In navigazione ancora non ci siamo, ma l’inquinamento più velenoso per l’uomo, i motori accesi e i fumi nelle banchine delle città portuali, può essere risolto. In prima linea, lo abbiamo già scritto, Msc Crociere che a Malta ha inaugurato il sistema di alimentazione elettrica della nave dalla banchina.

Zero fumi per la MSC World Europa nel porto della Valletta
Residenti e turisti di Malta possono iniziare a premere il tasto reset sui fumi scuri, densi e velenosi che caratterizzano porti e navi, una visione alla Charles Dickens, grazie al sistema di connessione elettrica di terra per navi da crociera nel Mar Mediterraneo.
In questo caso MSC World Europa può spegnere i motori e utilizzare l’energia elettrica fornita direttamente dal porto, eliminando completamente le emissioni di gas serra e locali durante la sosta. Il dato è importante non solo perché “riduce l’impatto ambientale, ma migliora anche la qualità dell’aria nelle aree portuali, proteggendo la salute delle comunità locali“.
Stiamo parlando di cold ironing o shore-to-ship power (SSP) che consente di fornire energia elettrica da terra alla nave ormeggiata, mentre i suoi motori principali e ausiliari sono spenti.
In questo modo, le attrezzature di emergenza, refrigerazione, riscaldamento, illuminazione e altre apparecchiature continuano a ricevere energia elettrica durante le operazioni di carico e scarico, riducendo le emissioni nocive derivanti dai generatori diesel ausiliari che funzionano con olio combustibile pesante.

Su 22 navi 16 pronte per l’alimentazione da terra, Italia in attesa
MSC Crociere intende raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050. In attesa vediamo le prima azioni. Entro la fine del 2024, 16 delle 22 navi della flotta saranno equipaggiate per collegarsi alle reti elettriche di terra, con l’obiettivo di effettuare 220 connessioni nei porti già attrezzati in Cina, Norvegia, Germania, Regno Unito e Malta.
La Compagnia mira ad espandere ulteriormente questa infrastruttura, aggiungendo almeno 15 nuovi porti tra il 2024 e il 2026, inclusi importanti scali italiani come Genova, La Spezia, Civitavecchia, Napoli e Trieste.

E in Italia? Entro il 2026 ci sono da spendere 700 milioni e dalla Ue 570 milioni di sgravi fiscali
Si brinda a Malta e La Valletta e in Italia? Oltre gli annunci di Msc con il Pnrr ci sono 700 milioni per 40 porti – non solo i grandi scali – da spendere per elettrificare le banchine. Il sistema cold ironing per eliminare i fumi. I bandi sono stati aggiudicati in parte e i lavori procedono, c’è da capire se si rispettano i tempi del piano europeo.
Il bando da 500 milioni per adattare le navi è stato, invece, un flop con pochi armatori partecipanti. Che senso ha elettrificare se poi in pochi si allacciano. C’è da ricordare che dal 2030 non si entra nei porti più grandi se non si è predisposti e si stima una riduzione del 40% delle emissioni (leggi qui).
Gli armatori lamentano il prezzo alto dell’energia, utilizzano combustibili a miglior mercato, ma dall’Unione Europea sono arrivati 570 milioni di aiuti (leggi qui). Il sostegno al settore c’è tutto.
Ricordiamo anche il sistema della Grimadi – zero emission in port – che grazie a delle grandi batterie che si caricano in navigazione può spegnere i motori in porto (leggi qui).
una domanda: ma l’alimentazione elettrica in banchina come viene generata ??
Ci sono stato due anni fa a Malta, a meno che in due anni non abbiano rivoluzionato tutto, non ci sono praticamente né auto elettriche né colonnine. Le rinnovabili stanno al 5%, il resto sono un paio di centrali termiche (con una nave gnl ancorata a lavalletta) e importazioni dalla Sicilia (https://en.wikipedia.org/wiki/Energy_in_Malta).
Da me si direbbe “piuttosto che niente è meglio piuttosto”, ma insomma…
CHE FIGURA !!! 😳😳😳
Persino la minuscola Malta arriva prima dei porti italiani !!
e scommetto pure che la “ricarica” non la faranno a tariffe EnelX/BeCharge 🤣🤣