Non c’è due senza tre. Un proverbio che cade a pennello davanti all’ennesima prodezza del team italiano di UniBo Motorsport, capace per la terza edizione consecutiva di vincere la MotoStudent International Competition.
Un nuovo trionfo per la squadra di giovani ingegneri dell’Ateneo di Bologna, che in partnership con Fondazione Ducati hanno visto il loro prototipo di moto elettrica – Vega#88 – sbaragliare ancora la concorrenza nella speciale categoria Electric, confermando il titolo già vinto nel 2021 e 2023.

Superiorità schiacciante
La MotoStudent International Competition è la competizione mondiale che, ogni due anni, mette alla prova studenti di ingegneria sulle loro capacità tecniche, creative e collaborative, all’interno di un contesto altamente specializzato e competitivo. L’obiettivo è quello di progettare, realizzare e mettere in pista un prototipo di moto elettrica.
Quest’anno, nell’ottava edizione della kermesse, la sfida ha coinvolto 42 squadre provenienti da Università di tutto il mondo. Le consuete prove finali andate in scena sul circuito MotorLand di Aragòn in Spagna hanno visto una netta superiorità del team UniBo Motorsport, vincitore di diversi test di abilità, agilità e velocità.
Vega#88 è poi arrivata seconda nella gara “principe” in pista (pilota Alessio Aldrovandi) e si è portata a casa anche il premio per il miglior design, vincendo così la classifica definitiva come Best MotoStudent Team 2025.

Ducati-UniBo, un binomio vincente
Grande la soddisfazione in casa Ducati, il cui percorso condiviso con il team di UniBo – iniziato nel 2018 – ha fruttato già tre titoli in quattro edizioni del MotoStudent. Una partnership tecnica di successo, che rinforza ulteriormente la reputazione internazionale di due eccellenze bolognesi e italiane.
“Siamo estremamente orgogliosi della vittoria del Team UniBo – ha riferito Claudio Domenicali, AD Ducati e presidente Fondazione Ducati – Grazie alla collaborazione tra l’Università di Bologna e Fondazione Ducati, gli studenti possono vivere in prima persona il dietro le quinte del nostro mondo, lavorando fianco a fianco con i nostri ingegneri e sperimentando la cultura tecnica che sta alla base della nostra eccellenza”,


