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Non gioite del metano in disgrazia, la ruota gira…

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Una Seat Arona TGI a metano, coma quella posseduta dal lettore.

Non gioite delle disgrazie del metano, ci scrive un lettore, la ruota gira e quel che sembra un toccasana oggi potrebbe non esserlo più domani. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

non gioite del metanoNon gioite del metano…/ “L’elettrico un domani potrebbe fare la stessa fine”

“Vi seguo ormai da un anno perché incuriosito dell’elettrico e mi piace il fatto che scriviate in modo accessibile a tutti, non per iniziati. Un appunto, però, vorrei farvelo. Vedo un certo compiacimento nel riferire su quanto di negativo sta avvenendo nel mondo del metano. Anche l’articolo sui distributori che a questi prezzi preferiscono chiudere non nasconde soddisfazione. Se posso darvi un consiglio, non fatelo. Intanto perché ci lavorano molte persone. E poi perché sono abbastanza vecchio da aver visto tante innovazioni salutate come decisive per rendere le auto ecologiche e presto archiviate come inutili. Lo si disse quando dalla Super si passò alla Verde, quando arrivò la marmitta catalitica, quando cominciarono i vari Euro, da 0 fino a 7…La ruota gira, non vorrei che tra pochi anni anche l’elettrico venga liquidato come una delle tante tappe verso la chimera delle emissioni zero. Preciso che ho una Seat Arona a metano, presa d’occasione, ne sono più che soddisfatto. F. Valsecchi

non gioite sul metano
Illustrazione da Assogasmetano.it.

Non è da noi “sparare” sul metano

Risponde Mauro Tedeschini. Ci dispiace se diamo questa impressione. Le assicuro che non c’è alcun compiacimento nel vedere un intero comparto in ginocchio. E anche nell’assistere allo sconcerto di tanti automobilisti che, in buona fede, hanno comprato l’auto a metano pensando che fosse economica ed ecologica. Anche per questo riportiamo con una certa evidenza le richieste di AssogasMetano, anche se questo sito si occupa prevalentemente di elettrico. Detto questo, se Lei chiedesse se consiglierei oggi l’acquisto di un modello a metano, Le dico tranquillamente che la risposta è no. Per una serie di motivi. Non ultimo uno legato proprio alla sostenibilità e al fatto che è fuori discussione che le auto elettriche oggi hanno emissioni nocive molto più contenute. E questo è vero nel confronto con tutti gli altri tipi di alimentazioni oggi disponibili, non solo del metano. E poi, piaccia o no, c’è la constatazione che il mondo sta andando verso l’elettrico, affinando la tecnologia e creando  reti di ricarica sempre più capillari. Questo per il metano non è avvenuto, se non in alcune zone di Italia e Francia.

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50 COMMENTI

  1. Sarebbe interessante, e chiedo a chi è più dentro la notizia di me, capire perché in pochissime zone il metano abbia avuto il successo che si sarebbe meritato, in un mondo ideale, dove non c’erano alternative a benzina e diesel.
    Sul “gioire” delle disgrazie del metano anche io mi vedo tra le fila di quelli che percepiscono ciò passando di qui, non tanto per gli articoli (anche se in un caso, che ora non ricordo, mi sembrò molto evidente la cosa) ma più per i commenti (ma è un mio vecchio pallino questo). Ciò detto è naturale che sia così visto che siamo su vaielettrico e ci mancherebbe altro

  2. Alè Tesla ha aumentato i prezzi di altri 2000 eur (4000 in pochi giorni) (Giorgetti e Cingolani dopo averle anche escluse da incentivi sono stati colti da polluzione)

    Tutta questa voglia di aumentare (sicuramente giustificata per Tesla) ma con molta speculazione su altri prodotti mi fa venire altre voglie:

    – mettere in azione la macchina del pane;
    – mettere in cortile qualche gallina;
    – ridurre o eliminare il periodo di ferie fuori casa;
    – spegnere la televisione tanto dice solo balle;
    – lasciare i giornali dal giornalaio, tanto dicono balle pure loro;
    – riutilizzare i vestiti vecchi ancora in ordine;
    – mangiare meno che va giù la pancia.

  3. Ciao a tutti..
    Gasolio=€
    Benzina =€
    Gpl=€
    Metano=€
    Ibrido electrico=€
    In qualsiasi combinazione si trata di soldi.
    Resto pensate voi .
    Grazie

  4. Ebbene confesso, sono colpevole: mi compiaccio di ogni avanzamento nella demonizzazione e nell’abbandono dei carburanti fossili se non strettamente necessari.

    Innegabile che ognuno abbia le proprie ragioni ma è oggettivo che i carburanti fossili non siano la soluzione a nulla.

    Se ci fossimo evoluti meglio negli anni verso una produzione energetica sostenibile e ora pagassimo una quisquilia per la corrente elettrica tutti starebbero correndo verso i veicoli elettrici perchè, si sa, il risparmio è il miglior modo per far alzare il culo alla maggiorparte delle persone. E questo in tutto il mondo.

      • Purtroppo ora ancora con il gas. E purtroppo anche con riscaldamento autonomo. Quindi tanti piccoli inquinatori / spreconi.
        Sono in procinto di convertire tutto a PdC ed eliminare anche la caldaia.

        Molti non vogliono capire che l’efficienza è avere pochi punti di produzione facilmente aggiornabili e migliorabili che tantissimi bruciatori sparsi per il territorio oguno da manutenere/aggiornare e che invecchiando inevitabilmente peggiora la sua resa.

        Certo se la produzione di energia è pulita non vi è alcun problema ad avere tanti punti di produzione sparsi.

        • Tanto è vero che chi dice che i nuovi diesel inquinano pochissimo, non fanno i conti che dopo 6 anni (diciamo alla 3^ revisione degli 8 anni, da quello che mi dice un revisionatore) chi spende 5-600€ e più per rimettere a posto la propria auto? Alla revisione te la fanno passare e…

          • Esattamente. Quando vedo quei rottami anni 90 fermi agli incroci a sgasare con i bambini che stanno uscendo da scuola o fermi al semaforo…. mi prende una tristezza…
            Un mezzo elettrico non inquinerà MAI durante il suo ciclo di vita. E’ così difficile da capire? Per molti, evidentemente, si.

      • Si, è una sottigliezza come i carburanti sintetici. Chiaramente dire “fossile” è una semplificazione. Se preferisci cambiamo in “idrocarburi”.
        Tutto il resto del discorso non cambia. Inquina ed è dannoso per la salute.

        Ha indubbiamente un pregio: è uin modo per recuperare uno scarto. Così come è meglio produrre idrogeno dall’energia in esubero dalle centrali nucleari (ad esempio), è indubbiamente meglio produrre metano dai liquami prima di essere dispersi.

        • Non è una sottigliezza: il biometano è una fonte rinnovabile e, rispetto al metano di origine fossile, ha il notevole vantaggio di lasciare pressoché inalterato il livello di anidride carbonica nell’aria. Non è poco.

          Una certa quantità di inquinanti lo emette ma è comunque più pulito di benzina e gasolio.

          Dove l’elettrico fa fatica a essere un valido sostituto, è da prendere in considerazione secondo me.

  5. Io la prenderei un’auto elettrica, ibrida. Sono 15 anni che vado a metano, e lo ammetto, mi interessa prima il risparmio. Ho sempre acquistato macchine nuove o usate per un max di 11000 euro (dando dentro un’altra auto vecchia). Ma quanto mi costa un’auto ibrida o meglio elettrica, tolti tutti gli incentivi, e sconti rottamazione?
    Ipotizzando che io rottami una panda del 2010 NT con 260 mila km funzionante? La comprerei per max 13 mila euro?
    Una qualsiasi, anche piccola, ma non la twizzy.

    • In questi giorni sto girando con una Panda hybrid in quanto la mia NP (875 84cv) è in officina grazie alla scarsa qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’impianto di climatizzazione.
      Morale, non va un tubo e non consuma poco, spero di cuore che riescano a trovare una soluzione per la mia NP.

      O elettrico o resta su metano, le ibride sono una presa per i fondelli.

      • Farei differenza tra mild hybrid, full hybrid, plug-in. La mild hybrid come la panda sono una ciofecata immonda, cosa ci farà un motore elettrico da x kW (y Cv) meno potente di quello che ho nello scooter (NIU NGT). Le full e plug in non sono una presa per i fondelli, avrebbero una loro ragione di esistere ma hanno un motore termico e 2 elettrici e la batteria. Una BEV ha un solo motore elettrico e una batteria…

    • Se vai su elettriche usate, forse anche si, poche settimane fa si parlava del valore usato della 500€ che è di 17.500€ quindi penso che con un usato da dar dentro e una usata (magari più economica della 500e) ce la puoi fare…
      Il problema è che le elettriche dignitose son appena uscite, nel senso da 1 o 2 anni al massimo… Trovarle usate anche essendo disposti a spostarsi di parecchio credo sia difficile, soprattutto come in tutte le cose mi domanderei perché uno ha venduto un auto da 30k di listino dopo un anno o sei mesi, c’è da pretendere di vedere lo stato della batteria con i propri occhi prima di acquistarla etc etc ci sono di sicuro usati, ma pochi pochi (visto che cenè poche poche in circolazione) e immagino anche tanta richiesta da chi come te è me trova un non senso l’acquisto di un auto nuova se il motivo è il risparmio

      Io son pessimista, ma se oggi trovassi una elettrica usata la cercherei nei piccoli rivenditori di usati piuttosto che gli usati garantiti dalle case, mi San tanto di auto rimaste per mesi in officina finché han ridato i soldi al proprietario e loro han sistemato alla bene e meglio gli errori che uscivano, pronti per uscire di nuovo dopo che la usi un po 😂

  6. Non ho mai ravvisato nei vostri articoli sul metano alcun “compiacimento”.
    Anzi, avete ospitato più volte il tema con il consueto spirito critico trasversale che vi contraddistingue.
    Facilmente chi oggi sceglie elettrico proviene dal metano o dal GPL: perchè era già attento ai costi di lungo periodo, perchè già abituato all’indisponibilità del carburante 24×7, perchè attento anche all’ambiente (di solito in subordine alla questione economica, siamo onesti).

    Il metano è comunque gravemente responsabile di effetto serra per la parte dispersa in atmosfera durante il prelievo/trasporto, argomento che si tende a dimenticare facilmente, come se tutto nascesse solo nel consumo, essendo quasi 30 volte peggiore della CO2, in questo senso.

    Spiace che i costi stiano salendo per speculazione e con questa velocità, rimane il fatto che una transizione sia necessaria e urgente.

  7. In 30 e passa anni di auto a metano non ho mai capito perchè questa alimentazione non abbia mai sfondato.
    Sì, serviva un po’ di organizzazione (come per l’elettrico) ma il risparmio era talmente evidente che… ed invece no.
    La gente è pigra e poi si lamenta.
    Ogni volta che ho cambiato auto, grazie ai risparmi col mentano mi sono costate non più della metà.
    Ma i tempi sono cambiati, il cambio di tecnologia non è uno sfizio ma una necessità della razza umana e quasi un anno fa sono passato con grande soddisfazione all’EV.
    Da parte mia nessuna soddisfazione nel vedere prezzi folli alla pompa, se non la consapevolezza di averla scampata. Almeno per ora.

    • Rispetto al GPL il “talmente evidente” non mi trova molto d’accordo, ho avuto sempre GPL e ho sempre fatto il confronto. Adesso ho Panda a metano sigh sigh. Il bisogno di fare rifornimento più spesso, il minor numero di distributori e lontano (anche se qui ne abbiamo 2 a 24hx7g), il cambio bombole ogni 4 anni, costo dell’impianto maggiore, ecc.. 2 anni fa la Panda a metano nuova costava uno sproposito.
      Poi il metano auto costava meno di quello per riscaldamento e anche oggi comprende anche parte del cambio bombole (smontaggio e 1 trasporto). Comunque sono dinamiche strane…

  8. Anche io comunque ho avuto l’impressione di un certo compiacimento nel pubblicare le notizie drammatiche su ciò che sta accadendo al metano per auto. Vedi anche l’uso dei virgolettati…
    Il metano poteva essere ancora per alcuni anni una buona alternativa all’elettrico per ridurre l’inquinamento da auto. Da alcuni anni però lo stanno uccidendo le case automobilistiche (che non fanno più modelli nuovi) e le grottesche e scandalosamente tardive soluzioni italiane per il self service. I recenti accadimenti internazionali stanno dando il colpo di grazia
    La mia Punto a metano perlomeno è del 2009 e me la sono goduta per tanti anni… Io non posso immaginare come si senta chi magari ha comprato l’auto nuova a metano l’anno scorso… Da disperarsi…

    • Dia un’occhiata alle vendite, in costante calo da dieci anni. Come potrebbero le case auto investire in nuovi modelli che la gente non compra?. E chi potrebbe impiantare nuove stazioni in perdita?. Si rassegni, Mauro: la fine del metano l’hanno decretata gli automobilisti

      • È un circolo vizioso. Gli automobilisti non le hanno comprate perché il self service è arrivato nel 2021, con una modalità da barzelletta, ed ancora oggi gli impianti con self service in Italia si contano nel palmo di una mano (o forse 2), mentre nel resto d’Europa sono realtà da almeno un decennio. Gli automobilisti non le hanno comprate perché in gran parte d’Italia fare rifornimento nei week-end è difficoltoso se non impossibile. Gli automobilisti non le hanno comprate perché, nonostante le tante promesse i distributori in autostrada ancora se ne vedono pochissimi (dal 2009 faccio Torino-Padova passando per Piacenza, c’è un unico distributore a Padova in direzione Milano). Gli automobilisti non le hanno comprate perché la stessa Fiat, che era leader in Italia, per anni ha continuato a proporre a metano solo Punto in n versioni (tutte con un motore vecchio di decenni e spompato, il Fire 1.4 70 CV), Panda, una 500L con motore ancora sottodimensionato (Twin Air 0.9) e poco altro, lasciando soprattutto scoperti segmenti molto appetibili (Bravo, 500X, Tipo, Freemont non pervenute… in compenso hanno ritirato la Multipla che era apprezzatissima). Non le hanno comprate perché in oltre un decennio c’è stata innovazione praticamente zero, e anche laddove c’è stata (vedi bombole in composito) la burocrazia italiana ha dapprima richiesto di smontare bombole che non andavano smontate e poi ha scaricato sugli utenti i costi (totalmente ingiustificati) ed i ritardi per fare uscire un tecnico della motorizzazione per fare un banale controllo visivo. Non le hanno comprate perché alcuni che ce l’avevano si sono stancati per tutti questi motivi, altri sono stati frenati dalla scelta pressoché nulla (Opel da quando è stata comprata dai francesi ha ritirato tutti i modelli, è rimasta solo Volkswagen con un minimo di gamma), gli scettici sono rimasti tali (come abbiamo i no-watt ci sono sempre stati i no-gas) e gli indecisi non sono certo stati attratti dal sostanziale immobilismo tanto delle case automobilistiche che dalle infrastrutture.
        Quindi no, non sono affatto d’accordo che i principali artefici del declino del metano siano stati gli automobilisti. Basta vedere come il GPL, grazie anche solo ad una rete di distribuzione più capillare ed alla maggior offerta di gamma, abbia avuto decisamente più diffusione commerciale, pur essendo sempre stato più costoso (salvo questi ultimi mesi) e richiedendo maggiore manutenzione. Ed è pure più inquinante.

        • -Quindi no, non sono affatto d’accordo che i principali artefici del declino del metano siano stati gli automobilisti.-

          Nemmeno io.
          Nella medesima misura in cui sono convinto che anche il successo dell’elettrico non ha come principale artefice “gli automobilisti”.

          • La diffusione dell’elettrico è incentivata, siamo perfettamente d’accordo. Ma è incentivata perchè risponde a un interesse sociale (la tutela dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici). Perchè mai dovrebbe essere incentivato il metano? Emette meno sostanze inquinanti (e infatti è esente dai blocchi alla circolazione) ma emette più o meno la stesse quantità di gas clima alteranti del gasolio e della benzina. Forse addirittura di più se si tien conto che la dispersione in atmosfera (quasi il 10% nell’intero processo estrattivo e distributivo) ha un effetto clima alterante 28 volte superiore alla CO2 The Economist: il grande inganno del metano pulito.
            In una competizione “alla pari” con le altre motorizzazioni negli ultimi vent’anni l’auto a metano è stata sconfitta dal mercato, non da altro. Qui è spiegato anche perchè la rete di distribuzione non potrà mai essere capillare: Il metano dà una mano (ma non all’automobile).

          • Ovviamente per quanto riguarda il metano è certo che quello che è fatto è fatto. Concordo con lei che quantomeno in Europa idealmente appartiene al passato. Per quanto mi riguarda da un punto di vista tecnologico, nel novero delle scelte tecnologiche possibili, si tratta di una occasione persa. Vuoi per le minori emissioni, vuoi perché comunque il metano è un gas che si può anche produrre in una certa misura. È un tipo di propulsione che comunque potrebbe ancora tornare buona, magari anche solo limitatamente a qualche specifico ambito (al volo mi viene da pensare per esempio ai mezzi di salvataggio, ai quali magari può fare la differenza tra la vita e la morte di qualcuno il fatto di poter essere flessibili e non vincolati ad una rete di ricarica…)

            Ma tutto ciò in fondo lascia un po’ il tempo che trova, quello che volevo dire e che sono d’accordo sul fatto che il metano non ha trovato la diffusione che meritava solo di esclusivamente perché chi si è incaricato di proporlo non è riuscito a imporsi a livello di marketing. E il successo relativamente scarso del metano non è stato decretato dal mercato che in maniera libera e sovrana gli ha preferito la benzina. Sono sostanzialmente d’accordo con il nostro amico Mauro. L’ insuccesso del metano e figlio di altre dinamiche, esattamente come il successo che l’eletteico sta avendo e che avrà nel prossimo futuro. Quindi non sono affatto d’accordo che i principali artefici del declino del metano siano stati gli automobilisti. L’elettrco nel lungo periodo probabilmente finirà con l’imporsi anche per ragioni esterne alle sacrosante questioni ecologiche. Ma che al momento e per l’immediato futuro è innegabile che sia imposto per decreto. Poi sono il primo a pensare chie di qui a 50 70 anni, quando il petrolio dovrebbe cominciare a scarseggiare seriamente, l’automobile o sarà elettrica o non sarà.

          • @Massimo Degli Esposti: dire che l’auto a metano inquina perché ci sono le dispersioni nel metanodotto a mio modesto parere è sullo stesso piano di dire che l’auto elettrica inquina perché ci sono ancora centrali elettriche a carbone, ossia si scarica sulla tecnologia del metano per auto una responsabilità che sta a monte. Cominciamo magari con il sistemare le perdite nella distribuzione e poi ne riparliamo?
            A mio parere il metano per auto andrebbe ancora incentivato per il semplice motivo che è la soluzione più ecologica tra tutte quelle disponibili per i motori termici: siamo tutti d’accordo che in un mondo ideale sarebbe tutto ad emissioni zero, ma se vogliamo essere più realistici il biometano è una soluzione disponibile OGGI (non domani) che consentirebbe di limitare le emissioni, se non altro in compensazione, su auto dal costo sicuramente più accessibile se non addirittura tramite trasformazione aftermarket (operazione che si fa da decenni). D’altra parte mi sembra che nel 2022 stiamo ancora incentivando l’uso di benzina e gasolio…
            Personalmente sto per cambiare auto e prenderò un’elettrica. Ma fino a prima che succedesse quel che è successo da ottobre con i costi dell’energia, stavo seriamente valutando di prendere un’altra auto a metano (pur con tutte le difficoltà di cui parlavo sopra): ritengo che OGGI sarebbe stata una scelta comunque ancora ecologica e bilanciata. Tra un po’ di anni (chissà quanti, spero pochi) probabilmente non lo sarà più (posto che sarei curioso di sapere come avrebbe potuto essere l’auto a metano con gli investimenti che ad esempio sono stati fatti sul diesel per ridurre le emissioni), ma è un dato di fatto che sono stato costretto a cambiare target d’acquisto: non è stata una scelta libera.

          • Concordo con Mauro. Aggiungo che nessuna casa automobilistica ha sviluppato negli anni un vero motore a metano, con rapporto di compressione adeguato 16:1, ma sempre adeguato motori nativi a benzina. Un 30-40% di maggior resa e minor consumo ed emissioni lo si poteva ottenere. Una Plug-in con questo motore avrebbe un “senso”.

        • @Mauro: concordo quasi su tutto tranne che:
          – impianti self service, a quelli che conosco non interessa, anzi le mogli fanno rifornimento di metano e mandano i mariti o figli a far benzinaq ai self service
          – il metano auto ha una quota che ripaga parte del cambio bombole, smontaggio e primo trasporto
          – il metano auto costava meno di quello da riscaldamento, in casa, compreso di quote fisse, l’anno scorso lo pagavo 0,75€/mc, alla pompa 0,91€/kg. Siccome 1 kg sono 1,49mc, il gas di casa lo pagavo 1,1175 €/kg. In effetti è alcuni anni che è prevista la possibilità di caricarsi l’auto col gas di casa, grazie al piffero, mettici anche 7-8 ore di compressore a 1-2kW…..
          Mai saputo il perchè, io avrei pensato che dovesse essere favorito il riscaldamento.
          – scelta libera: windows? android? Il vecchio VHS? ecc. Considerazioni uguali, la scelta è libera, se il mercato non ha convenienza a supportare una tecnologia (la Panda a metano 2 anni fa costava uno sproposito, a memoria 17-18.000€), sei sempre libero di scegliere…quello che c’è 😁😂🤣

          • Self service: quando è sabato pomeriggio o domenica o è sera e rimani senza metano, vediamo se non ti interessa il self service…

            Contributo al fondo bombole: e… quindi? Il metano è rimasto comunque il carburante più economico in assoluto fino ai recenti accadimenti. Che nel costo del metano ci sia un contributo per la revisione delle bombole (dato che ogni 4 anni potenzialmente potrebbero darti bombole nuove) non lo vedo un problema. Il problema è quando ti fanno smontare bombole che non vanno smontate e che non possono collaudare con i metodi tradizionali perché trattasi di bombole tecnologicamente DIVERSE. Con tutti i rischi del caso (anche in termini di sicurezza).

            Il confronto tra metano per auto e riscaldamento onestamente non l’ho mai fatto. Mi suona un po’ strano, sinceramente, probabilmente dipende anche da che contratto hai a casa. Il motivo per cui ricaricare a casa col metano non è conveniente è perché ti serve un compressore che ha un costo non indifferente (più il costo dell’energia elettrica), per cui ha senso solo se hai una flotta di auto da rifornire.

            Scelta libera: rimane il fatto che non sarà una scelta mia da automobilista quella di abbandonare il metano (perlomeno sull’auto principale). Questo era il nocciolo della questione.

          • @Mauro: in soldoni concordo ma il mercato è il mercato. Io ero felice possessore di WinPhone lg 900 poi Nokia 520 e 535 (mio e mia moglie). non c’era più niente, adesso ho android. Per VHS fu uguale, il philips video2000 era x volte meglio…
            E ho buttato 2 scanner quando ho cambiato sistema operativo.
            Per i self service riporto solo la mia esperienza e dei miei conoscenti (qui da noi siamo in tanti) che hanno auto a metano, mai riscontrato lamentele. Per il GPL? Ci sono distributori self service? No, eppure il GPL è favorito rispetto al metano.
            Il metano auto costava meno di quello di casa che fra l’altro non è in pressione e non ha “contributo cambio bombole”, da cui dei vantaggi fiscali per il metano da autotrazione ce ne erano eccome.
            Chi fa auto con componenti che sono fuori dalla legislazione (bombole fisse che non si possono smontare) ha sbagliato prodotto o ha sbagliato paese, sarebbe come vendere auto con la guida a destra in Inghilterra.
            Con il metano a 2,299€/kg c’è in ogni caso un certo risparmio rispetto ad una benzina non ibrida (vade retro diesel…).
            Ho una panda a metano, comprendo.

          • @Daniele CL
            “eppure il GPL è favorito rispetto al metano”

            Perché la rete distributiva è più capillare, ma la mancanza di self service è un limite oggettivo lamentato anche dai più incalliti metanautisti. Aggiungici che, da che io sappia, le auto GPL sono sempre bifuel, mentre le più recenti a metano (perlomeno del gruppo Volkswagen) sono sostanzialmente monovalent, con un serbatoio di benzina molto piccolo, per cui avere sempre da rifornirsi di metano diventa importante.

            Riguardo le bombole: chi l’ha detto che sono fuori legislazione quelle in composito? Sì dà il caso che siamo in Europa, le bombole in composito sono solitamente omologate, hanno l’enorme vantaggio di essere molto più leggere, le montano praticamente tutti i produttori eccetto (guarda caso) Fiat. È un pasticciaccio tutto italiano, senza se senza ma.

        • Da metanista che passerà all’elettrico, vorrei fare qualche altra riflessione sul metano come combustibile:
          1) E’ vero, è fossile. Ma anche no. In Germania è già molto diffuso il bio-metano, un carburante estremamente sostenibile nella sua filiera produttiva.
          2) Il metano arriva al distributore tramite la normale rete, non deve essre trasportato mediante autocisterne come avviene con gasolio, benzina e GPL. Questo lo rende più sostenibile rispetto ai combustibili citati.
          3) E’ vero, la combustione del metano emette CO2, ma ne emette sicuramente meno di quella di gasolio e benzina perchè il contenuto di energia per kg è maggiore. La mia Golf TGI percorre mediamente (autostrada e con piede pesante) 23 km/kg: quale altra auto a gasolio/benzina arriva a tale risultato?
          4) La CO2 non è l’unico inquinante pericoloso: vogliamo parlare del particolato, le famosi polveri sottili (PM10, PM5, PM2,5)? Beh, la combustione del metano ne è quasi priva. Anche questo è un vantaggio. Per non parlare degli ossidi di azoto (NOx), molto più elevati nella combustione del gasolio.
          5) Per arrivare ai moderni motori diesel e benzina euro 6 si sono investiti migliaia di miliardi in ricerca e sviluppo. E per l’omologazione i diesel sfoggiano catalizzatore, trappole antiparticolato, iniettori di urea, ricircolo dei gas di scarico, etc. In confronto, per arrivare ai (pochi) moderni motori a metano con omologazione euro 6d si è investito una briciola: il motore a metano ha solo il catalizzatore come dispositivo antinquinamento. Vogliamo dire che se si fosse investito solo un decimo di quello che si è speso per rendere “puliti” i motori diesel oggi ci ritroveremmo con automobili a metano molto più efficienti e pulite?
          Tutto questo per dire, alla fine, che il metano avrebbe potuto essere un valido alleato dell’elettrico nella riduzione delle emissioni inquinanti, magari per tutti quegli automobilisti che possono caricare l’elettrico a casa, per esempio, questione per nulla banale.
          Io sto iniziando ora la mia battaglia per installare nel box privato condominiale la wallbox e non so come andrà a finire… anche perchè se non potrò caricare a casa durante la notte, con 40.000 km/anno di percorrenza per me l’elettrico non è affatto conveniente.

          • Son d’accordo, ma resta il fatto che sul lungo termine il gas dobbiamo limitarlo il più possibile per farci bastare quello che riusciremo a produrre in Europa come biometano, non possiamo sicuramente produrne abbastanza per la mobilità, il riscaldamento è la produzione elettrica di tutta l’Europa, per i trasporti pesanti onestamente mai visti se non nei pullman.
            Sarei curioso di capire anche se una superficie dedicata alla produzione di biometano sarebbe più conveniente che riempirla di fotovoltaico o eolico o altro per generare direttamente elettricità, ma del bio metano non so una mazza se non che esiste per cui boh hehe

            In Europa non abbiamo nulla se non un po di sole in estate del vento e delle risorse idroelettriche e geotermiche potenzialmente notevoli, tutto il macello di costi (elettricità compresa) impennati negli ultimi mesi sono dovuti al fatto che dipendiamo da fuori per tutti i tipi di approvvigionamento energetico, petrolio da fuori, gas da fuori, carbone da fuori… Tutte fonti usate così come sono per la mobilità o usate per essere trasformate in corrente elettrica per tutto quello che facciamo.. Qualcosa di nucleare c’è in giro per Europa che garantisce una continuità di base ma cmq il 60% della corrente è prodotta con materie prime che non possiamo rinnovare nelle quantità che ci servono.
            In compenso potremmo aprire inceneritori in ogni discarica a cielo aperto che abbiamo in Italia, recuperando così anche enormi aree che essendo inabitabili poi per diversi anni, possono diventare parchi eolici o solari una volta svuotati… I termovalorizzatori qualcosa inquinano è vero… Ma mai quanto una discarica lasciata a se stessa che genera anche malattie oltre che particolato

          • 1) concordo
            2) concordo
            3) concordo
            4) concordo
            5) concordo
            conclusioni) metano come alternativa a chi ha evidenti limitazioni all’elettrico: concordo.
            riflessione) 40.000km/anno non sono pochi, personalmente sono sotto maggior tutela e mio figlio, che usa la nostra ZOE, si sta interessando per abbonamento EnelX che costa meno che in casa. Speriamo che sia così transitoriamente.

          • @Xardus
            “Sarei curioso di capire anche se una superficie dedicata alla produzione di biometano sarebbe più conveniente che riempirla di fotovoltaico o eolico o altro per generare direttamente elettricità, ma del bio metano non so una mazza se non che esiste per cui boh hehe”

            Non sono neppure io espertissimo, ma il biometano lo produci con le esalazioni (altamente climalteranti) prodotte da liquami, allevamenti intensivi, ecc. ecc., che sono già di per loro in buona parte costituite da metano. Quella roba non la catturi mettendoci pannelli fotovoltaici o pale eoliche 😉

          • Non basterebbero i liquami di tutta Europa per alimentare a biometano il parco auto italiano.

          • @Massimo Degli Esposti
            Neanche una parte?
            E comunque… quindi? Lasciamo che vengano rilasciati in atmosfera?
            Le emissioni prodotte dagli allevamenti intensivi sono tra le prime fonti di emissione di gas serra sul pianeta (a volte si legge anzi che è la causa primaria). Se quelle emissioni si riescono a catturare ed a trasformare in qualcosa che, una volta bruciato, produce un ordine di grandezza in meno di CO2 non parliamo di soluzione ecologica?

            Certo, in un mondo ideale probabilmente saremmo tutti vegani…

          • Certo che biogas e biocarburanti devono essere utulizzati. Dico solo che non possono sostituire i carburanti fossili perchè non siamo fisicamente in grado di produrne a sufficienza

          • -Dico solo che non possono sostituire i carburanti fossili perchè non siamo fisicamente in grado di produrne a sufficienza-

            E qui, son certo che saprà perdonarmi, ma mi ha fatto balzare alla mente una greve battutaccia strettamente imparentata col fatto che a me piace un sacco la pasta coi fagioli. 🤭

  9. Sig. F. Valsecchi, non sia così impietoso, se legge il sito e i commenti si renderà conto che la maggior parte di noi ha in famiglia un’altra auto termica e in molti casi GPL o metano. Io ho Panda metano (oltre Yaris ibrida e ZOE), come potrei essere contento del rincaro sigh sigh sigh

  10. Purtroppo la situazione oggi è disastrosa, per tutti perché metano alle stelle benzina e diesel pure il GPL per il momento ha avuto gli aumenti minori, con l’elettricità non ne parliamo chi pensava d’esser tutelato ( mercato tutelato ) ha visto raddoppiare o quasi le proprie bollette, chi è sul libero mercato con prezzo bloccato si salva temporaneamente perché molti contratti sono in scadenza.
    La questione non è gioire delle disgrazie altrui, ma è giusto informare tutti, e mettersi tutti contro chi ha permesso tutto questo, tenendo presente che quando il greggio costava 145$ al barile il carburante ne costava 1,16€ al litro indicativamente, ora sta a 135$ qui qualcuno ci sta facendo la cresta 🤔🤔

    • In che momento il gpl avrebbe avuto gli aumenti minori? È aumentato del 50 percento in 7/8 mesi… da 0,60 a 0,90 al lato pratico nello stesso periodo è stato minore l’aumento della benzina, certo partendo da un prezzo maggiore ed essendo maggiormente diffuso fa un altro effetto…

    • Riporto commento di Paolo Perotti da un altro articolo:

      1)Controlla il cambio Euro/Dollaro nel 2008 con quello attuale
      2)Controlla le accise sui carburanti in Italia nel 2008 con quelle attuale
      3)Controlla l’aliquota IVA in Italia nel 2008 con quella attuale
      4)Controlla i costi di trasporto (via petroliere) del greggio nel 2008 con quelli attuali
      5)Controlla il ricarico dei distributori nel 2008 con quella attuale

      Saluti.

  11. Per quel che vale, mi associo alla risposta della redazione.

    Personalmente non sono compiaciuto ma sinceramente dispiaciuto, in particolare per i lavoratori del settore che immagino siano in seria difficoltà.
    Quello che sembra compiacimento in realtà è il triste epilogo di fiumi di parole spese a ragionare se sia o meno un buon investimento acquistare un’auto elettrica. Abbiamo detto più volte su queste pagine che il grosso vantaggio delle auto elettriche è che l’elettricità si può produrre in molti modi nonché da fonti rinnovabili: questo non risolve automaticamente tutti i problemi ma li può alleviare e soprattutto fornisce delle vie d’uscita o delle alternative. Sappiamo da decenni che le fonti fossili non saranno disponibili per sempre, e che prima di finire saremmo dovuti passare da una dolorosa fase in cui avremmo dovuto fare i conti con una quantità insufficiente per tutti.
    Purtroppo a farlo presente ci siamo talune volte beccati le martellate come il grillo parlante di Pinocchio.

    Tutto qui.

  12. Io non voglio parlare di COSTI ma di fatto e di energia .
    Se litro di Gasolio equivale a 13 kWh di energia e io con 15 kWh percorro 100 km vuole dire che la mia auto elettrica percorre 100 con l equivalente di 1,2 litri di gasolio .
    Il calcolo va fatto su energia primaria , i costi si aggiusteranno

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