Non si fa il Buggy elettrico. Citando fonti interne alla Volkswagen, la stampa tedesca rivela che la riedizione del mitico veicolo da spiaggia è stata cancellata.
Non si fa il Buggy, per i guai della e.GO e …
La rinuncia a un modello di cui la Volkswagen aveva annunciato più volte l’arrivo è dovuto a due fattori. Il primo è legato ai problemi finanziari che gravano sull’azienda che avrebbe dovuto produrre il Buggy, ovvero la e.GO Mobile di Aachen. “Noi facciamo solo produzioni di massa“, ha spiegato un top manager VW alla rivista auto motor und sport . Chiaramente quella del Buggy avrebbe dovuto essere una piccola serie.
Ma probabilmente la decisione è dovuta anche alla necessità di non disperdersi in troppi progetti, dopo le tensioni interne legate al complicato avvio produttivo della ID.3. La prima elettrica del nuovo corso Volkswagen è in ritardo sulla tabella di marcia e i primi esemplari verranno consegnati solo a settembre. E saranno ancora privi di due funzioni digitali , che la Volkswagen aggiungerà a gennaio con un aggiornamento del software. Con la ID.3 il Buggy avrebbe dovuto condividere la piattaforma MEB, il motore elettrico da 150 kW e la batteria da 62 kWh (58 kWh netti).
Anche 150 dipendenti nel collaudo della ID.3
Tornando al tormentato avvio della ID.3, a inizio settimana 150 esemplari sono stati consegnati ad altrettanti dipendenti degli impianti di Chemnitz, Dresda e Zwickau. Le auto dovranno essere impiegate nel normale uso di tutti i giorni, consentendo alla Volkswagen di raccogliere dati preziosi (in forma anonima) dai software di bordo. Software che, alla consegna, non risulta essere quello definitivo: anche qui ci sarà un aggiornamento progressivo delle funzioni.

Da quel che se ne sa, mancano laconnettività smartphone App-Connect e la funzione di profondità dell’head-up display con realtà aumentata della ID.3 1st Max. Quella del collaudo sul campo da parte dei dipendenti è un’altra cautela che la Volkswagen prende prima delle consegne ai clienti. Con tutti i problemi che ci sono stati, non si può più sbagliare: meglio ascoltare altre voci, oltre a quelle dei soliti collaudatori (qui altre info dal sito ufficiale VW).
stavolta non voglio fare né facile ironia né inutile polemica ma solo una domanda: cosa sta succedendo alla Volkswagen?
Visto da fuori il gruppo sembra in una forte crisi di identità e di capacità progettuali e produttive.
E’ inquietante notare come il gruppo nel suo complesso, pur vantandosi di essere il primo produttore auto del mondo (in duetto con Toyota ad anni alterni) se guardiamo la sua penetrazione globale notiamo che sfonda solo nel mercato domestico europeo con ben 6 marchi (VW, Audi, Porsche, Skoda, Seat, Bentley) ed in quello cinese dove è in Joint venture con una selva di produttori statali locali.
il mercato più ricco, quello del Nord America, mostra numeri in costante calo.
L’America latina non da segni di profitto pur producendo in Messico e Brasile.
L’India non è nel radar. Il Giappone e la Corea men che meno.
Il resto del mondo non da contributi significativi (come invece avviene per Toyota ad esempio)
Insomma, va riconosciuto che a Wolfsburg c’è qualche chiaro problema di leadership aziendale.