Il frutteto si gestirà sempre più in camice bianco grazie ad App, sensori, stazioni di rilevamento, robot. Questi prenderanno il posto – almeno in parte – delle figure agricole tradizionali.
Un tema sempre più centrale, nell’ultima edizione di Fruit Logistica a Berlino è stato dedicato un padiglione alla robotica, al centro di un convegno che si terrà il 14 febbraio a Lugo.

Una nuova disciplina: la pomologia digitale dove alle classiche conoscenze fisiologiche si affiancano quelle offerta dalla tecnologia
Ad offrire una panoramica mondiale del fenomeno è il prof. Luca Corelli Grappadelli dell’Università di Bologna (protagonista del convegno di Vaielettrico a Fieragricola).
«L’automazione della coltivazione dei frutteti è al centro dei principali gruppi di ricerca a livello internazionale. La confemra al simposio “Orchard Systems 2025”, tenutosi in Nuova Zelanda dal 20 al 25 gennaio, sotto l’egida dell’International Society for Horticultural Science”.
Ebbene qui «Circa il 60% dei lavori presentava soluzioni di automazione, di implementazione di reti di sensori, visione sintetica, e con alto uso di Intelligenza Artificiale».
«È il caso di dire che questo simposio, che si tiene ogni 4 anni dal 1974, ha tenuto a battesimo una nuova disciplina scientifica, la Pomologia Digitale».
Di cosa si tratta? «La coltivazione degli alberi non è più solo informata dalle conoscenze fisiologiche, ma attraverso sistemi ad alta tecnologia, la performance della pianta viene sempre più monitorata in tempo reale».

A Lugo il convegno dedicato all’automazione nel frutteto
Il titolo del convegno è chiaro: “Sostenere i nostri frutteti con l’innovazione e l’automazione”. E’ organizzato dalla Fondazione Fresh, il prossimo 14 febbraio presso l’Unitec Campus di Lugo di Romagna.
L’evento vedrà sia relazioni di settore ingegneristico che a taglio agronomico. I temi principali: sensori innovativi, soluzioni di automazione nella gestione del frutteto e soluzioni per unire la fase di pre- con quella di post-raccolta.
Inoltre, saranno affrontati aspetti legati alla gestione dei flussi di dati e alle problematiche connesse alla digitalizzazione del frutteto, arrivando al gemello digitale dell’impianto.
L’adozione, la disseminazione e dimostrazione delle tecnologie verranno trattati nella seconda sessione. A partire da un contributo relativo all’analisi economica della convenienza di tali soluzioni.
Il convegno si concluderà con una tavola rotonda, a cui parteciperanno rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, di Melinda e Orogel, per presentare i loro progetti, e della Fondazione Edmund Mach.
Presenti due imprese emiliano romagnole, Gruppo Mazzoni e Unitec, che illustreranno le loro scelte relative all’automazione ed all’adozione di tecnologie smart. QUI IL PROGRAMMA.
sono un acceso sostenitore dell’automazione e della tecnologia, specie in campi come l’agricoltura ove il lavoro umano è sempre stato manuale e di fatica.