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No ricariche no party: Sud dimenticato, la rabbia sale

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La stazione di ricarica di Baronissi Est, sulla Salerno Reggio Calabria: un'eccezione nel deserto del Sud.
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No ricariche, no party… Siamo a fine 2021 e la situazione al Sud resta penosa, come ci racconta Claudio, lettore calabrese proprietario di una Volkswagen ID.3.. Come può diffondersi la mobilità elettrica, senza colonnine in cui rifornire?

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Ricarica notturna in Piazza Calabro per la ID.3 di Claudio

No ricariche…/ “Calabria e Sicilia, situazione tragica”

Ecco lo sfogo di  Claudio Antonuccio: “Io e mia moglie siamo da poco  più di due mesi possessori di una ID.3 77 kWh e siamo molto soddisfatti dell’auto. Ma la situazione delle colonnine di ricarica è alquanto tragica…La Salerno-Reggio Calabria è totalmente sprovvista, a parte due colonnine da 60 kW in direzione nord (direzione sud: nulla). E le colonnine fuori dall’autostrada sono molto spesso da 11 kW in AC... Ho persino scritto ad ANAS per avere informazioni circa possibili installazioni, ma non mi hanno nemmeno risposto…Chiaro messaggio di quanto sia alla loro attenzione la problematica delle colonnine in autostrada. Dovendo viaggiare frequentemente tra Messina e Catanzaro  (circa 320 km andata-ritorno) per lavoro, riesco a fare andata e ritorno con un’unica carica. Ma questo cercando di dosare al meglio la batteria, in quanto l’autostrada presenta molti tratti in salita. Altrimenti i tempi di percorrenza si dilatano a dismisura”.

no ricariche“Così ti costringono a tornare indietro alle auto tradizionali”

In Sicilia la situazione è persino peggiore“, continua Claudio “Se si vuole andare da Messina verso il distretto commerciale di Catania non c’è nemmeno l’ombra di colonnine…Neanche in uno dei più grossi centri commerciali della zona…Fortunatamente a casa siamo riusciti ad installare una presa di ricarica domestica. Ma gli spostamenti autostradali sono fortemente limitati per la rete di ricarica praticamente assente. Non è  questo il modo di incentivare l’elettrico…Così si spinge chi ha deciso di acquistare un’auto elettrica a tornare sui propri passi a favore di motori endotermici. Il problema, il più delle volte, non è il tempo di ricarica. Quanto la totale assenza di un’infrastruttura di che permetta di viaggiare con serenità anche su lunghi percorsi in autostrada. Pessima anche la situazione degli stalli per auto elettriche in un parcheggio di fronte al Palazzo della Regione Calabria a Catanzaro.. Per ricaricare ho dovuto, in entrambe le occasioni in cui mi sono trovato a farlo, parcheggiare sugli stalli degli scooter“.

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Il grafico di Motus-e mostra la distribuzione delle colonnine di ricarica in Italia: Sud non pervenuto.

SECONDO NOI. Verrebbe da citare il compianto Rino Gaetano, calabrese, col suo “ma chi me sente...”. Claudio ha scritto una mail alla Regione Calabria. Nessuna risposta. Poi ha saputo dal personale di guardia al Palazzo della Regione che la “gestione” del parcheggio è del Comune di Catanzaro. Ha telefonato alla Polizia Municipale. Risposta: mandi una Pec con le foto. Dopo questo ennesimo racconto, non serve uno scienziato per capire come mai al Sud si vendano così poche “auto con la spina”. Nel 2021 se ne sono immatricolate 11.661, su un totale di 124.913. Nemmeno il 10%: no ricariche… (M.Te).


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10 COMMENTI

  1. Claudio ha ragione a preoccuparsi. Tuttavia da un rapido controllo sull app Nextcharge risultano diverse colonne fast DC funzionanti nell’area di Catania, senza contare le accelerate in AC. Meno buona la situazione in Calabria. Quando ho cominciato con la mitica zoe nel 2013 qui nel nord est l’area era molto meno servita di quello che osserva Claudio oggi. In compenso la capacità delle batteria attuali sono di gran lunga più grande. Voglio solo dire che conviene godersi il nostro bel veicolo elettrico e tirare dritto nonostante le difficoltà. Anche se lentamente le infrastrutture si arricchiranno! Buon natale!

  2. Ma volete proprio far fallire l’ENI? Per fortuna, di ENI, abbiamo quel grande ambientalista che si chiama Cingolani.

  3. Vogliamo parlare del Molise??
    Fino a pochi mesi fa (Maggio 2021) in tutto il Molise non c’erano colonnine fast, ma solo poche colonnine in AC, la maggior parte concentrate nel capoluogo di regione Campobasso.
    Attualmente in questa piccola regione ci sono tre sole colonnine fast da 50Kw tutte installate a Termoli.
    Molti comuni importanti come Casacalenda, Larino, Guglionesi etc. etc, a tutt’oggi non hanno colonnine.

    • Grazie alLa stupidità dei nostri amministratori ….
      Uno stallo per auto elettriche è un invito a visitare i luoghi e ,visti i tempi di ricarica, spendere denaro nei bar, ristoranti, e negozi .
      Che dite, arriveranno i nostri amministratori i nostri commercianti ad attivare il cervelletto che si ritrovano o continueranno ad usarlo alla ” Omer dei Simpson ” lamentandosi che nessuno visita , nel mio caso Guglionesi. 😁😷😷

      • I nostri politici stanno sacrificando tutto pur di fermare l’auto elettrica ed usano le stesse armi che hanno fermato la EV1 della General Motors 20 anni fa.

        Guardate il film documentario “who killed the elecritc car” lo trovate in internet con facilità, è in inglese americano ma è sottotitolato in italiano.

        Anche li i buffoni iniziano a parlare di auto a idrogeno, di perdita di posti di lavoro, del limitare l’installazione delle colonnine ecc.
        Il tutto a mezzo di stampa prezzolata e controllata dalle big company (petrolio, costruttori ecc.)

  4. Se continua così, il Sud non solo non vedrà lo sviluppo della mobilità elettrica ma, con lo sviluppo della stessa nelle altre zone d’Italia, vedrà anche ridursi la quota di turismo di quegli utenti che sono passati ad una BEV e che ben si guarderanno dallo scegliere mete così poco servite da rete di ricarica.
    Sono in attesa di una consegna di un veicolo elettrico (marzo ’22, semiconduttori permettendo) e di sicuro le scelte di mete per il periodo estivo saranno condizionate dai servizi che sapranno offrire fra cui le infrastrutture a supporto della mobilità elettrica. E come me, credo la maggior parte delle persone di buon senso.
    Dunque alla classe politica del Sud fare le scelte che riterranno più opportune, se non per una svolta della mobilità, almeno per la tutela della loro risorsa turistica.

    • Come detto …..sono tutti degli Homer Simpson , peccato che fanno piangere per la loro ottusità ,rispetto al personaggio molto divertente.

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