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No, lo scandalo non è se Toninelli va a gasolio

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No, lo scandalo non è se Danilo Toninelli va a gasolio. Non è un problema se il ministro dei trasporti promuove l’auto elettrica e poi, per sé, compra un diesel.

La versione del ministro che viaggia in Jeep

Ecco quel che scrive il ministro dei Trasporti su Facebook dopo l’intervista di domenica a Maria Leitner del Tg2 Motori, in cui “confessava” di avere acquistato una Jeep a gasolio:

Siamo oltre la follia. Stanno discutendo perfino sul fatto che io abbia comprato una macchina. Ebbene sì, a ottobre ho commesso il “crimine” di acquistare un’auto usata. Alcuni mi chiedono perché abbia preso una diesel, mentre come Ministero e come Governo spingiamo sull’elettrico. La risposta è molto semplice: per ragioni di natura economica. Un’auto usata costava molto di meno di una nuova. Ancora oggi, infatti, continuo a tagliarmi lo stipendio e a condurre la stessa vita che facevo prima di diventare portavoce in Parlamento. Inoltre, l’auto in famiglia la usiamo principalmente per lunghi viaggi, e oggi in Italia purtroppo non ci sono abbastanza colonnine di autoricarica per l’elettrico. Due problemi che so che mi accomunano a milioni di famiglie. Per questo come governo stiamo spingendo sul pedale dell’acceleratore dei piani di installazione delle colonnine di ricarica e abbiamo introdotto incentivi economici per l’acquisto di elettriche. Ps.: La mia auto “nuova” non sarebbe stata comunque soggetta al “malus” in quanto ha emissioni ben al di sotto della soglia limite. Inoltre, come detto, è una usata a km zero immatricolata a metà 2018. Chiunque, non solo il sottoscritto, oggi comprasse un’auto usata non pagherebbe alcun malus“.

Francia e Germania preparano il futuro. Noi…

Sia chiaro: non ci importa nulla dell’auto che sceglie Toninelli. Sorvoliamo su espressioni come “colonnine di autocarica“, che denunciano una conoscenza molto sommaria dell’argomento. Lo scandalo vero è un altro e si può sintetizzare in due punti:

  1. Ne abbiamo scritto e parlato  più volte: nonostante i ripetuti annunci, gli incentivi per le auto elettriche e le ibride plug in sono fermi al palo. Il sito del Ministero di Toninelli è ancora fermo alla pre-fase di registrazione dei concessionari. L’Italia è l’ultimo Paese ad impegnarsi su questa strada: che cosa aspettiamo ancora?
  2. L’Europa, con Francia e Germania in testa, si sta attrezzando per contrastare la Cina nel diventare il cuore produttivo di un futuro in cui l’elettrico sia protagonista nell’automotive. Si parla di nuovi centri di ricerca, di grandi fabbriche di batterie, con fondi comunitari, nazionali e anche cinesi. Sissignore, anche cinesi, di CATL per la precisione. L’Italia in questi grandi progetti è assente, distratta. Ma i posti di lavoro di domani si decidono oggi e a nulla varrà arroccarsi a difendere lavorazioni obsolete, se nel frattempo non si saranno preparate le nuove.

Questo è il vero scandalo. Poi che un ministro parli bene e razzoli male ci interessa poco o nulla. Non siamo talebani, ognuno compri l’auto che vuole. Pazienza se Toninelli va a gasolio. Ma certo non possiamo pensare che siano personaggi così inconsapevoli a traghettarci verso il futuro.

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11 COMMENTI

  1. Tutti contro Toninelli.. Ma quanti interessi economici sta combattendo… Alla fine scopriremo che siete tutti pagati dai Benetton.. Se è vero, come è stato dimostrato, che le principali campagne denigratorie sono state pagate proprio da loro..e i 49 si rivoltano nelle tombe, poveri innocenti dellingordigia umana

    • Tutti chi, scusi? Le sembra normale annunciare che il primo marzo sarebbero partiti gli incentivi per auto, scooter e moto a emissioni zero e a oggi ancora non è partito un bel nulla? Si vergogni, l’accusa di essere pagati è molto grave e meriterebbe una bella querela per diffamazione. Ci pensiamo su. Ma ci preoccupa molto un clima in cui, su fatti concreti e non su opinioni, chi osa criticare il governo viene accusato di essere un venduto. Ripeto, si vergogni.

      • Non esageriamo, se qualcuno pensa che Toninelli sia una persona adeguata al suo incarico dimostra di essere del suo livello, non è una colpa, è una disgrazia.

  2. È un povero ragazzo senza capacità che tramite una piattaforma si trova a fare il Ministro

  3. Lo scandalo è che qualunque incapace possa fare il ministro in questo paese, il buon Toninelli è in buona ed abbondante compagnia per assicurare un triste futuro a tutti noi, compresi i geni che hanno votato il partito che ha come slogan VAFF…

  4. Mi sembra fumo negli occhi parlare dell’auto di Toninelli, il problema è il paese in mano a incapaci che in virtù del successo elettorale credono di essere diventati competenti, basta sentirli parlare per disperare.

  5. Dovrebbe essere quanto meno coerente con quello che dice e fa….non puo permettersi di professare bene e razzolare male….è pur sempre un Ministro della repubblica italiana

  6. Prima di tutto nel video dice che l’auto è nuovissima appena immatricolata e secondo un ministro e non un operaio con 4 figli non puo incentivare la mobilita elettrica e poi compra una a gasolio che è il peggior combustibili in assoluto dichiarato dall’OMS CAT.1 CANCEROGNEO

  7. Si è mai visto, in ogni caso, un politico che razzoli come predica?
    Dopo di che, fermo restando che qui si parla di auto elettriche, io avrei preferito un Ministro che non potendo utilizzare l’auto elettrica per i motivi detti (che ora come ora ci sono), perlomeno usasse un’ibrida piuttosto di un diesel, così, tanto per lanciare un segnale.
    In ogni caso ritengo che l’ibrida sia un’auto che spinga al passaggio verso l’elettrico.
    Io, perlomeno, accarezzo l’idea, come raccontavo tempo fa: https://wp.me/pjP1E-uKl

    • Sarei curioso di sapere come leggono questa vicenda i responsabili del marketing Jeep-FCA: è comunque pubblicità positiva (purché se ne parli…) o piuttosto accostare il marchio a un’immagine non ecologica e a un personaggio controverso come Toninelli può avere un effetto negativo? Certo, lo sgomento della Leitner quando il ministro confessa di avere appena comprato una Compass a gasolio…

      • Ah” l’espressione della Leitner è stata strepitosa e rappresentava al meglio quella dei molti che stavano seguendo la Tv… d’altro canto stiamo parlando di un Ministro che è andato in tv a dire “chissenefrega di Lione”…. a torto o ragione, queste cose le dici nel salotto di casa tua …

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