Musk festeggia il traguardo del (quasi) mezzo milione di Tesla vendute nel 2020. Sembrava un obiettivo impossibile, con le complicazioni da Covid-19, e invece…
Musk festeggia: “Quando siamo partiti pensavo che avessimo non più del 10% di chance di farcela”

Il raggiungimento del target è stato annunciato dalla Casa di Fremont con una breve nota in cui si riassumono i dati dell’ultimo trimestre e dell’intero anno. Il patron Elon Musk, a sua volta, ha twittato tutta la sua soddisfazione: “Sono così orgoglioso che la squadra di Tesla abbia raggiunto questa pietra miliare. Quando siamo partiti, pensavo che (ottimisticamente) avessimo al massimo un 10% di chance di farcela“. L’azienda ha aggiunto: “Grazie a tutti i nostri clienti, dipendenti, fornitori, azionisti e sostenitori che ci hanno aiutato a realizzare un altro grande anno“.
Tutta l’azienda è stata mobilitata per raggiungere il risultato, ottenuto anche grazie a offerte speciali lanciate nelle ultime settimane. Persino il top management si è impegnato in prima persona. Il chief designer Franz Von Holzhausen ha twittato la foto (in alto sotto il titolo) di un Model Y parcheggiato davanti a una villa californiana. Scrivendo: “Fine anno in giro per aiutare le consegne dirette delle migliori auto del mondo“. Questa è Tesla, un’azienda che, pur avendo una quotazione borsistica da capogiro, ha ancora lo spirito dei squadra di una start-up.
Ed è solo l’inizio: dopo la Cina, via alla fabbrica europea
In tutto, per la verità, quota mezzo milione nelle vendite è stata solo sfiorata, dato che ci si è fermati a 499.550, ma la crescita resta comunque esponenziale. Nel 2019(qui il dettaglio) le auto vendute erano state 367.500. Come al solito le statistiche sono state pubblicate raggruppando assieme i due modelli più costosi (Model S e Model X) e i due un po’ più abbordabili (Model 3 e Model Y). Ovviamente sono stati questi ultimi a fare la parte del leone, con 442.511 immatricolazioni complessive.
Tutto fa pensare che la crescita continuerà spedita anche quest’anno, con la partenza della Gigafactory di Berlino e l’arrivo anche in Europa dell’atteso Model Y. Proprio quest’ultimo modello è appena entrato in produzione nella Gigafactory di Shangai, destinato sia al grande mercato cinese, sia all’esportazione.
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Eh sì, stavolta ho voluto prevenire io l’obiezione del camionista di turno 😉
Era ironica 😉
no..era sciocca
scusa. ho realizzato 2 secondi dopo che stavi facendo ironia…nel senso buono. Monito a non scrivere d’istinto
Si’ belle, ma non possono fare Bolzano -> Porto Palo con una ricarica, ergo scaffale 🙂
Se tu fai Bolzano-Porto Palo con un pieno, e ce o spieghi, siamo pronti a leggerti.
Tesla ha fatto un mezzo miracolo quest’anno di covid. Nel 2021 hanno 2 nuove fabbriche in arrivo, 1 nuovo suv e 1 tir elettrico.
Gli analisti stimano 800k veicoli venduti nel 2021, qualcuno dice 1 milione, grazie alle espansioni delle fabbriche esistenti.
Al di là del numero finale, pare che ancora una volta tesla aprirà la strada agli altri (mi riferisco ai tir).
Mi ha colpito molto la notizia della riduzione di prezzo in Cina. Sono gli unici che lanciano un prodotto e poi calano il prezzo quando possono.
Di questo passo varie case auto potrebbero andare in crisi
Vero è che Tesla, al momento, ha un valore di mercato di circa 550 miliardi di dollari.
Ciò offre a Musk un ampio margine di manovra per utilizzare le azioni Tesla come valuta di acquisizione.
Come tutti sappiamo, le altre case automobilistiche hanno un valore di mercato diverso.
VW vale attualmente circa 78 miliardi di euro, Daimler 60 miliardi di euro e BMW circa 44,5 miliardi di euro.
Vedremo cosa accadrà quest’anno, perché Musk è consapevole che se non arrivano i risultati annunciati, gli investitori vendono e le azioni Tesla saranno immediatamente ribassate.
La road map è intensa.
Deve finire entro aprile la Gigafactory di Berlino, costruire 500.000 auto elettriche all’anno nello stabilimento a partire dalla prossima estate, far funzionare la batteria 4680 secondo le prestazioni annunciate ed integrarla completamente nel pianale, vendere ciò che ha presentato da troppo tempo, il Semi, la Roadster, la nuova Model S con prestazioni superiori al Taycan, il Cybertruck e presentare la Model E hot hatch da 25.000 dollari che dovrà vendere nei prossimi tre anni ed arrivare al livello 5 driverless entro l’anno.
Ovvio che se ci riesce, altro che 550 miliardi di dollari.
Se non ci riesce, le azioni precipiteranno, anche perché Tesla sta attualmente migliorando i profitti vendendo diritti di emissione di CO2 ad altri, FCA compresa, mentre il core business effettivo guadagna pochi soldi.
Per cui il prossimo anno devono arrivare i risultati.
Penso che la sfida più difficile sia il Livello 5 e il Semi che dovrà riuscirà a raggiungere le prestazioni annunciate. Se ci riuscirà sarà la rivoluzione nel trasporto pesante su gomma e un danno per chi sta seguendo la strada dei camion fuel cell elettrici alimentati ad idrogeno o metanolo.
Un paio di correzioni se mi permetti.
Le 4680 non sono promesse per il 2021. Ha detto che ci vorranno 2-3 anni.
Il FSD potrebbe essere pronto per il livello, ma le legislazioni non lo permettono.
Infine sulle azioni :a Musk interessava il valore forse quando ha chiesto ulteriore capitale in borsa. Hanno tanto di quel cash da farci 10 gigafactory se vogliono. Lo useranno per accelerare probabilmente, quell’uomo non sa stare fermo. Nel bene e nel male
Aggiungiamoci anche i Supercharger V4 da oltre 350 kW per rifornire i truck Semi.
Gli annunci però sono sempre a doppio taglio perché comportano non solo dichiarazioni di principio, destabilizzano il consumatore già orientato verso Tesla che ora aspetta le future batterie 4680 perché Musk ha dichiarato che offriranno quasi 5 volte più energia rispetto alle attuali, prestazioni termiche ed elettriche migliorate, aumento dell’efficienza del pacco batteria del 30%, senza modificare la chimica delle celle e 300 Wh/kg di densità gravimetrica.
Ora, con queste aspettative ed attese del mercato, chi acquisterebbe oggi una Tesla con le stilo 2170?
Dopo queste dichiarazioni, chi acquisterebbe una berlina premium della concorrenza e mi riferisco anche e soprattutto alle endotermiche?
Il mercato è impaziente, vuole le Model 3 e Y con le 4680 autoportanti, per cui devono correre, Tesla ma anche Panasonic per non deludere le aspettative.
Attenzione però perché 5x l’energia (non la densità energetica), che deriva dal fattore volume che è circa 5,5x. Quindi in realtà impatta il costo: faranno 1/5 circa delle celle per avere gli stessi kwh.
Lato tecnico a parte, pare che in Cina abbiano già ricevuto 100k ordini per la Y dopo il calo dei prezzi.
Insomma non so coma andrà ma se ne vedranno delle belle
Andrà a finire che non acquisteremo più auto, ma servizi on demand condivisi, driverless, disponibili 24 ore su 24 che diminuiranno drasticamente il numero delle auto perché saranno di fatto dei robotaxi sempre in movimento.
Gli auguro di venderne 40.000.000 all’anno.
A mio avviso, Tesla non ha interesse a fare alleanze in questo momento. Ciononostante, a breve potrà trovarsi di fronte ad un bivio: migliorare la qualità del prodotto (fattura materiale e servizio post vendita) da sé oppure con l’ausilio di una casa automobilistica rodata. È da capire se ci metterà meno tempo Tesla ad eguagliare la qualità di marche collaudate o queste ultime a recuperare il gap tecnologico sul fronte elettrico.
Mathias Döpfner di Axel Springer ha fatto lo scoop con l’intervista pubblicata da Business Insider.
Nell’intervista, esprime la preferenza verso eventuali fusioni con aziende interessate (“Forse, se una società ci dicesse “vogliamo fonderci con Tesla”, verrebbe presa in considerazione”).
Allude anche alla disponibilità di cedere parte della tecnologia Full Self-Driving e del suo chip, ad aziende come la BMW.
Conclude fissando in 20 milioni di veicoli all’anno l’obiettivo commerciale di Tesla una volta a regime.
Tesla BMW potrebbe essere per Musk la joint venture più probabile oltre alla premessa di un possibile merger?
Interessante il suo punto di vista sui vaccini nRNA.
https://www.businessinsider.com/elon-musk-on-self-driving-cars-artificial-intelligence-and-mars-2020-12?IR=T
https://www.businessinsider.com/elon-musk-interview-axel-springer-tesla-accelerate-advent-of-sustainable-energy?IR=T
Una fusione assorbirebbe molte energie e dubito che sia interessato. Ha detto che se una casa bussasse alla sua porta per fare una fusione, “potremmo fare quella discussione”.
È una situazione ancora lontana. Salvo che qualcuna non collassi nel breve e necessiti di essere salvata.
Un risultato ottenuto con due modelli di vetture con la Model Y in vendita da poco.
Quando arriveranno i battery pack 4680 autoportanti, si ridurranno i costi, aumenteranno le prestazioni ed aprirà la fabbrica di Berlino, Musk raddoppierà questo risultato anche con due soli modelli.
Se penso alle vendite di Alfa Romeo con Giulia e Stelvio, il miliardo di euro spesi per la Giulia, mi viene quasi da piangere pensando alle maestranze italiane.
Ma un’alleanza con Musk era così impensabile per FCA visti e considerati i crediti verdi elargiti a Tesla?
Una è un’azienda in mano a finanzieri speculatori da troppi decenni, l’ultimo ingegnere a dirigerla è stato Ghidella , che se ne è andato nel 1988 sostituito da Romiti ..
l’altra è di un appassionato di Tecnologia con una laurea in economia e una in fisica
che gestisce altre aziende HiTech come Tesla, SpaceX, Neuralink e The Boring Company ..
si un’alleanza è impensabile imho
Vittorio Ghidella si che era una persona seria, e per l’auto aveva preparazione e passione.
Invece all’epoca gli preferirono un affarista speculatore,
a Torino interessavano solo i soldi (il più possibile, ed il prima possibile).
Mi auguro di cuore che Tesla non vada a mescolarsi con fiat o con marchi che fanno parte del suo gruppo.
Tutto quello che tocca fiat diventa “…….” vedi Alfa Romeo oppure scompare (Lancia, Autobianchi, Innocenti).
Cara grazia che Seat è stata acquistata dalla Volkswagen che l’ha valorizzata, se restava in fiat a quest’ora faceva compagnia a innocenti ed autobianchi.
parole sante