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Napoli: traghetto elettrico Lauro, jet DeepSpeed

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Traghetto Lauro

A Napoli la flotta Lauro, attiva dagli anni ’20 del secolo scorso, inizia a convertire i suoi motori in elettrico. Hanno firmato un accordo con Sealance che fornirà i suoi jet elettrici DeepSpeed. Parliamo di 2 motori 420 (200 kW nominali e 300 di picco). Una potenza.

Lauro ha commissionato il retrofit (la conversione) dei motori a Sealance e i primi jet elettrici saranno installati su una barca turistica dedicata alle escursioni nel golfo di Napoli e nelle isole.

Barca da 24 metri e 160 posti per Ischia e Procida

Vediamo alcuni dati tecnici: lunghezza 24 metri, capienza massima di 160 passeggeri. In servizio con la compagnia armatrice Capitan Morgan con sede ad Ischia. Secondo le due società l’obiettivo del refitting è quello di permettere al traghetto una navigazione completamente elettrica con una operatività continua di 9 mesi all’anno, per circa 6 ore al giorno, ad una velocità di crociera di 18 nodi.

Il motore propulsore
I primi jet Deeepspeed di Sealance

La propulsione sarà affidata ad un powertrain “DeepSpeed 840 Hybrid” che prevede l’installazione di 2 jet elettrici DeepSpeed 420, progettati originariamente per velocità nell’ordine dei 50 nodi e che al momento sono in fase di ottimizzazione dagli ingegneri della Sealance per permettere una navigazione efficiente anche a basse velocità.

Ischia, insieme a Procida, “Capitale italiana della Cultura 2022”, saranno al centro delle attività di sperimentazione. Attività  previste a inizio del 2022 per poi concludersi con la piena entrata in servizio dell’imbarcazione nel 2023.

start up innovative
A sx il ceo Wiliam Gobbo fondatore della società, a dx il professor Ernesto Benini

Per Sealance guidata da William Gobbo si tratta di un’altra prestigiosa collaborazione con un armatore storico della nostra storia. “Coincidono le nostre visioni. Siamo entrambi orientati ad una navigazione più sostenibile e confortevole, priva cioè di rumori, vibrazioni ed emissioni di inquinanti in aria ed in acqua. Come recita la nostra missione: l’acqua sarà l’unica impronta che lasceremo“.

E le parole di  Salvatore Lauro, presidente di Volaviamare: “Già con il refitting di diverse unità Alilauro abbiamo ridimensionato le emissioni. Ci aspetta un futuro in cui la navigazione nel golfo di Napoli, e non solo, sarà pienamente ecosostenibili e siamo orgogliosi di essere, ancora una volta, tra i pionieri di una piccola rivoluzione”.

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Un turismo popolare a emissioni zero

Nei siti naturalistici e artistici più importanti le barche elettriche stanno diventando una realtà. Dalle cascate del Niagara ai fiordi norvegesi dove entro il 2026 i motori termici dovranno essere rottamati. Ma pure nelle principali capitali europee: da Lisbona a Berlino, da Parigi a Stoccolma. Ora Ischia e Procida mentre Venezia resta la “Bella addormentata” con soluzioni ibride tutte da valutare – in attesa perché ora si respira il veleno dei vaporetti – nel loro impatto ambientale e sulla salute dei cittadini di Venezia.

Anche una città come Amsterdam punta sul turismo elettrico, per di più con un’azienda italiana, anche con barche a batteria e a guida autonoma. L’elettrico non è solo per le nicchie, ma per il turismo popolare.

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