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News della settimana: pronta la Enyaq. E la Kona, le km 0…

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News della settimana, in breve / La Skoda ha avviato la produzione dell’Enyaq iV. Spuntano le elettriche a km 0. I guai della Kona in Corea. E la Marelli…

News della settimana/ In produzione la Skoda elettrica

La Skoda ha diffuso le immagini dell’avvio della catena di montaggio della sua prima elettrica della nuova generazione, la Enyaq. Nasce sulla piattaforma MEB del Gruppo Vollkswagen, la stessa utilizzata da ID.3 e ID.4. La fabbrica è quella di Mladá Boleslav (Repubblica Ceca), che a regime sfornerà fino a 350 Enyaq al giorno.  L’e-SUV è costruito sulla stessa linea dell’Octavia (e delle sue varianti PHEV) e del Karoq. La conversione dell’impianto per l’elettrico  è costata 32 milioni di euro.

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La lina di montaggio della Enjiaq nello stabilimento principale della Škoda a Mladá Boleslav, in Slovacchia.
Nelle aree in cui si lavora sulle batterie, sono state installate telecamere termiche in modo da poter rilevare immediatamente eventuali surriscaldamenti. Il sistema di sicurezza attiva un allarme in caso di qualsiasi tipo di anomalia. L’auto arriverà sul mercato italiano a inizio 2021, con prezzi a partire da circa 35 mila euro.

News della settimana / Spuntano le elettriche “km 0”

news dell settimanaChi l’ha detto che sulle auto elettriche non ti fanno sconti? Sempre più spesso sui siti delle concessionarie appaiono offerte speciali, addirittura “a km 0”, ovvero con le riduzioni più significative. Questo annuncio, per esempio, ci è stato segnalato da un lettore emiliano sul sito della catena AutoTorino (clicca qui). In questo caso si tratta di una Hyundai Ioniq immatricolata nel novembre di un anno fa, ancora con la batteria più piccola, quella da 28 kWh. La riproduciamo a mò di esempio, non certo isolato. Il prezzo è competitivo. Va solo ricordato che, per stabilire la reale convenienza delle elettriche a km 0, occorre considerare che non si tratta di un’auto nuove. Quindi non c’è l’incentivo statale che, con rottamazione, può arrivare a 10 mila euro.

In Corea class-action per le batterie della Kona

Nuovo sviluppo in Corea nel caso delle Hyundai Kona EV che prendevano fuoco. La Reuters riferisce (qui il report) che circa 200 persone che hanno intentato una causa collettiva contro il costruttore. Ovviamente non si tratta di 200 vittime di incendi: chiedono un risarcimento lamentando il ridotto valore dei loro veicoli, con due avvocati a rappresentarli. Alla testa del gruppo c’è un automobilista di nome Kim, la cui Kona si era incendiata costringendo circa 20 residenti della zona a evacuare le proprie case.

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Uno degli avvocati ha detto che la richiesta a Hyundai è duplice. Circa 6 mila euro, in valuta locale, come risarcimento per ogni querelante, più la sostituzione dell’intero pacco batterie. Finora la Hyundai ha sostenuto invece che si tratta di un problema di software, superabile con un aggiornamento. Senza sostituire le batterie, la parte più costosa dell’auto. Alla Reuters, Hyundai ha spiegato che la causa dell’incendio non è chiara, ma che si sospetta una correlazione con danni interni subiti dalle celle. Aggiungendo che sta indagando sul caso con il suo fornitore e il Ministero dei trasporti. Non ci sono notizie di casi in Europa.

Ciao ciao Italia, Marelli produrrà in Germania

Ultima news della settimana. La Germania sta facendo indigestione di investimenti produttivi sull’elettrico, mente il resto d’Europa (Italia in testa) sta a guardare. Ora è la volta della Marelli ad annunciare che installerà una linea di produzione per azionamenti elettrici su un’area di 18.000 metri quadrati a Colonia-Niehl. All’inizio della produzione, l’azienda italiana (ma a capitale giapponese) prevede di impiegare circa 160 persone e di assumere altri 60 lavoratori nel corso dell’anno.

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Secondo Joachim Fetzer, CEO della divisione motori elettrici, lo stabilimento di Colonia è stato “scelto per la sua posizione nel cuore dell’Europa. La regione si sta trasformando in un centro per la mobilità elettrica, motivo per cui a livello locale saranno presenti anche dipendenti qualificati. Con il nuovo impianto di produzione, stiamo espandendo la nostra impronta di produzione e le nostre capacità per questo importante mercato in crescita”.

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4 COMMENTI

  1. Italia in svendita……. Italia del nord made in Cina… Italia centro made in Germania… Italia del sud made in America

  2. Resta il fatto che l’itaglietta rosso-kondotta, non ha una vera competitività per gli investitori seri. Specie se stranieri. Poi divertiamoci pure a cercare i colpevoli. Io un’ideuzza ce l’ho……

  3. Altro pezzo della ex-fiat che vola via dall’Italia. V i ricordate Bertinotti che gridava “la Fiat è italiana”???

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