Nel 2018 avevamo anticipato che dal 2026 una parte dei fiordi norvegesi sarebbero diventati zone a zero emissioni. Una misura confermata quest’anno dall’Autorità Marittima Norvegese (NMA), che interesserà i cinque fiordi dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità. La transizione non coglie impreparata la regione, dove la diffusione dei traghetti elettrici è già realtà: l’Ampere, per esempio, ha completato dieci anni di servizio. Ora nei fiordi fanno il loro ingresso anche gli svedesi di Candela, con i piccoli traghetti P2. Questa volta il servizio non è pensato per i turisti, ma per i pendolari, che potranno risparmiare tempo prezioso nei loro spostamenti quotidiani.
Il tragitto casa lavoro a bordo dei mini traghetti con i foils
Il servizio partirà il 17 dicembre e proseguirà fino a gennaio. A solcare il fiordo sarà il Candela P-12, impiegato sulla rotta tra Frosta Brygge e Trondheim nell’ambito del progetto Frostabåten, frutto della collaborazione tra investitori immobiliari, l’università tecnica NTNU di Trondheim e le autorità regionali e municipali. Le abitazioni si vendono anche in base ai servizi disponibili, e il P-12 rappresenta un valore aggiunto. Con una velocità di crociera di 25 nodi e un’autonomia completamente elettrica di 40 miglia nautiche, offre una soluzione rapida e sostenibile ai pendolari.

«I fiordi incidono profondamente sul paesaggio, rendendo più breve la rotta diretta sull’acqua. Tuttavia, gli elevati costi operativi dei traghetti hanno spesso costretto i residenti a ricorrere esclusivamente ai trasporti via terra», spiegano da Candela.
Candela: via alla produzione in serie di P-12, traghetto da 30 posti
Gli abitanti di Frosta — una comunità affacciata sul mare con ampie vedute sui fiordi — devono percorrere in auto o autobus circa un’ora e mezza per raggiungere il centro di Trondheim. Con il P-12, il viaggio attraverso il fiordo si riduce a soli 30 minuti, permettendo ai pendolari di risparmiare fino a due ore al giorno. E tutto a emissioni zero.

«Il progetto riporta in vita un servizio di traghetto interrotto nel 1970 e gestito brevemente, nel suo ultimo anno, con un idrovolante diesel PT-20. Quella nave garantiva tempi rapidi, ma si rivelò troppo costosa da mantenere. Il nostro battello ha costi operativi paragonabili ai trasporti terrestri, come gli autobus».
«La Norvegia è un leader globale nell’elettrificazione. Con quasi il 100% di adozione delle auto elettriche, le vie d’acqua sono la prossima frontiera della trasformazione. Con la nostra tecnologia, questo cambiamento può non solo diventare molto più economico rispetto ai battelli diesel, ma anche rendere possibili nuove rotte — o, come nel caso di Frosta, far rivivere rotte che non erano sostenibili commercialmente quando competevano con il traffico stradale», afferma Alexander Sifvert di Candela.
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