Home Moto & Scooter NIU lancia l’e-scooter a guida autonoma e la prima e-moto “all around”

NIU lancia l’e-scooter a guida autonoma e la prima e-moto “all around”

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Il sito americano Electrek l’ha definita «una delle più interessanti novità presentate al CES di Las Vegas». Forse è un complimento eccessivo : secondo noi fra quel che si è visto al CES sono tecnologicamente più interessanti la  Cybermoto Damon  e la Nawa Racer con ultacapacitors. Però è fuor di dubbio che la RQI-GT della cinese NIU ha le potenzialità per invadere il mercato delle moto elettriche nel grande spazio vuoto che sta fra gli scooter e le stretfighter da nababbi.

La giusta via di mezzo della prima moto NIU

Nella prima fascia NIU ci sta già da re, con tre linee di scooter tra i più venduti (anche in Italia). Nella seconda spopolano Energica, Harley Davidson LiveWire, Zero e Lightning, ma con numeri ancora esigui. Facendo il gran balzo alle due ruote alte, NIU ha scelto invece la (giusta?) via di mezzo. Una moto agile nel traffico urbano, abbordabile nel prezzo e nelle prestazioni di  guida, ma, con una velocità massima di 130 km/h, perfettamente in grado di dare soddisfazioni anche in autostrada o nei percorsi scorrevoli fuori città .

La RQi-GT: potrebbe essere questo il pendolare elettrico abbordabile e adatto all'autostrada che stavamo aspettando?
Una moto “all around”, quindi, paragonabile nell’utilizzo promiscuo a una 400 cc termica. E come una moderna 400 cc termica, piacevole nelle linee come una classica naked. Tuttavia spigolosa, a tratti geometrica per richiamare al primo sguardo la sua natura elettrica e la saetta stilizzata che simboleggia una scarica ad alta tensione. L’idea di NIU pare insomma questa: offrire un mezzo divertente negli spostamenti urbani di ogni giorno, e un mezzo abbordabile nelle gite del we. Due in uno.
RQi-GT (maledette sigle; ormai non ci si raccapezza più) è chiaramente pensata per l’esportazione verso i mercati ricchi. In Cina, infatti, un simil cinquantino elettrico da pochi soldi basta e avanza.  Ogni anno ne vengono venduti 20 milioni. In Occidente le cose cambiano. NIU lo sa perché già lo frequenta rifornendo decine di flotte di scooter sharing.

Piccole batterie, grande autonomia?

Il prototipo della RQi-GT esibito a Las Vegas sembra il candidato perfetto per incunearsi nella fascia di mercato elettrico più scoperta in Europa e in America. Ora è una nicchia, ma presto potrebbe diventare la fetta più appetibile. Funziona con un motore centrale da 30 kW (40 CV) con trasmissione a cinghia sulla ruota posteriore. E’ alimentato da due pacchi batteria al litio Panasonic da 6,5 kWh complessivi, entrambi estraibili per consentire la ricarica in casa.
Due pacchi batteria rimovibili Panasonic possono essere caricati sulla bici o all'interno

Sulla carta è abbastanza poco. Tuttavia NIU indica una percorrenza di 128 km in guida combinata città -autostrada e di 200 km se guidata a velocità costante di 48 km/h. Stime apparentemente molto ottimistiche se confrontate per esempio a una californiana  Zero FX che con 7,2 kWh di batteria percorre 87 Km nel misto e 149 a velocità costante. Sembra improbabile che NIU sia riuscita a ricavare dalla sua moto tanta efficienza da giustificare un miglioramento così netto delle prestazioni. Se anche i dati non fossero veritieri, comunque, l’autonomia resterebbe sufficiente per garantire i percorsi quotidiani in ambito urbano. La condizione è che il prezzo sia effettivamente basso. E su questo la manifattura cinese e la tradizione NIU sono una garanzia.

NIU si gioca tutto sul prezzo

In più, i gadget si sprecano: un faro adattivo che oscilla a seconda della trazione, l’ABS, la connettività 5G integrata con antifurto e tracciamento GPS di serie, il controllo Bluetooth. Di più la NIU non ha rivelato. Il prezzo della RQi dovrebbe oscillare sui 6 mila euro, ma non si sa quando verrà commercializzata. Forse all’inizio del 2021.

 

 Ma la rivoluzione sta tutta nello scooter TQi-GT

La presenza al CES dell’azienda con sede a circa 100 km da Shanghai non si esaurisce qui. Ha infatti presentato un secondo prototipo, questa volta uno scooter, anch’esso a metà strada tra il già esistente, seppur termico. All’anteriore la doppia ruota basculante ricorda il Piaggio MP3, per il resto il BMW C1 con tettuccio.
Ma questo è solo look.

Con il 5G diventerà un robot su te ruote

Il modello TQi-GT è il primo ciclomotore elettrico a tre ruote autobilanciato. Ed è già dotato di serie di funzionalità per la guida autonoma come il self-parking. Il tre ruote TQi-GT può raggiungere una velocità massima di 80 km/h e un’autonomia fino a 200 km. Ed è dotato anche di un sistema frenante antibloccaggio.

NIU punta così a rivoluzionare il pendolarismo urbano e porre le basi del self-driving anche su due, pardon tre, ruote.  Immaginando così un futuro in cui sia possibile inviare una semplice richiesta dallo smartphone per vedere giungere sotto casa il veicolo con la destinazione preimpostata.

La tecnologia IoT di NIU è in grado di utilizzare sensori intelligenti per rilevare informazioni in tempo reale e aggregare analisi per l’elaborazione sul cloud, per riconoscere persone, veicoli e connettività cloud. Con l’arrivo dell’era del 5G, la tecnologia dell’Internet delle cose di NIU avrà a disposizione maggior spazio per l’innovazione.

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2 COMMENTI

  1. Non vedo le cinture di sicurezza che assicurano il corpo allo schienale,ammesso e non concesso che la cellula di protezione abbia le stesse prestazioni di quella del BMW C1.
    Un proprietario-utente C1 praticamente indenne dopo caduta in marcia.

  2. Il TQi-GT se non verrà eclissato da altri antagonisti più blasonati, stabilirà records di vendita ovunque verrà commercializzato.

    Ma non sarà così, perché Piaggio, Yamaha, Peugeot e Quadro, hanno i loro scooter tre ruote con sistemi brevettati e certamente staranno già disegnando i loro sfidanti elettrici con tanto di cappello e tergicristallo, con l’aggiunta della sicurezza passiva di airbags esterni laterali ZF Pre-Crash Safety System, cinture di sicurezza a quattro punti e l’airbag manubrio. La sicurezza passiva, oggi, è ancora meglio del 5G.

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