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Nell’aprile del lockdown l’elettrico al 12% del mercato auto

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Il buon risultato della Renault Zoe porta l'elettrico a sfiorare il 12% di quota di mercato.

Nell’aprile del lockdown la quota di mercato delle auto elettriche in Italia sfiora il 12%. Si tratta di un dato chiaramente influenzato dal crollo del mercato (98%), ma che segna comunque un livello mai raggiunto prima. E la Renault Zoe con 366 immatricolazioni è la 2° auto più venduta in Italia dopo la Fiat Panda (471).

Nell’aprile del lockdown vendute 4.270 auto: 500 EV

Con i concessionari chiusi per tutto il mese, è difficile parlare di mercato dell’auto. Le vendite sono scese a 4.279 unità, rispetto alle 174.924 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 171.000 macchine immatricolate. L’elettrico ha fatto decisamente meno peggio: le vendite sono scese a 500 unità, grazie soprattutto alla tenuta della Renault Zoe (366 immatricolazioni) e della Tesla Model 3 (88).

— Nel primo quadrimestre elettrico ancora in positivo (fonte: Unrae) —

nell'aprile del lockdown

Per la Renault è molto probabile che abbia pesato qualche grossa commessa a operatori di car-sharing o di noleggio a lungo termine. Mentre per la Tesla incide la capacità della Casa  americana di stipulare contratti on-line, con consegne a domicilio contact-less, ovvero senza alcun contatto fisico con il cliente. Nella top ten delle elettriche più vendute una curiosità: entra, ance se solo con 7 consegne, la Melex N.Car, un veicolo nato per ospitare passeggeri soprattutto per piccole escursioni nei centri storici.

— Clicca qui per consultare tutte le statistiche dal sito UNRA

Nell'aprile del lockdown
La Tesla Model 3 è stata l’elettrica più venduta a marzo in Italia, in aprile seconda dietro la Zoe

La vera partita si gioca da maggio

Nonostante l’inevitabile flessione nell’aprile del lockdown (-58%, un anno fa nello stesso mese erano state vendute 1.193 vetture), il saldo dell’elettrico 2020 si mantiene positivo, con 5.903 vetture immatricolare nei 4 mesi dell’anno. L’anno scorso erano state meno della metà, 2.351. Ma è chiaro che la partita vera inizia da maggio, con la riapertura della gran parte dei concessionari e l’inevitabile spinta commerciale delle Case per recuperare almeno una parte del terreno perduto. “I dati ufficiali di aprile – commenta Michele Crisci, presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – confermano purtroppo quanto da noi anticipato sin dall’inizio della crisi. Le necessarie e severe misure di contenimento del contagio ne hanno rallentato la diffusione.  Ma il blocco delle attività economiche ha messo in ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le sue 1.400 aziende che sostentano 160.000 famiglie”.

— Leggi anche: le vendite delle elettriche di marzo 2020

 

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4 COMMENTI

  1. Le tasse dei lavoratori per decenni hanno supportato petrolieri e costruttori di obsolescenza dannosa come le auto a benzina e diesel, che ti gasavano di più quando dovevano consumare di meno, se i politici che dici tu avessero sprecato tutti i soldi che si sono magnati quelli che difendi tu allora avremo in garage una bella tesla a costo zero pagata dallo stato. Non capisci che se anche solo una delle auto vendute è emissioni zero, grazie agli incentivi, è un’auto in meno benzina e diesel che gira? C’era un detto una volta che diceva che a certe persone è più facile metterlo in quel posto…che nella testa: è ancora attuale.

  2. Tanto per essere contenti, se il mercato totale fosse stato di 1000 auto allora ben il 50% sarebbero state EV.
    Invece i numeri ci dicono che, malgrado una crisi epocale se guardiamo ai numeri del primo quadrimestre, in Italia sono state vendute circa 350000 auto e il totale delle elettriche galleggia sul 1,5% la maggior parte vendute a flotte ed il resto ai privati solo grazie al sacrificio dei lavoratori che hanno visto le proprie tasse sprecate in incentivi per permettere ai ricchi di comprarsi veicoli costosi e fuori mercato con lo sconto. Grazie politici, in questo modo aiutate gli italiani.

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