Giancarlo vive a Bologna. Pensa di passare all’auto elettrica e ha comprato un garage poco distante dalla sua abitazione per poterla ricaricare privatamente. Ha scoperto però che andrà a spendere più che ricaricandola dalle colonnine pubbliche. Ci chiede perchè.
In garage scatta la tariffa usi diversi
Abito nel centro di Bologna, in un edificio storico privo di garage. Tuttavia la legge consente di accatastare come pertinenza dell’ abitazione principale un garage che si trovi nello stesso Comune, purchè a meno di 500 metri in linea d’aria. Approfittando di questa normativa ne ho acquistato uno poco distante, ed effettivamente ho potuto usufruire di tutte le agevolazioni fiscali previste per la prima casa. Ero convinto quindi di poter ottenere le stesse agevolazioni anche sul contratto di fornitura elettrica che mi servirà per alimentare, tramite wall box, una futura auto elettrica. Mi sono rivolto al mio fornitore di luce e gas scoprendo che, oltre a sostenere una spesa di circa 500 euro per installare un secondo contatore nel garage, mi sarà applicata la tariffa “usi diversi” più che doppia rispetto a quella attuale per usi domestici.
…così in garage raddoppia il costo del kWh
Ricaricaricando nel mio garage, così, pagherò il kWh circa 0,50 euro, che è più di quanto costi nelle clonnine “quick” di Hera e di Enel X installate nei pressi di casa mia. Senza contare le ulteriori spese per il montaggio della wall box. Risultato: non attrezzerò il garage per la ricarica e, se deciderò ugualmente di acquistare un’auto elettrica, la ricaricherò dalle colonnine pubbliche togliendo ad altri la possibilità di farlo. Mi sembra assurdo. Cosa ne pensate?
E’ tutto regolare, colpa dell’Iva al 22%
Per quanto assurdo possa sembrare, ciò che ci segnala è il frutto di un’ applicazione corretta della normativa vigente. Per la legge, infatti, un contatore installato in garage è sempre dedicato a “usi diversi” rispetto a quelli residenziali. Quindi la fornitura sarà tassata con Iva al 22% anzichè al 10%.
Diverso sarebbe il caso in cui il garage fosse nello stesso edificio e fosse possibile collegarlo direttamente al contatore dell’abitazione. Eviterebbe di sostenere i costi di installazione, di pagare per la seconda volta tutti i costi fissi per gli oneri di sistema legati al secondo contatore, e infine la tassazione sarebbe quella agevolata per l’abitazione principale. Il costo aggiuntivo per la ricarica auto, in questo caso, sarebbe solo quello della “materia prima energia”. Pur con i recenti e fortissimi rincari non supera in media 0,20 euro per kWh.
Riguardo al raffronto con i costi alla colonnina, però, cosideri che le tariffe attuali non hanno ancora recepito i recenti aumenti dei prezzi energetici. Ma si prevede che i rincari arriveranno presto. A quel punto la ricarica nel suo garage potrebbe di nuovo essere competitiva con quella pubblica. Senza contare che nel suo garage ha sempre la garanzia di poter caricare l’auto quando e come vuole.
La speranza? Riforma della legge e lancio delle Uvam
Tenga presente poi che il problema dei garages condominiali è all’attenzione del Parlamento e delle autorità di regolazione che stanno studiano una revisione complessiva della normativa. Una soluzione a lungo termine potrebbe arrivare anche dal varo delle “comunità energetiche” e delle Uvam (unità virtuali abilitate miste) attualmente in fase di sperimentazione.
Si tratta di aggregazioni di piccoli produttori-consumatori di energia che diventano soggetti collettivi per la fornitura di servizi alla rete. I possessori di auto elettriche abilitate alla tecnologia bidirezionale V2G potrebbero farne parte mettendo a disposizione la capacità di stoccaggio delle proprie batterie.
Ci scrive un lettore, Ottaviano Moretti, per dare un consiglio a Giancarlo.
“Salve vorrei aiutare questo utente di questo articolo. Ha sbagliato offerta
Io ho la stessa situazione.
Deve solo prendere l’offerta giusta
Sempre dell’ENEL
Sempre altri usi
Anzi si può prendere fino a 7kw
Si chiama
Scegli tu notte.
Oltre 1MW 72euro bimestre.
Questo è un tema secondo me molto significativo nell’ambito della diffusione delle automobili elettriche. C’è il problema della ricarica per chi non ha la possibilità di avere un’autorimessa privata per il quale occorrono risorse ed investimenti, c’è poi il tema delle ricariche casalinghe che può essere affrontato a costi ridotti per le casse dello stato. Chi può e vuole ricorrere al punto di ricarica privato sa di mettere in conto i costi dell’installazione della wall-box ma potrebbe desistere a causa delle complicazioni burocratiche, soprattutto per i garage condominiali e per “sorprese” come questa sul costo della ricarica.
Tecnicamente mi aspetto che sia fattibile dare regole chiare e applicabili ai vari contesti ed a stabilire una forma di tariffazione dedicata a questo uso analoga a quella per gli usi residenziali.
Detto che il futuro prossimo sarà elettrico, così è stato deciso, il punto oggi è: quanto effettivamente conviene acquistare un veicolo elettrico? I circa 10/15k di differenza rispetto all’acquisto di un endotermico valgono la spesa? Prima di arrivare ai numeri norvegesi avremmo ancora tempo per un ultimo veicolo a combustione.
Poi riguardo le dinamiche sulla gestione futura del costo del “carburante” elettrico credo sia difficile fare stime oggi. Troppe variabili influiscono sul prezzo finale, variabili dettate sia dalle politiche energetiche nazionali ed europee sia dal mercato privato.
Mamma mia mamma mia,questo stato predone….
Ma che significa scusi…lo Stato è fatto da funzionari assunti da politici che abbiamo scelto noi,fossi qualunquista un tanto al chilo potrei dirle di andare in un altro stato a suo gradimento ce ne sono cosi tanti in giro….
Ma mi faccia il piacere l’ho già scritto vero?
Allora parlando seriamente se si completerà questa benedetta transizione energetica magari non dipenderemo più dalle importazioni esterne di combustibili fossili magari?
O energia nucleare dei cugini?
Chissà addirittura potremmo vendere energia pulita ai vicini no?
Magari l’abbattimento dei costi socio sanitari per le centinaia di migliaia in meno di morti e malati cronici dovuti l’inquinamento servirà ad abbattere le tasse no?
Che noia che barba che barba che noia….
Che vita grama che dev’essere la vostra….
Ma un po’ d ottimismo (il sale della vita) mai mai?
Suppongo che questo commento sia in risposta al mio. In sintesi , quindi mi sembra di capire che lei è pienamente contento e soddisfatto di come sia stato gestito il paese negli ultimi 40/50 anni.
Io lo sono molto meno , questione di punti di vista.
Volendo citare una frase celebre , piuttosto che quella di Totò , trovo molto più adatta quella di Alberto Sordi nel Marchese del Grillo , intesa come lo Stato si comporta nei confronti dei sudditi/cittadini.
In ultimo , all’ottimismo preferisco decisamente il pragmatismo.
Saluti
Forse lei 50 anni fa non c’era. Io si. Breve elenco: inflazione al 20%, debito pubblico in crescita esponenziale e inizio di tangentopoli, brigate rossee e ripetuti tentativi di golpe, P2, guerra di mafia, divieto di investimenti all’estero, assegnini al posto dei contanti, travel cheques e massimo due milioni in contanti per i viaggi all’estero, lira svalutata e non negoziabile nelle banche europee, scandali Sindona-Calvi con “suicidio” del secondo. Potrei continuare ma credo che basti e avanzi.
Purtroppo per me , c’ero anche se molto piccolo , compirò 53 anni fra poco.
Francamente non capisco questo suo intervento in relazione al mio , sono tutte cose che conosco e che condivido , il mio primo mutuo fu al 13% e all’epoca i BOT rendevano (purtroppo) cifre astronomiche.
Vuole forse affermare , che stiamo meglio di 50 anni fa ? Probabilmente si , ma da li ad asserire che l’Italia è il paese migliore del mondo direi che è una tesi tirata per i capelli.
Si perché di questo si tratta , questa polemica è scaturita dal mio commento al quale lei ha replicato in maniera piccata , ed io non mi sono tirato indietro. A darle manforte poi si è aggiunto il Sig. Luca , al quale ho risposto e lei ne ha preso le difese a quanto pare.
Comunque , vi lascio alle vostre ferree convinzioni , probabilmente renderete l’Italia un paese migliore , per quanto mi riguarda ho abbandonato la partita molti anni fa , non ho mai amato fare il don Chisciotte .
Saluti
Lei mi attribuisce quel che non ho detto. Non ho detto che l’Italia è il miglior Paese del mondo. Oggi è solo più simile agli altri, grazie anche all’Europa. Purtroppo paga ancora il prezzo dell’eredità sciagurata degli anni che lei rimpiange. “Ferre convinzioni”, “risposte piccate”, “dar manforte” e “prenderne le difese” sono frasi che fanno pensare a un duello che è solo nella sua testa, non nelle mie intenzioni e in quel che ho detto permettendomi semplicemente di rappresentare un pensiero diverso dal suo. Almeno siamo d’accordo sul fatto che stiamo meglio di 50 anni fa.
E di grazia, dove avrei rimpianto gli anni sciagurati ?
Vorrei ancora darle il beneficio del dubbio e credere che abbia letto di sfuggita e superficialmente i miei commenti, perché altrimenti dovrei pensare di trovarmi davanti ad una persona che travisa e strumentalizza i commenti altrui e questo davvero non voglio arrivare a pensarlo.
Dove parlo del passato, lo faccio in maniera altamente critica, non mi è mai balenato in testa neanche per un attimo pensare agli anni passati con nostalgia.
Se oggi siamo combinati così, lo dobbiamo proprio allo scempio compiuto dalla politica dagli anni 80 in poi.
Semmai, commentavo in chiave ironica lo scritto del Signor. Luca, ponendo l’accento proprio sul passato nefasto, ma a quanto pare tutto ciò a lei non è arrivato.
In ultimo, non vorrei deluderla, ma non mi sento affatto in sfida con chicchessia. Continuo a rimanere della mia opinione, vale a dire che lei mi ha risposto in maniera piccata al mio primo commento, se vuole posso trovare un sinonimo di suo gradimento ma tant’è che i fatti rimangono quelli, lei ha bollato il mio primo commento come superficiale, avrebbe potuto argomentare piuttosto che dirmi di parlarne al bar dello sport, tra l’altro il pallone non è mai stato fra i miei interessi.
Lei ha scritto che l’Italia è stata malgovernata negli ultimi 40-50 anni. Da ciò ho dedotto che lei rimpiangesse l’Italia e i governi degli anni precedenti. Perciò mi sono permesso di rievocare quei tempi, che ho vissuto. Ho frainteso, evidentemente.
Anche io ho 53 anni e mi ricordo come si viveva, l’unica cosa buona di quei tempi è che potevi cambiare lavoro quando volevi, ti piaceva una fabbrica suonavi ed eri assunto, per il resto fortuna che siamo entrati in Europa e abbiamo adottato l’euro, unico difetto è stato il prezzo con cui è stato convertito, e la mancanza di tutela nella conversazione dei prezzi, partendo da enti parastatali, che hanno quasi radoppiato nei primi mesi.
Scusate ma perché in tutti i post dove parlate della ricarica domestica citate come prezzo della quota energia 20 centesimi addirittura come prezzo finito quando da 01/22 siamo a 34 centesimi in fascia f2 F3 a cui aggiungere quasi 1 centesimo di oneri di trasporto oltre all’Iva?
Mi sembra che il costo attuale sia ben diverso o sbaglio qualcosa?
I prezzi che lei cita sono quelli fissati nell’ultimo trimestre da Arera per i clienti a “maggior tutela”. Sul mercato libero si trovano ancora contratti con prezzo bloccato per un anno a 0,18-0,20 euro per la quota energia. Saranno aggiornati, ma per ora sono disponibili.
Visto che lo scopo di questo blog dovrebbe essere di informare chi si vuole approcciare al mondo dell’auto elettrica onde evitare scelte sbagliate ed esperienze negative forse sarebbe il caso di specificare che la disponibilità di queste tariffe andrebbe verificata prima e che la forchetta di prezzo oggi potrebbe essere molto più ampia anche se le serie storiche dei prezzi sono nettamente inferiori.
Lo facciamo. Forse le è sfuggito questo articolo: Ricarica in garage 2/ Il conto è salato per gli “usi diversi”. E le saranno sfuggiti anche gli articoli scritti dal professor Alessandro Abbotto sul suo caso personale: Quanto costa ricaricare a casa? Facciamo due conti e ancora Dalla bolletta al costo della ricarica. Risultato? 0,09 euro a kWh
Non sono più attivabili contratti sotto i 30cent/kWh (prezzo finito). Fonte segugio.it
Ho verificato personalmente: Enel offre ancora sul mercato libero una bioraria 0,20-0,18 bloccati per un anno a chi stipula il contratto entro fine mese.
Rivolgiti con fiducia a http://www.comunitasolare.eu
Loro sapranno consigliarti
Fatti la prolunga.
Il giorno che l’auto elettrica sarà abbastanza diffusa, vi pare a voi che uno stato ( volutamente minuscolo ) vorace, affamato di soldi, rinuncerà alle accise sui carburanti e a tutta l’IVA che ne scaturisce? Studieranno qualcosa per depredare quattrini, in una maniera o nell’altra, il pozzo senza fondo dev’essere rimpinguato.
Questo suo “commento” lo riservi agli amici del bar sport
Ma anche no. È notizia dello scorso novembre che in Norvegia, si è creato un buco di circa 2 miliardi di mancato gettito per il mancato introito dalle tasse sui combustibili fossili, ergo dovranno essere compensate in qualche maniera e noi non siamo la Norvegia, noi siamo l’italia, con un debito pubblico in grado di inghiottire l’intera galassia, non dimentichiamoci.
Intanto lo Stato ha speso 10 miliardi per coprire il buco del caro-gas…
Ma lo stato questi 10 miliardi non li trova sugli alberi, ce li mettiamo ancora noi.
E stando alle ultime notizie Cingolani sembra voglia dare una spuntatina agli incentivi sulle rinnovabili, conto energia , revisione GSE, ..ecc…ecc….
Primo, le ultime notizie, come dice lei, le abbiamo scritte noi Caro bollette / Niente piano Cingolani, solo interventi tampone.
Secondo, i 10 miliardi non li ha trovati sugli alberi ma li ha tolti a qualcuno (utility, produttori di rinnovabili ecc) per darli a tutti noi cancellando gli oneri di sistema dalle bollette.
Una considerazione perché lo stato non pubblica quant’è la spesa che implica le emissioni dallo scarico oltre il costo sociale per le emissioni di CO2.
Poi con questi dati si vede cosa teoricamente perde , secondo il mio umile punto di vista dovrebbe risparmiare sulle perdite
Appunto , risorse che vengono spostate. Il mio commento iniziale è dovuto al fatto che sono nauseato da un paese che ha fatto di una tassazione iniqua la sua bandiera .
In Italia si sono sempre presi i soldi dov’è più facile prenderli , sulle buste paga , sugli immobili e sui consumi.
In quest’ottica , l’automobile negli ultimi quarant’anni è sempre stata il bancomat di Stato , tanto ti colpisco su una cosa che non ne puoi fare a meno e quindi pagherai tutto ciò che io Stato voglio farti pagare.
Se la virtuosa e ricca Norvegia , che nel 2021 ha immatricolato mi sembra il 65 % di BEV e da quest’anno , con tre anni di anticipo , venderà solo auto elettriche , si è posta il problema dei mancati introiti , figuriamoci un paese come il nostro il giorno che venisse a mancare il flusso di soldi derivante dalla vendita dei carburanti.
Per forza di cose verranno operate delle compensazioni , magari abilmente mascherate sotto altri mille rivoli di tasse nascoste (siamo maestri in questo) , ma di certo le risorse le troveranno da noi , in una maniera o nell’altra.
Ma scusi: da dove altro potrebbero arrivare le risorse necessarie a sanità, scuola, difesa, previdenza, servizi pubblci ecc. se non dalle tasse? E le tasse si possono applicare o sui redditi, o sui patrimoni come la casa, oppure sui consumi. Lei ha scoperto altre possibilità? Cosa vuol dire le prenderanno da noi? Chi sarebbero loro?
Non vorrei andare troppo fuori tema , ma qui ci si sposta su un discorso puramente politico e potremmo scrivere pagine e pagine. Tuttavia nel “noi” c’è racchiusa tutta la classe media , che ha visto progressivamente erodere nell’ultimo trentennio il proprio potere d’acquisto.
So che non gradite i link ad altre testate , ma se mi è permesso , al riguardo c’è un’articolo del sole24 del 2019 molto illuminante. https://www.ilsole24ore.com/art/la-classe-media-italiana-paga-conto-crisi-perso-10percento-reddito-ABaOYwtB
Loro chi sono ? Sono in tanti , partendo dalle multinazionali , alle quali gli è concesso di imporre il proprio volere , passando per una moltitudine di stati europei che fanno dumping fiscale ai danni dell’Italia e non solo.
Il discorso è talmente vasto da perdersi , ma sono abbasta disilluso e rassegnato al riguardo , è utopico pensare che la tassazione diventi un pelo più equa per tutti. I poveri saranno sempre più poveri e una parte della classe media scivolerà via via verso la povertà relativa.
Scusate ma arera già due anni fa aveva istituito la tariffa “ve” per i contatori ad uso esclusivo di ricarica Veicoli Elettrici appunto. Se la richiesta al proprio fornitore viene fatta sotto questa dichiarazione del richiedente verrebbe ad applicarsi una tariffa pensata proprio per questo scopo. Poi chi ha fatto i conti di quanto verrebbe al kWh il prezzo medio finale?? Se ipotizziamo una percorrenza media di 1000 km al mese e quindi 150/200 kWh al mese e una quota fissa di 3 kW a 20 euro circa questi si spalmano e se la componente energia è sui 20 centesimi si arriva a 40 non di più. Poi se si va sul sito di arera ci sono i valori corretti e dettagliati di quanto vale la quota fissa e quanto il kWh “finito” con tutte le sue componenti. In definitiva più si consuma e meno si paga……ma arrivare a dire che alle colonnine costa di più magari è giusto in questa fase di burrasca nei prezzi ma state pur certi che i prezzi rimarranno così solo se prenderanno in considerazione quanto chiesto ad arera dalla politica di equiparare i costi di ricarica con quelli domestici altrimenti alle colonnine troveremo presto il rincaro.
Il riferimento è alla tariffa BTVE? Perché quella a quanto ne so è applicabile unicamente a per punti di ricarica pubblici, non privati…
Sì quella, ricordavo a memoria della sua esistenza ma non che non fosse concessa ai privati….non era di mio interesse quindi non ho mai approfondito. Chiedo scusa della superficialità.
Come al solito bisogna fare i conti! Agendo di conseguenza.
Io, avendo in famiglia 2 auto elettriche, ho istallato una WallBox in casa.
Visto che mi costa molto meno ricaricare presso le colonnine stradali:
*)da settembre a dicembre Telepass regalava una ricarica gratis al giorno …
*)ora A2A con 30€ mensili mi da ricariche illimitate….
Fin che dura la mia WallBox verrà ista pochissimo:-))
L’unica è che si decidano a creare dei contatori a uso esclusivo per le ricariche, potenze maggiori etc etc a costi che siano praticabili, perché un altri usi oltre al costo di installazione enormemente più alto, ha anche costi fissi di noleggio più alti oltre che Iva sempre al 22.
C’è però il rovescio della medaglia, apre la strada a una tassazione separata per i due usi diversi, e chi avrà tutto sul contatore di casa sarà comunque agevolato
Ancora non l’avete capito che il futuro non può essere l’auto a batteria?
Domenico:
nessuno vuole convertirti … tranquillo
Faccia dei commenti sensati, o lasci perdere
Tranquillo Massimo lui voleva dire che il futuro è l auto a scoregge…… 😂😂😂
Mio caro, lei scherza, ma nella sua celia si nasconde un fondo di biometano.
Tranquillo si potrà andare a piedi quando non potranno più circolare le auto inquinanti.
Sentiamo la tua proposta.
Dai facce ridere!
Supponiamo che il futuro non sia nelle automobili a batteria, non sarà però neanche nelle automobili alimentate da combustibili fossili visto che costi per l’ambiente sono sempre più alti e che comunque il petrolio facile da estrarre è sempre meno. Alternative all’orizzonte per ora non se ne vedono. Quindi, qual è il futuro?
Il governo per la transazione ecologica dovrebbe prevedere un contratto dedicato magari con IVA al 4% come prevede questa a chi ha la 104 per invalidità sulle walbox di ricarica in modo da agevolare ulteriormente la transazione, in più eventualmente il secondo contatore dedicato alla ricarica venga integrato con quello domestico come fosse uno solo, per non aggravare ulteriormente con i costi fissi, magari utilizzando le walbox che ho sono nella lista del GSE che dialogano con esso. Se poi uno fa il furbetto e usa l’energia per altri scopi diversi dalla ricarica scatta tutto quello che c’è ore per un contatto diverse dal uso abitativo, visto che di furbetti ce ne sono troppi.
Concordo al 100%
Se hai invalidità, ti danno agevolazioni solo se hai macchine salvavita collegate a casa, è valido poi per qualunque contratto anche a usi diversi, ma garantisce solo che non possono staccarti la luce quando di norma si può, cioè solitamente quando non paghi, non son mai riuscito a capire se in casi di blackout programmati etc fa qualche differenza
Il mio era un semplice idea fattibile se solo vogliono, l’esempio era puramente indicativo