Raffaele Chiulli, presidente della Federazione Mondiale Motonautica, apre alle barche elettriche: <Nelle competizioni si sperimentano nuovi materiali e tecnologie, ma anche i porti del futuro, con banchine sempre più elettrificate>.

Dopo le auto, con la Formula E, e le moto con i relativi campionati mondiali in versione elettrica, si parla di una motonautica in versione sostenibile. I contorni di questa evoluzione non sono ancora chiari e precisi, ma l’apertura è arrivata sabato 17 marzo, dai massimi vertici. Raffaele Chiulli presidente della Uim, la Federazione Mondiale della Motonautica, ha parlato degli obiettivi futuri della disciplina a Montecarlo, durante la World Champions Awards Giving Gala.
<Mi riferisco a barche solari, barche elettriche e stiamo studiando anche combustibili sostitutivi dei combustibili fossili tradizionali, quindi bio-combustibili. Facendo in modo che si mettano in atto i concetti della economia circolare, e quindi si riutilizzino i materiali, si riciclino o vengano valorizzati i sottoprodotti o gli scarti per avere emissioni zero>. Si mettono insieme cose un po’ diverse tra loro, ma le intenzioni sono lodevoli.
Lo sport fa bene alla ricerca, come per auto e moto

Del futuro elettrico della motonautica, e del diportismo più in generale, è convinto il presidente Chiulli, che prende spunto dal mondo delle quattro e delle due ruote:<Quello che sta succedendo sulle strade con le auto elettriche, con le moto elettriche e anche sulle piste del motorsport, inevitabilmente succederà anche nella nautica e a seguire anche nella aeronautica.
Nelle competizioni sportive si sperimentano nuovi materiali e tecnologie e si possono progettare le città, ma anche i porti del futuro, con banchine sempre più elettrificate>. Lo sport come occasione per promuovere la mobilità elettrica e sperimentare nuovi materiali, tecnologie e infrastrutture.

L’exploit di Van Der Schaar nella “motonautica solare”
Non siamo però all’anno zero. E lo stesso presidente Chiulli era presente nel luglio 2015 – sempre a Montecarlo – alla Solar 1 Monte-Carlo Cup – organizzata dallo Yacht Club de Monaco – un campionato mondiale per barche a energia solare.
Il circuito era il porto monegasco, dove furono registrate velocità incredibili. L’olandese Gerard Van der Schaar – progettista, costruttore della barca e fondatore di Mg Ergy Systems dedicata ai sistemi di accumulazione di energia per nautica, automotive ed industria – raggiunse la velocità di 23.996 nodi pari a 44.38 km/h sull’1/8 di miglio ovvero 231 metri. Una gara che vide la partecipazione di 16 scafi di 7 nazioni, quasi tutti provenienti da facoltà di ingegneria dove esistono team sportivi che uniscono la passione per la ricerca con quella agonistica.