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Tesla, Musk va ko: il Tribunale boccia il bonus record da 56 miliardi

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Un tribunale del Delaware ha annullato il bonus da 56 miliardi di dollari proposto per Elon Musk, fondatore e ceo di Tesla, e già approvato dagli azionisti. Il premio straordinario avrebbe fatto di Musk il dirigente più pagato al mondo. Ma è stato giudicato “eccessivo e ingiusto“.

Per Elon Musk, oltre al “danno” economico, si tratta di una vera beffa. Nelle stesse ore in cui trapelano le notizie sui 100 milioni di euro che potrebbero andare a Carlo Tavares per la sua uscita anticipata da Stellantis, il fondatore di Tesla si vede bocciare un premio in azioni che vale immensamente di più. Ma che da quando venne approvato la prima volta – sette anni fa – si è rivalutato quasi del doppio. E Musk di Tesla è il fondatore e primo azionista, mentre Tavares – per quanto privilegiato – è soltanto un dipendente.

Ma, in questo caso, si può proprio affermare che l’amministrazione della giustizia negli Stati Uniti ha applicato il fondamentale principio della dottrina illuminista: tutti devono sottostare alla legge, senza distinzioni. Anche uno degli uomini più ricchi del mondo, per quanti avvocati di grido possa permettersi può uscire sconfitto in tribunale.

La giudice Kathleen McCormick

La prima sentenza contro Elon Musk: “Bonus sproporzionato, ingiusto e viziato da conflitto di interesse”

La decisione è stata presa da Kathaleen McCormick, 45 anni, laureata ad Harvard e giurista di chiara fama. Tanto da essere considerata una massima esperta in diritto societario. La giudice aveva già affrontato il caso nel gennaio scorso, su richiesta di un gruppo di azionisti di Tesla. Secondo il loro ricorso in tribunale, il consiglio d’amministrazione di Tesla era troppo influenzato da Musk quando approvò il bonus nel 2018. McCormick aveva definito l’accordo “ingiusto” e “viziato da conflitti di interesse”.

In seguito alla prima sentenza, il consiglio d’amministrazione di Tesla aveva chiesto agli azionisti di votare nuovamente, proponendo il pagamento del premio in azioni. Con il timore che Musk potesse abbandonare Tesla, causando un crollo della compagnia a Wall Street. La nuova proposta del bonus venne così approvata nuovamente, a larga maggioranza. Musk celebrò il risultato come una vittoria personale, preparandosi a riscuotere il premio.

La seconda votazione del cda di Tesla “sforzo creativo”

Di più: come riporta il Financial Times “McCormick ha affermato che lo sforzo senza precedenti di Tesla di far passare il bonus per la seconda volta è stato “creativo”. Ma che il consiglio “non aveva basi procedurali per capovolgere il risultato”. Il pacchetto di stock option, che valeva 56 miliardi di dollari al momento dell’annullamento a gennaio, è salito fino a superare i 100 miliardi di dollari dopo un’impennata del 44 per cento delle azioni Tesla quest’anno.

Ma, come si dice, “c’è un giudice a Berlino” e soprattutto nel Deleware. Kathaleen McCormick – che ha riconfermato la sua decisione – è una componente della celeberrima Court of Chancery. Ha ribadito che il pacchetto retributivo era eccessivo e ingiusto per gli azionisti, annullandolo definitivamente.

La “corte di cancelleria” del Delawere è riconosciuta come il foro principale negli Usa per le controversie societarie. Una competenza che si è sviluppata anche per il fatto che lo Stato dell’East Coast offre una serie di facilitazioni fiscali e non solo. Ragion per cui sono centinaia di migliaia le società che qui hanno sede legale. E qui hanno luogo una buona parte degli accordi commerciali a livello mondiale.

Musk reagisce: “Decidono gli azionisti, non i giudici”

Elon Musk, forte anche del suo prossimo ruolo all’interno dell’amministrazione Trump, ha reagito duramente alla sentenza negativa del tribunale. “Sono gli azionisti a decidere, non i giudici“. Lo ha scritto su X, il social network nato come Twitter e poi acquistato proprio dall’imprenditore sudafricano. Un giudizio con cui ha condiviso un post di Tesla che sottolineava come gli azionisti avessero approvato il pacchetto due volte.

Tesla, infine, ha annunciato l’intenzione di presentare appello contro la decisione. Il post ha raggiunto quasi dieci milioni di visualizzazioni, scatenando una marea di commenti dai fan di Musk, molti dei quali hanno criticato duramente la magistratura e la giudice McCormick.

Musk – giusto per completare il quadro – è in testa alla classifica dell’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio netto stimato a 336,8 miliardi di dollari, secondo la rivista Forbes. Se avesse incassato il super bonus, avrebbe sfiorato il record di 400 miliardi.

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13 COMMENTI

  1. Bisognerebbe raccontarla bene la storia.
    Bisognerebbe dire che Musk non ha uno stipendio per il suo ruolo di CEO ma viene pagato in azioni Tesla se e solo se questa riesce a raggiungere determinati obiettivi.
    Nel 2018, quando Tesla era quotata circa 20$ per azione, il CdA ha deliberato un compenso che prevedeva l’assegnazione a Musk di un determinato numero di azioni al raggiungimento di una serie di obiettivi che ai tempi sembravano irrealizzabili.
    Come spesso succede, Musk ha centrato la sua mission impossible e quindi si aspettava, giustamente, di ricevere il numero di azioni che era stato stabilito. Le azioni nel frattempo hanno moltiplicato il loro valore (adesso valgono circa 350$) e questo porta a quella cifra monstre che leggiamo sui giornali.

    • Questo è vero, ma è vero anche che:
      1) oltre ad essere CEO, Musk è azionista di maggioranza di Tesla. Di conseguenza lui stesso fa parte del CdA che ha stabilito i termini del compenso.
      Credo che gli azionisti più piccoli non abbiano avuto molta voce in capitolo per lamentarsi (magari inizialmente hanno anche minimizzato la questione).
      Molti degli altri azionisti sono fondi d’investimento e pensionistici che per loro natura tendono ad investire qua e là senza esercitare il diritto di voto (anche se alcuni di questi hanno fatto un’eccezione votando contro questo bonus)
      2) questo compenso è assolutamente sproporzionato sotto tutti i punti di vista.
      Si tratta di una cifra che è circa il doppio dell’utile mai realizzato da Tesla fino ad ora. Ricordo di aver stimato che quando si è votato, i 56 miliardi ammontavano addirittura a circa un decimo della capitalizzazione di mercato della società.

      Forse è la mia parte “comunista” che parla, ma non posso fare a meno di pensare che nessun essere umano possa generare da solo valore pari a quello che guadagnano 100’000 persone nel corso della loro vita (media globale).
      Il CEO è sicuramente un ruolo importante, ma una società è un’organizzazione molto più estesa. Sono sicuro che ci siano parecchie persone che hanno contribuito al suo successo in modo rilevante ma che non godono della stessa risonanza mediatica di Musk e che non vedranno nessun compenso addizionale al loro salario mensile

      • Compenso sproporzionato? Ti è sfuggita la parte dove il valore delle azioni tesla è aumentato di DICIOTTO volte? Il compenso è gigantesco proprio in funzione del risultato straordinario ottenuto. Funzionassero tutti così i bonus… Invece abbiamo Tavares che dopo anni di “lavoro” ha portato Stellantis a valere il 30% in meno, e si porta a casa 100,000,000€.
        In pratica la scommessa di Musk è stata accolta più che volentieri dagli azionisti (che hanno riconfermato la loro volontà una seconda volta) perchè:
        – se non si fosse realizzata (come i più ritenavano), l’avrebbero pagato zero
        – se si fosse realizzata, avrebbero fatto talmente tanti soldi che il mega-compenso sarebbe stato comunque un affare!

        Altra cosa macroscopica: Tornetta, quello che ha intentato la causa (o meglio, il burattino usato dagli avvocati che l’hanno ideata) è un azionista con 9 (diconsi NOVE) azioni. Se non è una perversione della giustizia costruita ad arte questa….

        • Certo, ma limiterei parecchio i meriti attribuiti a Musk, il quale passa metà del suo tempo a fare l’influencer e fraziona l’altra metà sulle molte società di cui è CEO (almeno formalmente).
          È moooolto più probabile che abbia semplicemente avuto l’occhio di investire sul cavallo vincente e che l’abbia dato in gestione pressoché totale a persone competenti (cosa comunque encomiabile).
          Sospetto che si prenda spesso i meriti dei suoi dipendenti, basti pensare che c’è un articolo scientifico di Neuralink in cui lui risulta essere l’unico autore (https://www.jmir.org/2019/10/e16194/).
          Ma chissà, magari mi sbaglio ed è tutta farina del suo sacco e delle sue insospettabili competenze di bioingegneria avanzata.

          Ad ogni modo questa era la mia parte “comunista” a parlare, quella che ritiene che un lavoratore non debba essere retribuito milioni di volte più di un altro in quanto non è possibile che il suo lavoro valga milioni di volte di più.

          Ma a parte queste mie opinioni, ciò che conta è la questione legale:
          Musk ha un controllo pressoché assoluto sul CdA (che è composto principalmente da sé stesso, amici e parenti).
          Questo gli consente di “truffare” gli azionisti concedendo retribuzioni fuori da ogni logica a chi vuole.
          È vero che gli azionisti della prima ora hanno fatto il +1800%, ma per quel che hanno rischiato potrebbero meritare anche di più (e di sicuro sono rattristati di vedere Tesla gestita come una ditta individuale).
          Nella mia ingenuità pensavo che acquistando azioni si accettassero le regole del gioco e che chi ne detenesse la maggioranza potesse fare quello che vuole, con il solo rischio di rendere la volatilità del titolo in borsa simile a quella di bitcoin, ma evidentemente la legge funziona in modo diverso.
          È irrilevante chi sia ad avegli indetto causa o le sue motivazioni, quello che conta è il verdetto del processo.

          • @AutomobiliIV
            Si, in effetti invidio molto Musk.
            Se avessi le sue risorse, renderei il pianeta un posto migliore

            Innanzitutto avrei evitato l’endorsement ad un candidato alla presidenza complottista e populista che nega il cambiamento climatico (e che in linea generale è un idiota)

            Non so se avrei acquistato Twitter, ma in caso positivo avrei evitato di renderlo un luogo tossico patria di bufale e odio verso minoranze.
            Poi beh, ovviamente se avessi optato per la libertà totale non avrei bannato chi mi critica infischiandomene della coerenza XD

            Eviterei di usare la mia influenza mediatica per lucrare tramite pump and dump ai danni dei poveri stolti che investono in cripto seguendo le mie parole (Musk è stato multato più volte per manipolazione del mercato borsistico, ma le cripto non sono ben regolamentate)

            Investirei seriamente nel transumanesimo e in Neuralink, che ora come ora è quasi solo una delle tante società di “marketing” per farlo apparire come un genio luminare

            Eviterei bambinate come fingere di organizzare un incontro di box contro Zuckerberg, che ovviamente si è rivelata solo una manovra per far parlare di sé

            Avrei rispettato il lockdown invece di costringere i dipendenti a violare la legge.
            Perché se ogni miliardario si improvvisasse come un’autorità locale sarebbe il caos

            Investirei seriamente nell’automazione e nell’IA, non certo con quel dannato robot antropomorfo che sta sviluppando quasi esclusivamente per motivi di marketing solo perché la gente ha ancora in mente gli androidi anni ’70

            Insomma, mi concentrerei più sui problemi reali anziché sul migliorare il mio personal branding

      • Nel 2018 Tesla valeva circa 65 miliardi di dollari.
        Oggi vale circa 1100 miliardi di dollari. Sono cifre spaventose ma rendono l’idea di quanto valore è stato creato in questi anni. E questo valore è andato anche alle migliaia di piccoli investitori che hanno creduto nella mission dichiarata di Tesla che è quella di accelerare la transizione del mondo verso l’energia sostenibile

        • @Alexander Kozlov
          E tu che scuse hai per non avere le risorse che ha Musk? Non sarai uno di quelli che stanno sempre e comunque a fare i conti in tasca agli altri, mentre le tue sono vuote perchè è colpa della società o dei prilegi degli altri?

  2. Non credevo che uno scenario apocalittico tipo Hunger games potesse concretizzarsi nella realtà: evidentemente ero un ottimista. Con un personaggio del genere che potrebbe controllare tutto, dai satelliti alle elezioni, grazie a notizie fasulle rese credibili magari utilizzando l’ AI, le generazioni future avranno una vita eufemisticamente definibile COMPLICATA.
    Fortunatamente non sarà un mio problema.
    Auguro a chi resta di trovare una brava ragazza che sappia usare l’arco…

      • Non sono parente del Truce, ma comunque proprietario di un cervello funzionante (chissà ancora per quanto) che mi consente un’analisi della realtà non distorta da simpatie, antipatie, idee politiche ecc.
        Quello che spero è che quanto appena affermato corrisponda al vero…

  3. Davvero patetico il modo faziosi e distorto in cui riportate i fatti per tutto quello che riguarda Musk.
    Il vostro evidente bias stride con quella che pretenderebbe di essere una testata obiettiva.

    • fazioso: dove?
      distorto: dove?

      potresti indicare i passaggi dell’articolo che secondo te stridono?

      a me sembra abbastanza sobrio, cita le fonti, non ci sono particolari iperboli o commenti

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