Nell, marchio del trimarano francese, dopo la motovedetta a Dubai nel carnet degli italiani di Transfluid. L’azienda di Gallarate ha siglato un accordo con il cantiere Neel-Trimarans con base a La Rochelle, la mecca della vela francese e quindi mondiale.
Transfluid fornisce due motori elettrici Bellmarine  (la controllata olandese che fa navigare in elettrico Amsterdam) da 15 kw per i nuovi LEEN 56 e LEEN 72 Hybrid Travel Yachts. Il sistema di propulsione quindi non è full electric ma formato oltre che dai due motori elettrici sugli scafi esterni da un motore termico centrale sullo scafo principale.

Coppia di motori elettrici da 15 kW nel sistema ibrido
Vediamo alcuni dati tecnici come forniti dall’azienda: “I motori elettrici Bellmarine DriveMaster da 15W in ogni scafo sviluppando 15kW, con sistema di raffreddamento a liquido, consentono manovre fluide e velocità massima di circa 7 nodi senza rumore. La propulsione elettrica è in grado di far funzionare continuamente lo yacht a quasi 5 nodi con il supporto dell’ONAN Genset (un generatore Ndr), per un’autonomia prolungata e un inquinamento molto limitato“. Rispetto ad altre aziende hanno la dote della chiarezza nell’azienda di Gallarate, il sistema ibrido non è quello più sostenibile. Meno impattante, ma pur sempre inquinante.

Un’aspetto che viene sottolineato dall’azienda è la minore cura necessaria: “Nessuna manutenzione necessaria per i sistemi Bellmarine e grazie al loro piccolo volume possono essere installati in spazi ristretti“. Sul fronte termico questi i motori principali: Cummins “Intermittent Duty” per il 56 e “Heavy Duty” per il 72 che offrono una velocità di crociera da 10 nodi.

I tre motori sono montati in linea con l’albero in modo da ridurre al minimo il numero di componenti intermedi e l’usura meccanica dei sistemi. Transfluid sostiene che il sistema roichiede un ridotto consumo di carburante grazie “alla strettezza dei tre scafi e alla lunghezza dello scafo principale; la distribuzione del peso; il motore ibrido, che ha un’autonomia di 4.000 miglia nautiche a velocità eco e 2.500 miglia nautiche a velocità di crociera“.
Non molto chiaro dapprima si parla dei due elettrici sugli scafi laterali e il termico sul centrale mentre alla fine si parla di una installazione su un unico asse.
Caro Gianni per completezza ho sentito anche il titolare di Transfluid, il dottor Ugo Pavesi, che su quel concetto sintetizzato nel comunicato affina spiegando che si tratta di tre motori a trasmissione diretta quindi in linea, quindi tre motori e ognuno agisce sul suo asse