Niente multa per l’auto elettrica parcheggiata nella ricarica: un lettore chiama la Polizia Locale, che però sostiene di non potere fare nulla. È successo a Roccaraso, Abruzzo. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it
Niente multa a Roccaraso, la Polizia locale dice di segnalare a Enel X

“Il mese scorso ho ritirato la mia nuova Tesla Model Y 2025 blu oceano , prima macchina elettrica in assoluto. Sono quindi alle prime esperienze e disavventure con l’elettrico, compreso una piccola ansia da ricarica, dissipata dopo i primi viaggi . Sabato pomeriggio stavo in montagna a Roccaraso, in Abruzzo, volevo approfittare per ricaricare l’auto e passeggiare in centro. Decido quindi di prenotare una colonnina di Enel X (AC 22 kW) vedendo anche che l’altra era già occupata.
Ebbene, arrivato alla colonnina il primo stallo era occupato correttamente con un’auto in ricarica e cavo collegato, mentre nel secondo stallo era parcheggiata un’auto elettrica che non aveva mai ricaricato e non aveva alcun cavo collegato. Ho dovuto non solo rinunciare alla ricarica (fortunatamente la batteria era al 50 %), ma anche giustificare ad Enel X la mancata ricarica per non pagare inutilmente.
Ho deciso di cercare i vigili in zona per segnalare, ma con grande delusione mi è stato detto che non potevano fare niente, di segnalare ad Enel, niente di più . Dopo alcune ore l’auto era ancora lì. Fortunatamente nel paese vicino, Alfedena, era libera un’altra colonnina: con un po’ di sacrificio ho ricaricato. Molto dispiaciuto da questi comportamenti , poi proprio da colleghi di auto elettriche“. Massimiliano Gaetani, da Napoli.
Ma il Codice parla chiaro: c’è la sanzione per divieto di sosta

Risposta. In realtà da Codice della Strada la Polizia Locale avrebbe dovuto intervenire e multare l’auto parcheggiata nella ricarica.
Ecco il testo dal sito del Ministero: “Aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici: il divieto di sosta, con le relative sanzioni, si estende alle aree dove si trovano le colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli. Il divieto vale anche per gli stessi veicoli elettrici che non stanno che non stanno effettuando la ricarica o se hanno completato da oltre un’ora l’operazione“.
Noi non possiamo sapere se quel giorno i vigili di Roccaraso avevano mansioni più urgenti da sbrigare. Ma quel che è sicuro è che non è il gestore della colonnina a dover intervenire, bensì la Polizia Locale.
– Ricaricare a 0,39/kWh? Ecco come: guarda il VIDEO di Luca Palestini



Consiglio al mio compaesano Massimiliano di condividere queste informazioni non solo con Vaielettrico, ma anche via PEC al comando dei vigili urbani di Roccaraso ed in conoscenza anche al Comune di Roccaraso. La negligenza degli agenti nel liquidarti dicendo “non possiamo fare nulla quindi ciaone” è inaccettabile. In primis perchè sono dipendenti pubblici pagati con i nostri soldi e poi perchè il loro unico dovere è proprio quello di sanzionare chi viola il codice della strada, non è ammissibile una tale ignoranza.
Sicuramente la locale di Roccaraso avrà impegni inderogabili h24… in ogni caso, anche fossero stati impegnati ciò non deroga a dover intervenire appena l’impegno risultasse risolto; allorchè, il mancato intervento, o addirittura l’assunzione di impossibilità ad intervenire, qualora non vi fossero i presupposti, si configura nell’art. 318 del C.P. omissione d’atti d’ufficio punito dai 6 mesi ai 2 anni di reclusione. troppo spesso le forze dell’ordine locali non sono al corrente di questo.
Ennesima conferma dell’inutilità della Polizia Locale
Madonna ragazzi un po di flessibilità. Ma che avete due cm di cavo? In vasi come questi io lascio in ricarica bloccando l’abusivo c’è doppia soddisfazione..
A vedere dalle foto o da Street view, ricaricare in seconda fila bloccherebbe la strada. Bella soddisfazione..
Sarebbe stato interessante conoscere chi era il proprietario dell’ auto
È opportuno ricordare che se il sito destinato alla ricarica su terreno “privato” (intendendo con questo termine, le più varie accezioni possibili) le forze dell’ordine possono intervenire esclusivamente dietro richiesta del conduttore dello stesso spazio.
In pratica sta dicendo che la polizia locale avrebbe ragione ? Nel senso che l’automobilista avrebbe dovuto segnalare il problema a Enel-X, in quanto conduttore dell’area dove la colonnina è installata, e solo Enel-X poteva denunciare alla polizia locale ?
Se fosse così come dice, e temo che lei possa avere ragione, sarebbe un fallimento della razionalità e il trionfo della burocrazia…
Non a EnelX ma alla Proprietà del suolo che ospita la colonnina (es. il supermercato del parcheggio) che di norma è lì in loco… Quindi entri al servizio commerciale ospitante la colonnina è glì fai chiamare I vigili. Che ginepraio comunque… Siamo vittime del nostro sistema giudiziario… Se un reato è un reato non importa chi lo denuncia, va prevenuto (e in questo caso la multa o rimozione forzata preverrebbe il cattivo comportamento Le prossime volte)
State creando ipotesi non legate al caso specifico. Cercate tramite street view e vedrete che si tratta di due stalli su strada pubblica e il cartello enuncia chiaramente ed esplicitamente che il divieo di sosta con rimozione forzata si applica ‘0-24 eccetto veicoli elettrici in ricarica’. Per cui i vigili dovevano solo saper leggere. Sempre che (volendo pensar male) non conoscessero il proprietario dell’auto..
Non avevo visto tramite street view il posizionamento delle postazioni di ricarica. Stante il fatto che il comportamento della polizia locale è comunque da censurare, rimane il fatto che, da privato cittadino non impattato direttamente come vittima di un reato, è sempre molto difficile riuscire a far intervenire la polizia locale quando c’è un reato del codice della strada. Avete mai provato a chiamare quando c’è un’auto parcheggiata sulle striscie pedonali impedendo la discesa di carrozzine per disabili dai marciapiedi ? Oppure quando c’è un divieto di transito temporaneo nelle prossimità di scuole agli orari di entrata / uscita ? Questo caso è della stessa specie.
Già è molto difficile farli intervenire quando siamo vittima diretta di un reato di codice della strada, come auto parcheggiata in doppia fila che impedisce che noi possiamo uscire, oppure auto parcheggiate davanti un passo carrabile. Non vedo quindi uno specifico accanimento a favore dei furbetti del parcheggio delle colonnine ricaricabili, ma il normale “andazzo” di chi non interviene quando viene segnalato un problema o reato del codice della strada