Nelle nuove Taycan ricarichi senza app né card. È una delle innovazioni che, da ottobre, compariranno sul primo modello elettrico della Porsche, già rivisto.
Nelle nuove Taycan la funzione Plug & Charge
Si sa che ricaricare è spesso una delle scocciature più fastidiose per chi acquista un’auto elettrica. E Tesla, un marchio la Porsche guarda da vicino, con i Supercharger ha sempre dato ai clienti la facilitazione di rifornire solo inserendo il cavo nell’apposito sportellino. Ora i media tedeschi annunciano che con il model year in vendita tra due mesi nelle nuove Taycan ci sarà la funzione Plug & Charge. Con ricarica e pagamento automatizzati senza carta o app. Ovviamente nelle colonnine convenzionate.
Altre innovazioni includono Functions on Demand, FoD, e un’accelerazione più rapida. Plug & Charge si basa sullo standard ISO 15118 e consente l’avvio automatico del processo di ricarica. In pratica la colonnina “riconosce l’auto” e provvede a tutto il processo: dall’abilitazione iniziale fino all’addebito finale sul conto del proprietario dell’auto. Plug & Charge dovrebbe essere reso disponibile anche a chi la Porsche elettrica l’ha già comprata, con un aggiornamento del software.
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Ma secondo i fan di Tesla deve rincorrere ancora
Finora, Plug & Charge è già operativo presso le stazioni di ricarica Ionity in Italia Germania, Norvegia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Repubblica Ceca. Altri dodici paesi europei seguiranno all’inizio del 2021, secondo Porsche. Negli Stati Uniti, Plug & Charge sarà disponibile anche nella rete di Electrify America, a partire dal 2021. Ricordiamo che la Porsche è stata tra i fondatori di Ionity, mentre Electrify America è di proprietà del Gruppo Volkswagen, di cui anche Porsche fa parte.

In generale, comunque, la Porsche sta lavorando per rendere disponibili sempre più funzioni scaricabili da remoto e in grado di migliorare l’efficienza dell’auto. ll CEO, Oliver Blume, recentemente ha osservato che alcuni degli aggiornamenti OTA della Taycan porterebbero una versione da 400 CV della Taycan a 450. Anche qui bisogna ammettere che è stata Tesla ad aprire la strada. E un po’ di rivalità comincia a serpeggiare: il sito Teslarati.com il 10 agosto ha pubblicato un articolo velenosetto. Sostenendo che da remoto la Porsche riesce ad apportare solo marginali aggiornamenti del software: per le modifiche importanti, servirebbe ancora una sosta in concessionaria.