Bonus a perdere, nel vero senso della parola. Purtroppo. Il Parlamento ha approvato le leggi e stanziato i fondi per promuovere la nautica elettrica e il retrofit (la conversione dei motori termici in elettrici) ma i fondi non sono a disposizione. Come quelli del bonus wallbox (leggi qui). Siamo il Paese dei bonus perduti.
I produttori di motori nautici: “Così si bloccano tutte le vendite”
Paradossalmente forse era meglio non approvare l’incentivo per la nautica elettrica visto che si è ripetuto lo stesso fenomeno registrato per le auto ovvero si ferma o rallenta il mercato.
Tutti i potenziali acquirenti tirano il freno a mano aspettando lo sconto statale. Il decreto per i fuoribordo marini elettrici manca e non arriverà (salvo miracoli) per il 2022. il dato è stato discusso anche a Confindustria nautica.
Le aziende denunciano: “Abbiamo ricevuto molte richieste dopo la diffusione della notizia legata allo sconto. Rischiamo di perdere tante vendite anche di chi avrebbe acquistato senza incentivo. Per un motore da 2.600 euro si tratta di 1000 euro in meno: insomma verrebbe a costare quasi la metà“. Parole di Gennaro Giliberti, direttore vendite di Torqeedo Italia, che rappresenta tutto il settore. In agitazione visto il danno che si sta creando.
Un incentivo utile per far decollare la nautica elettrica
Eppure, contando le numerosissime richieste pervenute, sarebbe stata la vera svolta per il diportismo nautico. Un investimento da poche migliaia di euro, rispetto a quello per l’auto, per rendere visibile la nautica a emissioni zero.
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A questo puntoci si domanda se vi sia l’incapacità di gestire una norma comunque simile, anche banale in confronto a tutte quelle già in vigore o vi sia una resistenza politica, economica e culturale ad approvare la norma. La conservazione degli interessi storici è un ostacolo reale di questo Paese. Uno dei pochi in Europa dove non c’è un progetto di mobilità pubblica elettrica sui corsi d’acqua interni. A iniziare da Venezia.
La beffa retrofit, soldi non spesi nel 2021 e nel 2022
Il bonus retrofit è stato approvato nel 2015 ma finora la filiera è allo stato zero o quasi.I francesi che hanno firmato la legge nel 2018 già da tempo offrono generosi incentivi e sta prendendo corpo una filiera organizzata formata da più imprese. In Italia si è dovuto riformulare il decreto per inserire pure le due ruote. Una lunga marcia burocratica, terminata il 1 ottobre 2022 e non casualmente si sono presentate sul mercato nuove aziende che vogliono investire e con miti della motoristica italiana come Pinasco.
L’incentivo, voluto e promosso dall’ex senatore Daniele Pesco, era teoricamente a disposizione nel 2021 ma non è stato speso un centesimo. Prorogato al 2022 si è anche approvato il decreto del 19 luglio 2022 (entrato in vigore il 1 ottobre) che regola la gestione del contributo da 3500 euro per la conversione in elettrico del motore termico in elettrico. Tutto a posto? No. Manca la piattaforma informatica, a cura di Consap, e il suo iter non è ancora arrivato alla fase finale. A meno di due settimane dalla fine dell’anno e con le festività in mezzo.
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Un altro anno buttato via. Convertire l’auto costa quanto acquistare un’utilitaria nuova o una di seconda mano con pochi anni di vita: senza incentivo si riduce l’attrattiva per la conversione. Eppure ci sarebbe un risparmio dal punto di vista ambientale e sarebbe un chiaro esempio di economia circolare con la seconda vita del veicolo.
Come ho scritto nell’altra discussione, in italia una certa fazione politica fa di tutto per non togliere lavoro alla raffinazione petrolifera, infischiandosene della salute delle persone e dell’ambiente.
Ma davvero a qualcuno interessa retrofit di (parte del) parco mezzi circolanti?? O piuttosto si preferisce ingolfare ancora mercato dell’usato con vetture sempre più inquinanti ed ormai difficilmente gestibili🤔 bel dilemma tutto politico…cn Ministri ondivaghi che rilasciano dichiarazioni spesso contraddittorie in materia 🗣️🤦
In pochi giorni dopo l’articolo di Vaielettrico 50 officine si sono candidate per aderire alla rete, i costruttori di kit ci parlano di tante richieste. L’interesse c’è, ma costa la conversione quindi il bonus sarebbe una gran cosa per stimolare il mercato. Poi interesse o meno su certi veicoli come la Vespa con grande carico affettivo se la vuoi usare nelle città o vai in elettrico o si lascia in garage.