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Nel paese di Lancia colonnine mai attivate

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Qui e sotto tre immagini delle colonnine Be Charge mai attivate a Fobello (VC).

Nel paese di Lancia colonnine di ricarica Be Charge mai attivate: Vincenzo ci segnala da Fobello, in Piemonte, l’ennesimo caso di ricariche spente. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Nel paese di LanciaNel paese di Lancia le ricariche vanno in malora

“Vi scrivo dal paesino natale di Vincenzo Lancia, Fobello, in Val Sesia. Essendo un appassionato di montagna, lascio spesso qui l’auto (elettrica) per poi partire per le mie escursioni. Nel parcheggio principale c’è una bella stazione di ricarica Be Charge con 4 posti e due colonnine, l’ideale. Peccato che non siano mai state attivate: un abitante del posto mi ha detto che sono state installate diversi mesi fa, ma che nessuno è mai tornato per metterle in funzione. Pare che anche il Comune si sia mosso, senza successo. Non se Lancia sarebbe stato un fautore dell’auto elettrica: forse no. O forse sì, essendo a suo tempo un grande innovatore. Comunque sia, non è un bello spettacolo. La cosa singolare, e chiudo, è che chi parcheggia qui rispetta scrupolosamente il divieto di mettere l’auto nei 4 spazi di ricarica. Morale: 4 parcheggi buttati via e pessima pubblicità all’elettrico. Carlo Maranghi

Nel paese di LanciaQuesta è bruttissima pubblicità per l’auto elettrica

Risposta. Non si riesce a capire quale siano i motivi che portano a queste situazioni, purtroppo ancora piuttosto diffuse. Se sia Be Charge a dover completare l’installazione o se ci siano problemi per l’allacciamento alla rete. Quel che è certo è che, come scrive giustamente il lettore, è che questa è pessima pubblicità per l’elettrico. Si dà l’immagine di qualcosa che va in rovina ancora prima di iniziare e che non ha alle spalle il supporto tecnico che dovrebbe accompagnare ogni innovazione. Quanto a Vincenzo Lancia, noi siamo per la seconda ipotesi: l’elettrico gli garberebbe, eccome…

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9 COMMENTI

  1. Allora il trucco c’è e “non” si vede… Le note compagnie accedono a fondi PUBBLICI (e PNRR) per installare le colonnine dopo aver presentato piani ben dettagliati. Poi parte il finanziamento e vengono “installate” le colonnine , pur sapendo che non potranno mai essere attivate fino a quando la rete elettrica ,che però NON è di loro competernza , non sarà realizzata. Così succede che loro (Be Charge, EnelX, Duferco Energia) hanno in pancia i soldoni pubblici che solamente in piccola parte hanno speso per installare la colonnina. Poi, non contenti, aumentano le tariffe visto che hanno bene il polso delle vendite delle elettriche. Sappiate poi che nei CdA di queste aziende siedeno i medesimi personaggi che siedono in CdA di energetici a petrolio e amici di amici.. Se non credete guardate i bandi pubblici del ministero dell’ambiente e sicurezza energetica e le assegnazione dei soldi del PNRR è tutto disponibile pubblicato.. e poi ragionate e smettete di fare il tifo tra BEV e anti BEV. Non c’è alcun movimento anti o pro esistono solamente gli interessi di pochi.

  2. Stamattina sono stato in centro città : mese di agosto, pieno di turisti, una follia collettiva. Neanche il posto per una bicicletta. Visto che ci sono le colonnine becharge vado lì, su sei dico sei punti di ricarica solo una funzionante, una fuori servizio, 4 non attivate. Riesco a prendere l’unica funzionante, almeno oltre che parcheggiare ricarico un po’, a 0,65 € / kWh. Dopo di me è arrivato uno con un range rover, si è messo nello stallo non funzionante, ha visto benissimo che era fuori servizio, ha attaccato il cavo e ti saluto. Questa è l’Italia dell’auto elettrica,poi ci chiediamo perché la gente non le compra

    • Se lo vede benissimo pure qualcuno della Polizia Municipale o Ausiliario assegnato alla zona… magari una multa se la becca…

      • Perchè? il suo l’ha fatto, ora la palla passa a Plenitude. Potrebbe anche chiedere i danni per la mancata ricarica..

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