte che non senti parlare di armi parlano di austerity e banche, mai un programma serio di investimento.
Infatti..
https://www.vaielettrico.it/lauto-elettrica-in-cina-lho-portata-io-nel-2009/
Potevamo essere noi tra i primi produttori di auto elettriche (anche con componenti cinesi…vuoi mettere essere noi a venderle al mondo?)